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sabato 18 dicembre 2021

«Dispersione scolastica, serve l’impegno di tutto il Paese»

 Acireale ( Catania) Si aggira intorno al 22% il tasso di dispersione scolastica a Catania e provincia. Per affrontare questa emergenza il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, vicepresidente della Cei, ha invitato in città la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, a un incontro promosso dalla diocesi e dalle fondazioni Città del fanciullo e Maria Barbagallo. «La dispersione e l’abbandono scolastico sono piaghe che devono essere sradicate – ha detto la ministra –. La Sicilia ha dati preoccupanti, come altre Regioni del Sud, ma questo è un problema di tutto il Paese. Restituire opportunità educative nella scuola alle nuove generazioni è l’impegno che abbiamo come governo. Partiamo dal Pnrr, con un investimento sul tempo pieno, soprattutto al Sud, sulle strutture scolastiche, i servizi educativi per la prima infanzia. Serve però l’impegno di tutti ». In questo senso, la Prefettura di Catania ha stipulato lo scorso gennaio un accordo interistituzionale privato-pubblico, per prevenire devianza minorile e dispersione scolastica. L’accordo prevede, tra l’altro, un osservatorio sui minori. «Sono stati mappati i quartieri a rischio – ha detto il prefetto – e in ciascun quartiere l’obiettivo è creare occasioni di rigenerazione urbana per aggregare i ragazzi». Il protocollo coinvolge anche le diocesi di Catania, Acireale e Caltagirone. «Metteremo a disposizione gli oratori e le nostre strutture – ha detto monsignor Raspanti –. Vogliamo che il tema della lotta alla dispersione scolastica non passi inosservato e sia al centro dell’azione della comunità».

Maria Gabriella Leonardi

sabato 27 novembre 2021

Caltagirone, intitolata a Mario e Luigi Sturzo la biblioteca diocesana presente il vescovo Peri

 

foto da facebook

Caltagirone

Don Luigi Sturzo fu uno tra i primi responsabili della biblioteca diocesana di Caltagirone e suo fratello, il servo di Dio Mario Sturzo – che si formò nel Seminario vescovile di Caltagirone, ne diventò docente e poi prefetto agli studi e poi vescovo di Piazza Armerina dal 1903 al 1941. Ai fratelli “Mario e Luigi Sturzo” nel chiostro della sede vescovile, è stata intitolata la biblioteca diocesana, ieri giorno natale di Luigi e della sorella gemella Emanuela. Presenti, tra gli altri, il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, don Fabio Raimondi, incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici e Francesco Failla, direttore della biblioteca e dell’archivio storico. L’evento rientra in un programma di eventi promosso, in collaborazione con il Comune di Caltagirone, in occasione del 150° anniversario dalla nascita di don Luigi Sturzo (1871-1959) per riscoprire la figura del servo di Dio il fratello Mario (1861-1941) a 80 anni dalla sua scomparsa. Tra dicembre 2021 e marzo 2022, in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e nel 150° anniversario della nascita di Sturzo, la diocesi siciliana con l’Amministrazione comunale promuove un evento per celebrare questi due importanti momenti giubilari. Un percorso artistico e culturale allestito nella cappella neogotica del Museo diocesano che si snoderà attraverso le riflessioni che lo stesso don Sturzo ha dedicato sulla Divina Commedia e con il contributo della ceramica di Caltagirone che si fa interprete della visione dantesca dell’aldilà.

In primavera, saranno presentati i risultati del restauro e della digitalizzazione dei manoscritti originali di alcune opere, le più note, che Sturzo scrisse durante l’esilio americano durante la dittatura fascista. L’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da don Tino Zappulla, dedicherà quattro incontri di formazione su temi di grande attualità che trovano fondamento nel pensiero sturziano, come il rispetto dell’ambiente, la crescita dei piccoli centri e delle aree interne, il ruolo della cultura e della formazione per lo sviluppo della comunità, l’economia sostenibile.

Mgl

martedì 9 novembre 2021

La parrocchia «vince» al voto sui «Luoghi del Cuore» Fai

 


Grazie al censimento «I luoghi del cuore» del Fai è stata restaurata a Caltagirone la Cappella di San Francesco, dentro il Complesso monumentale di San Bonaventura. Il Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto i lavori con 25.000 euro. Nel 2018, grazie all’impegno del Comitato per San Bonaventura, sostenuto dalla Diocesi di Caltagirone, in sinergia con l’amministrazione comunale e diverse realtà cittadine, 17.558 persone hanno votato la Chiesa di San Bonaventura alla nona edizione de «I Luoghi del Cuore», 21° posto nazionale e 2° regionale. Questo ha permesso alla parrocchia San Giacomo di partecipare al bando che il Fai lancia dopo ogni censimento, presentando un progetto di restauro della Cappella di San Francesco, valutato poi idoneo e finanziato. Sabato la cappella restaurata è stata inaugurata, alla presenza tra gli altri del vescovo Calogero Peri e del presidente Fai Sicilia Giuseppe Gini.

