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martedì 31 dicembre 2019

A Santa Venerina una «casa comune» per due diocesi

Santa Venerina ( Catania)
Una casa comune per la catechesi e la pastorale, punto d’incontro di due diocesi che condividono lo stesso comune, Santa Venerina in Sicilia. È l’opera-segno che Caritas italiana lascia a nel comune etneo, a ricordo della vicinanza con le popolazioni colpite dal sisma del 2002. In un primo momento si pensava di costruire ex novo un edificio. Poi dopo la chiusura della casa delle suore, figlie della Carità (canossiane) si decise di stornare i finanziamenti Cei in questa struttura già esistente per conservarne la storia di attività educative e sociali che l’Istituto aveva offerto. Il progetto è stato pre- sentato in conferenza stampa, dentro l’istituto, alla presenza del sindaco di Santa Venerina (in provincia di Catania), Salvatore Greco, del vicario generale della diocesi Acireale, monsignor Giovanni Mammino, del vicario generale di Catania, monsignor Salvatore Genchi, del responsabile per la comunicazione della diocesi di Acireale, don Arturo Grasso, dei parroci di Santa Venerina e delle Suore Figlie della Carità. Nel 1934, quando Santa Venerina diventò comune autonomo sottraendo territori a altri tre comuni, la borgata di Bongiardo rimase legata all’arcidiocesi di Catania per il forte attaccamento degli abitanti con il cardinale benedettino Giuseppe Benedetto Dusmet, proclamato beato nel 1988 da Giovanni Paolo II . Dentro lo stesso comune, di 8500 abitanti circa, convivono due comunità fiere della loro identità, legate a due vescovi, rispettivamente
Antonino Raspanti (Acireale) e Salvatore Gristina (Catania). Per nulla scontata la collaborazione che però nell’ex istituto delle suore canossiane diventa realtà. Già da tempo è operante la Caritas e il Banco alimentare a servizio di tutto il Comune. Adesso il Centro sarà a servizio delle attività delle comunità parrocchiali Santa Venera e Sacro Cuore, che ricadono nella circoscrizione vescovile di Acireale, e della comunità Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, che risiede invece in quella di Catania. Per l’acquisto dell’immobile Caritas italiana mette 300mila euro. Ma il valore di una “casa comune” riesce a coglierlo sino a fondo solo chi vive a Santa Venerina. Monsignor Genchi ha auspicato che il senso di appartenenza unisca maggiormente nel lavoro per l’unico Regno di Dio. «Santa Venerina – ha ricordato – è spesso provata dai terremoti: non dobbiamo arrenderci ma ricominciare ogni volta da capo». Monsignor Mammino ha sottolineato che l’istituto delle suore non poteva andare perduto e che le due comunità sono chiamate a convergere. Uno dei parroci, don Giovanni Mammino ha ricordato che il centro è la penultima opera che viene realizzata dopo il sisma del 2002. L’ultima è la chiesa di Bongiardo che presto sarà riaperta al culto.



 Il complesso sarà destinato a varie attività parrocchiali presenti nel comune siciliano. Servirà per venire incontro alle necessità delle popolazioni colpite dal terremoto del 2002

CALTAGIRONE Madonna del Ponte, Messa nella notte di Capodanno

Anche quest’anno il Santuario mariano diocesano «Maria Santissima del Ponte» di Caltagirone organizza, la notte di San Silvestro una Veglia di preghiera per affidare al Signore il nuovo anno, sotto lo sguardo di Maria. L’appuntamento è nel Santuario per le 1,30 di Capodanno, quindi abbondantemente dopo il cenone e il brindisi augurale. L’iniziativa è all’undicesima edizione. Slogan di quest’anno è «Con Maria datevi al meglio della vita». Il santuario della Madonna del Ponte, a cui i calatini sono molto legati, fu costruito nel 1573, un anno dopo un’apparizione della Madonna, avvenuta alla fonte del rione Ponte a una bambina sordomuta che la vide riflessa nell’acqua con in braccio Gesù Bambino. Anche un pittore potè vedere la Madonna e la ritrasse in un dipinto conservato nel Santuario. (M.G. Leonardi)

venerdì 20 dicembre 2019

Acireale lancia un «ConLab» per generare cultura d’impresa

INIZIATIVA DELLA DIOCESI CON UNIVERSITÀ CATTOLICA E ALTRI PARTNER

Acireale ( Catania)
Un 'contamination lab' (cioè tutto ciò che sta molto prima dell’incubatore d’impresa) che punta a diffondere la cultura dell’imprenditorialità, favorendo la contaminazione tra idee e persone, in un ambiente di apprendimento. È questo il ConLab Acireale, spazio di coworking per startup, che è stato inaugurato ad Acireale, nel catanese, frutto della collaborazione tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la diocesi di Acireale, il Credito Siciliano - Rete commerciale Creval e le fondazioni 'Città del fanciullo' e 'Maria Barbagallo' e il centro di ricerca e formazione 'Free Mind Foundry'. Già sono sei i team di giovani che, a seguito di una prima call of ideas, stanno lavorando a progetti innovativi che ambiscono a diventare attività di impresa. I team sono: Gli artigiani del coriandolo (settore artigianato), Radici nomadi (agricolo/didattico), ArcheoIngegni (tecnologia per il turismo), Indiegena group (turismo), Ustep (smartcity e sportcity) e Aetna nostrae (agricolo). Per loro, nella sede del Credito Sicilia, gratis, è stato messo a disposizione un ampio spazio dove i ragazzi mettono a punto i loro progetti. Lo scopo del ConLab è stato presentato da Ma- rio Gatti, della Cattolica: «Compito dell’Università, come della Chiesa – ha detto – è supportare i giovani perché possano realizzare i loro progetti e soprattutto assisterli
tramite degli adulti che si scommettono in questa attività. Alla prima 'call of ideas' sei gruppi hanno risposto, con idee imprenditoriali diversissime tra di loro. Le persone che vi lavoreranno potranno collaborare, creare, saranno formati e soprattutto avranno dei tutor. Lo stesso modello lo abbiamo già sperimentato a Milano. Ad Acireale verranno persone che ricoprono ruoli importanti nell’economia e nella società. A Milano due persone saranno dedicate a questo progetto». Gatti ha sottolineato che questo tipo di iniziativa permette all’Università di dedicarsi alla sua terza missione: l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale. Diversi imprenditori di successo hanno portato ai ragazzi la loro testimonianza. Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, che ha creato la rete di persone, enti ed istituzioni da cui è nato il ConLab, ha ricordato il quadro desolante emerso dall’ultima ricerca del Censis: «Il gap è innanzitutto di conoscenza – ha detto – e se non ci sono gli adulti che hanno già realizzato e sono testimoni concreti, il giovane da solo non riuscirà mai a spiccare il volo».
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sabato 7 dicembre 2019

