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giovedì 20 marzo 2008

Ad Acireale «viaggio» tra medicina ed etica


Sarà inaugurata mercoledì prossimo la sede del Movimento per la vita di Acireale , nei locali messi a disposizione dalla diocesi in via Scinà 26/28.
All’inaugurazione sarà presente anche il vescovo, Pio Vittorio Vigo.
Da aprile la nuova sede ospiterà un corso di formazione organizzato dal Mpv in collaborazione con il Centro assistenza famiglia di Acireale , l’Istituto siciliano di bioetica (Isb), l’ufficio diocesano della famiglia, con il supporto del Centro di servizio per il volontariato etneo. Il titolo del corso è: «Viaggio tra medicina ed etica» e affronterà i principali temi di bioetica. Il corso, suscettibile di variazioni, partirà domenica alle 18.30 con l’incontro: «Dalla pace la vita, dalla vita alla pace» e avrà come relatore il vescovo Vigo. Il 13 maggio, alle 18,30, Anna Rosaria Gioeni, moralista e componente dell’Isb, parlerà di «Contraccezione: metodi naturali e metodi artificiali».
Maria Gabriella Leonardi
pubblicato su AVVENIRE (E'VITA) del 20 marzo 2008

venerdì 7 marzo 2008

Messina, incontro sull’enciclica «Spe salvi»


MESSINA. Che cosa possiamo sperare? Cosa può sperare una società che ha perso il senso del futuro e vive appiattita sui bisogni immediati? All’istituto teologico «San Tommaso» di Messina la presentazione, nei giorni scorsi, della «Spe Salvi» l’ultima enciclica di Benedetto XVI non ha voluto essere soltanto un momento accademico ma è stata anche occasione per un’approfondita riflessione sulle domande di senso che accompagnano la vita di ciascuno. Nei loro interventi i quattro relatori, moderati da don Giovanni Russo preside della Facoltà teologica dell’Istituto San Tommaso, hanno affrontato sotto diversi aspetti i contenuti dell’enciclica, definita dall’arcivescovo di Messina-Lipari- Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana, «una grande catechesi sulla speranza anche per chi ha una fede tiepida, anche per chi non ha fede». Marianna Gensabella docente alla Facoltà di filosofia dell’Università di Messina, ha sottolineato che «le piccole speranze quotidiane rischiano di nascondere la grande speranza». «Nella società attuale – ha aggiunto lo storico Giuseppe Savagnone – al posto della speranza sono rimaste le opzioni soggettive e la difesa dei diritti individuali. A chi pensa che la Chiesa sia solo un ente che combatte battaglie etiche, l’enciclica ricorda che l’essenza del cristianesimo sono le virtù teologali». Monsignor Giuseppe Costa, docente di Sacra Scrittura al San Tommaso, si è soffermato sulla dimensione biblica dell’enciclica sottolineando come delle quasi settanta citazioni bibliche oltre 35 si riferiscano a san Paolo o alla sua scuola. «È necessario vedere la speranza come il luogo di una nuova evangelizzazione», ha concluso don Francesco Di Natale, professore aggiunto di teologia pastorale presso il San Tommaso di Messina.
(pubblicato su Avvenire del 20 febbraio 2008)

Al via indagine sull’icona della Madonna della Vena


È l’originale o è una copia? È il mistero di un’icona che la diocesi di Acireale vuole svelare attraverso la scienza. L’icona è quella della Madonna della Vena, custodita nell’omonimo santuario di Piedimonte Etneo. Se la sacra immagine risalisse al VI secolo dopo Cristo, come vuole la tradizione, sarebbe una delle più antiche al mondo, nonché l’originale che a Costantinopoli l’imperatore di Bisanzio, Tiberio II, donò a San Gregorio Magno che, a sua volta, la donò ai monaci che andavano a fondare il monastero di Sant’Andrea, nei luoghi dove ora sorge il santuario della Madonna della Vena.
Per datare l’immagine attraverso l’esame del radiocarbonio, ieri, lunedì 3 marzo, alla presenza del vescovo Pio Vittorio Vigo, del rettore del santuario, don Carmelo La Rosa e di autorità, gli esperti del laboratorio di tecniche nucleari per i beni culturali dell’università di Firenze hanno prelevato alcuni frammenti dell’icona. L’immagine è quasi a grandezza naturale e raffigura la Madonna guancia a guancia con Gesù Bambino, che tiene in braccio.
(pubblicato su Avvenire del 4 marzo 2008)