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martedì 2 febbraio 2021

Parole e gesti dal lockdown, Acireale si racconta

 Il lockdown, l’impedimento di ogni celebrazione religiosa con la presenza dei fedeli, non ha fermato l’azione pastorale e la Chiesa si è subito adeguata alla inaspettata circostanza per continuare a stare vicina alle persone. La diocesi di Acireale è emblematica di questa prontezza. I momenti cruciali vissuti durante il confinamento sono stati raccolti nel volume «Effetto virale», La Voce dell’Jonio editrice, un libro che è testimonianza dello straordinario momento storico. Nel testo don Arturo Grasso, giovane sacerdote alla guida dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi, racconta insieme al giornalista Antonio Carreca le emozioni, il lavoro, le difficoltà incontrate e le modalità messe in atto per affrontare l’emergenza. L’8 marzo 2020 c’è incredulità dinanzi alla nota della Cei che disponeva la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose. Subito il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, vicepresidente della Cei, incarica don Arturo di programmare la trasmissione delle Messe e delle altre principali celebrazioni in streaming. Adesso le celebrazioni in diretta online sono familiari ma in quel momento si partiva da zero. Per gli appuntamenti presieduti dal vescovo don Arturo cerca un luogo con una buona copertura del segnale Internet, e trova gli strumenti per trasmettere con immagini

nitide e audio ottimale. Migliorando la qualità della trasmissione, poi, aumentanoanche le connessioni delle persone (il libro presenta pure le statistiche delle visualizzazioni).

Vari sacerdoti interpellano don Arturo, che dà consulenze tecniche a tante parrocchie. «La Chiesa di Acireale – dice - si è fatta trovare pronta per entrare nelle case della gente senza lasciar solo nessuno». «Questo è il momento in cui le parrocchie si devono informatizzare» dice in quel frangente il vescovo Raspanti al suo giovane collaboratore per i media. Antonio Carreca «ha avuto il compito di informare ogni giorno, attraverso le edizioni radiofoniche o articoli su quotidiani, su come il virus veniva affrontato (o sfidato) nelle comunità », racconta nella prefazione don Roberto Strano, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.

Il libro pubblica anche i comunicati diffusi dalla Cei, dalla Conferenza episcopale siciliana e dalla Diocesi, le foto dei momenti salienti, in cui spicca quella del vescovo inginocchiato davanti alla croce, nella cattedrale vuota, con don Arturo che cura la ripresa video del momento. Completano il libro «Effetto virale», con le testimonianze di varie figure professionali che raccontano come hanno vissuto il lockdown.