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domenica 30 ottobre 2011

LE INIZIATIVE - Avvenire

LE INIZIATIVE - Avvenire

AD ACIREALE LA «MARCIA DEI SANTI»
Si chiama la «Marcia dei Santi» ed è organizzata dalla parrocchia San Martino Vescovo di Carruba, frazione condivisa dai comuni di Giarre e Riposto, nella diocesi di Acireale. Da qui, domani alle 15,30, tra canti, slogan e dolci tradizionali, si muoverà per alcune vie del paese un corteo di ragazzi del catechismo vestiti da santi. «I morti – spiegano gli organizzatori – non sono fantasmi, streghe, zombi o mostri, ma modelli da seguire, fratelli che hanno raggiunto la casa del Padre, persone vive e felici che vegliano su di noi».(M.G.L)
30 ottobre 2011

venerdì 28 ottobre 2011

Caltagirone, verso i 200 anni della diocesi Peri presenta il nuovo Piano pastorale - Avvenire

Caltagirone, verso i 200 anni della diocesi Peri presenta il nuovo Piano pastorale - Avvenire

CALTAGIRONE. La diocesi di Caltagirone in vista dei 200 anni dalla fondazione, che ricorrerà nel 2016, ha approntato il Piano pastorale per il decennio 2011-2020. Icona del cammino è il passo dell’Apocalisse «come una sposa adorna per il suo Sposo». «Il piano pastorale – spiega il vescovo Calogero Peri – è l’elaborazione di un programma di vita cristiana, nel rispetto delle dinamiche e dei tempi dell’uomo d’oggi. Vuole essere un autentico processo di inculturazione in cui l’individuo diventa persona, la persona diventa un cristiano e il cristiano famiglia, non più come oggetto ma come soggetto di vita autentica, dove le relazioni sono vere». Il presule sottolinea che la scelta pastorale è quella di imparare dalla famiglia a prendersi cura della vita dell’uomo. «Gli orientamenti dei vescovi –aggiunge – saranno la nostra strada maestra ma noi ci appoggeremo alla storia della nostra diocesi». La preparazione all’evento avverrà attraverso un percorso di rinnovamento, mediante la chiamata alla conversione e alla riconciliazione. In questo contesto, la Chiesa calatina si preparerà alla prima visita pastorale di Peri. «Sono convinto – prosegue il presule – che senza comunicazione non può esserci trasmissione della fede, senza comunione non può esserci comunicazione e quindi alcuna educazione e apprendimento». In parallelo con la celebrazione del 2° centenario si punterà a sviluppare nelle parrocchie l’identità e il senso di appartenenza dei fedeli. Il 2° centenario si concluderà con la celebrazione del terzo Sinodo diocesano.

Maria Gabriella Leonardi
Catholica 28 ottobre 2011

martedì 25 ottobre 2011

L’abbraccio al nuovo vescovo

l’appuntamento - Avvenire

Acireale, l’abbraccio al nuovo vescovo

I giovani della diocesi di Acireale accolgono il nuovo vescovo con un incontro intitolato «Un grazie grande quanto un benvenuto», in programma venerdì alle 19.30 nella Cattedrale di Acireale. L’appuntamento è organizzato dal Servizio per la pastorale giovanile della diocesi acese, diretto da don Mario Gullo. Durante la serata, i giovani saluteranno e ringrazieranno il vescovo emerito, Pio Vittorio Vigo, e porgeranno un caloroso benvenuto al nuovo pastore, Antonino Raspanti, che ha già dimostrato particolare attenzione verso di loro.

Venerdì, dopo l’accoglienza, è prevista la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal nuovo vescovo durante la quale sarà conferito il mandato all’équipe diocesana di pastorale giovanile. La serata si concluderà con una fiaccolata mariana in piazza Duomo al termine della quale i giovani affideranno il nuovo vescovo alla Vergine. L’incontro è anche la terza Festa della gratitudine e segna l’inizio dell’anno pastorale diocesano dei giovani, dedicato alla missione, nell’ambito del progetto triennale «Che tutti siano uno».

