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sabato 30 maggio 2015

Caltagirone celebra con Peri la Madonna di Conadomini

Oggi la Chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità. E in questa giornata Caltagirone festeggia la Madonna esaltando – secondo un’antica devozione – il suo essere figlia e madre di Dio. Oggi la comunità parrocchiale di Maria Santissima del Monte celebra, infatti, la festa di Maria Santissima di Conadomini con la celebrazione delle Messe alle ore 8.30, 10.30, 18 e 20. Il vescovo Calogero Peri presiederà il Pontificale delle 10.30. «Nella solennità della Santissima Trinità – afferma – Maria viene acclamata, nella tradizione popolare calatina, come “figlia, madre e sposa”, un’acclamazione che la mette direttamente in relazione con il mistero della Trinità. Maria ci insegni ad accogliere questo grande mistero d’amore che è amore misericordioso del Padre, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l’amore dello Spirito che fa nuove tutte le cose'. La devozione dei calatini alla Conadomini risale al 1644, quando il Senato civico la proclamò compatrona della città, incrementandone il culto. La festa in suo onore coinvolge la città e in particolare il mondo agricolo che la venera con l’appellativo di «Madonna del pane». Per tutto il mese di maggio la Basilica di Maria Santissima del Monte è stata meta di pellegrinaggi sui passi della Vergine.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 19 maggio 2015

Catania. Un «flash mob» per allontanare l’indifferenza

Un flash mob per dire no all’esclusione sociale. Hanno scelto questo coinvolgente tipo di mobilitazione i ragazzi del gruppo «Spazio ai giovani» della parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli di Catania per sensibilizzare i loro coetanei sul problema dell’esclusione sociale. L’iniziativa, realizzata nella centrale piazza Università in collaborazione con la Caritas, ha visto una numerosa partecipazione e sarà bissata domenica prossima alle 17.30 in piazza Umberto. «L’idea – spiega Francesco Patanè – è nata nello 'Spazio' che la nostra parrocchia, guidata da padre Gianni Notari, ha dedicato a giovani e universitari. I ragazzi sono arrivati in piazza con un ombrello rosso, simbolo di un tetto da dare ai senza tetto; rosso, colore dell’emarginazione. Abbiamo ballato sulle note di I Believe di Yolanda Adams e al termine tutti hanno firmato uno striscione 'No all’indifferenza la tua vita mi interessa'». L’iniziativa si inserisce in un percorso che la parrocchia segue sostenendo senza dimora e famiglie disagiate.
Maria Gabriella Leonardi

Il vino per la Messa dalla vigna della diocesi

Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna”. Nella diocesi di Acireale questa passo del Vangelo è vissuto alla lettera. Il seminario vescovile, infatti, possiede due ettari e mezzo di vigna a Randazzo, alle pendici dell’Etna e negli scorsi anni ne vendeva le uve. L’anno scorso, grazie alle indicazioni di un seminarista laureato in agraria, Arturo Grasso, per la prima volta da questa vigna è stato prodotto del vino per la Messa, denominato “Perfetta letizia”. Il vino non è in commercio e lo scorso giovedì santo, al termine della celebrazione in Cattedrale, il vescovo Antonino Raspanti ne ha donato delle bottiglie ai parroci presenti. «Questo vino è piaciuto e i parroci lo stanno chiedendo – racconta Arturo Grasso, al quarto anno di seminario –. È un vino liquoroso, di grado alcolico non elevato, prodotto da uva bianca. La ricetta è di casa mia ove da sempre abbiamo prodotto vino per la Messa». Arturo intende laurearsi in teologia presentando una tesi sulle piante della Bibbia e testimonia come praticare l’agricoltura aiuti a comprendere in maniera nuova il Vangelo: «Gesù usava esempi tratti dall’agricoltura e il popolo li capiva – spiega –. Adesso siamo lontani dalla terra, immersi nella tecnologia e non si comprende la difficoltà della coltivazione. Ma prima o poi si ritornerà alla terra perché non possiamo fare a meno dei suoi prodotti. La terra richiede sacrificio, come la missione nella Chiesa».
Maria Gabriella Leonardi

sabato 16 maggio 2015

Il sindaco Bianco consegna alla Caritas i nuovi locali per ingrandire l’Help center

