.

.
.

lunedì 5 novembre 2018

Nella «casa» della fraternità vissuta la biblioteca che insegna ad ascoltare

L a passione per i libri don Carmelo Raspa l’ha avuta da sempre, leggendo e raccogliendo libri, sistemati in tutti gli anfratti di casa. Adesso questa passione è una biblioteca di 4mila volumi, allestita nei locali della sua parrocchia, «Beata Maria Vergine aiuto dei cristiani» di Acireale, e uno dei carismi della fraternità «La casa del libro e dell’ascolto» di cui don Carmelo vuole presentare la regola al vescovo. «Il libro – dice – è il luogo e lo spazio per imparare la lingua dell’altro e per amarlo». Qui si trovano libri di teologia, storia, arte, letteratura, filosofia e storia locale. Alcuni sono di don Carmelo, altri di fratello Mario, altri ancora sono regali. Chiunque li può chiedere in prestito: parrocchiani, persone che attraverso la lettura desiderano coltivare la vita spirituale, studenti di don Carmelo che, oltre ad essere sacerdote diocesano, è docente di esegesi nelle facoltà teologiche di Palermo e Catania. In questa passione per i libri spicca quella per il Libro. Don Carmelo, apprezzato conferenziere, tiene lectio bibliche molto seguite, in cui ogni anno viene approfondito un libro della Bibbia. Le lectio sono su Youtube e andranno in onda su Radio Maria.
Maria Gabriella Leonardi

Agrigento, successo per la «social street»

Non solo a Bologna (pioniera nel campo), anche ad Agrigento funziona bene una social street, cioè un gruppo Facebook per far conoscere e incontrare i residenti di una strada. Nella città di Pirandello, superando l’ancestrale diffidenza dei siciliani, è nato il gruppo 'Residenti in via Foderà - Agrigento', grazie a due donne, Elvira Mangione, imprenditrice turistica, e Nadia Rosato,bancaria.L’iniziativa è partita da una cena tra le famiglie di Nadia ed Elvira e altri vicini. È venuta l’idea di una tavolata di vicinato ma, dato che non si potevano invitare tutti, si è pensato di organizzare in strada l’evento conviviale: una grande successo, la prima di tante cene. Da lì è stato un crescendo, sono stati appesi volantini per invitare gli altri vicini a iscriversi, il gruppo è cresciuto, e ora conta ben 112 membri, di tutte le età, tra cui anche ex residenti emigrati che vogliono tenere un legame con il luogo natìo.
Ci si scambiano oggetti e favori. Qualcuno affida al vicino le chiavi di casa quando è fuori in vacanza, qualcuno offre pietanze alle persone del quartiere, si organizzano tombole natalizie in un garage, l’albero di Natale per strada e anche una compagnia teatrale che si esibirà a casa di chi sta male e per questo non può uscire. «C’è uno scambio gratuito in un mondo in cui sembra che il denaro sia al primo posto», dice Elvira Mangione. Si condividono anche i momenti difficili, quando qualcuno è in situazione di difficoltà. E tra i tanti incontri anche raduni non per mangiare ma per pregare insieme, spesso a favore di chi vive un brutto momento.
mgl