NELLA DIOCESI DI ACIREALE La lettura della Divina Commedia unita all’arte Primo appuntamento in Santa Maria della Neve

Ad Acireale Dante va a nozze con le chiese e la loro arte, grazie alla 'Lecturae Dantis', iniziativa per far conoscere la Divina Commedia in simbiosi con l’arte, la fede e la storia delle chiese locali. Il progetto si distingue da altri simili in Italia per l’intuizione di una docente del classico di Acireale, Annamaria Zizza, che ha inserito due introduzioni alla lettura di un canto: una teologica e una storico artistica. Il tutto dentro una cornice musicale a cura del maestro Simona Postiglione. Un lavoro di squadra con a capo il vescovo Antonino Raspanti, coadiuvato dall’associazione culturale 'Cento campanili'. Domani alle 18 la chiesa Santa Maria della Neve (realizzata dentro una grotta dove è costruito un presepe settecentesco), farà dal scenario al V canto dell’Inferno:
«Amor ch’a nullo amato amar perdona». L’avventura d’amore di Paolo e Francesca, dimostrazione della fragilità umana, sarà annodata con la storia del presepe, storia d’amore umano e dell’amore di «un Dio che si è fatto simile agli uomini, scegliendo sempre i piccoli e perdonando ogni cosa», dice Antonio Agostini, presidente della 'Cento campanili'. Giovedì 26, alle 18, sarà la volta della Basilica collegiata San Sebastiano e del III canto del Purgatorio: «Biondo era bello e di gentile aspetto». Qui i versi del Poeta saranno accostati al martirio di Sebastiano, che nella Basilica è raffigurato negli affreschi di Pietro Paolo Vasta. (M.G.Leo.)

domenica 1 dicembre 2019

Acireale, la diocesi vicina alle donne

Da circa 26 anni la comunità "Madonna della Tenda" ad Acireale accoglie donne e minori a rischio o in difficoltà. Domani, per aiutarli ancora di più, sarà inaugurato il centro antiviolenza "Il Bucaneve", una struttura accogliente per le donne che subiscono maltrattamenti. Il centro sarà aperto da lunedì a sabato in orari diversi, in via Galatea 224 ad Acireale. Sarà gestito dalla cooperativa "La Roccia", fondata dalle suore della comunità "Madonna della Tenda" e vi opereranno professioniste volontarie della stessa comunità. Il centro sarà collegato al telefono rosa nazionale 1522 e le volontarie risponderanno anche ai numeri 0958258178 e 3491338196. "Il Bucaneve" nasce grazie al contributo della diocesi di Acireale e al supporto del vescovo Antonino Raspanti. Coordinatrice è suor Rosalba La Pegna, che spiega: «I locali del centro di ascolto e della casa rifugio ad indirizzo segreto, che sarà aperta nei prossimi mesi, li abbiamo avuti in comodato dalla diocesi e sono stati ristrutturati coi fondi dell'8x1000. Quando 26 anni fa siamo arrivate qui, ci siamo rese conto che il grande problema era la donna vittima di violenza e i bambini spettatori di questi drammi. Così è nato un percorso di accoglienza. Ancora oggi tanti vivono come delle cellule impazzite e la violenza che si scatena è quasi consequenziale».
MGL

sabato 23 novembre 2019

Coi mosaici di Irina Messina è più bella

«Dal letame nascono i fiori», cantava De André. A Messina, invece, dalle buche stradali nascono mosaici. Nella città dello stretto sta avendo ampia eco l'attività di un'artista bielorussa, Irina Belaeva, che ha deciso di realizzare piccole, graziose opere per coprire pericolose e indecorose buche. Su Facebook Irina si presenta così: «Vivo a Messina perché sono sposata con un messinese. Fin da piccola ho avuto un animo di artista. In Sicilia ho scoperto spiagge bellissime, mare e scogliere straordinarie e me ne sono innamorata subito». Superata la fase dell'incanto, un giorno Irina ha notato i marciapiedi sconnessi di Messina, dove spesso qualcuno inciampa. «Mi è venuto in mente – dice – di sistemare queste buche e di abbellire un po' il marciapiede». A casa ha cominciato a esercitarsi per creare mosaici e dopo alcune prove si è avventurata a realizzarne uno sul marciapiede di viale Boccetta, una delle arterie più trafficate. Le buche così riparate le ha chiamate "I tappeti di Irina". La Sicilia le ispira soprattutto disegni floreali, mentre li realizza ascolta musica siciliana, che ama anche se non comprende ancora le parole. I lavori sono stati autorizzati dal Comune di Messina, e ai messinesi Irina chiede di portarle piastrelle, anche rotte, per continuare i suoi tappeti.
MGL

sabato 16 novembre 2019

Gela, Youth center voluto dal vescovo

Sarà inaugurato oggi, a Gela (Caltanissetta) lo Youth center, uno spazio polifunzionale dedicato agli adolescenti di Gela, realizzato in un vecchio immobile inutilizzato nel quartiere Macchitella. Lo stabile è stato riprogettato, ristrutturato e ammodernato. La realizzazione dello Youth Center è una delle azioni del progetto The Youth City Factory, selezionato dall'impresa sociale "Con i bambini", nell'ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile. Scopo del progetto è rigenerare spazi urbani e luoghi di aggregazione spontanea mettendoli in rete, aprendoli al confronto e facendoli diventare "sede" di percorsi educativi, occasione di sviluppo del senso civico e della cittadinanza attiva. A volere fortemente la realizzazione di questo progetto è stato il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, con associazioni ed enti impegnati nel volontariato. Il Comune ha siglato un protocollo con la Diocesi, mettendo a disposizione l'immobile. Lo Youth Center è stato dotato di sistema wifi e di una web radio che permetterà agli adolescenti di comunicare progetti e iniziative e realizzare incontri che saranno trasmessi in streaming. Durante l'inaugurazione, la prima diretta sarà trasmessa su Facebook e sul canale youtube. Protagonisti il vescovo Gisana e il sindaco Lucio Greco.
MGL

