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martedì 29 dicembre 2015

CALTAGIRONE Una Veglia di preghiera per il nuovo anno

Per il settimo anno consecutivo, nella diocesi di Caltagirone, dopo aver festeggiato l’arrivo di capodanno a partire dall’1.30, ci si ritroverà per una Veglia di preghiera nell’antico Santuario di Maria Santissima del Ponte. «Ogni anno la chiesa è strapiena», testimonia il parroco don Francesco Di Stefano, che è anche direttore del centro diocesano vocazioni. «La Veglia – aggiunge don Francesco – è un’adorazione eucaristica a sfondo vocazionale. Ogni anno si unisce alla preghiera anche il nostro vescovo, Calogero Peri». Tanti anche i giovani che partecipano per affidare il nuovo anno alla protezione della Madre di Dio. Tra loro anche tanti che poi dopo vanno a ballare, come tanti loro coetanei. Il Santuario è anche Porta della misericordia, quest’anno quindi il “passaggio” dentro il Santuario si arricchisce del dono giubilare.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 24 novembre 2015

Caltagirone. Con gesti concreti, pensando alla Gmg

L’ Avvento a Caltagirone sarà un tempo propizio anche per raccogliere offerte per sostenere la partecipazione dei giovani calatini alla Gmg di Cracovia. Per questo sono in programma fiere del dolce. A invogliare i ragazzi a partire c’è la testimonianza entusiasta di chi è già stato ad una Gmg. «È talmente coinvolgente – dice Daniele Gulinello – che quando incontro qualcuno che l’ha vissuta come me è inevitabile non parlarne. Spesso abbiamo portato la nostra testimonianza nelle parrocchie o nei raduni diocesani dei giovani ». Diaciannove i giovani che partiranno per Cracovia e che stanno seguendo incontri mensili tenuti da don Luciano Di Silvestro, responsabile diocesano della pastorale giovanile. Tra loro c’è Samuele Gulizia, 25 anni e già tre Gmg alle spalle: Colonia, Sydney e Madrid. Andrà a Cracovia, per la prima volta, con la sua fidanzata Cristina. «Lei ancora non era stata a una Gmg – racconta Samuele –. Quest’anno Cristina si laurea ma ha deciso di non fare lista regali: chiederà un contributo per partecipare alla Gmg. Per il nostro anniversario ci siamo regalati un salvadanaio: raccoglierà i risparmi per il viaggio a Cracovia». Per le famiglie calatine è dura sobbarcarsi le spese del viaggio. «Il nostro vescovo Calogero Peri – dice don Di Silvestro – ha sollecitato i parroci a sostenere, con un contributo parrocchiale, i ragazzi meritevoli che non riescono a pagare la quota».
Maria Gabriella Leonardi

A Messina tutori volontari per i migranti bambini

Caritas diocesana, comunità di Sant’Egidio, Ufficio diocesano Migrantes e circolo Arci Thomas Sankara a Messina hanno dato vita ad una inedita alleanza a favore dei minori stranieri non accompagnati che giungono nella città dello Stretto. L’obiettivo è quello di creare un albo di tutori volontari capaci di accogliere i minorenni migranti che giungono a Messina. Questi tutori volontari saranno formati attraverso un corso e saranno indicati al giudice tutelare affinché li approvi. Saranno sempre affiancati da esperti e non saranno mai lasciati soli.
«Non una questione tecnica – commenta Andrea Nucita della comunità di S. Egidio – ma un fatto d’amore e di giustizia». «La questione dei minori migranti non accompagnati interroga le nostre coscienze – dice Santino Tornesi, dell’Ufficio diocesano Migrantes –. Nel 2014 in Italia ne sono arrivati 13mila e di 3.550 si sono perse le tracce». «Importante, anzi necessaria, collaborazione tra la Chiesa e la società civile – dice padre Giuseppe Brancato della Caritas diocesana – quando si tratta di quell’accoglienza cui continuamente ci sollecita Papa Francesco e ancor più quando questa accoglienza riguarda ragazzi o, addirittura, bambini». «Così la società civile – aggiunge Patrizia Maiorana del circolo Arci Thomas Sankara – si fa carico di un problema emergenziale e cerca, trova, soluzioni in grado di dare opportunità non solo ai ragazzi migranti ma anche agli stessi cittadini, che, in tanti, vogliono trovare un mododi dare aiuto».
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 20 novembre 2015

Messina, la festa diocesana della comunione

Oggi a Messina, nel teatro Collereale a partire dalle 20, si terrà la Festa diocesana della comunione, promossa da vari uffici e organismi dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela sul tema “Abitare la misericordia per costruire la comunione”. Durante la serata i presenti riceveranno il mandato di testimoniare l’amore misericordioso di Cristo. All’esterno verrà creato un «percorso» con alcuni tavoli espositivi. Il primo dedicato ai progetti della Caritas diocesana; il secondo con materiale informativo dalle varie realtà diocesane; il terzo presenterà le opere d’arte sul tema della misericordia; il quarto sarà dedicato alla Missione territoriale e illustrerà gli appuntamenti del progetto “Sentinelle nella notte”. Infine nel tavolo dei giovani la Pastorale giovanile diocesana fornirà informazioni sulla Gmg di Cracovia.
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 4 novembre 2015

Giarre. Oggi il vescovo di Acireale, Raspanti consacrerà un nuovo presbitero diocesano

Oggi alle 18, nella chiesa «Maria Santissima della Provvidenza » di Macchia di Giarre sarà ordinato presbitero il diacono don Gabriele Patanè. A presiedere il rito sarà il vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Patanè, nato nel 1988, è originario della parrocchia di Macchia e ha svolto il tirocinio pastorale nelle parrocchie di San Martino Vescovo, in località Carruba frazione di Giarre Riposto e Santa Maria di Porto Salvo, a Mangano di Acireale. Il prete novello è stato nominato vicario parrocchiale di San Giacomo e Santa Maria della Consolazione di Aci Catena.
Maria Gabriella Leonardi