Maria Gabriella Leonardi

martedì 2 novembre 2021

ACIREALE «Ac Watch», la web tv giovane che dà voce ai lontani

 

Il cammino sinodale nella diocesi dAcireale, nel catanese, si avvale del supporto di una web tv diocesana, «Ac Watch», nata sotto il coordinamento dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali, diretto da don Arturo Grasso. L’iniziativa è realizzata grazie al servizio volontario di un gruppo di giovani della basilica San Filippo di Aci San Filippo, esperti nella produzione di video. «Le comunicazioni sociali sono un modo per arrivare alla gente - dice don Arturo - . Dato che siamo nel tempo dell’ascolto, daremo voce a chi vuole esprimere un proprio parere, a chi si trova in difficoltà, anche alle persone lontane dalla Chiesa. Manderemo poi tutto sul Web dove si potrà interagire».

Lo staff della web tv è composto da Seby Catalano, che si occupa delle riprese, Alfio Munzone che cura il montaggio, Maria Catena Sorbello, collaboratrice, e Ros- sella Greco che presenta. Il gruppo di giovani appartiene all’Azione cattolica, da qui il nome «Ac Watch». Anche se l’attività è svolta in spirito di volontariato la produzione di video è di qualità, curata con professionalità sin nei dettagli. Ogni video è accompagnato da un sottofondo musicale accattivante, soprattutto brani di musica leggera noti e attinenti ai temi trattati. A suggerire di creare una web tv è stato don Vittorio Rocca, responsabile diocesano del cammino sinodale. I video realizzati sono appositamente di breve durata, delle pillole. La brevità del video permette una sua maggiore diffusione

sui social: i filmati, infatti, vengono poi caricati su Facebook, Instagram, Telegram, Twitter, Tik Tok e YouTube. Tra questi è Tik Tok il social che fa raggiungere ai video il maggior numero di visualizzazioni: già raggiunte le 1.400 per un video, ma di certo questa soglia sarà a breve superata. Un numero notevole per una piccola diocesi e, soprattutto, per video che trattano temi come il Sinodo o le scelte di fede, ben diversi dai video disimpegnati che solitamente scorrono nei 'perte' di Tik Tok. Dopo Tik Tok, il secondo social dove i video vengono maggiormente seguiti sono i Reel di Instagram. Tramite Tik Tok e Instagram vengono raggiunti i giovani, mentre Facebook è seguito, soprattutto, da adulti e nonni. Quasi una decina i video già prodotti, in collaborazione con la pagina della diocesi di Acireale, ma online vengono caricate anche le omelie.

Don Vittorio Rocca incontrerà tutte comunità parrocchiali della diocesi e lo staff di «Aci Wacth» lo seguirà per documentare tutto il percorso fino al 2025.

Maria Gabriella Leonardi

domenica 3 ottobre 2021

ACIREALE Raspanti ordina domani a Giarre un presbitero

 

Domani alle 19, nella chiesa madre di Sant’Isidoro Agricola a Giarre (Catania) sarà ordinato presbitero don Andrea Grasso per l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione del vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Don Andrea, classe 1994, l’anno scorso ha concluso gli studi teologici conseguendo il grado accademico di baccelliere in teologia con il massimo dei voti, discutendo la tesi dal titolo “Le figure di Mosè e Aronne nella Scrittura e nel Moses und Aron di Arnold Schönberg”. Lo scorso anno è stato ordinato diacono e continua il suo percorso formativo presso l’Almo Collegio Capranica di Roma, studiando presso il Pontificio Istituto Biblico. Martedì don Andrea presiederà alle 19 nella Chiesa madre di Giarre la sua Prima Eucaristia.

