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venerdì 7 marzo 2008

Al via indagine sull’icona della Madonna della Vena


È l’originale o è una copia? È il mistero di un’icona che la diocesi di Acireale vuole svelare attraverso la scienza. L’icona è quella della Madonna della Vena, custodita nell’omonimo santuario di Piedimonte Etneo. Se la sacra immagine risalisse al VI secolo dopo Cristo, come vuole la tradizione, sarebbe una delle più antiche al mondo, nonché l’originale che a Costantinopoli l’imperatore di Bisanzio, Tiberio II, donò a San Gregorio Magno che, a sua volta, la donò ai monaci che andavano a fondare il monastero di Sant’Andrea, nei luoghi dove ora sorge il santuario della Madonna della Vena.
Per datare l’immagine attraverso l’esame del radiocarbonio, ieri, lunedì 3 marzo, alla presenza del vescovo Pio Vittorio Vigo, del rettore del santuario, don Carmelo La Rosa e di autorità, gli esperti del laboratorio di tecniche nucleari per i beni culturali dell’università di Firenze hanno prelevato alcuni frammenti dell’icona. L’immagine è quasi a grandezza naturale e raffigura la Madonna guancia a guancia con Gesù Bambino, che tiene in braccio.
(pubblicato su Avvenire del 4 marzo 2008)

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