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mercoledì 22 novembre 2023

Dalla grata alle sbarre, la suora che scrive ai detenuti

 

“Ho avuto modo di sperimentare come il Signore sostiene e protegge quando si è crocifissi dal senso di colpa, dal dolore o dalle difficoltà della vita. Infatti, se ci affidiamo a Dio senza chiuderci nel nostro dolore, possiamo davvero cambiare il nostro lamento e il nostro pianto in danza”. Queste parole sono state scritte da un ergastolano a una suora di clausura, suor Chiara Cristiana Scandura, che ogni due mesi invia lettere a tutte le carceri italiane.

Le missive sono state raccolte nel libro “Un raggio di sole oltre le grate”, editrice Velar, su richiesta di vari detenuti che così possono più agevolmente leggerle. Come spiega l’autrice, il libro nasce dal desiderio che il Signore mi ha messo in cuore di portare semplicemente un messaggio di amore, di fraterna vicinanza e di tenerezza al cuore di chi si sente solo, di chi nella vita ha sbagliato, come tutti del resto, e fatica a credere di essere comunque figlio amato di Dio, di essere comunque “amabile” . Lettere da chi ha scelto la clausura a chi è stato condannato alla restrizione. Suor Cristiana, classe 1969, nel 1989 è entrata nel monastero delle Clarisse di Biancavilla, alle pendici dell’Etna. La sua missione verso i detenuti è incastonata nella vita claustrale fatta di preghiera, lavoro, fraternità e accoglienza. Grazie alle sue lettere è entrata a contatto con tanti detenuti e detenute. Papa Francesco, 2 anni fa, le ha scritto per ringraziarla per questa sua testimonianza e incoraggiarla a proseguire quest’opera di misericordia. Qualche settimana fa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto a suor Cristiana esprimendole “Un grande apprezzamento per il suo impegno di così grande rilievo umano e sociale”. Il libro è stato tradotto in francese per essere distribuito anche nelle carceri francesi.

Maria Gabriella Leonardi