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mercoledì 27 febbraio 2019

Caltanissetta, i ragazzi siciliani in «missione» camminano con il vescovo

A Caltanissetta, su iniziativa del vescovo Mario Russotto, è in corso da ottobre la missione diocesana per i giovani «Lo sguardo della speranza». La missione è strutturata in due parti: la prima si è tenuta in Avvento. Il vescovo, insieme a 30 missionari giovani, ha visitato gli istituti superiori della diocesi, incontrando circa 10mila studenti. A dicembre si è tenuta in Seminario la festa conclusiva. Da marzo inizia dunque la seconda parte della «Missione» che prevede sette fine settimana, in vari comuni della diocesi, in cui il vescovo incontra i ragazzi maggiorenni, sia nelle parrocchie che in altri luoghi di aggregazione. Al centro l’esperienza dell’incontrarsi e ragionare insieme, partendo dalla condivisione di alcuni video. L’incontro conclusivo si terrà il 12 maggio, a Resuttano, nell’ambito del consueto appuntamento diocesano«Igf», ovvero «Insieme giovani e famiglie».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 12 febbraio 2019

A Catania il muro della gentilezza

Anche Catania ha il suo "muro della gentilezza", un cubo attaccapanni dove chi vuole può lasciare un cappotto per chi ne ha bisogno. L'iniziativa esiste in varie città e proprio in queste settimane è circolata sul web la notizia di un "wall of kindness" svedese. Notizia che ha attirato l'attenzione della giornalista e imprenditrice Assia La Rosa che a Catania ha creato l'agenzia I Press e Laboriusa, una piattaforma di crowdfunding solidale. Grazie alla collaborazione di altre aziende, e all'autorizzazione concessa dal Comune di Catania, è stata realizzata una struttura in ferro e pvc, rivestita di un telo fucsia, collocata sotto i portici del centralissimo corso Sicilia, dove la notte i senza tetto cercano riparo. «È un progetto solidale – dice Assia La Rosa – che colora le vie metropolitane, sensibilizzando i cittadini e cercando di rimodulare il concept di "charity", riempiendolo di parole quali "dignità", "civiltà", "responsabilità" e "partecipazione". Un servizio che parte dal basso, seguendo le logiche più innovative di mutuo-aiuto. Poche regole da seguire: cappotti, coperte e indumenti caldi in buone condizioni per chi ha bisogno di calore». Il "muro", per ora, è autorizzato per un mese. Sulla pagina di Laboriusa il senso dell'iniziativa è stato così sintetizzato: «Ci sono muri che dividono. Ci sono muri che uniscono. Questo è il nostro, oltre ogni barriera».
MGL

sabato 2 febbraio 2019

UNA GIORNATA DEDICATA E in Sicilia, preghiera e solidarietà

La Conferenza episcopale regionale promuove anche una raccolta di fondi per poter realizzare i lavori di ripristino delle chiese danneggiate nell’evento sismico del 26 dicembre, soprattutto a Pennisi e Cosentini. Il vicario generale Mammino: «A distanza di tempo il rischio è che si spengano i riflettori»
Nelle chiese siciliane, domani, oltre alla giornata per la vita, si celebrerà una giornata di preghiera e solidarietà per le popolazioni dell’arcidiocesi di Catania e della diocesi di Acireale, colpite dal terremoto del 26 dicembre scorso. Lo ha deciso la Conferenza episcopale siciliana. È stata indetta, per l’occasione, la raccolta fondi denominata “Riscostruiamo le comunità”.
«A distanza di tempo il rischio è che si spengano i riflettori», ha detto il vicario generale di Acireale, monsignor Giovanni Mammino, durante la presentazione dell’iniziativa. «Ci sono diverse comunità parrocchiali che stanno celebrando la Messa in abitazioni private – ha aggiunto – perché non hanno altri locali da utilizzare. Alcune parrocchie stanno usando i saloni parrocchiali, ma a questo punto il rischio è che le comunità si sfaldino sempre più».
Il direttore della Caritas locale, don Orazio Tornabene, ha riferito che anche la Caritas nazionale darà un proprio contributo e ha indicato le due operesegno che la diocesi ha scelto di realizzare, proprio nelle comunità più colpite. A Pennisi, frazione di Acireale, sono inagibili sia la chiesa sia i locali ad essa annessi: qui sarà ripristinato l’oratorio, un intervento per il quale si stima una spesa intorno ai 100mila euro. A Cosentini, nel Comune di Santa Venerina, non sono stati riscontrati danni di rilievo alle abitazioni ma la parrocchia ha i locali ancora completamente inagibili che, dunque, saranno ripristinati: spesa stimata, 50mila euro circa. È stato previsto, inoltre, un contributo “una tantum” di 500 euro da destinare alle famiglie disagiate che posseggano determinati requisiti. Don Arturo Grasso, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi, esorta tutti alla generosità: «Non bastano i “like”,bisogna passare all’amen, cioè attivarsi».
Le chiese danneggiate non sono state messe tutte in sicurezza e i vigili del fuoco stanno ancora lavorando. Nella parrocchia di Pennisi lavori sono stati eseguiti alle campane e in alcune opere d’arte appartenenti alla diocesi e sottoposte alla supervisione della Soprintendenza ai beni culturali. Sono 15 le chiese che necessitano di un intervento di ristrutturazione. In diocesi, inoltre, è in corso una raccolta di materiale di cartoleria, promosso dalla Caritas, per le attività da svolgere negli oratori delle zone colpite. Diverse donazioni sono arrivate da privati durante il periodo di Natale e in occasione delle feste patronali.
Le comunità di Aci Castello, Aci Bonaccorsi, Aci D’Antonio e San Sebastiano di Acireale hanno devoluto alle parrocchie colpite dal sisma le somme di denaro previste per l’acquisto dei fuochi d’artificio. Il 20 febbraio prossimo la stessa iniziativa sarà messa in atto dalla comunità di Aci San Filippo in occasione della festa delpatrono san Filippo d’Agira.
MGL