La mensa dell’Help Center della Caritas di Catania da ieri dispone di nuovi locali consegnati dal sindaco Enzo Bianco e concessi dal comune in comodato gratuito. Può accogliere 60 persone e aumenterà la capienza sino a 150 per turno. Ampliata anche la cucina che sarà dotata di un piccolo deposito temporaneo per gli alimenti. Previsto l’ammodernamento del Centro di ascolto che ospiterà un ambulatorio composto dai medici volontari che hanno aderito alla 'Rete d’accoglienza sanitaria'. Sarà favorito l’accesso alle cure specialistiche. Tutto l’Help Center sarà ristrutturato nelle prossime settimane. Il Comune si farà carico di alcuni lavori, le altre spese saranno a carico della Caritas.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 14 maggio 2015

MESSINA Annibale Maria di Francia domani la memoria

Quest’anno, per la prima volta, l’arcidiocesi di Messina-Lipari- Santa Lucia del Mela festeggia la memoria liturgica di Sant’Annibale Maria di Francia non più il 2 giugno bensì il 16 maggio, cioè domani. Le celebrazioni inizieranno stasera alle 18 nel santuario di Sant’Antonio con la Messa presieduta dal superiore generale dei rogazionisti, padre Angelo Mezzari cui seguirà alle 19.30 la tradizionale benedizione delle gardenie. Domani invece sempre alle 18, ma in Cattedrale, sarà l’arcivescovo Calogero La Piana a presiedere il Pontificale a chiusura delle celebrazioni per il 10° anniversario della canonizzazione del santo.
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 8 maggio 2015

Messina. Padre Marrazzo beato, si chiude la fase diocesana

O ggi alle 10,30, nella Basilica Santuario Sant’Antonio di Messina, l’arcivescovo Calogero La Piana, presiederà la sessione di chiusura della fase diocesana del processo di beatificazione del servo di Dio padre Giuseppe Marrazzo, sacerdote rogazionista, apertasi il 5 maggio 2008 e che si conclude dopo aver ascoltato i testi presentanti dalla Postulazione e quelli che il Tribunale ecclesiastico ha ritenuto chiamare ex officio nelle quasi 70 sessioni di lavoro. Ad ogni teste sono state poste domande riguardanti la vita, le virtù eroiche e la fama di santità di Marrazzo, acquisendo anche testimonianze e memorie scritte. L’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, La Piana, inoltre, ha nominato una Commissione storica che ha esaminato gli scritti editi e inediti del servo di Dio. Padre Marrazzo aveva fama di prete santo e confessore apprezzato. Era nato a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 5 maggio 1917 in una famiglia di modeste condizioni. Fu ordinato sacerdote il 9 maggio 1943. Giunse a Messina quando ancora erano ben visibili gli effetti della difficile congiuntura post-bellica, caratterizzata da una stasi della vita produttiva e sociale. La maggior parte del suo ministero sacerdotale lo ha vissuto nel santuario di Sant’Antonio. Ogni mattina alle 6.30 era già in chiesa a pregare, iniziava presto a confessare e continuava per molte ore. Ebbe sempre particolare dedizione verso i più poveri e bisognosi. Visitava spesso i degenti della clinica 'Sant’Antonio', i ricoverati dell’ospizio 'Collereale', che allietava cantando, accompagnato dalla chitarra, e molti altri malati e anziani che visitava a casa. Morì la notte tra il 29 e il 30 novembre 1992. I funerali si svolsero il 1° dicembre nel santuario di Sant’Antonio gremito all’interno con tantissimi fedeli rimasti fuori. La liturgia fu presieduta dall’allora arcivescovo Ignazio Cannavò.
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Maria Gabriella Leonardi