(Maria Gabriella Leonardi)

mercoledì 22 settembre 2021

Così ad Acireale in parrocchia si cura il Creato, la casa di tutti

 

Individuare uno spazio a verde della parrocchia incolto o abbandonato, un giardino o un’aiuola, prendersene cura per renderlo fonte di bellezza. È l’invito che il Progetto Policoro della diocesi di Acireale, nel catanese, ha rivolto alle comunità parrocchiali attraverso il contest «Una casa per tutti? Rinnovare l’Oikos di Dio». Chi vorrà in questo spazio potrà piantare una «Tenda di Abramo», simbolo della casa comune, sulla scia di quanto suggerito da Cecilia dall’Oglio del Movimento cattolico mondiale per il clima: «Ovunque verrà piantata una tenda ci ricorderemo di chi, in un campo profughi, sta vivendo in una tenda anche da 10 anni». Ogni parrocchia dovrà poi inviare la foto di quanto realizzato, entro l’1 ottobre, a diocesi.acireale@progettopolicoro. it. Al termine del contest verrà realizzato un video in cui si mostreranno tutte le foto pervenute dalle parrocchie della diocesi. (M.G.L.)


mercoledì 15 settembre 2021

ACIREALE Stasera Raspanti ordina un prete

 
Oggi alle 19, nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria ad Acireale, il vescovo Antonino Raspanti ordinerà sacerdote Rosario Raciti. Nato ad Acireale il 17 dicembre 1991, il prete novello è originario della parrocchia dove sarà consacrato presbitero e in cui è stato ministrante, cantore della schola cantorum “Cuore Immacolato di Maria - Antonio Sapienza”, parte attiva dell’Azione cattolica e cofondatore del gruppo “Giovani con Maria”. Raciti celebrerà la Prima Messa domani alle 19 sempre nella comunità del Cuore Immacolato. 

(Maria Gabriella Leonardi)

venerdì 6 agosto 2021

Madonna del Ponte, si apre a Caltagirone l’Anno mariano

Caltagirone

Si apre oggi a Caltagirone l’Anno giubilare mariano diocesano - che si concluderà il 22 agosto 2022 - indetto in vista del 450° anniversario dell’apparizione della Vergine nelle acque di una fontanella del popolare quartiere Ponte di Caltagirone. Lo aveva già annunciato il vescovo Calogero Peri nella Lettera pastorale spiegando che sarà «un itinerario di fede in cui contempliamo, come facciamo nella solennità di Maria Immacolata il progetto originario di Dio per tutti gli uomini, che in lei è rimasto intatto ed immacolato, e che per grazia Egli vuole continuare ad offrire ad ogni suo figlio ». Alle 19 nel Santuario diocesano Maria Santissima del Ponte sarà aperta la Porta santa e sarà celebrata la Messa presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, e concelebrata dal vescovo Peri.

Come detto il giubileo è indetto verso il 450° anniversario dell’apparizione della Vergine. All’alba del 15 agosto 1572 una fanciulla raccontò la visione della Vergine in trono con sulle ginocchia il Bambino Gesù che sosteneva il mondo, in fondo alla piccola fonte. Testimoni furono solo coloro che erano in grazia di Dio. «Il messaggio dell’apparizione – ha scritto Peri – è centrato sul Sacramento della Riconciliazione, infatti Maria era visibile da tutti coloro che erano già riconciliati o che si accostavano al Sacramento della Riconciliazione. Propongo che il giorno 15 di ogni mese nella nostra diocesi sia dedicato, in maniera particolare, al Sacramento della Riconciliazione. Per questo propongo che venga preparato ed accompagnato con opportune catechesi».

L’Anno giubilare sarà caratterizzato da iniziative di natura liturgica, spirituale, pastorale, sociale e culturale. Un primo momento importante si terrà domenica 15 agosto, solennità dell’assunzione della Madonna e 449° anniversario dell’apparizione. Alle 20, nel piazzale dell’apparizione, si terrà una concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, con

la partecipazione delle autorità cittadine.

«Disponiamoci – ha scritto il vescovo Peri – a vivere questo anno di grazia, prepariamolo e prepariamoci con la preghiera, perché sia una vera occasione di conversione per ciascuno di noi, e possa lasciare un segno profondo, il segno di Maria: del suo ascolto, della sua accoglienza, del suo servizio, della sua fede dentro di noi e dentro le nostre comunità». «La mediazione di Maria – dice don Francesco Di Stefano, rettore e parroco del Santuario –, venerata da secoli nel piccolo Santuario, chiede di farsi speranza e opportunità nuova di promozione e attese di stagioni più prospere e serene. Le drammatiche vicende che persistono e ancora preoccupano, sono lo scenario inquietante, che, come nei secoli passati, non cessano di travagliare la storia di ogni tempo. Perciò il peregrinare della Icona della Vergine lungo le strade della nostra diocesi è stato e sarà 'segno profetico' e annuncio di speranza per seminare, nei solchi della vita, progetti e premesse di nuova prosperità spirituale, sociale e culturale».