Maria Gabriella Leonardi

sabato 22 ottobre 2011

Piazza Armerina si interroga: «Volontariato al tempo della crisi» - Avvenire

Piazza Armerina si interroga: «Volontariato al tempo della crisi» - Avvenire

CATANIA. Il volontariato e la gratuità al tempo della crisi. Su questo tema il Vescovo di Piazza Armerina, Michele Pennisi, ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato diocesane per confrontarsi insieme sui limiti e le prospettive dell’associazionismo volontario. 'La Chiesa - ha detto il presule - si sente impegnata a promuovere i valori della gratuità e del volontariato. Il volontariato è come un segno e una espressione della carità evangelica, che è dono gratuito e disinteressato di se stesso al prossimo, particolarmente ai più poveri e più bisognosi. Dev’essere precisamente questa dimensione di fede a conferire un’impronta tutta speciale al progetto di vita e allo stile d’azione di volontari cristiani. Proprio perché il servizio volontario cristianoè una missione elevata, esso è anche difficile, esigente, esposto a rischi'.

All’incontro, tenutosi presso il Park Hotel, sono intervenuti Edoardo Patriarca, già coordinatore nazionale del Forum del Terzo Settore, don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter e Maria Grazia Turconi Loiacono, responsabile culturale Avulss per la Sicilia.

L’iniziativa è stata organizzata dagli uffici diocesani insieme alle associazioni di volontariato. Tra i promotori, il presidente del MoVI a Gela, Enzo Madonia: 'È questo il tempo - ha detto - della convergenza e della nuova coscienza politica del volontariato. Non significa questo mischiare la politica con il volontariato ma orientare le scelte a partire dai valori della Costituzione'.

Gabriella Leonardi

23 ottobre 2011

mercoledì 12 ottobre 2011

All’istituto San Tommaso Di Natale preside - Avvenire

All’istituto San Tommaso Di Natale preside - Avvenire


MESSINA. Don Franco Di Natale è il nuovo preside dell’istituto teologico San Tommaso di Messina. Succede a don Gianni Russo, che lo ha guidato negli ultimi sei anni. Don Franco Di Natale, già dall’anno scorso nominato direttore della comunità religiosa dei salesiani del San Tommaso, ha ricoperto, in passato, importanti incarichi sia nella congregazione di don Bosco sia in campo ecclesiale. Di grande esperienza in campo pastorale, ha lavorato sia nella scuola e sia all’interno degli oratori: è stato, infatti, responsabile a livello regionale della pastorale giovanile e vicario del Superiore provinciale per la Sicilia. Attualmente è direttore e formatore degli studenti salesiani, titolare della cattedra di teologia pastorale nello stesso Istituto. Don Gianni Mazzali, presidente del Consiglio di direzione dell’istituto, nell’omelia della Messa inaugurale dell’anno, ha affidato a don Di Natale, coadiuvato dal nuovo vicepreside don Giuseppe Cassaro, una comunità accademica di oltre duecento studenti e quasi sessanta docenti.
(M.G.L.)
11 ottobre 2011
Catholica

sabato 1 ottobre 2011

Raspanti: Gesù Cristo l’unico buon pastore - Avvenire

Raspanti: Gesù Cristo l’unico buon pastore - Avvenire


Nella Cattedrale di Acireale l’ordinazione episcopale e l’ingresso del nuovo vescovo
Il rito presieduto da Romeo: seguire il Signore sarà sempre più una questione d’amore
Il grazie a chi gli è stato vicino


