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mercoledì 30 novembre 2022

ACIREALE Una tenda e diciotto metri di pensieri

 

Una tenda al centro di una piazza affollata di giovani dove dialogare con chi passa sui grandi temi della vita. Così, la scorsa estate, nella piazza del borgo marinaro di Torre Archirafi, il Servizio per la pastorale giovanile della diocesi di Acireale, nel catanese, ha sperimentato “La tenda dell’ascolto”, un nuovo modo di approcciarsi con i giovani. « Lo ripeteremo nei prossimi mesi a Giarre, a Randazzo e in estate nei comuni marinari - dice don Orazio Sciacca, responsabile del servizio giovanile -. La tenda sa di casa, ma non proprio di casa ricorda più la Chiesa come “ospedale da campo” immaginata da papa Francesco ». Volantini per strada, la tenda al centro della piazza, lo striscione della pastorale giovanile e tre tavoli dedicati ad altrettanti temi: la custodia della vita, la custodia del creato, le relazioni. Questa la scenografia che trovavano i ragazzi che si sono fermati a dialogare con i loro coetanei della pastorale giovanile. «Il nostro interesse principale in questa occasione era l’ascolto, lo scambio di idee, non fare catechesi», racconta don Orazio. Ed è emerso quanto siano distanti i punti di vista dei giovani rispetto alle scelte di chi segue il Vangelo: quasi tutti pro aborto, e le ragazze più dei ragazzi. Due coppie di omosessuali si sono avvicinate alla tenda per dire di non essersi sentiti accolti dalla Chiesa proprio per il loro orientamento sessuale. Tuttavia, oltre il 90% dei giovani avvicinati ha accolto la proposta di dialogare, fosse anche per criticare. A riprova di una disponibilità o di una ricerca del dialogo. Aspetto che don Orazio ha poi riferito durante l’assemblea sinodale. Sui tre tavoli erano stese delle tovaglie di carta da festa su cui i giovani avvicinati, se volevano, potevano lasciare un loro messaggio, un pensiero, anche anonimo. Sono stati scritti messaggi di tutti i tipi che occupano ben 18 metri di tovaglie. Diciotto metri di pensieri da cui ripartire.

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MGL


sabato 15 ottobre 2022

Lotta agli abusi, nel Catanese tre diocesi si mettono in rete

 

Catania

Non si nasconde più nulla per tutelare l’'istituzione Chiesa”, la priorità, anche per la Chiesa, è la tutela della vittima. All’insegna di questo principio, ormai assodato, ieri, nei locali del Seminario arcivescovile di Catania, si è tenuta una giornata di studi promossa dalle diocesi di Catania, Acireale e Caltagirone, dal titolo “I minori e le persone vulnerabili: quale tutela effettiva? Ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori e le persone vulnerabili vittime di abuso”. È la prima volta che, nel catanese, si tiene un convegno simile, che vede collaborare e confrontarsi assieme diverse diocesi. Segno dell’atteggiamento di apertura e trasparenza adottato ormai dalla Chiesa italiana. La giornata è stata finalizzata allo scambio di informazioni e buone prassi, al confronto a livello istituzionale e personale per aiutarsi a raggiungere alcuni obiettivi, tra cui potenziare la rete dei referenti diocesani, accrescere i centri d’ascolto e la collaborazione con le istituzioni pubbliche. Diversi partecipanti hanno preso contatti con gli esperti presenti, anche per affrontare casi concreti. Centrale il dialogo-confronto su come collaborare e rispettarsi tra istituzioni civili e Chiesa. Sono intervenuti il vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana (Cesi), Antonino Raspanti, l’amministratore apostolico di Mazara del Vallo, il vescovo Domenico Mogavero, presidente del Servizio regionale tutela minori e persone vulnerabili (in videoconferenza), monsignor Antonino Legname del Tribunale ecclesiastico interdiocesano siculo e poi il procuratore aggiunto di Catania Marisa Scavo, il magistrato Tribunale minori Rosalia Castrogiovanni, il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei Vincenzo Corrado, moderati dal dottor Bruno Di Marco. Ogni diocesi ha istituito un Servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili con un front office che collabora con lo sportello regionale che in Sicilia ha al suo interno anche don Fortunato Di Noto. I servizi diocesani delle tre diocesi del catanese tra di loro collaborano e sono impegnati nella prevenzione di abusi, anche attraverso la formazione e informazione rivolta a seminaristi, scuole, assistenti sociali, responsabili