domenica 25 luglio 2021

Un magazzino di solidarietà per i più poveri

 

Un luogo dove raccogliere le donazioni di offerte alimentari e distribuirle a chi ne ha bisogno. Il primo grande magazzino della Caritas diocesana di Acireale è stato inaugurato ieri ad Aci Sant’Antonio dal vescovo Antonino Raspanti. Il deposito, finanziato dai fondi Caritas Italiana e diocesana dell’8xmille 2021, coinvolgerà tutte le comunità parrocchiali senza sostituirsi al Banco Alimentare della Sicilia (che distribuisce generi alimentari ad oltre 400 strutture caritative in sette province), ma ponendosi come strumento di rilancio e accompagnamento per le parrocchie, così da creare legami e sinergie reciproche.

«Era necessario strutturarci – dice don Orazio Tornabene, direttore diocesano della Caritas –. Il magazzino sarà un luogo di appoggio temporaneo per le donazioni che, l’indomani, saranno poi distribuite alle parrocchie».

A gestirlo saranno scout e volontari. (M. G. Leon.)

sabato 3 luglio 2021

Peri regala a Caltagirone una Via Crucis artistica

 
A Caltagirone, per volontà del vescovo Calogero Peri, ogni anno il giorno anniversario della dedicazione della Cattedrale, che ricorre il 4 luglio, sarà celebrato in forma comunitaria e solenne, come segno e frutto del bicentenario della Diocesi. Quest’anno la celebrazione liturgica è anticipata a oggi alle 18,30; nell’occasione il vescovo ammetterà tra i candidati agli ordini sacri i seminaristi Carmelo Finocchiaro, della parrocchia San Giuseppe di Ramacca, e Cristian Frisa, della parrocchia Sacro Cuore di Mazzarrone.

La Messa sarà preceduta dalla presentazione e benedizione della nuova Via Crucis realizzata dallo scultore Dino Cunsolo di Catania, e che monsignor Peri ha voluto offrire alla diocesi per i 10 anni della sua ordinazione episcopale (20 marzo 2010). «Mi è sembrato un dono significativo e simbolico

– spiega il vescovo – perché le singole stazioni si prestano ad essere modellate in modo da rendere presenti tutte le città della diocesi.

Infatti a rappresentare i comuni che la costituiscono, in ogni stazione c’è l’immagine della chiesa madre. L’ho pensata come dono che potesse essere un richiamo significativo, personale e comunitario, e costante a quello che siamo o che non siamo stati, a quello che di buono potremo essere e saremo, per grazia di Dio». (Maria Gabriella Leonardi)

domenica 27 giugno 2021

Ai piedi dell’Etna un anno giubilare in onore di sant’Ignazio di Loyola

 


NELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL ROSARIO DI PIEDIMONTE ETNEO NELLA DIOCESI DI ACIREALE

Piedimonte Etneo ( Catania)

Un anno straordinario dedicato a sant’Ignazio di Loyola, nel 500° anniversario della sua conversione. È quello che si tiene a partire da oggi fino al 31 luglio 2022 nella comunità parrocchiale Santa Maria del Rosario di Piedimonte Etneo, provincia di Catania e diocesi di Acireale, unica in Sicilia ad avere come patrono il fondatore dei gesuiti.

La devozione a sant’Ignazio di Loyola è stata portata in Sicilia dagli spagnoli, durante la dominazione dell’isola. Lo stesso Piedimonte Etneo fu fondato dagli spagnoli. In occasione di questo anno speciale la Penitenzieria Apostolica ha concesso la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria visitando la chiesa madre del paese. L’ingresso principale dell’edificio di culto sarà la Porta santa dell’Anno ignaziano, anno per il quale sono stati programmati pellegrinaggi, celebrazioni e momenti di approfondimento sulla figura e la spiritualità di sant’Ignazio.