Un sabato sera in compagnia dei giovani santi

Sabato sera ad Acireale, oltre un centinaio di giovani hanno preferito, ritrovarsi insieme in chiesa, piuttosto che al pub, a pregare e riflettere sulla vita dei santi, per nulla intimoriti dal maltempo insistente. L’occasione è stata la veglia «Ancorati alla speranza», promossa dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile insieme a tutte le realtà giovanili diocesane.
Ma cosa ci può essere di accattivante per i giovani nella vita dei santi, al giorno d’oggi? «Ci sono figure giovani come Carlo Acutis - dice Simone Musmeci, della parrocchia Maria Santissima del Carmelo di Acireale che sono stati ragazzi come noi, per questo attirano e li sentiamo vicini: anche loro hanno avuto difetti, erano fragili come noi, ma ce l’hanno fatta, non sono irraggiungibili».
Durante l’incontro, guidato dal vicario generale della diocesi di Acireale, Guglielmo Giombanco, ci si è particolarmente soffermati nel ringraziare il Signore per il dono della santità 'giovane'. «In serate come questaaggiunge Andrea Romeo, della parrocchia Cattedrale di Acireale - l’obiettivo della pastorale giovanile è quello di mostrare i santi non come dei supereroi, come spesso forse vengono rappresentati dalla tradizione della nostra zona, ma come uomini e donne come noi, che nel loro tempo storico hanno incarnato il Vangelo, nella semplicità». Insomma, i santi come compagni di viaggio. «Come giovane di Azione cattolica - aggiunge Andrea - sento vicino Pier Giorgio Frassati. Mi piace la sua semplicità. Era di estrazione borghese e dedicò la sua vita agli ultimi, non abbandonando gli studi. Amava dire 'Vivere e non vivacchiare'. E poi, per la mia esperienza nell’oratorio salesiano, San Giovanni Bosco è stato per me un punto di riferimento, sin da piccolo».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 27 ottobre 2015

Acireale. Oggi alle 18 ad Aci San Filippo il vescovo Raspanti ordinerà un sacerdote

U n nuovo sacerdote per la diocesi di Acireale.
Sarà ordinato oggi alle 18 nella basilica 'San Filippo d’Agira' di Aci San Filippo il vescovo di Acireale dal vescovo monsignor Antonino Raspanti. Orazio Tornabene, il prete novello ha 32 anni ed è originario della parrocchia in cui riceverà l’ordinazione presbiterale. Formatosi presso il Seminario di Acireale, ha compiuto la sua esperienza pastorale nella comunità parrocchiale 'San Mauro abate' di Aci Castello. Tornabene presiederà la sua prima Eucaristia domani alle 18.30 in ' San Filippo d’Agira'.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 19 ottobre 2015

Il cordoglio. Chiesa di Sicilia in lutto. È morto Ignazio Cannavò

C hiesa siciliana in lutto per la scomparsa di monsignor Ignazio Cannavò, arcivescovo emerito di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, morto domenica al 93 anni nella casa del clero di Acireale.
Cannavò era nato a Fiumefreddo di Sicilia il 12 dicembre 1921. Ordinato sacerdote il 5 novembre 1944, dopo il dottorato in filosofia all’Università Gregoriana a Roma, rientrò in diocesi ad Acireale dove fu docente di filosofia al Seminario, presso l’istituto Santonoceto e nei licei statali, nonché direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e canonico del capitolo della Cattedrale. Vicario generale dal 1965, il 31 ottobre 1970 fu nominato da Paolo VI vescovo ausiliare di Acireale ricevendo l’ordinazione episcopale il 13 dicembre successivo. Il 21 febbraio 1976 fu nominato coadiutore di Messina, il 20 dicembre 1976 prelato ordinario di Santa Lucia del Mela, il 3 giugno 1977 prese possesso come arcivescovo metropolita di Messina e dell’archimandritato del Santissimo Salvatore e il 10 dicembre 1977 divenne anche vescovo di Lipari. L’attuale configurazione dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela risale infatti al 30 dicembre 1986. Lasciata la guida pastorale per raggiunti limiti di età, il 17 maggio 1997, si ritirò nella casa del clero Oasi “Maria Santissima Assunta” di Aci Sant’Antonio. Nel suo messaggio di cordoglio il vescovo di Acireale e amministratore apostolico di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Antonino Raspanti, sottolinea «l’esemplare ministero sacerdotale ed episcopale esercitato dall’eccellentissimo monsignor Cannavò» e «gli esempi di umiltà, mitezza e profondità spirituale». La Messa esequiale sarà celebrata oggi alle 15.30 nella Cattedrale di Acireale. Poi la salma sarà traslata nella Cattedrale di Messina.
Maria Gabriella Leonardi (Ha collaborato Domenico Pantaleo)
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venerdì 16 ottobre 2015

Naiwa e la sua piccola Salvate dalla Caritas

Najwa ha 25 anni, è tunisina e con la sua bimba di un quasi un anno ha trovato una famiglia nei 'Gruppi appartamento' della Caritas diocesana di Catania. Nell’isola è arrivata dal mare, avendo in mano solo un «pezzo di carta provvisorio» e una figlia in arrivo. Dopo lo sbarco nella città etnea si è dovuta allontanare dal marito, costretto per lavoro a lasciare la Sicilia per andare a Genova. Senza il centro di accoglienza della Caritas, Najwa sarebbe finita per strada. È stata seguita dall’assistente sociale Valentina Calì e la sua piccola dai pediatri che collaborano con la Caritas. Concluso l’iter burocratico per ottenere il passaporto, è stata facilitata nel ricongiungimento familiare avvenuto nelle settimane scorse. Il Centro di ascolto, lavorando in rete con i servizi sociali di Genova, ha anche ottenuto un posto in un nido per la figlia cosi da permettere a Najwa di iniziare lavorare e tornare a vivere con il marito. «Ringrazio la Caritas di Catania – ha detto la donna – per avermi fatto sentire in famiglia». L’accoglienza di questa giovane mamma è stata possibile grazie al 'Progetto Policlinico' realizzato con i fondi dell’8xMille e la disponibilità dell’Azienda ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania che ha concesso in comodato gratuito due appartamenti per ragazze madri e donne in condizioni di disagio con figli a carico. Le persone assistite sono aiutate a ricostruire la propria vita. «Soprattutto – spiega Valentina Calì – le aiutiamo nel recuperare la forza interiore indispensabile per rendersi autonome». Nell’ultimo anno sono state accolte 14 donne con 16 minori.
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10 ottobre 2015

mercoledì 7 ottobre 2015

Oggi Raspanti ordina un nuovo sacerdote

Un nuovo sacerdote per la diocesi di Acireale. Oggi, alle 18.30, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Linguaglossa il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ordinerà presbitero il giovane Egidio Vecchio. Classe 1988, Egidio proviene dalla parrocchia di San Francesco di Paola di Linguaglossa, in provincia di Catania, e ha svolto il suo servizio pastorale nella parrocchia di Maria Santissima Annunziata di Calatabiano. Domenica, alle 10.30, il novello presbitero celebrerà la sua prima Messa a Linguaglossa nella parrocchia di San Francesco di Paola.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 1 ottobre 2015

