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martedì 25 giugno 2013

Messina, centro per malati d’autismo

MESSINA. Sostegno delle disabilità al centro dell’impegno della comunità e delle associazioni siciliane. Oggi pomeriggio a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) l’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana, inaugura un Centro dedicato alle persone affette da sindrome autistica. La nuova struttura è stata realizzata grazie allo sforzo congiunto di numerose realtà associative. Sono coinvolte a vario titolo la cooperativa 'Progetto dopo di noi' che costituirà, insieme con l’Angsa Messina e la Fondazione Siciliana per l’Autismo, l’Associazione temporanea di scopo che gestirà la struttura. Poi c’è la parrocchia 'Santa Maria Assunta' di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha concesso la sede in comodato gratuito per sette anni, mentre la Caritas della diocesi di Messina ha dedicato a questo obiettivo la raccolta fondi della Quaresima di carità di quest’anno, Infine un aiuto significativo è arrivato dal locale Lions club. Padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas di Messina commenta: «Costante è l’impegno della Caritas per le persone affetteda autismo. E il fatto che l’attenzione verso l’autismo si faccia sempre più concreta e si diffonda non può che renderci particolarmente soddisfatti».
Con i fondi raccolti è stato ristrutturato il pianoterra dello stabile che, insieme con il primo piano ancora in fase di ristrutturazione, ospiterà le attività.
Una decina di operatori (tra neuropsichiatra, psicologi, educatori, operatori socioassistenzialiemusico-terapeuta)lavoreranno nel centro che accoglierà da subito dieci persone, ragazzi e giovani. Altre dieci saranno accolte non appena possibile, in conformità a quanto disposto dalle Linee guida regionali sull’autismo.
M. G. L.

domenica 23 giugno 2013

«No a esequie ecclesiastiche per i mafiosi»

ACIREALE (CATANIA). Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha promulgato ieri un decreto con cui priva delle esequie ecclesiastiche chi è stato condannato penalmente, con sentenza definitiva, per reati di mafia, e che prima della morte non ha dato alcun segno di pentimento. Come spiega lo stesso decreto: «La privazione delle esequie ecclesiastiche comporta anche la negazione di qualsiasi Messa esequiale, (art.
1.185 del Codice di Diritto Canonico)». Tuttavia, «per questi defunti cui si negano le esequie ecclesiastiche non è esclusa la possibilità di pregare e di celebrare Messe di suffragio, se ciò non causi pubblico scandalo nei fedeli». Il decreto si inserisceall’interno di una serie di documenti e di provvedimenti dell’episcopato siciliano e che lo stesso decreto menziona. «In più occasioni la Chiesa ha definito con chiarezza cosa pensa dell’organizzazione mafiosa – spiega monsignor Raspanti –: l’appartenenza a questa organizzazione è incompatibile con il Vangelo e con l’appartenenza alla Chiesa. Ne ho tirato le conseguenze estreme su un caso: le esequie. Questa decisione non è una nostra condanna terrena, mira a salvare l’anima, è un ulteriore ultimo scuotimento per far riflettere le persone che si trovano in questa situazione. La misericordia di Dio è sempre disponibile, ma bisogna accoglierla». Il presule hapromulgato il decreto durante la presentazione di un libro, dedicato alla cultura della legalità, tenutasi nella chiesa di San Rocco ad Acireale e a cui hanno partecipato anche il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, ed il procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi. Proprio il ministro Cancellieri, quando guidava il dicastero dell’Interno, ha sciolto per mafia il comune di Mascali, che rientra nella diocesi di Acireale. Il ministro ha elogiato il coraggio del vescovo e ha detto: «È un segno importante, in certe occasioni anche i simboli hanno un significato e un fenomeno come la mafia si combatte anche con i simboli».
Maria Gabriella Leonardi

domenica 16 giugno 2013

Il vescovo Peri sul caso del Muos: «Informazioni sui rischi per la salute»

CALTAGIRONE. Garantire un’informazione completa sui rischi alla salute e all’ambiente del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari che si sta costruendo in Sicilia, vicino Niscemi. Lo ha chiesto il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, al convegno “Questione Muos” organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro. Il Mobile user objective system (Muos, appunto) è un sistema di comunicazioni composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra del Dipartimento della Difesa degli Usa. Da mesi la popolazione locale manifesta contro queste antenne, temendo danni alla salute.