degli uffici pastorale. Presentate ieri le esperienze di suor Rosalba La Pegna della Comunità Madonna della Tenda di Cristo, coordinatrice del Centro antiviolenza “Il Bucaneve”, la psicologa e psicoterapeuta dell’Asp Maria Costanzo e don Salvatore Franco, psicoterapeuta e coordinatore del Servizio regionale, moderati dalla dottoressa Enza Rosano. I partecipanti sono stati invitati a imparare a riconoscere gli indicatori dei fattori di rischio, a difendere i minori dagli abusanti che non sono mostri facilmente riconoscibili. «Quello perpetrato da un sacerdote è la forma peggiore di abuso, in quanto il sacerdote incarna la figura paterna e dentro ciascuno di noi c’è il desiderio di una figura paterna» ha detto don Di Franco. L’evento è stato pensato come momento di un cammino che proseguirà a novembre con la preghiera per le vittime di abusi. L’arcivescovo di Catania Luigi Renna ha sottolineato come l’incontro fosse destinato a determinate categorie di persone che a loro volta si faranno moltiplicatori presso altri. «Non siamo all’anno zero – ha detto – tanto lavoro era stato fatto anche da don Di Noto in tempi non sospetti. La collaborazione con istituzioni e tribunale appare promettente e inoltre abbiamo visto l’attività di tanti centri. Vivere da cristiani, da persone che si prendono cura dell’umano ci responsabilizza, non possiamo vivere la nostra vocazione cristiana girando la testa dall’altra parte».

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venerdì 23 settembre 2022

ISTITUTO DIOCESANO Progetto ad Acireale: i testi di Battiato nel corso di teologia

 Riposto ( Catania)

La dottrina cattolica e i testi delle canzoni di Franco Battiato si sposano nei corsi organizzati dall’Istituto diocesano di teologia “Sant’Agostino” di Acireale, in programma, non a caso, a Riposto nella parrocchia Maria Santissima del Carmelo, la parrocchia nei cui confini ricade la casa d’infanzia di Franco Battiato. Proprio all’organo di questa chiesa il giovane Battiato iniziò a prendere confidenza con la musica. L’Istituto diocesano di teologia, diretto da don Daniele Raciti (che è anche il parroco della chiesa ripostese), promuove lo studio della dottrina cattolica formando sia laici sia religiosi. Per l’anno accademico 2022-23 offre un curriculum di studi in cui saranno affrontate materie di teologia di base e di bioetica per un totale di 7 materie e 21 incontri, da ottobre a maggio. Il programma si intitola “Il porto di Giaffa audaci riflessioni tra amici” e le riflessioni di bioetica, ogni 18 del mese, saranno intervallate da alcuni testi di Battiato. Ad esempio, dal 17 al 19 ottobre si parlerà di creazione ed escatologia; il tema di bioetica è “Coscienza

e cultura della conoscenza: eutanasia e accanimento terapeutico” e le canzoni di Battiato abbinate sono “L’ombra della luce” e “La canzone dell’amore perduto”. Il 15-18 novembre si tratterà di ecclesiologia, il tema di bioetica è “L’uomo nel contesto dei viventi: ecologia del corpo e dell’immagine” e i testi di Battiato scelti sono “Bandiera bianca” e “Povera patria”. 17-19 gennaio 2023, catechetica, il tema di bioetica sarà la sessualità e la fecondità a cui sono abbinati i testi delle canzoni “La cura” e “Strani giorni”. E così via sino a maggio. Moderatore è il vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Le iscrizioni sono aperte sino al 10 ottobre nell’Ufficio della parrocchia Maria SS. del Carmelo di Riposto tutti i pomeriggi.

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I grandi argomenti della fede messi a confronto con le canzoni del cantautore siciliano che iniziò a suonare con l’organo della chiesa di Riposto

domenica 14 agosto 2022

Caltagirone festeggia la Madonna del Ponte

 


La festa dell’Assunta sarà nella diocesi di Caltagirone il giorno clou dell’anno giubilare mariano, inaugurato il 6 agosto 2021. Ricorrono infatti i 450 anni dell’apparizione della Madonna del Ponte. Il 15 agosto 1572 una povera ragazza recatasi di buon mattino alla fontanella del ponte per attingere acqua vide la figura della Regina del Paradiso.