Messina. Il saluto di La Piana all’arcidiocesi

U na Cattedrale stracolma di fedeli, ieri sera a Messina, si è stretta attorno all’arcivescovo Calogero La Piana. Il presule ha rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, richiesta accolta nei giorni scorsi dal Papa. Ieri il commiato alla comunità diocesana, durante una solenne e intensa celebrazione eucaristica. L’affetto e la gratitudine verso La Piana è stato evidente sin dall’ingresso in Cattedrale dei concelebranti e dal prolungato applauso che ha accolto lui. A nome di tutta la Chiesa messinese è toccato al vicario generale, monsignor Gaetano Tripodo, esprimergli riconoscenza. «Anche se sentiamo la sofferenza per il distacco – ha detto – rimaniamo molto sereni, perché il Santo Padre accogliendo la sua richiesta, le ha manifestato vicinanza, comprensione, cordialità, tenerezza e affetto paterno». La Piana, durante l’omelia, ha parlato con commozione della bellezza del ministero svolto a Messina per nove annii, della «fatica delcamminare» che a volte «porta a doversi fermare» e ha raccomandato quanto aveva scritto nell’ultima lettera pastorale, ovvero di «abitare la misericordia di Dio» nell’imminente Giubileo. All’assembela ha confidato che avrebbe voluto salutare tutti in silenzio, ma alla fine hanno prevalso altre ragioni, che da salesiano ha sintetizzato con parole di Don Bosco: «Siete i miei ragazzi, mi avete rubato il cuore».
Maria Gabriella Leonardi
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mercoledì 30 settembre 2015

Sartoria creativa per l’emporio Caritas

Ha aperto i battenti a Caltanissetta lo 'Scaldacuori', un originale emporio Caritas allestito in tutto e per tutto come un negozio. Qui le famiglie in difficoltà potranno trovare, gratuitamente, abiti e indumenti vari raccolti dai volontari delle parrocchie, e li potranno anche provare nei camerini. Accanto allo store 'Scaldacuori', e con affine significato, è stato realizzato un laboratorio di sartoria sociale e creativa, in cui alcune artigiane trasformeranno gli abiti inutilizzabili in oggetti solidali destinati alla vendita. Tutto quello che arriverà sarà riusato.
I locali del negozio, che si trova a Caltanissetta in via De Gasperi 89, sono stati benedetti dal vescovo, monsignor Mario Russotto, in occasione del XII anno di episcopato e nel I anniversario della fondazione 'San Giovanni Paolo II'. Lo store è stato affidato alla Caritas diocesana e sarà aperto tre giorni la settimana. I volontari riceveranno le famiglie per appuntamento e il ricavato della vendita degli oggetti creati verrà reinvestito in progetti di promozione sociale. L’iniziativa nasce dalla volontà di «tessere una nuova umanità» basata sulla logica del dono e dell’accoglienza.
«Con impegno e responsabilità – spiegano i responsabili della Caritas nissena – ciascuno può sentirsi parte di questo intreccio di fili che compongono la trama. E se un filo risulta debole bisogna rafforzarlo o annodarlo con altri fili. Questo il senso più profondo che fa da sfondo alle due iniziative improntate alla carità senza confini».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 22 settembre 2015

MESSINA Ludopatia, al via per il terzo anno 'Game over' Il vescovo La Piana chiede attenzione a vittime

È giunto al terzo e ultimo anno di attività 'Game over' il progetto della Caritas di Messina-Lipari-S.Lucia del Mela contro l’azzardo. Nella sede della Caritas di Messina, sono stati presentati i risultati di questa attività, alla presenza dei rappresentanti del gruppo messinese di 'Mettiamoci in gioco', delle associazioni partner 'Faro' e 'Lelat', del Comune di Messina, dell’Asp e del Sert. Da mesi è in corso un’indagine anonima sulle pratiche di gioco dei messinesi e sono stati organizzati eventi divulgativi in collaborazione con gli Ordini dei Giornalisti, dei Medici, degli Avvocati. Per un mese, la città dello Stretto sarà interessata da una massiccia campagna di comunicazione realizzata attorno allo slogan 'Più giochi, più perdi. È matematico'. In alcune zone di Messina, in posizioni di grande visibilità, campeggiano manifesti di 6x3 metri e altri, più piccoli saranno affissi altrove. «Il gioco d’azzardo patologico ha effetti immediati e a medio e lungo termine, incide pesantemente nelle famiglie, nelle relazioni sociali e sul tessuto economico – ha detto don Giuseppe Brancato, direttore della Caritas diocesana – in una nota pastorale che il vescovo Calogero La Piana consegnerà alla diocesi, tra gli ambiti cui viene indicato di prestare particolare attenzione, c’è proprio quello del sostegno ai soggetti vittime di gioco d’azzardo patologico e alle loro famiglie».
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 2 settembre 2015

Un gelato ap-pagato Messina per i bimbi

 Regalare un gelato a un bambino che non può comprarlo. A Messina si può, grazie a un’iniziativa del Comitato provinciale della Croce rossa denominata 'Un gelato ap-pagato' e realizzata, sino al 15 settembre, in collaborazione con bar, pasticcerie e gelaterie aderenti. L’idea è proprio quella di consentire a bambini di famiglie con difficoltà economica di poter gustare un gelato gentilmente pagato da un anonimo donatore. Al progetto hanno aderito diversi esercizi dei comuni di Messina, Taormina, Castel di Lucio, Tortorici, Piraino, Librizzi e delle isole di Lipari Filicudi e Vulcano.