Aperta la casa del beato Allegra

A San Giovanni La Punta. La storia del frate che tradusse la Bibbia in cinese

San Giovanni La Punta ( Catania)
stata inaugurata, a San Giovanni La Punta, nel Catanese, la casa natale del beato Frate Gabriele Allegra, religioso che ha tradotto la Bibbia in cinese. La famiglia di fra’ Gabriele da tempo desiderava recuperare l’immobile. A rendere possibile l’acquisto e la ristrutturazione sono state, soprattutto, le offerte dei fedeli cinesi di Hong Kong. In particolare, sister Mary Lucy Chung Osf dell’Istituto Suore Francescane Missionarie di nostra Signora Addolorata, che aveva conosciuto padre Gabriele in vita, dopo aver visitato la casa, decise di raccogliere i fondi per il progetto di recupero e, insieme a fra’ Matthias, girò le 13 parrocchie di Hong Kong. L’immobile è stato acquistato dai Frati minori di Sicilia grazie a queste donazioni e affidato in comodato d’uso gratuito al-È l’associazione “Fra Gabriele tra le genti”. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, Fra Antonino Catalfamo, ministro provinciale dei frati minori di Sicilia e 32 pellegrini da Hong Kong.
Chiara Allegra, pro nipote del beato racconta: «Ci hanno detto che grazie a nostro zio possono leggere la Parola di Dio, che è stato un ponte tra Sicilia e Cina e che questa casa è abitata da entrambi i popoli». I familiari di frate Allegra, a 40 anni dalla sua morte, si recarono in Cina e sentirono un ricordo ancora molto viva del beato. «Dopo 4 mesi in Cina – racconta Chiara – mio zio già pronunciava le omelie in cinese. A mano a mano che traduceva i singoli libri della Bibbia venivano pubblicati; negli ultimi anni fu pubblicata la versione integrale. Tradusse tutta la Bibbia da solo in 4 anni, poi
chiese al suo ordine di fondare lo studio biblico per la revisione dei testi».
Nei giorni dell’inaugurazione la presenza di tanti frati ha fatto respirare profumo di san Francesco a San Giovanni La Punta. «In questa casa – aggiunge Chiara Allegra – vogliamo realizzare attività sociali e spirituali in collaborazione con i frati. Vogliamo che sia una casa di catechesi, di accoglienza per le povertà, materiali, spirituali e culturali».
Nato il 26 dicembre 1907 frate minore, sacerdote dal 1930, il futuro beato arrivò in Cina nel 1931. Alla traduzione della Bibbia lavorò insieme al vescovo Raffaelangelo Palazzi. Dal 1939 al 1944 si focalizzò sull’Antico Testamento che completò una volta trasferitosi definitivamente, era il 1950, ad Hong Kong, dove con l’ausilio di alcuni collaboratori si dedicò principalmente al Nuovo Testamento. La traduzione completa fu ultimata nel 1961. Morì ad Honk Kong il 26 gennaio 1976. È stato proclamato beato il 29 settembre 2012.
MGL

mercoledì 6 novembre 2019

Il jukebox canta poesie e romanzi

Era nato come un'installazione artistica, ma poi il jukebox letterario, che al posto di canzoni riproduce poesie e brani di prosa, ha riscosso un successo che ha forse pure superato le intenzioni del suo inventore, il professor Mauro Cappotto, docente di storia dell'arte al Liceo di Capo d'Orlando, nel Messinese. L'installazione originaria, oltre che dal jukebox, si componeva anche di un tavolinetto da bar, di sedie e di monete disponibili, ovviamente lire, perché i jukebox erano diffusi prima dell'arrivo dell'euro. La hit parade comprende brani di Tomasi di Lampedusa, Quasimodo, Lucio Piccolo e altri autori, tutti siciliani tranne Montale. L'intenzione era quella di divulgare la poesia soprattutto tra i ragazzi e ha funzionato: in un anno di vita, il jukebox ha girato molto; è stato portato nei licei, presentato durante la rassegna Naxoslegge di Giardini Naxos e l'idea è stata riproposta anche al festival delle fiabe di Imola. Qualcuno avrebbe pure voluto comprare un jukebox letterario, ma il professor Cappotto non ne fabbrica. Anzi, propone di realizzarne a scuola, usarlo come metodo di lavoro, costruire in proprio un jukebox contemporaneo, facendo scegliere ai ragazzi le poesie per lanciare un approccio originale alla letteratura.
mgl

mercoledì 30 ottobre 2019

ACIREALE Il grande cero acceso per i «figli della luce»

«S ii Luce» è il tema della veglia di Tutti i santi che il Servizio diocesano di pastorale giovanile di Acireale organizza giovedì 31 alle 20,30 nella chiesa di San Rocco ad Acireale. Da 'figli della Luce' i ragazzi saranno chiamati a donare agli altri la Luce. «Non è una risposta a Halloween – spiega il neo direttore del servizio, don Orazio Sciacca –. Vogliamo celebrare la vita cristiana all’insegna della missionarietà. Da un cero pasquale acceso al centro della chiesa la luce si irradierà, attraverso dei lumini, verso i ragazzi perché portino la luce fuori dalla Chiesa». Tre santi saranno messi in risalto: san Francesco d’Assisi, il beato Gabriele Maria Allegra e la beata Chiara Luce Badano.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 24 ottobre 2019