Tutti accorsero alla fontanella ma era concesso di vedere la Vergine solo a chi si trovava in grazia di Dio. Domani alle 5,30, nel piazzale dell’apparizione, il vescovo di Caltagirone Calogero Peri presiederà la solenne Eucaristia dell’aurora cui seguirà la processione dell’icona della Madonna. Alle 19 invece a celebrare la Messa sarà il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi. La conclusione dell’anno giubilare e la chiusura della porta santa si terranno il 22 agosto.

«L’Anno giubilare mariano – sottolinea Peri in una nota – insieme al Cammino sinodale della Chiesa universale, è stato per la nostra diocesi una grande opportunità e una sfida per la ripartenza pastorale nel tempo della pandemia, un tempo di riflessione e conversione attorno ai misteri della nostra fede e al vivo messaggio lasciatoci nella mariofania di Caltagirone».

(Maria Gabriella Leonardi)


mercoledì 6 luglio 2022

Ad Acireale «Passo dopo passo»: due cammini per ripartire

 

I giovani della diocesi di Acireale si mettono in cammino con l’iniziativa «Passo dopo passo». Due i cammini promossi dal Servizio di pastorale giovanile: uno domenica prossima, con partenza dal rifugio Ragabo, nella pineta di Linguaglossa; l’altro sabato 23, con partenza dalla piazza Chiesa di S.Maria delle Grazie di Fiandaca. «Il primo cammino è in diurna l’altro in nottura», dice don Orazio Sciacca, responsabile della pastorale giovanile: «Il primo è naturalistico, il secondo legato alla Madonna. Ci spinge la voglia di tornare a stare insieme. Ognuno nella vita ha un cammino da seguire e le camminate ci ricordano che dobbiamo vivere al meglio le possibilità

che il Signore offre. Si chiama 'Passo dopo passo' proprio all’insegna della gradualità con cui affrontare ciò che la vita ci mette davanti».

(Maria Gabriella Leonardi)

mercoledì 22 giugno 2022

A Caltagirone cinque giorni in cammino ad agosto per il giubileo mariano

 

La Pastorale giovanile vocazionale della diocesi di Caltagirone si metterà in marcia, sotto la guida della Vergine Maria. La diocesi quest’anno celebra, infatti, uno speciale anno giubilare mariano, nei 450 anni dall’apparizione della Madonna del Ponte, a Caltagirone. Come spiega don Raffaele Novello, della Pastorale giovanile, «l’iniziativa vuole offrire un modo diverso di vivere l’estate diversa, mostrando ai giovani il volto di una Chiesa accogliente, che sa trasformare in gesti concreti il messaggio dell’apparizione della Madonna del Ponte». La marcia dei giovani dai 17 anni in su partirà il 2 agosto e terminerà il 6. Toccherà i comuni di Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e Caltagirone. Il percorso include la prima tappa del Cammino di San Giacomo in Sicilia, Caltagirone- Mirabella. 

(Maria Gabriella Leonardi)

venerdì 3 giugno 2022

L’ANNIVERSARIO La diocesi di Acireale festeggia i 150 anni

 Oggi la Chiesa di Acireale, nel Catanese, celebra il suo centocinquantesimo anniversario. Da diverse settimane l’appuntamento viene preparato attraverso delle video-pillole sulla storia della diocesi, a cura di monsignor Giovanni Mammino, vicario generale e direttore dell’Archivio storico diocesano, in collaborazione con l’Ufficio comunicazioni. I video sono pubblicati sui social della diocesi per aiutare i fedeli a prendere coscienza dell’identità di Chiesa locale. Sulla carta la diocesi fu prevista prima del 3 giugno 1872, già durante il Regno dei Borboni. Ma dalla bolla di istituzione, nel 1844, bisognò attendere 28 anni. Parte dei territori provenivano da Messina, parte da Catania.

In occasione del giubileo diocesano sarà celebrata in anticipo la Veglia di Pentecoste, organizzata dalla Consulta delle aggregazioni laicali, guidata da Salvo Paratore, in collaborazione con l’Ufficio liturgico. Alle 19.30 di oggi è previsto il raduno dei partecipanti nella Basilica di San Sebastiano di Acireale da dove comincerà la processione verso la Cattedrale. E proprio nella Cattedrale alle 20 è prevista l’apertura della porta giubilare e la Messa solenne presieduta dal vescovo di Acireale, Antonino Raspanti.