L’iniziativa tiene conto dei benefici che produce il gelato, così come dimostrato da una ricerca dell’Institute of Psychiatry di Londra che ha dimostrato come mangiare il gelato dia al cervello la stessa soddisfazione di quando si ascolta la propria musica preferita. Ogni gusto, inoltre, crea un effetto specifico: il cioccolato aiuta a recuperare il buon umore, l’amarena, il pistacchio e i gusti esotici favoriscono il relax, il caffè ricarica di energie. Purtroppo, la crisi economica che attanaglia molte famiglie non permette a molti di soddisfare neanche il desiderio di un cono o di un bicchierino per i più piccoli. Il progetto si propone, quindi, di poter regalare la gioia di un buon gelato a bambini 'meno fortunati' e contribuire così a rendere la cittadinanza attiva, coinvolgere le attività commerciali alle attività della Cri e, in ultima analisi, concorrere alla costruzione di comunità più inclusive.
Maria Gabriella Leonardi

Acireale, catechisti insieme per l’Annuncio

 « Testimoniare e narrare la gioia del Vangelo» è il filo rosso che collega due appuntamenti organizzati dall’Ufficio diocesano per la catechesi della diocesi di Acireale. Domani, presso la parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, nella città in provincia di Catania, a partire dalle 16 si terrà l’annuale assemblea diocesana dei catechisti. A guidarla sarà Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei cardinali per la riforma della Curia Romana. Il tema è «Il catechista tra Evangelii gaudium e Incontriamo Gesù », ovvero tra la famosa esortazione apostolica di papa Francesco e il documento approvato all’assemblea generale della Cei del maggio dello scorso anno, con gli orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia. All’assemblea diocesana farà seguito un ulteriore momento dedicato ai catechisti: il pellegrinaggio al Santuario mariano di Valverde, in programma per lunedì 7, per invocare dalla Madonna il dono della sapienza e della testimonianza. Il pellegrinaggio prevede una prima tappa presso l’eremo di Sant’Anna, nel comune di Aci San Filippo. Da qui il corteo ripartirà verso il Santuario dove il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, presiederà l’Eucaristia. Durante la celebrazione sarà conferito il mandato diocesano ai catechisti.

Maria Gabriella Leonardi

lunedì 31 agosto 2015

A Catania francescani e denaro, una settimana di studio

«Tutti i frati usino il denaro in maniera conveniente ai poveri» è il tema della “Settimana di francescanesimo” che si tiene a Catania, presso il convento della suore domenicane del Sacro Cuore, organizzata dai Frati minori della Sicilia e dalla Conferenza dei Ministri provinciali del Sud Italia. I lavori iniziano oggi e termineranno sabato. Una sessantina i partecipanti. Relatori sono Antonino Clemenza, frate minore della provincia di Sicilia, docente di filosofia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, e Nicola Riccardi, frate minore della provincia di Benevento, docente di etica economica sempre all’Antonianum e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 27 luglio 2015

Acireale. Riapre il Santuario dedicato alla Vergine di Loreto

Oggi alle 18,30 ad Acireale (Catania) sarà riaperto al culto il santuario Maria Santissima di Loreto, chiuso da oltre un anno per consentire lavori di restauro, finanziati tramite fondi europei ed eseguiti dalla ditta 'Alchimia' di Modena. Grazie a questi interventi sono stati riportati all’antico splendore gli affreschi settecenteschi realizzati dai pittori acesi Paolo e Alessandro Vasta. Questo pomeriggio, alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Antonino Raspanti, seguirà una relazione esplicativa dei lavori in cui saranno presenti Fulvia Caffo, soprintendente della Soprintendenza ai beni culturali di Catania, Carmela Cappa, curatrice della direzione dei lavori, il direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Acireale, don Carmelo Sciuto, e il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo. Nel contesto verrà presentato il volume Gli affreschi del Santuario Maria Santissima di Loreto. Dal restauro alla fruizione 2014-2015, a cura di Agata Blanco e del parroco don Gianpaolo Bonanno. «Questo luogo di culto mariano – spiega don Gianpaolo Bonanno – è amato anche da tante coppie, non solo italiane, ma anche straniere, che la scelgono per celebrarvi il loro matrimonio». «Abbiamo scoperto come nel progetto di affreschi della chiesa e nella prospettiva – commenta Cappa – l’artista abbia immaginato la chiesa come se stesse volando, trasportata dagli angeli».
Maria Gabriella Leonardi

sabato 25 luglio 2015

Fiorisce il giardino col lavoro solidale

La chiesa di Santa Croce
Creare un’area giochi per i bambini del quartiere e dare un po’ di lavoro, anche se temporaneo, ad alcuni disoccupati. La parrocchia di Santa Croce a Caltanissetta, in una delle aree più povere delle diocesi nissena, ha raggiunto questo duplice obiettivo. Attraverso un happy hour di beneficenza nel Seminario vescovile e il sostegno di alcuni sponsor, sono state infatti raccolte offerte, donate poi alla parrocchia per finanziare il recupero del giardino della chiesa, facendo lavorare dei disoccupati. «Nella nostra comunità – spiega il parroco, don Pietro Riggi – vivono purtroppo persone che mangiano una volta sola al giorno e altri che vivono senza luce, con le candele. Accanto alla chiesa c’è un giardino e si è pensato di creare uno spazio per i ragazzi. Grazie al Museo diocesano, diretto da Francesca Fiandaca, e al rettore del Seminario, padre Alfonso Incardona, si è pensato di organizzare qualcosa per creare un lavoretto nel giardino impegnando persone bisognose. E così è stato organizzata un happy hour di beneficenza. Il ricavato è stato donato alla parrocchia che ha aggiunto altri fondi e ha fatto lavorare dieci persone. I soldi adesso sono finiti ma nel giardino c’è ancora tanto da fare e alcune persone che abbiamo chiamato stanno continuando l’attività come volontari. Ultimati i lavori, di questo spazio fruiranno i ragazzi della parrocchia. E così si è creato un circolo virtuoso che ha coinvolto le persone che possono donare insieme alle più bisognose e i ragazzi».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 21 luglio 2015

Acireale celebra la Santa Patrona

Inizia oggi ad Acireale il triduo di preparazione alla festa di santa Venera, patrona della città e della diocesi siciliana. In un messaggio, il vescovo, Antonino Raspanti sottolinea l’attualità del martirio di Venera: «Anche ai nostri giorni tanti fratelli e sorelle sono perseguitati a causa della fede. In occasione della festa, desideriamo onorare anche questi nostri martiri contemporanei, testimoni dell’Agnello, e chiedere nella preghiera che l’inviolabile diritto alla libertà religiosa sia da tutti rispettato e onorato». Da oggi a venerdì nella Cattedrale di Acireale presiederà il triduo don Fausto Grimaldi, parroco della comunità Sant’Euplio martire di Catania. Sabato, alle 19, Raspanti presiederà i Primi Vespri cui seguirà la processione con il busto-reliquiario della santa. Domenica prossima alle 10.30, sempre in Cattedrale, la Messa presieduta da Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani. Alle 21 la seconda uscita del busto-reliquiariodi santa Venera in processione.