Il parroco, don Mario Gullo spiega: «Realizzeremo un museo a cielo aperto in tutti i luoghi del paese legati al santo. Lo faremo in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale del turismo: non è un giubileo solamente celebrativo, ma vuole essere una riscoperta della santità nel quotidiano, a tutti i livelli». Sant’Ignazio si convertì a seguito di una ferita nella gamba riportata durante la battaglia di Pamplona. «Resta ferito – dice don Gullo – sembra che la sua vita si sia rovinata, ma proprio da questa ferita parte la sua rifioritura. Soprattutto in questo momento storico di pandemia, incertezza economica e sociale quest’anno santo vuole essere, per tutto il paese, un segno che si può rifiorire sempre nella vita». «Il tema della conversione è centrale» ha scritto il vescovo di Acireale Antonino Raspanti in un messaggio, «nel contesto della pandemia, possiamo vedere l’anno ignaziano come un’occasione per accelerare il nostro movimento sulla via della riconciliazione e della giustizia per tutta l’umanità, iniziando dalla nostra vita personale, dal rapporto di ciascuno di noi con Dio e con gli altri».

Oggi sarà sempre Raspanti ad aprire la Porta santa nella chiesa madre e l’Anno ignaziano. Il 25 luglio sarà inaugurata una mostra sulla vita del santo e inizieranno i solenni festeggiamenti. Tra agosto e settembre sarà indetto un concorso fotografico sulla devozione a sant’Ignazio di Loyola a Piedimonte Etneo.

MGL

mercoledì 12 maggio 2021

GIOVANI Ad Acireale un hashtag e un progetto per il pianeta



GIOVANI: Ad Acireale un hashtag e un progetto per il pianetaNella diocesi di Ac Nella diocesi di Acireale, per celebrare la Giornata della Terra 2021 e l’amore per il pianeta, il Progetto Policoro con gli uffici diocesani di Pastorale giovanile, Pastorale sociale e lavoro e Caritas promuovono il progetto 'Restore our earth - RinnoviAmo il volto della Terra' rivolto a bambini, ragazzi e giovani sino ai 35 anni della stessa diocesi. Entro il 28 maggio gli interessati potranno inviare all’indirizzo diocesi.acireale@progettopolicoro.it un elaborato: poesie, disegni, foto, video, brevi racconti o qualsiasi altra forma di libera espressione artistica. Gli elaborati verranno pubblicati sulla pagina Facebook 'Progetto Policoro - Diocesi di Acireale' e saranno valutati da una commissione. Agli autori degli elaborati ritenuti più meritevoli, uno per ogni fascia d’età (6-13, 14-18, 19-35), verrà donato un premio a sorpresa, in tema #restoreourearth. (Maria Gabriella Leonardi)

sabato 1 maggio 2021

SICILIA IN LUTTO La morte dell’arcivescovo Pio Vittorio Vigo, emerito di Acireale

   


Acireale. Lutto nella Chiesa siciliana per la scomparsa, all’età di 85 anni, dell’arcivescovo Pio Vittorio Vigo, emerito di Acireale. Il pastore è deceduto in una clinica a Verona dove era ricoverato per problemi polmonari pregressi. La notizia è stata data «con l’animo profondamente addolorato» dall’attuale vescovo di Acireale e vice presidente della Cei, Antonino Raspanti. Vigo era nato proprio ad Acireale il 4 novembre 1935. Era stato ordinato sacerdote nel 1958, poi si era recato a Roma per approfondire gli studi come alunno dell’Almo Collegio Capranica, conseguendo il dottorato in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1963. Rientrato in Sicilia, aveva insegnato filosofia in Seminario e religione nei licei statali, ricoprendo numerosi incarichi in diocesi, fino ad arrivare a es- sere vicario generale. Aveva anche affiancato monsignor Michele Cosentino, sacerdote molto popolare, nella conduzione della casa del clero di Aci di Sant’Antonio, l’Oasi (Opera assistenza sacerdotale interdiocesana).

Nel 1981 era stato nominato vescovo ausiliare di Catania; nel 1984 era stato nominato prima amministratore apostolico di Nicosia e l’anno successivo vescovo della stessa diocesi. Nel 1997 era diventato arcivescovo di Monreale dove era rimasto fino al 2002, quando era stato inviato a guidare la sua diocesi di provenienza, Acireale appunto, incarico mantenuto fino al 2011, quando aveva offerto le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.

«Profondità di vita spirituale, bontà, mitezza e semplicità sono stati i tratti caratteristici della sua personalità», ricorda la diocesi di Acireale in un comunicato. Vigo era conosciuto anche come “vescovo poeta”, per le numerose liriche e preghiere composte. In una delle raccolte che aveva pubblicato, intitolata Oltre il silenzio, figura un messaggio che gli aveva inviato Benedetto XVI: «Della tua operosità pastorale si hanno testimonianze in ogni luogo dove hai sempre rivelato un cuore di padre e hai impiegato lodevolmente ogni sollecitudine episcopale a vantaggio del clero e dei fedeli, per condurre tutti alla piena comunione con te. Anche la tua familiarità con le composizioni poetiche su temi religiosi è segno e documento della nobiltà dei tuoi sentimenti. Sono dunque molteplici i motivi della lode che noi ora vogliamo raccogliere e attestare».

