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giovedì 22 dicembre 2016

L’Avvento di Messina è una fattoria in Congo

La Caritas diocesana di Messina durante l’Avvento ha promosso una raccolta fondi per la realizzazione di una fattoria didattica in Congo, accogliendo una proposta dell’associazione 'Matumaini Speranza onlus' che porta avanti progetti di contrasto alla povertà in Italia e nel mondo. Il progetto prevede la messa in opera di coltivazioni, la costruzione di stalle per gli animali e l’avvio di allevamenti e, in seguito, un programma di formazione in tecniche agricole e veterinarie. «Abbiamo sposato questa iniziativa di impegno internazionale, uno dei settori di azione della Caritas – spiega don Giuseppe Brancato, direttore della sezione diocesana –. Abbiamo chiesto alle parrocchie di non concentrarsi solo nell’ambito della diocesi o della parrocchia, ma di avere uno sguardo al mondo intero. Sino a qualche decennio fa questo ambito veniva curato a tutti i livelli; poi, complice la crisi, questo aspetto è stato meno considerato e ci si è concentrati molto sulle necessità locali. Il messaggio che diamo è di guardare al mondo a 360°, perché servire i nostri poveri non deve comportare miopia verso la realtà internazionale, né servire il mondo significa abbandonare i nostri».
Nell’indicare come semplicistica la frase 'aiutiamoli nei loro Paesi' don Brancato, invece, sottolinea la concretezza di questo progetto, che dovrà camminare sulle proprie gambe: «Il Congo è uno dei Paesi più poveri del mondo. Nessuno – conclude don Brancato – scapperebbe dal proprio Paese se può viverci con dignità».
MGL

martedì 20 dicembre 2016

Acireale. Veglia di gioia ricca di segni

Joyful, la gioia, è stato il tema della veglia dei giovani di Acireale in preparazione del Natale, sulla scia della Evangelii gaudium di Papa Francesco. La veglia si è tenuta nella chiesa S.Margherita di Pozzillo ed è stata presieduta dal vicario generale monsignor Guglielmo Giombanco: un momento ricco di segni. «Per simboleggiare la preparazione alla venuta del Signore – spiega una partecipante, Gabriella Spitaleri – è stato steso un tappeto rosso lungo la navata. Sul presbiterio è stata realizzata una mangiatoia con la paglia. I ragazzi sono stati invitati a baciarla: il messaggio che si è voluto trasmettere è che il Signore viene ad abitare nelle nostre fragilità, che sono il luogo dove Lui si manifesta».
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 15 dicembre 2016

Il centro parrocchiale di Sommatino opera-segno diocesana a ricordo del Giubileo

foto da internet
SOMMATINO (CALTANISSETTA)
Prima era un asilo. Poi era stato trasformato in oratorio parrocchiale, ma con il tempo è andato sempre più deteriorandosi. Adesso, dopo un intervento di ristrutturazione, è diventata una struttura polifunzionale a servizio delle attività parrocchiale e, soprattutto, un’opera segno del Giubileo straordinario della misericordia. La Domus Misericordie di Sommatino è stata inaugurata nei giorni scorsi dal vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, a conclusione di una celebrazione eucaristica nella chiesa-madre di Santa Margherita a Sommatino. In una fase della sua esistenza la struttura aveva ospitato anche la chiesa dedicata alla Madonna dell’Itria. Adesso l’edificio è stato ristrutturato con i fondi dell’8xmille della Chiesa cattolica, con un progetto che è stato completato in poco meno di un anno di lavori tanto da permettere già la consegna del complesso edilizio all’unità pastorale di Sommatino per essere utilizzato in favore delle attività parrocchiali.
Il progetto, approvato dalla diocesi di Caltanissetta, è stato redatto dall’ingegner Filippo Vitale, dall’ingegner Cataldo Pilato e dall’architetto Giuseppe Di Vita. La struttura si compone di diversi ambienti, alcuni destinati all’uso privato dei sacerdoti e altri, come le aule per il catechismo, saranno usati per le attività pastorali. Novità di cui la comunità va particolarmente fiera è la nuova sala cinema con 130 posti, un ambiente importante per un comune di settemila abitanti.
I lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti dall’impresa locale Imperia che, secondo le indicazioni del vescovo Russotto, ha utilizzato manodopera locale, dando così un’opportunità lavorativa in uno dei territori più poveri d’Italia.
MGL

venerdì 2 dicembre 2016

Acireale, via le barriere rispettando le chiese

Saranno abbattute le barriere architettoniche della pittoresca Basilica di San Sebastiano di Acireale, chiesa barocca costruita a partire dal 1609, dichiarata monumento nazionale nel 1929 e inserita nel 2003 dall’Unesco tra i beni protetti, come monumento 'Messaggero di una cultura di pace'.
Ieri la presentazione del progetto. «Farà da capofila nell’accessibilità delle chiese di Acireale e non solo – ha detto il rettore della Basilica, don Vittorio Rocca – che a oggi non hanno ancora abbattuto le barriere architettoniche, anche a motivo del valore storico-monumentale che vede chiaramente delle riserve da parte della soprintendenza. Il suddetto progetto, già approvato dagli organi competenti e fortemente incoraggiato dal nostro vescovo Antonino Raspanti, avrà quindi risalto nazionale proprio perché riesce ad armonizzare esigenze di culto, di fruizione artistica e di salvaguardia storico-architettonica».
«Un lungo lavoro dell’architetto Sebastiano Raneri ha preceduto questa progettazione – spiega monsignor Raspanti – e c’è stata una lunga interlocuzione con la Sovrintendenza per realizzare un particolare tipo di rampa permanente ma mobile. Sono state cercate, inoltre, delle sponsorizzazioni private e anche questa è una novità». Un secondo progetto presentato ieri riguarda, inoltre, la copertura della navata sinistra ed il recupero degli affreschi della Basilica per cui verrà avviata una campagna di crowdfunding con lo slogan 'Salviamo la casa di san Sebastiano, casa di tutti!'.
MGL