A Caltagirone il Rinascimento della Sicilia



“Corrispondenze e scambi tra il Mediterraneo e le Fiandre. La cultura artistica in Sicilia tra Medioevo e Rinascimento” è il titolo del convegno che si terrà domani nel museo diocesano di Caltagirone.
L’evento fa parte di un progetto realizzato della diocesi di Caltagirone e della soprintendenza per i Beni culturali di Catania in occasione del rientro a Caltagirone del Trono di Grazia,
dipinto fiammingo attribuito a Vrancke van der Stockt, restaurato dai Laboratori dei Musei Vaticani.
«Forse è l’opera più importante che abbiamo in diocesi – spiega il direttore
del museo diocesano di Caltagirone don Fabio Raimondi – e in Sicilia è unico il soggetto del Trono di Grazia, presente in altre regioni d’Italia. Vogliamo stimolare gli studi su altre opere del territorio siciliano passate nell’oblio: la pala di San Pietro in cattedra e storie della sua vita del Tesoro di S.Maria della Stella di Militello Val di Catania e un cofanetto francofiammingo del Tesoro della cattedrale di Siracusa». Le due opere e il Trono di Grazia saranno esposte in una mostra-studio; il convegno sarà introdotto dal vescovo di Caltagirone Calogero Peri e dalla soprintendente Rosalba Panvini.
Maria Gabriella Leonardi

NEL SEMINARIO Acireale, incontri sulla santità in Sicilia

Acireale
La santità non è una meta impossibile ma un traguardo a portata di mano. Partendo da questa certezza il Seminario di Acireale ha deciso di dedicare gli incontri mensili di preghiera che organizza nella propria cappella maggiore, ai santi siciliani più vicini ai nostri giorni. Non tutte le figure scelte sono state agli onori degli altari, ma per tutte è in corso il processo. È così ad esempio per Rosario Livatino, il giudice «ragazzino » ucciso dalla mafia, a cui è dedicato oggi il primo degli incontri alle 19.
Il 21 novembre sarà dedicato alla venerabile Lucia Mangano, sostituta-superiora delle Orsoline di San Giovanni La Punta. Il 12 dicembre si mediterà sul beato don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia. Il 16 gennaio sarà la volta del beato Gabriele Maria Allegra, il frate francescano, originario di San Giovanni La Punta, che per primo tradusse la Bibbia in cinese. Il 13 febbraio sarà la volta della beata Pina Suriano, giovane nota soprattutto per il supporto dato alla comunità diocesana del suo paese,
Partinico, da catechista e guida all’interno dell’Azione cattolica. Il 12 marzo protagonista della meditazione sarà sant’Annibale Maria di Francia, messinese, fondatore delle congregazioni dei rogazionisti del Cuore di Gesù e delle figlie del Divino Zelo. Il 23 aprile sarà dedicato al beato cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, distintosi a Catania, nell’800 per essere stato testimone della carità evangelica e aver fatto rifiorire l’attività pastorale e spirituale della chiesa locale. L’ultimo incontro è dedicato al venerabile Giovanni Battista Arista che fu vescovo proprio nella diocesi di Acireale e caratterizzò il suo episcopato per la volontà di realizzare in ogni parrocchia l’oratorio festivo, quale centro di aggregazione per i ragazzi e cattedra di insegnamento religioso.
In ogni incontro la meditazione sarà tenuta dal rettore, don Marco Catalano, che spiega: «Evidenzieremo i tratti salienti di ogni figura e il messaggio, il carisma che porta». La santità «non va pensata come appannaggio di alcuni prescelti e lontani, le figure di santi che proporremo sono tutte legate alla nostra terra».
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martedì 22 ottobre 2019

ACIREALE Meglio stare davanti a un libro che a uno schermo E con le donazioni della gente nasce la biblioteca

Sfogliare un libro invece di stare attaccati allo smartphone. Una sfida che ha lanciato a parrocchiani e turisti don Lucio Cannavò, parroco della comunità Maria Santissima del Rosario di Torre Archirafi, borgo marinaro appartenente al Comune di Riposto, nel Catanese (ma in diocesi di Acireale), che fa 1.500 abitanti d’inverno e il doppio in estate. Una sessantina i bambini e ragazzi che frequentano la parrocchia. La Sicilia vanta grandi scrittori, tra cui due premi Nobel per la letteratura, ma i siciliani sono in fondo alle classifiche per numero di lettori e di libri letti ogni anno. E questo rende ancora più audace la sfida di don Lucio. Che alla sua gente ha chiesto di portare libri per ragazzi così da allestire una biblioteca. Dopo un’at- tenta selezione, nell’arco di un mese sono stati
raccolti 130 volumi, frutto di una donazione cui hanno partecipato anche insegnanti della scuola primaria che hanno donato alcune collane di libri di recente pubblicazione. Sono stati regalati pure gli scaffali. E la parrocchia non ha, di fatto, speso nulla. Qualche giorno fa la biblioteca è stata inaugurata e intitolata a Carlo Acutis, il giovane morto nel 2006 a 15 anni in fama di santità, additato così come modello ai suoi coetanei. Il giorno dell’inaugurazione sono iniziati i primi prestiti. I libri sono a disposizione dei ragazzi e dei tanti giovani locali e ospiti che frequentano la cittadina. In Sicilia infatti c’è chi va ancora al mare. Con un libro da leggere, invece della consultazione frenetica dello smartphone, il tempo moltiplica il suo valore.
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Alberi e proposte per la «Laudato si'»