Gli esperti si contraddicono nella valutazione dei rischi e per questo ieri Peri ha dichiarato: «Credo che dopo tanti mesi di dibattiti, di proteste e di rassicurazioni, di interventi istituzionali sia arrivato il momento per fare un passo avanti nella discussione, nel senso di garantire ampi e documentati livelli di
 informazione alla cittadinanza». Il Muos non riguarda solo le popolazioni di Niscemi e del Calatino, «ma almeno di tutta la Sicilia – ha ammonito Peri –. Parlando di informazione intendo anche conoscenza dei rischi, prima di tutto sulla salute e sull’ambiente, che potrebbe produrre questo sistema. Io credo che non possano esserci pareri totalmente contrastanti e che sia necessario accertare autorevolmente la questione anche ricorrendo ad una forte presa di posizione delle istituzioni, alle quale faccio appello nel pieno rispetto delle funzioni, delle responsabilità e delle competenze di ciascuno». Alessandra Foti, attivista “Mamme No-Muos” ha portato la sua testimonianza: «Da tanti anni ci sono 46 antenne nello stesso sito: 15 giorni fa a Niscemi sono morti una donna, con un tumore all’utero, e un bimbo per una leucemia».

Maria Gabriella Leonardi
 

martedì 11 giugno 2013

Messina ricorda i 25 anni dalla visita di Giovanni Paolo II nella città siciliana

MESSINA. Oggi e domani Messina celebra due importanti appuntamenti religiosi: la memoria liturgica di sant’Antonio di Padova e il 25° anniversario della visita di Giovanni Paolo II a Messina, avvenuta nel 1988.
La Comunità della Basilica Sant’Antonio, i padri rogazionisti e una serie di associazioni messinesi hanno approntato un programma di celebrazioni che prevede oggi, alle 10, la visita ai luoghi che ospitarono il Papa, l’esposizione della reliquia del beato Giovanni Paolo II; la proiezione del video «Una giornata speciale 11 giugno 1988» e l’esposizione di una mostra fotografica sulla visita Wojtyla nella città dello Stretto. Alle 11, al Teatro Cristo Re sarà ricordata la figura di Giovanni Paolo II e il suo rapporto con la stampa, attraverso la testimonianza di alcuni giornalisti.
In questa doppia ricorrenza sarà presente a Messina il cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e segretario particolare del beato Giovanni Paolo II. Alle 17,30, nella chiesa di Montevergine, il cardinale incontrerà le suore Clarisse e renderà omaggio a santa Eustochia. Alle 21, nella Basilica di Sant’Antonio concerto dell’Ersu di Messina che eseguirà il Requiem di Mozart.
Domani alle 19, il cardinale Dziwisz presiederà nella Basilica rogazionista un solenne pontificale. I festeggiamenti in onore di sant’Antonio proseguiranno domenica 16 giugno: alle 11 si celebrerà la Messa e alle 19,30 avrà luogo la grande e tradizionale processione con il carro trionfale del Santo e le sue reliquie.
Maria Gabriella Leonardi

domenica 2 giugno 2013

Caltagirone, 100 anni di presenza scout Oggi il convegno sul ruolo nella Chiesa

DA CALTAGIRONE

G
 li scout cattolici del­la diocesi di Calta­girone festeggiano in questi giorni i cento an­ni della nascita dei primi gruppi scout cattolici e l’a­pertura del gruppo scout Masci-Caltagirone 1.

Oggi, alle 10, nella Chiesa del Collegio di Caltagiro­ne si terrà un convegno sui cento anni dello scouti­smo cattolico. Interver­ranno, dopo il saluto degli organizzatori, don Davide Paglia, assistente ecclesia­stico regionale Masci-Sici­lia sul tema «A 50 anni dal­l’apertura del Concilio Va­ticano II, Il ruolo dei laici
 nella Chiesa a partire dal­la costituzione dogmatica Lumen Gentium» e Car­melo Casano, segretario regionale Masci-Sicilia su «Gli adulti scout del Ma­sci, il loro ruolo nella Chie­sa e nella società». Alle 12 sarà celebrata la Messa.

Tonino Pedi, responsabile diocesano dell’Associa­zione guide e scout catto­lici italiani (Agesci) e re­sponsabile del Masci rac­conta: «In diocesi lo scau­tismo è nato nel 1923 ma, a causa del fascismo, ha potuto riprendere le atti­vità solo nel 1952. In pra­tica – prosegue il respon­sabile – è stato presente solo a Caltagirone sino al
 1992-93. Da qui si è svi­luppato e adesso è pre­sente a Caltagirone, Ra­macca, Scordia, Palagonia Mirabella Imbaccari e Mazzarrone e stiamo cer­cando di riavviare le atti­vità a Vizzini e anche a Mi­litello. Nella nostra dioce­si, in seno allo scautismo sono nate alcune vocazio­ni sacerdotali. Ci propo­niamo – conclude Pedi – di crescere dei buoni cit­tadini e buoni annuncia­tori del Vangelo; per i no­stri ragazzi lo scautismo è un’occasione per vivere un’avventura che li porta all’amicizia con Cristo».

Maria G. Leonardi