DA ACIREALE (CATANIA)
MARIA GABRIELLA LEONARDI
Monsignor Antonino Raspanti è l’undicesimo vescovo della diocesi di Acireale (Ct). Ieri pomeriggio, in una giornata di sole e di festa, è stato ordinato vescovo, nella Cattedrale acese, per l’imposizione delle mani del cardinale Paolo Romeo, con accanto i vescovi coconsacranti Pio Vittorio Vigo, amministratore apostolico della diocesi acese e Francesco Miccichè, vescovo di Trapani. Tra i concelebranti il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo, il vescovo Mariano Crociata, segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Sciacca, nuovo segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano, i vescovi siciliani, i presbiteri delle diocesi di Acireale e Trapani, il preside della Facoltà teologica di Palermo don Rosario La Delfa. «Humilitas ad dulcedo» il motto episcopale del nuovo pastore.
Per Acireale ieri è stata la prima volta che un vescovo, in contemporanea, veniva ordinato e prendeva possesso della diocesi. Il rito è stato seguito da una folla di fedeli: 10 i pullman dalla sola Alcamo, la città d’origine di Raspanti, oltre un migliaio i trapanesi giunti ad Acireale. Per aiutare l’affollata assemblea a seguire la celebrazione, sono stati allestiti dei maxischermi sia nella Cattedrale sia in piazzaPrima della cerimonia di ordinazione, Ra-spanti è stato accolto dal sindaco di Acireale, Nino Garozzo. «La comunità ecclesiale acese ed io da oggi come sua guida – ha detto il presule al sindaco – desideriamo porci a fianco delle istituzioni non come qualcuno che possieda soluzioni e voglia agire da suggeritore. Ma nemmeno come una riserva passiva da cui poter attingere risorse sane ed utili a scopi e progetti di singole parti. Piuttosto ci riteniamo uomini fra altri uomini, con la chiara connotazione di una fede soprannaturale nel Figlio di Dio incarnato».
Ricco di simbologia il rito di ordinazione episcopale: dall’imposizione delle mani, segno della trasmissione dello Spirito e della successione apostolica, alla consegna del libro del Vangelo, di cui il vescovo è custode. Un rito in cui sono spiccati alcuni elementi legati al percorso di vita del nuovo vescovo: la mitria ricamata dalle clarisse di Alcamo, dono della diocesi trapanese, l’anello episcopaledonato dalla Cattedrale di Trapani, la casula donata dalla parrocchia di origine del neovescovo, la Santa Oliva di Alcamo. La diocesi acese, attraverso il predecessore di Raspanti, monsignor Vigo, ha donato il pastorale e un fondo di solidarietà per il servizio ai senza fissa dimora: «con la fede genuina e la sincerità dell’affetto – ha detto Vigo – la sentiamo già uno di noi e la accogliamo con affetto».
Il cardinale Romeo nell’omelia si è rivolto al nuovo vescovo con parole confidenziali e paterne: «Sai bene, caro don Nino, che questo servizio non è una mera funzione – gli ha detto –. Perché Servo è stato lo stesso Cristo Gesù. Seguire Cristo nel pascere il suo gregge, questo gregge acese, è e sarà sempre, caro don Nino, questione di amore, di più amore!». Il nuovo vescovo, a conclusione della celebrazione, ha ringraziato tutte le persone che gli sono state vicine nella sua vita e ha sottolineato come l’immagine del pastore illustri l’insieme del ministero episcopale: «L’unità del vescovo con il Cristo Pastore e della Chiesa particolare – ha sottolineato – sono quasi due facce della stessa medaglia, perché sono la stessa vita della divinità tripersonale, adesso offerta e realizzata nella vita ecclesiale ». «Con felice intuizione – ha proseguito monsignor Raspanti – la Chiesa acese ha infiorato il pastorale che mi dona con l’immagine di Gesù Buon pastore, si che io abbia sempre innanzi l’unico Pastore nel guidare il Suo gregge a me affidato come fedele amministratore».

IL GESTO
AL MATTINO IN EPISCOPIO L’INCONTRO CON LA STAMPA
Ieri mattina monsignor Antonino Raspanti ha voluto incontrare i giornalisti, in episcopio. Una scelta che si spiega con la grande attenzione che il presule attribuisce all’informazione. Tra l’altro Raspanti è assistente spirituale dell’Unione italiana degli editori cattolici e ha un profilo su Facebook, parla fluentemente inglese e francese.Viaggia spesso, ma non conosceva Acireale e la Sicilia orientale: «mi hanno detto che non conoscere prima un territorio è meglio – ha sorriso – perché si è così liberi di conoscerlo senza pregiudizi». Tra le priorità che intende darsi nella diocesi acese, un’attenzione particolare ai sacerdoti: «Non fraintendetemi – ha precisato però il nuovo vescovo di Acireale – non intendo sminuire il ruolo dei laici, ma credo che sia necessario essere padre del proprio presbiterio e questo richiede tempo. Mi devo accorgere se un sacerdote anziano è stanco o se è giovane e ha bisogno di incoraggiamento». (M.G.Leo.)

2 ottobre 2011