Caro Papa Francesco, ti scrivo. A Gela, in provincia di Caltanissetta, i bambini della scuola cattolica "Polo Educativo Padre Giovanni Minozzi" hanno mandato proposte al Santo Padre in vista dell'incontro internazionale per il Patto educativo globale. Su una pergamena di oltre dieci metri, bambini, famiglie e istituzioni hanno assunto degli impegni concreti per promuovere i valori dell'enciclica Laudato Si'. L'iniziativa rientra nei festeggiamenti per il centenario dell'Opera nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, fondata da padre Minozzi e da padre Semeria, grazie alla quale sono nate strutture educative in tutta Italia. Ma non solo. In occasione della lettera, infatti, sono stati piantati alberi per aderire all'iniziativa nazionale #unalberoinpiù, promossa dalla rete delle comunità "Laudato Si'", che punta a realizzare, entro il 2020, a Gela, il primo bosco urbano condiviso, gestito dai bambini che frequentano la scuola e dalle loro famiglie. Il presidente della comunità "Laudato Si'" di Gela, Enzo Madonia, spiega: «All'interno della scuola fondata da padre Giovanni Minozzi, a Gela sorgerà il primo bosco urbano condiviso. Abbiamo bisogno di lavorare concretamente al cambiamento con gesti quotidiani in cui ciascuno ha un ruolo».
MGL

mercoledì 9 ottobre 2019

Acireale, restauro lavoro per disabili

È una delle opere religiose più rappresentative di Acireale, oltre che un'attrazione turistica, ma da tanti anni versa in condizioni critiche. Si tratta del suggestivo presepe settecentesco che si trova nella chiesa di Santa Maria della Neve, realizzato dentro una grotta e composto da 34 personaggi, a grandezza naturale, in abiti ottocenteschi. Il bambinello è fresco di restauro e altri due personaggi torneranno al loro splendore grazie a una sponsorizzazione di 6mila euro offerta dall'Aias, associazione che si occupa dell'integrazione sociale e della riabilitazione neuropsicomotoria delle persone con disabilità. Il parroco Francesco Mazzoli spiega: «Le figure saranno restaurate all'interno della struttura Aias e i ragazzi assistiti potranno collaborare con la restauratrice della Soprintendenza». Le due statue scelte sono quelle più ammalorate. «Questo progetto – aggiunge don Mazzoli – realizza il superamento della concezione antica di disabilità, che oggi diventa invece un'abilità diversa. I ragazzi collaborano al restauro di un'azione divina e ne ricevono anche beneficio dal contatto con l'esperienza teologale». La Regione siciliana ha concesso un altro contributo di 3mila euro. Frattanto, don Mazzoli vorrebbe far guidare ai ragazzi dell'Aias, nel periodo di Natale, le visite al presepe.
MGL

Comunità a secco Così scatta lʼaiuto

La dispensa era vuota e preparare i pasti per le 60 persone circa della comunità 'Madonna della tenda' di Acireale era diventato un grosso problema. Così una delle volontarie, Laura Galvagno, ha lanciato un appello su tutti i social network: «Carissimi, una richiesta di mobilitazione di massa per gli ospiti della comunità 'Madonna della Tenda'. Purtroppo la dispensa è vuota. Una goccia di ognuno fa molto». Potenza dei social: in pochi giorni arrivano buste della spesa, offerte per pagare le bollette, buoni spesa da parte di singoli, supermercati, associazioni e anche scolaresche, da Acireale e dal suo circondario. Uno tsunami di generosità che ha commosso ospiti, religiosi e volontari.
Ma nella comunità, che si trova nella frazione di San Giovanni Bosco, ci sono 60 persone, famiglie e donne in difficoltà, bambini che vanno a scuola e che hanno bisogno di cancelleria, servono i detersivi e le cose di tutti i giorni. «All’appello che abbiamo lanciato abbiamo ricevuto una risposta immediata e positiva – dice Laura Galvagno –, ciò che fa paura è garantire la continuità». Le donazioni, per quanto generose, con 60 persone vengono consumate presto e serve che ognuno sia strumento della provvidenza. La comunità 'Madonna della Tenda' può essere contattata tramite l’omonima pagina Facebook.
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3 ottobre 2019

mercoledì 18 settembre 2019

Piazza Armerina e il «laboratorio» degli operatori con le spalle larghe

La diocesi di Piazza Armerina, tramite l’Ufficio di pastorale giovanile diretto da don Filippo Celona, ha lanciato un corso rivolto a quanti si occupano o si occuperanno di giovani nelle parrocchie o nelle associazioni o che ricoprono incarichi di pastorale giovanile. L’iniziativa, diretta dallo psicoterapeuta Tonino Solarino, prenderà il via domenica 29 settembre nel seminario estivo di Montagna Gebbia e prevede diversi incontri mensili. Si parlerà, tra l’altro, di educare nella postmodernità, di condizione adolescenziale
e giovanile, di stili educativi e relazionali. «Si vuole mirare ad una pastorale integrata dei giovani – dice don Celona – che non sia suggerita semplicemente dai casi concreti o da iniziative isolate ma supportata da una progettualità a medio e lungo raggio, che coinvolga in modo qualificato operatori consapevoli e preparati secondo l’insegnamento della Chiesa». (Maria Gabriella Leonardi)

venerdì 6 settembre 2019

Col calcio, legalità e integrazione

Rischiava di chiudere la società calcistica "Città di Misterbianco" dopo essere stata sequestrata, per decisione della Procura di Catania, nell'ambito di un'inchiesta contro le scommesse e il gioco illegale. In Sicilia, altre realtà imprenditoriali infiltrate dalla mafia dopo il sequestro avevano chiuso. Ma questa volta sta andando diversamente. La Procura di concerto con la Sezione Gip del Tribunale, proprio per lanciare un segnale forte al territorio, ha scelto di far ripartire la società e di non cedere il titolo sportivo. La società calcistica "Città di Misterbianco" milita nel campionato di Promozione e ha annunciato la ripartenza con un nuovo spirito e un assetto interamente riformato, dopo l'azzeramento dei vecchi quadri. A finanziare la stagione l'azienda "Premier group Italia s.r.l.", sottoposta a sequestro nell'ambito dell'inchiesta e in regime di amministrazione giudiziaria. Giocatori e dirigenti firmeranno anche un codice etico. E il messaggio della legalità cammina con quello dell'integrazione. Il logo della società raffigura un giocatore bianco e uno di colore: nella squadra militano, infatti, cinque migranti extracomunitari. Oltre all'aspetto prettamente sportivo il progetto si rivolgerà anche alle scuole per far conoscere ai più giovani questa storia di educazione sportiva e di legalità, una partita che si sta vincendo.
MGL

