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mercoledì 30 dicembre 2009

La Caritas catanese propone le "adozioni a vicinanza"

Nel periodo natalizio la Caritas diocesana di Catania propone ai catanesi le “adozioni a vicinanza”, un’iniziativa che, prendendo spunto dalle “adozioni a distanza”, propone a famiglie, singoli, gruppi e classi scolastiche di adottare le persone più bisognose che vivono a Catania. E’ possibile adottare in tre modi: la prima è l’“adozione relazionale” e prevede che, dopo un congruo periodo di formazione, gli adottanti si occupino volontariamente del sostegno morale, psichico, di una famiglia o di una persona che principalmente ha bisogno di relazioni significative; poi c’è l’“adozione economica” che consiste nel sostegno, solo economico, a famiglie fragili, adulti in stato di grave emarginazione e minori a cui occorre sostenere spese di istruzione. In questo caso sarà taciuto il nome degli adottati per tutelarne la privacy. Infine, c’è l’adozione relazionale ed economica che consiste nel sostegno di un singolo o di una famiglia sia nei bisogni relazionali che in quelli economici.
Il progetto delle “adozioni a vicinanza” vuole soprattutto ricucire le lacerazioni del tessuto sociale, richiamare alla condivisione ponendo alla base la relazione tra adottante ed adottato.
La Caritas catanese ha previsto, inoltre, una serie di appuntamenti per stare accanto ai più bisognosi e ai senza dimora in questi giorni di feste. Inoltre, martedì 5 gennaio, nella chiesa di S.Placido ha organizzato un concerto dedicato al tema della pace. Mercoledì 6 gennaio, a partire dalle ore 16,30, nel centro Caritas per minori “Talità kum”, che si trova nel quartiere di periferia di Librino, si terrà la “Befana con i piccoli”.
Fino alla fine delle feste di Natale, la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania ha deciso quest’anno di erigere nel cortile dei Benedettini, sede della facoltà, un “albero della solidarietà” in collaborazione con la Caritas dove potranno essere regalati generi alimentari non deperibili e panettoni che la Caritas distribuirà alle persone bisognose.
Maria Gabriella Leonardi
Catholica, 30 dicembre 2009