Durante il suo episcopato Vigo aveva curato con dedizione la formazione dei sacerdoti, aveva incrementato l’attività del Serra Club e aveva favorito la riscoperta degli oratori. Più volte si era recato in Brasile e in Africa a visitare le missioni sostenute dalla diocesi. Nei prossimi giorni si saprà quando la salma rientrerà da Verona e quando saranno celebrate le esequie.

mercoledì 7 aprile 2021

Caltagirone, dai tre incontri al nuovo inno: la gioia contagia

«Contagiamoci di gioia! Perché…insieme c’è più festa » è il tema della Giornata dei giovani 2021 della diocesi di Caltagirone che si terrà su Zoom e che sarà preceduta da tre incontri sulla stessa piattaforma che graviteranno sul tema dell’anno pastorale 'Ti costituisco testimone di quel che hai visto'. Domani alle 20,45, si terrà l’incontro dedicato ai giovani 'Testimoni di speranza'. Venerdì, sarà la volta dell’incontro giovanissimi 'I have a dream'. Sabato alle 17 l’incontro cresimandi '007 alla ricerca del dono perduto'. La giornata unitaria di domenica sarà condotta dai formatori Anspi, Alessio Perniola e Gloria Manca, e vedrà la presenza del vescovo Calogero Peri. Un rappresentante dei giovani, uno dei giovanissimi e un cresimando racconteranno l’esperienza del loro incontro e sarà presentato l’inno appositamente composto per la Pastorale giovanile diocesana. 

Maria Gabriella Leonardi

sabato 3 aprile 2021

L’INIZIATIVA PROMOSSA DAL VESCOVO RASPANTI Acireale, 50mila euro dai preti per gli ospedali



 

 I sacerdoti della diocesi di Acireale hanno donato 50mila euro agli ospedali di Acireale e Giarre. Lo ha reso noto il vescovo Antonino Raspanti. I sacerdoti della diocesi, personalmente, durante il tempo di emergenza, hanno partecipato alla costituzione del fondo di solidarietà che sarà utilizzato per acquistare dispositivi per la lotta al Covid-19 destinati agli ospedali di Acireale e Giarre, ricadenti nel territorio della diocesi. «Le nostre strutture sanitarie – ha detto in una nota il vescovo Raspanti – si sono trovate spiazzate nell’affrontare questa nuova emergenza. La nostra diocesi ha puntato sulla prevenzione attraverso l’adozione di misure di contenimento del contagio. Ringrazio di vero cuore i sacerdoti che hanno promosso l’iniziativa per l’aiuto concreto che hanno offerto alla comunità tutta. Mentre compiamo questi atti solidali per guarire il mondo dalle ferite provocate dalla pandemia dobbiamo tenere lo sguardo rivolto all’esempio di Gesù Cristo, ponendo particolare attenzione nei confronti dei più deboli al fine di lenire le sofferenze. Attraverso quest’iniziativa abbiamo intenzione di creare una rete di solidarietà

affinché le persone si sentano confortate in un contesto all’interno del quale creare una spirale di bene. Tutto questo può essere un’opportunità per noi tutti per volgere lo sguardo al futuro con più serenità e speranza. La carità non si ferma ma si moltiplica».

Gratitudine è stata espressa da Giovanni Rapisarda, direttore del presidio ospedaliero Catania. «Sento forte l’esigenza – ha detto – di rimarcare la valenza esemplarmente significativa dell’iniziativa del vescovo Raspanti, che ha inteso sancire ed impreziosire, non solo con la sua reiterata visita pastorale ai pazienti in degenza nei reparti Covid, ma offrendo una nobile, tangibile e rara testimonianza di solidale e premurosa vicinanza con la costituzione del fondo, dal pregnante significato umano e cristiano».