Maria Gabriella Leonardi

domenica 21 giugno 2015

Caltagirone La diocesi riaprirà la Città dei ragazzi dedicata a don Sturzo

Sarà di nuovo attivo il centro Città dei ragazzi 'Don Luigi Sturzo' di Caltagirone, fondato nel 1948, prima opera intitolata a don Sturzo mentre era ancora in vita. Su sollecitazione dello stesso Sturzo, i padri canossiani negli anni ’50 ne avevano assunto la direzione, gestendola per decenni, sino a quattro anni fa, quando, per mancanza di vocazioni, son dovuti andare via. La Città dei ragazzi è stata, così, chiusa dando un colpo al cuore di generazioni di calatini che qui erano cresciuti.
Adesso la diocesi di Caltagirone, guidata da monsignor Calogero Peri, punta al rilancio di questo centro, secondo lo spirito sturziano, con un progetto affidato a monsignor Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco e fondatore, insieme a don Luigi Ciotti, del Coordinamento delle comunità di accoglienza.
Mercoledì sera è stato presentato il nuovo Consiglio di amministrazione, presieduto da don Vinicio, e composto da don Francesco Di Stefano, Francesco Failla, Filippo Pizzo, Giacomo Sortino. Don Francesco Di Stefano spiega: «L’idea è quella di realizzarvi un centro diurno per ragazzi, aperto dal pranzo al pomeriggio, dove tenervi il doposcuola, attività ludiche, laboratori di ceramica e quant’altro in modo che, come voleva don Sturzo, i ragazzi siano partecipi e protagonisti delle attività, oltre al gioco. Abbiamo presentato in assemblea pubblica il progetto per rendere partecipe la città, affinchè l’iniziativa venga condivisa ». La Città dei ragazzi può contare su ampi spazi, al chiuso e all’aperto, al suo interno vi è un convitto, dispone di campi di calcio, pallavolo, basket, aree a verde e vari ambienti adibiti ad attività di oratorio. La data scelta per la riapertura delle attività è il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi. «La 'Città dei ragazzi' è un luogo sturziano per eccellenza – aggiunge don Francesco – intendiamo anche rivedere lo statuto per attualizzarlo. Il progetto di rilancio è stato affidato a don Vinicio, vista l’esperienza ventennale della comunità di Capodarco a Caltagirone ». Alla Comunità di Capodarco aderiscono, nella diocesi di Caltagirone, la comunità per minori 'Il Favo' e la Casa Nazareth-Centro di accoglienza per gestanti, ragazze madri e donne in difficoltà.
«Le parrocchie e il volontariato dovranno farsi carico di questo progetto – conclude don Francesco – per dare a tutti uno spazio in più di incontro e condivisione».

venerdì 12 giugno 2015

Migrantes Perego: «Sicilia, accogli 4 volte più del nord»

«La Sicilia sta accogliendo 16.500 persone, 260 persone ogni 100 mila abitanti, contrariamente al Veneto e alla Lombardia che ne stanno accogliendo 60 ogni 100mila abitanti. L’isola ne accoglie almeno quattro volte in più rispetto ad altre regioni italiane». Lo ha dichiarato monsingor Gian Carlo Perego, direttore generale della Migrantes, ieri a Catania per la presentazione del Rapporto immigrazione 2014 Caritas e Migrantes.Per Perego, la capacità di accoglienza nell’isola dovrebbe essere rafforzata con un piano strutturale che sinora è mancato. «Bisogna passare – ha detto – da un’accoglienza di grandi numeri in grandi strutture, come quella di Mineo, a un’accoglienza capillare nel territorio che favorisca l’inserimento dell’immigrato, attraverso un lavoro di rete e anche pensando all’affidamento a famiglie, nel caso di minori non accompagnati. In Sicilia si potrebbe sperimentare una nuova forma dell’accoglienza. Il 'modello Mineo' non ha funzionato, aldilà della corruzione». .
Maria Gabriella Leonardi

martedì 9 giugno 2015

Acireale. La gioia del Vangelo vince la paura del futuro

N on lasciarsi imprigionare dalle oggettive difficoltà che i giovani oggi vivono in Sicilia. È stato questo il messaggio che, venerdì scorso, ha voluto trasmettere il pellegrinaggio dei giovani della diocesi di Acireale intitolato «Paura della gioia? ...rallegrati, Maria», partito dall’eremo di Sant’Anna, nel comune di Aci Catena, sino al santuario di Valverde. Dentro l’eremo il pellegrinaggio è iniziato con un momento di evangelizzazione e un invito, rivolto da una ragazza ai suoi coetanei: «Siamo qui per approfondire il senso della nostra vita, scoprire ciò a cui Dio ci chiama». Don Mario Gullo, responsabile del Servizio di pastorale giovanile spiega: «Papa Francesco insiste molto con l’invito a non avere paura della gioia e a testimoniare la gioia del Vangelo che è allegria e donarsi nell’impegno». E di gioia i giovani ne hanno tirato fuori tanta, con balli e canti per tutto il tragitto. Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, conosce bene però la paure di tanti di questi ragazzi: «I nostri giovani in Sicilia – nota – hanno paura perché non hanno un lavoro e neanche una sicurezza affettiva. Molti non sono convinti di formare una famiglia, temono di non trovare lavoro e che dovranno andare via da qui. Vogliamo dire loro che Gesù li vuole incontrare, di non avere paura di aprirsi a Lui e lasciarsi invadere dalla sua venuta perché lui salva proprio dalle paure dei pericoli veri o presunti».
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 5 giugno 2015

CALTAGIRONE Una giornata di studio sul Sinodo della famiglia

Oggi, alle 17.30, nell’istituto Maria Ausiliatrice di Caltagirone, l’Ufficio famiglia e vita della diocesi di Caltagirone, insieme con l’Azione cattolica, organizza l’incontro sul tema «Il Sinodo e la famiglia: sfide e potenzialità». Interverranno Franco Miano, docente di filosofia morale all’Università «Tor Vergata» di Roma, e Pina De Simone, docente di teologia fondamentale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli, e una coppia presente al Sinodo straordinario della famiglia dello scorso ottobre. Alle 19.30 il vescovo Calogero Peri presiederà la celebrazione eucaristica.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 2 giugno 2015

