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venerdì 27 marzo 2009

Suor Maria Alfonsa, gioia oltre la sofferenza


Si è conclusa nei giorni scorsi, con una cerimonia solenne nella Cattedrale di Messina, la fase diocesana del processo di canonizzazione di suor Maria Alfonsa, figura esemplare sbocciata nella città di padre Annibale Maria di Francia, di sant’Eustochia e di altri santi amati dai messinesi. Suor Alfonsina ' vive' nel cuore dei messinesi grazie al suo apostolato dell’ascolto, alle parole di conforto, al sorriso donato a tutti, benché lei, per più di vent’anni, abbia vis- suto su una sedia a rotelle. « Il fascino della sua vita – ha spiegato durante la cerimonia fra’ Tonino Bono, vice postulatore della causa – si può sintetizzare nella chiara testimonianza di come la vita consacrata, spesa per amore, sia bella e fonte di gioia. La sua vita si è ispirata al Vangelo e al carisma della ' santa riparazione', da lei incarnato dall’offerta della sua malattia cronica, sino ad emettere con slancio di fede e di profonda umiltà il voto di ' vittima' e di ' martirio' » . Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino era nata a Tarquinia ( Viterbo) nel 1937, figlia di Leonardo Bruno e Gerlanda Alaimo. Da bambina segue con la famiglia gli spostamenti del padre dovuti a motivi di lavoro, sino a stabilirsi a Santa Teresa di Riva, nel Messinese. Tra i 17 e i 19 anni, vive un periodo di ricerca vocazionale che la porterà ad entrare nella congregazione delle suore Ancelle Riparatrici di Santa Teresa di Riva.
Dopo avere emesso la professione temporanea, nel 1960 parte missionaria per l’Ohio, negli Stati Uniti, dove si dedica ai lavori domestici, alla testimonianza e alla cura dei bambini e, il 3 febbraio 1964, emette la professione perpetua – nonostante la malattia degenerativa manifestatasi nel 1961 – maturando così la certezza che il Signore la chiama alla sofferenza. La sua salute si aggrava e, nel 1967, viene ricoverata in ospedale dove le viene diagnosticata l’artrite reumatoide deformante anchilosante progressiva. L’anno successivo è costretta a rientrare nella casa madre a Messina. Vi rimarrà per 26 anni, di cui 21 sulla sedia a rotelle.
L’arcivescovo di MessinaLipari-Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana, nel delineare la sua immagine ha osservato: « Un primo tratto della santità cristiana che emerge dalla testimonianza di suor Alfonsa riguarda la luminosità della sua vita che traspare dalla serenità del suo sguardo. Lunghi anni vissuti in maniera esemplare con serenità, gioia e la ferma convinzione di avere ricevuto un grande dono da Dio » .
Suor Maria Alfonsa è morta in fama di santità a Messina il 23 agosto 1994. Gli atti per l’apertura del processo di canonizzazione sono stati predisposti da monsignor Giovanni Marra predecessore di La Piana.
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su AVVENIRE del 27 marzo 2009)

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