Maria Gabriella Leonardi

giovedì 25 marzo 2021

LETTERA ALLA DIOCESI Peri: invitati dalla Vergine a purificare il cuore

 

Caltagirone

«Che questa pandemia, che tutti vogliamo dimenticare per la scia di sofferenza e di morte che ha portato, possiamo, invece, ricordarla perché ci ha aiutato a purificare i nostri cuori, a rinsaldare l’unità, la comunione, a rendere bello e trasparente il nostro amore, la nostra carità, a fare brillare di verità e di decoro le nostre celebrazioni, a rinnovare il nostro culto spirituale mettendo in gioco tutto quello che siamo e che possiamo fare perché, attraverso le opere di misericordia, l’amore di Dio riversato nei nostri cuori possa raggiungere tutti e anche i più lontani». È un passaggio della Lettera pastorale

Ave Maria Fonte d’Amore e Ponte di Dio che il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ha scritto per l’Anno giubilare mariano straordinario indetto in occasione del 450° anniversario dell’apparizione della Beata Vergine Maria al Ponte. La Lettera è stata consegnata alla diocesi in occasione dell’11° anniversario dell’ordinazione episcopale di Peri mentre l’Anno mariano prenderà il via il prossimo 6 agosto e si concluderà il 22 agosto 2022.

Il popolo calatino è particolarmente legato alla Beata Vergine Maria del Ponte. Infatti 450 anni la Madonna apparve nello specchio d’acqua limpida di una fonte, presso la quale una bambina si era recata per attingere l’acqua. Era il 15 agosto 1572 e il tutto è avvenuto in un povero quartiere della città di Caltagirone.

«Questa ricorrenza non può passare sotto silenzio per i forti richiami e rimandi spirituali che contiene e per la profonda incidenza mariana che questa apparizione ha avuto nella storia della nostra Chiesa – sottolinea Peri –. Da quella data generazioni ininterrotte di cristiani, che ci hanno preceduto in questo pellegrinaggio della fede, hanno accolto l’invito della Madre di Dio a purificare il proprio cuore con il Sacramento della riconciliazione, perché i nostri occhi potessero ritornare a vedere e a contemplare Dio». Il vescovo cappuccino esorta a svegliarsi dal sonno per vivere un’era ed un’ora nuova. «Dobbiamo trovare, aiutati anche da questo, il significato più profondo del messaggio che la Vergine Maria ci ha voluto lasciare».

MGL

domenica 7 marzo 2021

Oggi Acireale ricorderà il vescovo Arista

 

Oggi Acireale celebra la giornata pro beatificazione al venerabile Giovanni Battista Arista (1862-1920), religioso oratoriano e secondo vescovo della diocesi siciliana (dal 1907 al 1920). Questa sera alle 18 è prevista una Messa presieduta dal vescovo emerito di Ragusa, Paolo D’Urso, nella chiesa della Congregazione dell’Oratorio dove risposano le spoglie mortali di Arista. A causa della pandemia non si terrà la tradizionale conferenza dedicata alla vita e all’impegno pastorale del vescovo oratoriano definito proprio in questi giorni dal suo attuale successore Antonino Raspanti come una persona la cui virtù maggiore fu «il desiderio di non morire alla speranza».

 (Maria Gabriella Leonardi)

mercoledì 3 marzo 2021

GIOVANI Carità, digiuno, meditazione: il «cammino» secondo Acireale



 Lunedì 8 alle 20,30 si terrà la prima puntata di 'Camminiamo - i passi della Quaresima col vescovo Antonino', itinerario quaresimale promosso dalla pastorale giovanile della diocesi di Acireale, guidata da don Orazio Sciacca, insieme a don Arturo Grasso dell’ufficio Comunicazioni sociali. Una nuova sfida per superare le limitazioni imposte dalla pandemia. Le puntante andranno in onda su una tv locale e sulle pagine Facebook e Youtube della diocesi e della pastorale giovanile di Acireale. Lunedì 8, con l’ufficio catechistico si parlerà di preghiera;

il 15 insieme alla pastorale familiare si parlerà di digiuno; il 22, con l’ufficio Caritas si parlerà di carità. «In ogni incontro - spiega don Orazio - verrà lanciata la tematica che sarà commentata da alcuni giovani. Seguirà un servizio in cui interverrà l’ufficio diocesano coinvolto nella puntata. Concluderà il vescovo Antonino Raspanti». (Maria Gabriella Leonardi)