Agrigento Un 'pasto sospeso' per i poveri

Ad Agrigento parte l’iniziativa del 'pasto sospeso' grazie alla collaborazione tra la cooperativa sociale 'Al Kharub' e la Caritas diocesana. La cooperativa gestisce, da un anno, una gastronomia di cucina etnica africana denominata 'Ginger-people& food', nel comune di Favara, nei Sette cortili, presso il Farm Cultural Park.
Carmelo Roccaro, della cooperativa, spiega: «Non abbiamo inventato nulla di nuovo. Abbiamo preso spunto dall’iniziativa 'caffè sospeso' di Napoli che permette a un cliente di offrire un caffè ad un’altra persona. Con l’iniziativa del 'pasto sospeso' vogliamo dare, anche ad Agrigento, la possibilità a una persona meno abbiente di consumare un pasto caldo pagato da un’altra. Collaboriamo con la Caritas diocesana da molto tempo. Ogni cliente che viene a mangiare da noi può pagare un pasto, o una parte di un pasto, a chi non può permetterselo. Raccoglieremo tutte le offerte in una cassetta. Quando la Caritas avrà necessità di qualche pasto e ci chiamerà noi le indicheremo la nostra disponibilità di pasti e sarà la stessa Caritas che ci manderà le persone che dovranno mangiare: in tal modo la Caritas farà da filtro e si eviterà che qualcuno ne approfitti».
L’iniziativa rientra nella Campagna mondiale 'One Human Family, Food for All', per il sostegno alimentare dei più poveri e l’affermazione del diritto al cibo. Cinque euro raccolte equivarranno ad un pasto al quale la gastronomia Ginger aggiungerà gratuitamente una bottiglia di acqua minerale.
«Ci auguriamo – continua Roccaro – che anche altri esercizi sposino l’iniziativa: in tal modo, sul territorio, si creerà un’offerta più ampia». Dopo alcuni giorni di preparazione già a partire dal prossimo venerdì sarà possibile pagare i primi 'pasti sospesi'.
Maria Gabriella Leonardi
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sabato 30 maggio 2015

Caltagirone celebra con Peri la Madonna di Conadomini

Oggi la Chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità. E in questa giornata Caltagirone festeggia la Madonna esaltando – secondo un’antica devozione – il suo essere figlia e madre di Dio. Oggi la comunità parrocchiale di Maria Santissima del Monte celebra, infatti, la festa di Maria Santissima di Conadomini con la celebrazione delle Messe alle ore 8.30, 10.30, 18 e 20. Il vescovo Calogero Peri presiederà il Pontificale delle 10.30. «Nella solennità della Santissima Trinità – afferma – Maria viene acclamata, nella tradizione popolare calatina, come “figlia, madre e sposa”, un’acclamazione che la mette direttamente in relazione con il mistero della Trinità. Maria ci insegni ad accogliere questo grande mistero d’amore che è amore misericordioso del Padre, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l’amore dello Spirito che fa nuove tutte le cose'. La devozione dei calatini alla Conadomini risale al 1644, quando il Senato civico la proclamò compatrona della città, incrementandone il culto. La festa in suo onore coinvolge la città e in particolare il mondo agricolo che la venera con l’appellativo di «Madonna del pane». Per tutto il mese di maggio la Basilica di Maria Santissima del Monte è stata meta di pellegrinaggi sui passi della Vergine.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 19 maggio 2015

Catania. Un «flash mob» per allontanare l’indifferenza

Un flash mob per dire no all’esclusione sociale. Hanno scelto questo coinvolgente tipo di mobilitazione i ragazzi del gruppo «Spazio ai giovani» della parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli di Catania per sensibilizzare i loro coetanei sul problema dell’esclusione sociale. L’iniziativa, realizzata nella centrale piazza Università in collaborazione con la Caritas, ha visto una numerosa partecipazione e sarà bissata domenica prossima alle 17.30 in piazza Umberto. «L’idea – spiega Francesco Patanè – è nata nello 'Spazio' che la nostra parrocchia, guidata da padre Gianni Notari, ha dedicato a giovani e universitari. I ragazzi sono arrivati in piazza con un ombrello rosso, simbolo di un tetto da dare ai senza tetto; rosso, colore dell’emarginazione. Abbiamo ballato sulle note di I Believe di Yolanda Adams e al termine tutti hanno firmato uno striscione 'No all’indifferenza la tua vita mi interessa'». L’iniziativa si inserisce in un percorso che la parrocchia segue sostenendo senza dimora e famiglie disagiate.
Maria Gabriella Leonardi

Il vino per la Messa dalla vigna della diocesi

Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna”. Nella diocesi di Acireale questa passo del Vangelo è vissuto alla lettera. Il seminario vescovile, infatti, possiede due ettari e mezzo di vigna a Randazzo, alle pendici dell’Etna e negli scorsi anni ne vendeva le uve. L’anno scorso, grazie alle indicazioni di un seminarista laureato in agraria, Arturo Grasso, per la prima volta da questa vigna è stato prodotto del vino per la Messa, denominato “Perfetta letizia”. Il vino non è in commercio e lo scorso giovedì santo, al termine della celebrazione in Cattedrale, il vescovo Antonino Raspanti ne ha donato delle bottiglie ai parroci presenti. «Questo vino è piaciuto e i parroci lo stanno chiedendo – racconta Arturo Grasso, al quarto anno di seminario –. È un vino liquoroso, di grado alcolico non elevato, prodotto da uva bianca. La ricetta è di casa mia ove da sempre abbiamo prodotto vino per la Messa». Arturo intende laurearsi in teologia presentando una tesi sulle piante della Bibbia e testimonia come praticare l’agricoltura aiuti a comprendere in maniera nuova il Vangelo: «Gesù usava esempi tratti dall’agricoltura e il popolo li capiva – spiega –. Adesso siamo lontani dalla terra, immersi nella tecnologia e non si comprende la difficoltà della coltivazione. Ma prima o poi si ritornerà alla terra perché non possiamo fare a meno dei suoi prodotti. La terra richiede sacrificio, come la missione nella Chiesa».
Maria Gabriella Leonardi

sabato 16 maggio 2015

Il sindaco Bianco consegna alla Caritas i nuovi locali per ingrandire l’Help center