sabato 31 agosto 2019

Catania, altalena per bimbi disabili

Sono pochissimi i giochi pubblici per bimbi disabili nell'hinterland catanese. Adesso ce n'è uno in più, un'altalena inaugurata nella bambinopoli "Peter Pan" di Belpasso, alle pendici dell'Etna, per iniziativa dell'associazione giovanile "Un bel passo avanti". Un'altalena simile ha determinate caratteristiche e anche dei costi non facilmente sostenibili. L'idea di acquistare questa altalena è stata degli scout Agesci, che non erano riusciti a raggiungere la somma necessaria. In seguito "Un bel passo avanti" ha sposato l'idea. «Prima di portare avanti questa iniziativa – dice la vicepresidente Deborah Prezzamento – ho chiesto al sindaco se poteva servire alla città. E così abbiamo scoperto un mondo: che a Belpasso non c'era neanche una giostra per bambini disabili e che comunque ci sono pochissimi giochi». "Diritto al gioco" è stato lo slogan scelto per una raccolta fondi culminata con l'organizzazione di una serata di beneficenza, con tanti artisti che si sono esibiti gratis, ma che ha visto anche altre attività, come la vendita di stelle di Natale, un video di sensibilizzazione, una colletta alimentare e il contributo di esercenti e di privati. Il Comune si è occupato della collocazione e dell'allestimento del pavimento antitrauma. Un lavoro che ha mobilitato la comunità, così come si prefigge l'associazione. 
MGL


domenica 28 luglio 2019

Libera la spiaggia da plastica e cicche

Anche nella Riviera dei Ciclopi, ad Acicastello, nel catanese, "sbarca" l'iniziativa "Un Drink gratis a chi pulisce la spiaggia dalla plastica", campagna estiva "#MicroplasticRisk" contro l'abbandono delle plastiche e delle cicche di sigarette sulle spiagge. L'abbandono di cicche, in particolare, è una pessima abitudine di tanti siciliani. La campagna è promossa dal centro di ricerca Cutgana dell'Università di Catania, ente gestore della Riserva naturale integrale "Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi", nell'ambito del progetto "Pianeta&Salute". Grazie all'iniziativa, i promotori invitano i bagnanti "ecologisti" dei due punti di balneazione dell'Isola Lachea e della Riviera dei Ciclopi a raccogliere la plastica e le cicche di sigarette dalla spiaggia e a consegnare il sacchetto ai bar aderenti che provvederanno allo smaltimento. In cambio i bagnanti "ecologisti" riceveranno un drink grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli esercizi commerciali presenti sul territorio. La campagna #MicroplasticRisk è stata presentata nel mese scorso dalla dottoressa Natalia Leonardi del Cutgana e ha già visto coinvolti numerosi studenti.
«La campagna – spiega Leonardi – è un'occasione per far riflettere i cittadini sul grave problema delle plastiche e per invogliarli ad affrontare scelte corrette e consapevoli».
mgl

mercoledì 24 luglio 2019

UNA MOSTRA AD ACIREALE APRE LE CELEBRAZIONI Santa Venera, l’arte per la festa patronale

Acireale ( Catania)
Ad Acireale, la preparazione alla festa patronale di santa Venera passa anche dall’arte. Il Museo diocesano, infatti, sta offrendo un itinerario di fede e di arte dedicato a santa Venera, vergine e martire. Il tema scelto è : «L’iconografia acese di Santa Venera - Santa tutelar padrona». Esposte opere provenienti dalle chiese della diocesi sicilia e da alcune collezioni private. La mostra, esposta nel Museo diocesano, a palazzo D’Amico, (via Genuardi n°16), è aperta sino al 14 novembre, tutti i venerdì, sabato e domenica dalle 17,30 alle 21. Nei giorni che precedono al festa, oggi e domani, dalle 17,30 a mezzanotte. Dopo domani, il 26 luglio, giorno della festa l’esposizione sarà aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17,30 a mezzanotte. In occasione dell’inaugurazione della mostra è stato, inoltre, presentato alla città il restauro del dipinto “Madonna e Sante Domenicane”, attribuito alla scuola di Pietro Paolo Vasta.
Quest’anno ricorre inoltre il 75° anniversario del rientro in Cattedrale
del busto reliquiario di Santa Venera. Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, gli abitanti lo portarono nella frazione di Pennisi, temendo che, al momento della ritirata, le truppe tedesche se ne potessero impadronire. Quest’anno, anche in ricordo di quell’evento, il busto tornerà a Pennisi e nelle altre frazioni colpite dal terremoto dello scorso 26 dicembre e dove ancora vi sono sfollati e le chiese e i locali parrocchiali sono pesantemente danneggiati. Oggi alle 18, si terrà il corteo processionale del busto reliquiario della patrona presso le comunità di Fiandaca, Pennisi e Piano Api. Alle 19, a Pennisi, il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti presiederà la Messa insieme alle comunità di Pennisi e Fiandaca. Alle 20.30 il busto sarà portato presso il campo parrocchiale di Piano Api dove si svolgeranno i Vespri. E dopo domani (il 26 luglio), giorno della festa, alle 10.30 in Cattedrale il vescovo di Ragusa Carmelo Cuttita presiederà la Messa solenne. Tra i concelebranti ci sarà il vescovo di Acirerale Raspanti e altri presuli siciliani.
 MGL

martedì 23 luglio 2019

Una coop sociale per il no alle mafie

È intitolata a un sacerdote vittima di mafia e tra le sue finalità ci sarà anche la gestione di beni confiscati alla mafia. È la cooperativa sociale 'Don Costantino Stella' di Resuttano, in provincia di Caltanissetta, la cui costituzione è stata promossa dall’arciprete, padre Ignazio Carrubba, con fondi della diocesinissena. Don Costantino Stella fu assassinato dalla mafia nel 1919 forse per la sua attività a favore dei bisognosi e quest’anno ricorre ilcentenario dell’omicidio (ricordato su 'Avvenire' il 10 luglio). La cooperativasociale a lui intitolata vuole dare una nuova opportunità di vita a dieci giovani in un territorio povero
che si va spopolando. Il direttore della Caritas diocesana Giuseppe Paruzzo, spiega: «Inizialmente, la cooperativa svolgerà attività per i giovani del paese che, a parte la parrocchia, non trovano altro; forse gestirà un centro anziani: a Resuttano ora non c’è e sarebbe molto utile. E poi ci sono dei beni confiscati alla mafia che la cooperativa vorrebbe utilizzare per attività agricole e pastorizie. La Caritas diocesana e la Pastorale sociale del lavoro sta finanziando la formazione di questa cooperativa, la seconda che in diocesi aiutiamo a nascere, la prima è nata a Caltanissetta».
16 luglio 2019

