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mercoledì 25 maggio 2011

Acireale, pellegrinaggio dei giovani a Vena

Acireale - Avvenire

La «fragilità» sta a cuore ai credenti

La fragilità come problema bioetico è il tema di una Lectio magistralis che il Francesco D’Agostino terrà sabato 14 all’istituto teologico «San Tommaso» di Messina, in occasione dell’annuale incontro dell’associazione per l’ingegneria genetica «Maria Giovanna Stella Modaffari». Il tema si intona con l’attività di studio svolta dalla Modaffari che durante la sua breve vita ha approfondito gli studi nell’ambito della vulnerabilità.
Sabato, l’opera della Modaffari sarà ricordata da Marianna Gensabella Furnari, straordinario di bioetica all’Università di Messina e membro del Comitato nazionale di bioetica. Don Giovanni Russo, preside del «San Tommaso», spiega: «Il tema della fragilità è di interesse sia nel dibattito pubblico che in quello ecclesiale. In altri stati, ad esempio, si dibatte se devono essere rianimati o meno i nati sottopeso, che è possibile siano portatori di handicap. Negli stati in cui la salute è organizzata attraverso il sistema delle assicurazioni, come negli Usa, vi è la tendenza a non assicurare i Lea, i Livelli essenziali di assistenza e a lasciare che delle persone più deboli si occupino solo gli enti caritativi. Su questi temi è acceso il dibattito, ma la Chiesa da sempre dà voce ai soggetti deboli e li difende».
Messina, tra l’altro, è una delle città italiane in cui ci si stamuovendo per l’istituzione di un registro per il testamento biologico. In proposito, don Giovanni, afferma: «La scuola superiore di bioetica, in seno all’istituto 'San Tommaso' negli ultimi anni ha prodotto simposi, convegni, attività nelle scuole, catechesi nelle parrocchie e pubblicazioni. Non siamo stati vittima di questa mentalità ma abbiamo lavorato per la formazione della società attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei giovani in particolar modo».
Maria Gabriella Leonardi
E'Vita
13 maggio 2011