La mensa dell’Help Center della Caritas di Catania da ieri dispone di nuovi locali consegnati dal sindaco Enzo Bianco e concessi dal comune in comodato gratuito. Può accogliere 60 persone e aumenterà la capienza sino a 150 per turno. Ampliata anche la cucina che sarà dotata di un piccolo deposito temporaneo per gli alimenti. Previsto l’ammodernamento del Centro di ascolto che ospiterà un ambulatorio composto dai medici volontari che hanno aderito alla 'Rete d’accoglienza sanitaria'. Sarà favorito l’accesso alle cure specialistiche. Tutto l’Help Center sarà ristrutturato nelle prossime settimane. Il Comune si farà carico di alcuni lavori, le altre spese saranno a carico della Caritas.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 14 maggio 2015

MESSINA Annibale Maria di Francia domani la memoria

Quest’anno, per la prima volta, l’arcidiocesi di Messina-Lipari- Santa Lucia del Mela festeggia la memoria liturgica di Sant’Annibale Maria di Francia non più il 2 giugno bensì il 16 maggio, cioè domani. Le celebrazioni inizieranno stasera alle 18 nel santuario di Sant’Antonio con la Messa presieduta dal superiore generale dei rogazionisti, padre Angelo Mezzari cui seguirà alle 19.30 la tradizionale benedizione delle gardenie. Domani invece sempre alle 18, ma in Cattedrale, sarà l’arcivescovo Calogero La Piana a presiedere il Pontificale a chiusura delle celebrazioni per il 10° anniversario della canonizzazione del santo.
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 8 maggio 2015

Messina. Padre Marrazzo beato, si chiude la fase diocesana

O ggi alle 10,30, nella Basilica Santuario Sant’Antonio di Messina, l’arcivescovo Calogero La Piana, presiederà la sessione di chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione del servo di Dio padre Giuseppe Marrazzo, sacerdote rogazionista, apertasi il 5 maggio 2008 e che si conclude dopo aver ascoltato i testi presentanti dalla Postulazione e quelli che il Tribunale ecclesiastico ha ritenuto chiamare ex officio nelle quasi 70 sessioni di lavoro. Ad ogni teste sono state poste domande riguardanti la vita, le virtù eroiche e la fama di santità di Marrazzo, acquisendo anche testimonianze e memorie scritte. L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, La Piana, inoltre, ha nominato una Commissione storica che ha esaminato gli scritti editi e inediti del servo di Dio. Padre Marrazzo aveva fama di prete santo e confessore apprezzato. Era nato a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 5 maggio 1917 in una famiglia di modeste condizioni. Fu ordinato sacerdote il 9 maggio 1943. Giunse a Messina quando ancora erano ben visibili gli effetti della difficile congiuntura post-bellica, caratterizzata da una stasi della vita produttiva e sociale. La maggior parte del suo ministero sacerdotale lo ha vissuto nel santuario di Sant’Antonio. Ogni mattina alle 6.30 era già in chiesa a pregare, iniziava presto a confessare e continuava per molte ore. Ebbe sempre particolare dedizione verso i più poveri e bisognosi. Visitava spesso i degenti della clinica 'Sant’Antonio', i ricoverati dell’ospizio 'Collereale', che allietava cantando, accompagnato dalla chitarra, e molti altri malati e anziani che visitava a casa. Morì la notte tra il 29 e il 30 novembre 1992. I funerali si svolsero il 1° dicembre nel santuario di Sant’Antonio gremito all’interno con tantissimi fedeli rimasti fuori. La liturgia fu presieduta dall’allora arcivescovo Ignazio Cannavò.
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Maria Gabriella Leonardi

venerdì 17 aprile 2015

Messina Tornare a scuola dal padre dei salesiani

Domani nel seminario arcivescovile Forte San Salvatore di Messina si terrà la seconda giornata regionale dell’“ex allievo di Don Bosco”. Pino Acocella, componente del Cnel e docente universitario, terrà una relazione sul tema “Facciamo rivivere Don Bosco”. Alle 16.30 l’arcivescovo di Messina-Lipari- Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana, presiderà la Messa. La giornata si concluderà con l’affidamento alla
Maria Gabriella Leonardi

sabato 4 aprile 2015

Catania. Pasquale, nato all’alba e salvato dalla Culla della vita

La chiesa Gesù Lavoratore di Giarre

Catania. È stato chiamato Pasqualino il bimbo che ieri notte, intorno alle 4, è stato deposto dentro la culla per la vita di Giarre, la seconda della Sicilia e una delle 50 attive in Italia, realizzata accanto alla chiesa di Gesù Lavoratore. Dentro, alcuni parrocchiani si erano attardati per i preparativi della Pasqua. Quando tutti sono andati via, qualcuno ha lasciato il neonato. Da quel momento, tutto ha funzionato così come da tre anni era stato previsto: i sensori hanno allertato la centrale del 118 e attraverso una telecamera gli operatori hanno verificato che all’interno si trovava un bambino. È partita l’ambulanza. Gli operatori hanno trovato il piccolo, che poteva avere un paio di ore di vita, con ancora attaccato il cordone ombelicale, con adosso vestiti di taglia più grande e che non piangeva. Hanno cercato di farlo reagire, era infreddolito e ha iniziato a piangere. È stato portato quindi al più vicino ospedale e poi al Policlinico di Catania. Medici e infermieri si sono offerti di adottarlo e lo hanno chiamato Pasquale. Il piccolo sta bene.
Chi tre anni fa ha creato la culla ha saputo tutto ore dopo: il parroco don Nino Russo e il presidente del Centro di aiuto alla vita, Cesare Scuderi. Quando fu creata questa culla c’era anche chi dubitava. Il bimbo adesso è sotto la tutela del Tribunale per i minori. Se entro i prossimi giorni la madre non si farà viva, sarà dato in adozione. Sei mesi fa, a seguito della morte di un bimbo abbandonato a Palermo in un cassonetto dei rifiuti, Cesare Scuderi aveva lanciato sui media un appello per ricordare alle mamme disperate la possibilità di lasciare il loro bimbo in questa culla.
«È una grande gioia – ci dice – sapere che il nostro messaggio è stato recepito ed è l’occasione per ricordare di nuovo che le mamme possono trovare, con discrezione, in tutti i Centri di aiuto alla vita, ciò di cui hanno bisogno».
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Maria Gabriella Leonardi