L’INIZIATIVA A CALTAGIRONE Cammino spirituale dei giovani tra i luoghi di fede della diocesi

Da ieri e fino a sabato l’Ufficio di pastorale giovanile e vocazionale di Caltagirone, guidato da don Giovanni Dimartino, in collaborazione con il Seminario diocesano ripropone ai giovani l’esperienza di marcia/pellegrinaggio “X 1000 Strade con San Giacomo”. Quest’anno come figura chiave è stato scelto il patrono della diocesi siciliana, San Giacomo appunto. Durante la marcia i giovani saranno guidati dall’Esortazione apostolica postsinodale Christus vivit che papa Francesco ha indirizzato a tutta laChiesa e in particolare ai ragazzi dopo il Sinodo dei vescovi svoltasi
lo scorso ottobre in Vaticano sul tema: «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale ». Ieri la prima tappa ha avuto come cornice la città di Ramacca mentre oggi il pellegrinaggio raggiunge Giumarra e domani sarà la volta di Raddusa. Sabato infine la tappa conclusiva a Caltagirone nella Basilica di San Giacomo. Durante il percorso i giovani sono ospiti delle rispettive parrocchie dove vivranno insieme dei momenti di convivialità. Le giornate alternano preghiera, momenti di catechesi e riflessione personale e si concludono con un’evangelizzazione di piazza per annunciare che Cristo è realmente vivo e presente.
18 luglio 2019

giovedì 11 luglio 2019

Dulcis in fundo Un Baby pit stop per le mamme

L’Unicef ha inaugurato a Catania, in una farmacia del quartiere Nesima, un 'Baby pit stop', un’area che accoglie le mamme che quando sono fuori casa vogliono allattare i figli. Lo spazio vuole diffondere la cultura dell’allattamento al seno, che assicura ai bimbi il miglior inizio vita possibile, ed è stato allestito grazie alla collaborazione tra la presidente provinciale dell’Unicef Ambra Picasso, l’ostetrica Maria Francesca Di Pasquale e la farmacista Gaia Aiello.
«Abbiamo preso in prestito il nome dalla Formula 1 – dice il presidenteregionale dell’Unicef Vincenzo Lorefice – nel pit stop si fa il pieno di benzina e si cambiano le ruote. Nel Baby pit stop si fa il pieno di
latte e si cambia il pannolino». I Baby pit stop sono zone appartate, per garantire la privacy, devono avere una poltrona, un fasciatoio e qualche giocattolo per il bimbo da allattare o per i fratellini.
In tutta Italia sono circa 700, in Sicilia sono 25 ma in alcune province sono del tutto assenti. Per questo il presidente Lorefice vuole triplicare nell’isola il numero dei Baby pit stop.
«Contatterò i presidenti provinciali – dice – per consigliarli sulla scelta delle strutture: possono essere ipermercati e uffici pubblici con grande affluenza di pubblico. Il bambino allattato al seno viene salvaguardato da malattie e l’allattamento fa bene alla mamma perché previene il tumore al seno»

martedì 25 giugno 2019

Eventi ecclesiali GELA «Laudato si’», nasce una rete associativa

L’ecologia integrale nell’enciclica“Laudato si’” per la cura della casa comune sarà il tema del convegno che si terrà martedì alle 18 nell’aula magna “Falcone- Borsellino” del Liceo delle scienzeumane “Dante Alighieri” di Gela. I lavori saranno introdotti dal vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, e la relazioneprincipale sarà tenuta dal vescovo di Rieti, Domenico Pompili, presidente della Commissione episcopale Cei cultura e comunicazioni socialie promotore, assieme a Slow Food Italia, del
progetto Comunità Laudato si’. Sarà anche presentata la Comunità internazionale Laudato si’ di Gela, movimento di pensiero e azione impegnato a diffondere le idee e le pratiche dell’enciclica di papa Francesco. La nuova rete sosterrà il progetto “Casa futuro di Amatrice” nella diocesi di Rieti e lavorerà per realizzare a Gela il progetto “La casa di Francesco”, uno spazio ludico per educare ai valori dell’ecologia integrale.(Maria Gabriella Leonardi)

giovedì 30 maggio 2019

Nasce ad Acireale la Casa della Carità

foto da facebook
L’hanno chiamata la 'Casa della Carità' ed è una villetta donata ai frati Camilliani di Acireale da una coppia di anziani senza figli, Salvatore Garozzo e Rosa Maugeri,ormai defunti. I due coniugi, circa cinque anni fa, hanno lasciato l’immobile ai frati Camilliani perchédiventasse un luogo di accoglienza per anziani e poveri senza casa. Inquesti anni fratel Carlo Mangione, direttore della 'Tenda di San Camillo', affidandosi alla provvidenza, ha promosso una raccolta fondi, chiedendo la collaborazione di cittadini e impreseedilizie per ristrutturare l’immobile che si trova nella frazione acese diSan Giovanni Bosco. La casa è stata inaugurata,
alla presenza del vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, e del Provinciale dei Camilliani, padre Rosario Mauriello; da metà giugno, accoglierà i primi due ospiti. Dispone di dieci posti letto, un centro diurno per anziani, un refettorio. Nella zona che un tempo era il palmento sono ancora in corso dei lavori di ristrutturazione.
«Accoglieremo anziani poveri e abbandonati – dice Fratel Carlo – coloro che altri non accolgono, a prescindere dal fatto che siano autosufficienti o meno». I Camilliani in diocesi gestiscono altre strutture di solidarietà. La Casa della Carità avrà la presenza di un operatore, ma si baserà molto sul volontariato.
MGL

