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mercoledì 30 gennaio 2019

ACIREALE La festa di Don Bosco oltre le ferite del sisma

È una festa di san Giovanni Bosco diversa quest’anno nella diocesi di Acireale, per via del disagio che vivono le comunità colpite dal sisma di Santo Stefano. Gli sfollati sono tanti, varie comunità hanno le chiese inagibili e stanno usando locali alternativi. Ad Aci Platani tutte le chiese sono chiuse e si ricorre all’oratorio. A Pennisi ci si riunisce in una tenda mentre si cerca di sistemare il salone parrocchiale. Stasera, intanto, alle 20 si terrà la veglia per il “santo dei giovani” promossa dal Coordinamento diocesano degli oratori e dal Servizio diocesano di pastorale giovanile. Ogni anno si è svolta in una parrocchia diversa, quest’anno è stata scelta la Cattedrale, simbolo di unità. «A causa degli eventi sismici che hanno causato gravi danni in alcune comunità della nostra diocesi – spiega una nota del coordinamento e della pastorale giovanile – vorremmo mettere in pratica gli insegnamenti di Don Bosco che ci esortano ad educare i nostri ragazzi all’amore empatico». Sono state sospese le annuali giornate educative ed è stata promossa una raccolta di materiale di cartoleria utile in oratorio e in parrocchia destinato ad attività per i ragazzi che stanno vivendo momenti di disagio. «Non è una raccolta di beni di prima necessità – dice don Giuseppe Pavone, responsabile della pastorale giovanile – ma un’iniziativa per aiutare a vivere momenti tranquilli». Il materiale sarà poi usato in attività pomeridiane promosse con gli animaeducatori degli oratori. La raccolta è in corso nella chiesa dello Spirito Santo di Acireale mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12 e il giovedì dalle 16.30 alle 18.30. Pastorale giovanile e Caritas diocesana, per chi ne ha bisogno, stanno anche predisponendo un supporto psicologico pastorale, con professionisti volontari.
MGL

sabato 19 gennaio 2019

CALTAGIRONE Al via l’Anno sturziano

Domani con una celebrazione solenne presieduta dal vicepresidente della Cei Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nella cattedrale di Caltagirone si aprirà l’Anno sturziano; alle 17.30 nel mausoleo che custodisce le spoglie di Sturzo sarà inaugurata la mostra “A tutti gli uomini liberi e forti. Vocazione sacerdotale e impegno politico di Luigi Sturzo”, poi il corteo si sposterà in cattedrale. «La memoria di Sturzo – dichiara il vescovo di Caltagirone Calogero Peri –, come quella delle tante altre personalità di cui è ricco il martirologio laico e cristiano di questa terra, urge che sia riconsegnata alle nuove generazioni come risorsa di speranza, con progetti di promozione e sviluppo integrale, perché gli orizzonti futuri si illuminino di nuova fiducia ». L’evento diocesano conclude il convegno curato dalla Facoltà teologica di Palermo “Luigi e Mario Sturzo: il progetto cristiano di democrazia”: «Le Chiese di Sicilia – dice Antonio Parisi, docente della Facoltà teologica – promuoveranno iniziative per valorizzarne il ricordo nel corso dell’anno ». (M.G.L.)
18 gennaio 2019