Della culla per la vita di Giarre ne avevo già parlato in un altro articolo. Ecco il link
http://cattolicisiciliani.blogspot.it/2012/03/culle-per-la-vita-una-rete-che-cresce.html

giovedì 26 marzo 2015

Acireale, la Basilica «aperta» ai disabili

La Basilica di San Sebastiano di Acireale (Catania) senza più barriere per i disabili. È questa una delle azioni del progetto 'A.T. @ accessibilità territoriale', finanziato dalla Fondazione con il sud e realizzato da una rete di associazioni che operano alcune nel campo della disabilità e del sociale e alcune per la promozione dei beni culturali. Il progetto mira all’integrazione e all’autonomia delle persone disabili, anche attraverso la fruizione di beni artistici e religiosi come la basilica di San Sebastiano. Si tratta di una chiesa molto cara agli acesi, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco per i tesori artistici che racchiude e per quelli conservati nel suo museo. Ma amata soprattutto perché è il cuore della devozione a san Sebastiano, molto popolare ad Acireale, come a Catania la devozione a sant’Agata, con le dovute proporzioni.
La chiesa, costruita nel XVII secolo, presenta varie barriere per i disabili. «Il progetto – spiega Salvo Raffa del Centro servizi per il volontariato etneo – oltre ad attività laboratoriali, prevede anche l’abbattimento di ogni tipo di barriera: daremo la possibilità a un non vedente di conoscere le opere della basilica anche attraverso la realizzazione, per la prima volta in una chiesa acese, di targhe in braille. Sarà realizzata uno scivolo a impatto zero e le informazioni offerte tramite QR code per i non udenti saranno ampliate per i non vedenti con file mp3. Il tutto sarà realizzato in collaborazione con l’Ufficio diocesano per i beni culturali».
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martedì 24 marzo 2015

Acireale. Festa del perdono: «Così riscopriamo la gioia»

Riscoprire il sacramento della Riconciliazione come occasione preziosa per ritrovare la gioia nel cammino esistenziale di tutti i giorni. È questo il senso della «Festa del perdono» dei giovani della diocesi di Acireale, organizzata dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile. L’evento, giunto ormai alla sesta edizione, avrà al centro il tema «Connettiti alla gioia - La gioia che dona speranza» e si terrà domani alle 20 nella Cattedrale di Acireale. «Desideriamo annunciare ai giovani la gioia del Vangelo che nasce dal perdono misericordioso del Padre», spiega don Mario Gullo, direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile. La celebrazione sarà presieduta dal vescovo della diocesi siciliana Antonino Raspanti. I giovani saranno accompagnati per mano alla Riconciliazione con Dio da altri coetanei come segno di condivisione e comunione. La serata, infatti, prevede un percorso penitenziale, ricco di segni e animato da 50 giovani volontari su un brano biblico. Numerosi sacerdoti, come ogni anno, saranno disponibili per le confessioni.
Maria Gabriella Leonardi
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giovedì 12 marzo 2015

Catania. Aperto sportello lavoro Acli-Caritas

Solidarietà
Punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro, il Patronato aiuterà gli utenti del centro di ascolto
Catania. Favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, richiedere gli estratti contributivi, avviare una pratica di invalidità civile, richiedere assegni sociali e familiari, rinnovare il permesso di soggiorno. Questi ed altri servizi saranno forniti dallo ’Sportello Lavoro’ avviato ieri in collaborazione con il Patronato Acli presso la sede di via Acquicella. Ogni mercoledì mattina gli utenti Caritas riceveranno consulenza gratuita da parte di operatori qualificati del patronato Acli. Potranno recarsi allo sportello anche le famiglie alla ricerca di una badante o che necessitano di assistenza e consulenza per le pratiche di successione o per problematiche inerenti ai contratti di locazione. Il servizio sarà gratuito e la sua istituzione fa seguito a un incontro regionale, promosso da Caritas Italiana e Acli, tenutosi a gennaio a Catania. L’istituzione dello 'sportello lavoro' avviene nell’ambito di una convenzione siglata nel 2013 tra Caritas Italiana, le Acli Nazionali e il Patronato Acli relativa all’intermediazione di manodopera. D’ora in poi, in maniera regolare, si avvierà un interscambio di informazioni tra Caritas e Patronato Acli in modo da facilitare servizi che altrimenti sarebbero a carico delle famiglie. A Catania, Milano, Roma e Napoli, attraverso alcuni incontri si è approfondita questa collaborazione.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 7 marzo 2015

Caltagirone Con «Adotta una tela» la Quaresima aiuta a salvare i tesori d’arte

A Caltagirone la Quaresima è un tempo propizio per recuperare alcuni dipinti che fanno parte del patrimonio artistico diocesano. In campo è scesa la Società calatina di storia patria e cultura che con una tavola rotonda ha acceso i riflettori su 14 tele a olio del XIX secolo che compongono la Via Crucis della chiesa di San Pietro e che hanno bisogno di urgenti restauri. I quadri sono stati rimossi durante i lavori di ripristino della chiesa di San Pietro che è stata riaperta lo scorso giugno. E al momento non sono stati collocati.
La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle chiese di San Francesco di Paola e San Pietro rientra tra gli impegni presi dal Consiglio pastorale dell’Unità pastorale. Come spiega Antonino Navanzino, presidente della Società calatina di storia patria e cultura e membro del Consiglio pastorale dell’Unità pastorale, la tavola rotonda è solo «l’inizio di un ciclo di incontri che aiuteranno le parrocchie a prendere coscienza dei gioielli che possiedono».
Così è stata lanciata l’iniziativa «Adotta una tela» che mira a reperire, con una raccolta straordinaria, i fondi per il restauro dei quadri della Via Crucis. «L’arte sacra è una ricchezza per il territorio – afferma don Luciano Di Silvestro, parroco dell’Unità Pastorale – e tutti abbiamo il dovere di collaborare per custodire questi tesori e lasciarli in eredità alle future generazioni».
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 6 marzo 2015

ACIREALE Pranzo dei poveri, inizia la raccolta dei generi alimentari nelle parrocchie

Sarà presentata oggi la seconda edizione del pranzo dei poveri che la diocesi di Acireale organizza per la Domenica delle Palme. Coordinato dalla Caritas con la collaborazione di camilliani, Società di San Vincenzo de’ Paoli, volontarie vincenziane e volontari dell’Ordine francescano secolare, «rappresenta – dice il vescovo Antonino Raspanti – un’opportunità per vincere il clima di indifferenza che rischia di attanagliare la nostra società». Il 15 e il 22 marzo, in tutte le parrocchie della diocesi si svolgeranno delle raccolte di generi alimentari per questa iniziativa.
Maria Gabriella Leonardi