«L’occasione – dice in una nota il vicario generale della diocesi siciliana, monsignor Mammino – è per noi propizia non solo per metterci in ascolto del presente e proiettarci al futuro ma anche per guardare al passato. Vogliamo fare memoria dell’opera di Dio nella nostra storia. Lo Spirito ha agito nella storia della nostra Chiesa e continua a guidarla attraverso uomini e donne che, accogliendo questa presenza divina d’amore, ci trasmettono la luce della fede». Domenica, solennità della Pentecoste, la diocesi celebrerà la Giornata di preghiera pro-Seminario per il dono delle vocazioni al sacerdozio e la raccolta della offerte per il Seminario vescovile.

MGL


sabato 28 maggio 2022

A Caltagirone omaggio a Maria con le “quartare”

 «Le quartare votive della Madonna del Ponte». È il titolo della mostra inaugurata ieri nella cappella neogotica della Quadreria del Museo diocesano di Caltagirone. Al centro dell’allestimento vi è la storia di queste ceramiche (brocche un tempo usate per attingere acqua) raffiguranti la Vergine e il loro legame con la diocesi calatina. Ognuna di queste supplettili con la vita della Madre di Dio proviene dal Santuario della Madonna del Ponte. L’allestimento non è altro che un omaggio dei ceramisti del luogo che hanno l’usanza di offrire, ogni anno, al Santuario una quartara su cui è raffigurata la Madonna del Ponte o la sua apparizione.

(Maria Gabriella Leonardi)

sabato 26 marzo 2022

Caltagirone, la corona aurea al museo diocesano

 

All’interno delle celebrazioni per i 450 anni dall’apparizione della Madonna del Ponte, il progetto diocesano Mab di Caltagirone oggi alle 18,30, nella Quadreria del Museo, inaugura l’allestimento della corona aurea del quadro della Madonna del Ponte nella collezione permanente del Museo diocesano. Interverrà il rettore del santuario della Madonna del Ponte, don Francesco Di Stefano, che parlerà del titolo mariano di Maria Regina.

Saranno presenti il vescovo di Caltagirone Calogero Peri, il direttore del museo diocesano don Fabio Raimondi e il direttore dell’archivio e biblioteca diocesani, Francesco Failla.( Maria Gabriella Leonardi)

mercoledì 9 marzo 2022

AGESCI «Dialogate»: il video-appello ai potenti della Terra

 

Si sono riuniti attorno ai 'tavoli per la pace' e hanno deciso di lanciare un videomessaggio ai potenti della terra affinché, con tutte le forze, scelgano la via del dialogo e della pace. Così gli scout del gruppo Agesci Gela 4 hanno deciso di affrontare la crisi mondiale in corso. Il video è stato caricato sui social network, contiene anche appelli alla pace in inglese ed è il frutto di un momento formativo forte. È stato realizzato in occasione del Thinking day, la Giornata mondiale del pensiero, dedicata, in genere, ogni anno, a temi scout e di cittadinanza attiva, quest’anno alla guerra in corso. Di mattina si sono tenuti laboratori incentrati sulla salvaguardia del creato, nel pomeriggio i 'Tavoli per la pace'. Bambini e ragazzi, in gruppi misti per età, si sono confrontati, elaborando anche le loro preoccupazioni e i loro dubbi. E dai bambini sono venute fuori domande come: 'Perché fare la guerra se basta parlare per risolvere i problemi?'. Per i ragazzi più grandi, cittadini del mondo, la guerra in Ucraina non è così lontana: lo scautismo permette loro anche di viaggiare, fare gemellaggi e conoscere coetanei di altre parti del mondo. «Abbiamo fatto una raccolta fondi da destinare agli scout dell’Ucraina - racconta Carmelo Scollo -. Ne abbiamo parlato: siamo contrari a quest’atto senza motivazioni valide. C’è molta preoccupazione e anche i media mettono caos. Molti di noi che dovevano partire per andare all’estero ora vedono tutto molto incerto e non si sa cosa possono fare. Per adesso ci sono preoccupazione e incertezza».