martedì 2 febbraio 2021

Parole e gesti dal lockdown, Acireale si racconta

 Il lockdown, l’impedimento di ogni celebrazione religiosa con la presenza dei fedeli, non ha fermato l’azione pastorale e la Chiesa si è subito adeguata alla inaspettata circostanza per continuare a stare vicina alle persone. La diocesi di Acireale è emblematica di questa prontezza. I momenti cruciali vissuti durante il confinamento sono stati raccolti nel volume «Effetto virale», La Voce dell’Jonio editrice, un libro che è testimonianza dello straordinario momento storico. Nel testo don Arturo Grasso, giovane sacerdote alla guida dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi, racconta insieme al giornalista Antonio Carreca le emozioni, il lavoro, le difficoltà incontrate e le modalità messe in atto per affrontare l’emergenza. L’8 marzo 2020 c’è incredulità dinanzi alla nota della Cei che disponeva la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose. Subito il vescovo di Acireale Antonino Raspanti, vicepresidente della Cei, incarica don Arturo di programmare la trasmissione delle Messe e delle altre principali celebrazioni in streaming. Adesso le celebrazioni in diretta online sono familiari ma in quel momento si partiva da zero. Per gli appuntamenti presieduti dal vescovo don Arturo cerca un luogo con una buona copertura del segnale Internet, e trova gli strumenti per trasmettere con immagini

nitide e audio ottimale. Migliorando la qualità della trasmissione, poi, aumentanoanche le connessioni delle persone (il libro presenta pure le statistiche delle visualizzazioni).

Vari sacerdoti interpellano don Arturo, che dà consulenze tecniche a tante parrocchie. «La Chiesa di Acireale – dice - si è fatta trovare pronta per entrare nelle case della gente senza lasciar solo nessuno». «Questo è il momento in cui le parrocchie si devono informatizzare» dice in quel frangente il vescovo Raspanti al suo giovane collaboratore per i media. Antonio Carreca «ha avuto il compito di informare ogni giorno, attraverso le edizioni radiofoniche o articoli su quotidiani, su come il virus veniva affrontato (o sfidato) nelle comunità », racconta nella prefazione don Roberto Strano, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano.

Il libro pubblica anche i comunicati diffusi dalla Cei, dalla Conferenza episcopale siciliana e dalla Diocesi, le foto dei momenti salienti, in cui spicca quella del vescovo inginocchiato davanti alla croce, nella cattedrale vuota, con don Arturo che cura la ripresa video del momento. Completano il libro «Effetto virale», con le testimonianze di varie figure professionali che raccontano come hanno vissuto il lockdown.

lunedì 25 gennaio 2021

I frati minori per il beato Allegra Anche via social

 


Delle giornate di preparazione itinerante nei luoghi della memoria del beato Gabriele Maria Allegra sono state promosse dai Frati minori di Sicilia per introdurre alla memoria del frate beato che ricorre domani. Allegra è stato presbitero, francescano e biblista siciliano, noto per aver tradotto in cinese tutta la Bibbia. Domani quindi, alle 18.30 nella chiesa San Biagio di Acireale (Ct) fra’ Antonio Catalfamo, ministro provinciale dei frati minori di Sicilia, accenderà

una lampada votiva presso la tomba del beato. Oggi, martedì 26 alle ore 21, sulle pagine Facebook e You-Tube dei Frati minori di Sicilia si terrà uno speciale dedicato al beato Allegra. (M.G.L)

mercoledì 6 gennaio 2021

Imprese, tradizione e aiuto della Caritas

 


Sostenere l'economia locale e aiutare anche chi si è trovato in difficoltà economica a seguito del Covid-19. È la missione di Rosso Melograno, l'emporio locale solidale della Caritas diocesana di Caltanissetta. I prodotti dell'emporio sono realizzati da piccole e medie aziende siciliane. La Caritas ha costituito una comunità di fornitori solidali che testimoniano le ricchezze e le tradizioni siciliane. Hanno aderito pasticcerie, mulini, aziende agricole, produttori di vino, olio e altri. «Ci siamo accorti – spiega il direttore della Caritas Giuseppe Paruzzo – che tantissime aziende stanno soffrendo moltissimo, soprattutto i piccoli produttori che non hanno una catena di distribuzione. Abbiamo pensato, quindi, di aiutarli: ci hanno fornito i loro prodotti a un prezzo "Caritas". Abbiamo messo assieme questi prodotti creando delle composizioni che abbiamo chiamato "panari", cesto di vimini tipico. Chi compra un "panaru" ha la certezza di acquistare buoni prodotti locali e il ricavato va in beneficenza». Viene finanziato in particolare un fondo Covid creato dalla Caritas nissena. «Ancora è in corso l'emergenza sanitaria – spiega Paruzzo – e insieme c'è un'emergenza sociale. Tante persone avranno bisogno di aiuto per la casa, per lo studio dei ragazzi, per il cibo. Stiamo rimpinguando questo fondo per avere risorse a disposizione».