giovedì 23 maggio 2019

Dulcis in fundo Acireale, la salute passa dal sapere

Troppa disinformazione e povertà culturale in materia di salute e prevenzione. La Caritas della diocesidi Acireale insieme all’O.a.s.i 'Maria SS. Assunta', la cooperativa 'Mons. M. Cosentino' e con il contributo di professioni ha avviato il progetto 'O.a.s.i. salute', finanziato conl’8x1000, nella convinzione che la salute passi anche da una buona cultura. Caritas Acireale si è resa conto chela crisi economica e la facilità che il web offre nel trovarerisposte portino, soprattutto tra le persone più svantaggiate, a una scarsa presa di coscienza del valore della salute. Il progetto prevede una prima fase di informazione/formazione nelle comunità parrocchiali
in materia di educazione sanitaria ed igienico-culturale e prevenzione medica. Sarà, inoltre, allestito un poliambulatorio clinico multidisciplinare presso l’O.a.s.i 'Maria SS. Assunta' di Aci Sant’Antonio che erogherà visite mediche specialistiche. «Il settore pubblico ha liste di attesa molto lunghe – dice don Orazio Tornabene, direttore di Caritas Acireale – grazie a una collaborazione con l’Università alcuni docenti mettono a disposizione del tempo per fare visite». Le parrocchie segnalano le persone bisognose. «Un secondo passaggio – aggiunge don Orazio – prevede corsi gratuiti, insieme alla pastorale alla salute, per operatori sanitari».
MGL
19 maggio 2019

Caltanissetta, un parco culturale ecclesiale con l’aiuto e la ricerca promossa nelle scuole

Caltanissetta
Mappare il territorio della diocesi di Caltanissetta, dal punto di vista culturale e artistico per attivare progetti in campo turistico volti a valorizzare il patrimonio culturale e ecclesiale. È l’obiettivo che si è posta la diocesi che ha emanato un bando dal titolo «I tesori nascosti », rivolto agli studenti locali. La Chiesa locale intende entrare nel circuito dei Parchi culturali ecclesiali per promuovere il patrimonio liturgico, storico e artistico. Il bando è promosso dall’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro e coinvolge anche gli uffici Caritas, giovani e turismo. Giuseppe Paruzzo,
direttore della Caritas diocesana, spiega: «L’idea è quella di conoscere non solo i beni noti a tutti ma anche quelli nascosti, materiali e immateriali, e capire, quindi, quali beni possono avere un interesse turistico. Una volta che nascerà il parco dovranno essere creati dei servizi, serviranno guide turistiche: per questo è coinvolto anche il progetto Policoro». Gli studenti entro maggio devono inviare una descrizione originale di un “tesoro nascosto”. I migliori elaborati vinceranno materiale didattico per la scuola. Gli elaborati confluiranno nel data base del futuro parco.
MGL
19 maggio 2019

martedì 21 maggio 2019

TRUFFELLI A CALTAGIRONE Nel segno dell’appello di don Sturzo l’assemblea diocesana annuale di Ac

Domani a Caltagirone, l’annuale assemblea diocesana dell’Azione cattolica avrà per tema «Liberi e forti? La profezia di una Chiesa...tra le strade e le esigenze del territorio»; un richiamo all’appello con cui ilservo di Dio, don Luigi Sturzo, cento anni fa chiamava a raccolta le forze cattoliche per riorganizzarle, anche politicamente. All’incontro sarà presente il presidente nazionaledell’Azione cattolica italiana, Matteo Truffelli, un modo per valorizzarel’esemplare vicenda di













don Sturzo che si impegnò attivamente nell’associazione per più di 25 anni, divenendo anche segretario nazionale della giunta centrale. La diocesi calatina sta celebrando un anno sturziano: «Il nostro incontro – dice la presidente diocesana di Ac, Concetta Antenucci – si inserisce per cogliere come eredità la profezia di Chiesa e di carità nel pensiero e nell’azione di Sturzo». L’incontro si terrà nella sala Karol (ex auditorium del Seminario dipiazza San Francesco d’Assisi) e inizierà alle 17.
MGL

giovedì 16 maggio 2019

MESSINA Annibale Maria di Francia Eucaristia con Sistach

 Oggi la Basilica di Sant’ Antonio di Messina celebra il suo santo e fondatore dei rogazionisti Annibale Maria di Francia (18511927). Alle 18 il cardinale Lluís Martinez Sistach, arcivescovo emerito di Barcellona presiederà la Messa solenne. Seguirà la benedizione delle gardenie a ricordo del miracolo fatto da padre Annibale a un fioraio della città. Sono attesi migliaia di devoti. Verso le 19.30 inizierà la processione del busto reliquiario. Sarà possibile ottenere lungo tutto il giorno l’indulgenza plenaria. 
( Maria Gabriella Leonardi)

venerdì 10 maggio 2019

CALTAGIRONE Peri festeggia con i cresimandi e indica loro l’esempio di don Sturzo

Domani a Caltagirone il vescovo Calogero Peri incontrerà i cresimandiper la loro tradizionale festa e, in vista di questo appuntamento, hascritto un messaggio in cui indica ai ragazzi l’esempio di don LuigiSturzo. «Luigi, nato a Caltagirone il 26 novembre 1871 – scrive il vescovo – è stato un ragazzo come voi. Alla vostra stessa età si è domandato: “Signore, cosa vuoi chefaccia della mia vita?”. Grazie all’aiuto della famiglia e dei formatori,ha sentito la risposta del Signore che lo chiamava a diventare sacerdote e, più tardi, a vivere il suo sacerdozio promuovendo nella società la pace,
la giustizia e la verità. Anche voi ricevendo il sacramento della Cresima siete chiamati a far fruttificare i doni dello Spirito Santo». La festa si terrà nella chiesa del Santissimo Salvatore, dove don Sturzo fu ordinato, dove celebrò la prima Messa e dove è sepolto. Dallo scorso 19 gennaio la diocesi siciliana sta celebrando uno speciale anno sturziano per approfondire la conoscenza di questo suo figlio.
Maria Gabriella Leonardi