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sabato 27 novembre 2021

Caltagirone, intitolata a Mario e Luigi Sturzo la biblioteca diocesana presente il vescovo Peri

 

foto da facebook

Caltagirone

Don Luigi Sturzo fu uno tra i primi responsabili della biblioteca diocesana di Caltagirone e suo fratello, il servo di Dio Mario Sturzo – che si formò nel Seminario vescovile di Caltagirone, ne diventò docente e poi prefetto agli studi e poi vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941. Ai fratelli “Mario e Luigi Sturzo” nel chiostro della sede vescovile, è stata intitolata la biblioteca diocesana, ieri giorno natale di Luigi e della sorella gemella Emanuela. Presenti, tra gli altri, il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, don Fabio Raimondi, incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici e Francesco Failla, direttore della biblioteca e dell’archivio storico. L’evento rientra in un programma di eventi promosso, in collaborazione con il Comune di Caltagirone, in occasione del 150° anniversario dalla nascita di don Luigi Sturzo (1871-1959) per riscoprire la figura del servo di Dio il fratello Mario (1861-1941) a 80 anni dalla sua scomparsa. Tra dicembre 2021 e marzo 2022, in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e nel 150° anniversario della nascita di Sturzo, la diocesi siciliana con l’Amministrazione comunale promuove un evento per celebrare questi due importanti momenti giubilari. Un percorso artistico e culturale allestito nella cappella neogotica del Museo diocesano che si snoderà attraverso le riflessioni che lo stesso don Sturzo ha dedicato sulla Divina Commedia e con il contributo della ceramica di Caltagirone che si fa interprete della visione dantesca dell’aldilà.

In primavera, saranno presentati i risultati del restauro e della digitalizzazione dei manoscritti originali di alcune opere, le più note, che Sturzo scrisse durante l’esilio americano durante la dittatura fascista. L’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da don Tino Zappulla, dedicherà quattro incontri di formazione su temi di grande attualità che trovano fondamento nel pensiero sturziano, come il rispetto dell’ambiente, la crescita dei piccoli centri e delle aree interne, il ruolo della cultura e della formazione per lo sviluppo della comunità, l’economia sostenibile.

Mgl

martedì 9 novembre 2021

La parrocchia «vince» al voto sui «Luoghi del Cuore» Fai

 


Grazie al censimento «I luoghi del cuore» del Fai è stata restaurata a Caltagirone la Cappella di San Francesco, dentro il Complesso monumentale di San Bonaventura. Il Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto i lavori con 25.000 euro. Nel 2018, grazie all’impegno del Comitato per San Bonaventura, sostenuto dalla Diocesi di Caltagirone, in sinergia con l’amministrazione comunale e diverse realtà cittadine, 17.558 persone hanno votato la Chiesa di San Bonaventura alla nona edizione de «I Luoghi del Cuore», 21° posto nazionale e 2° regionale. Questo ha permesso alla parrocchia San Giacomo di partecipare al bando che il Fai lancia dopo ogni censimento, presentando un progetto di restauro della Cappella di San Francesco, valutato poi idoneo e finanziato. Sabato la cappella restaurata è stata inaugurata, alla presenza tra gli altri del vescovo Calogero Peri e del presidente Fai Sicilia Giuseppe Gini.

Maria Gabriella Leonardi

martedì 2 novembre 2021

ACIREALE «Ac Watch», la web tv giovane che dà voce ai lontani

 

Il cammino sinodale nella diocesi dAcireale, nel catanese, si avvale del supporto di una web tv diocesana, «Ac Watch», nata sotto il coordinamento dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, diretto da don Arturo Grasso. L’iniziativa è realizzata grazie al servizio volontario di un gruppo di giovani della basilica San Filippo di Aci San Filippo, esperti nella produzione di video. «Le comunicazioni sociali sono un modo per arrivare alla gente - dice don Arturo - . Dato che siamo nel tempo dell’ascolto, daremo voce a chi vuole esprimere un proprio parere, a chi si trova in difficoltà, anche alle persone lontane dalla Chiesa. Manderemo poi tutto sul Web dove si potrà interagire».

Lo staff della web tv è composto da Seby Catalano, che si occupa delle riprese, Alfio Munzone che cura il montaggio, Maria Catena Sorbello, collaboratrice, e Ros- sella Greco che presenta. Il gruppo di giovani appartiene all’Azione cattolica, da qui il nome «Ac Watch». Anche se l’attività è svolta in spirito di volontariato la produzione di video è di qualità, curata con professionalità sin nei dettagli. Ogni video è accompagnato da un sottofondo musicale accattivante, soprattutto brani di musica leggera noti e attinenti ai temi trattati. A suggerire di creare una web tv è stato don Vittorio Rocca, responsabile diocesano del cammino sinodale. I video realizzati sono appositamente di breve durata, delle pillole. La brevità del video permette una sua maggiore diffusione

sui social: i filmati, infatti, vengono poi caricati su Facebook, Instagram, Telegram, Twitter, Tik Tok e YouTube. Tra questi è Tik Tok il social che fa raggiungere ai video il maggior numero di visualizzazioni: già raggiunte le 1.400 per un video, ma di certo questa soglia sarà a breve superata. Un numero notevole per una piccola diocesi e, soprattutto, per video che trattano temi come il Sinodo o le scelte di fede, ben diversi dai video disimpegnati che solitamente scorrono nei 'perte' di Tik Tok. Dopo Tik Tok, il secondo social dove i video vengono maggiormente seguiti sono i Reel di Instagram. Tramite Tik Tok e Instagram vengono raggiunti i giovani, mentre Facebook è seguito, soprattutto, da adulti e nonni. Quasi una decina i video già prodotti, in collaborazione con la pagina della diocesi di Acireale, ma online vengono caricate anche le omelie.

Don Vittorio Rocca incontrerà tutte comunità parrocchiali della diocesi e lo staff di «Aci Wacth» lo seguirà per documentare tutto il percorso fino al 2025.

Maria Gabriella Leonardi