«Ci siamo messi in gioco tutti, sia i più piccoli sia i più grandi - racconta Laura Macaluso, scout del clan -. Il messaggio di pace del video possiamo capirlo non solo noi più grandi ma anche i bambini che questi due anni di pandemia, più quello che sta succedendo ora, hanno reso più introversi». Il ritrovarsi nel gruppo scout, il mettersi a cerchio per condividere i propri pensieri è per questo un’opportunità salutare. «È importante - aggiunge Laura -fare capire cosa sta succedendo. L’appartenere a questo gruppo scout ci permette di impegnarci nell’aiutare il prossimo».

MGL

mercoledì 23 febbraio 2022

Diocesi di Acireale dalla parrocchia le figurine con i personaggi della Bibbia

 400 album di figurine dei personaggi biblici sono stati stampati dalla comunità parrocchiale San Nicola di Aci Catena, nel catanese, in diocesi di Acireale. Sono destinati ai bambini e ragazzi della catechesi in parrocchia. Ogni domenica, dopo la Messa, vengono date ai bambini presenti bustine di figurine che poi, come per le collezioni in commercio, attaccano e scambiano. «Credo nel valore delle cose raccontate con il gioco rispettoso », dice don Stefano Panebianco,

parroco e ideatore dell’iniziativa già avviata 10 anni fa, grazie anche alla stamperia parrocchiale. La simpatica idea funziona al punto che i bambini la domenica mattina trascinano – quando occorre – i genitori per andare a Messa. Don Stefano è stato contattato da altre comunità, anche di regioni diverse, interessate a capire la praticabilità dell’iniziativa.

(Maria Gabriella Leonardi)


domenica 9 gennaio 2022

CALTAGIRONE Peri: da protagonisti nella Chiesa oltre le nostre fragilità


 Caltagirone

È stata pubblicata da qualche giorno la Lettera pastorale Dato per… Liturgia d’amore per la notte del tempo e della vita scritta dal vescovo di Caltagirone, Calogero Peri. La Lettera è la seconda riflessione di una trilogia incentrata sull’Eucaristia. Il primo documento, intitolato Da te…, si proponeva di approfondire il tema dell’Eucaristia, fonte e culmine della vita cristiana, collocandolo in una prospettiva spazio-temporale e permettendo al lettore una rilettura, in chiave antropologica, di alcuni temi cari alla spiritualità cristiana. Questa seconda riflessione segue, da un punto di vista narrativo e temporale, il drammatico confronto tra Giuda e Gesù prima nel cenacolo dove quest’ultimo gli lavò i piedi e gli diede il suo pane, e poi nell’orto degli ulivi dove, nonostante il tradimento, continuò a chiamarlo amico. «A tutti – scrive il vescovo – può riuscire di fare cose grandi con uomini scelti; Dio, al contrario, vuole riuscire a farle con uomini che ha scelto non per le loro qualità ma che ha eletto per il suo amore. E così gli riesce sempre di portare avanti la storia della salvezza con protagonisti che si distinguono per i loro peccati, la loro fragilità, le loro miserie perché, se redenzione deve essere, deve esserla per chi ne ha più bisogno, per chi da solo non riuscirebbe a realizzarla: per gli ammalati che hanno bisogno

del medico e per i peccatori che cercano perdono».

La Lettera è corredata da immagini di opere scultoree appartenenti alla tradizione popolare dei Comuni della diocesi: il Cristo morto di Caltagirone e le raffigurazioni del Cristo alla Colonna a Scordia, Palagonia e Grammichele. La pubblicazione sarà ufficialmente presentata alla diocesi il 2 febbraio, Giornata mondiale della vita consacrata. «Se con la Pasqua e l’Eucaristia – conclude il vescovo – inizia la storia nuova del mondo, l’alleanza eterna tra Dio e noi, è solo perché è iniziata la rivelazione e la rivoluzione di un nuovo modo di amare, che è il contenuto proprio di quel progetto nascosto dall’eternità nel pensiero e nel cuore di Dio, e che Egli progressivamente ha voluto manifestare alle generazioni che si susseguono. Il suo esempio, il suo dono, la sua testimonianza, il suo comandamento, in una sola parola, il suo amore, sono una rivelazione e una rivoluzione che resta aperta nel tempo fino al compimento di tutto in Dio».

MGL

© RIPRODUZIONE RISERVATA Seconda Lettera pastorale dedicata al triennio sull’Eucaristia. «Dal Signore una rivoluzione d’amore che continua a manifestarsi di generazione in generazione»