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martedì 30 dicembre 2014

Alla Madonna del Ponte di Caltagirone atteso il nuovo anno nella preghiera

N on solo botti e cenone. Al nuovo anno c’è chi sceglie di dare il benvenuto anche con la preghiera. È il caso del Santuario diocesano Maria Santissima del Ponte e del Centro diocesano vocazioni di Caltagirone che alle 1.30 del 1° gennaio organizza la veglia di preghiera «Con Maria per contemplare la bellezza del Tuo volto». Da sei anni ormai l’antico Santuario della Madonna del Ponte apre le sue porte, nella notte fra il 31 dicembre e l’1 gennaio, per accogliere quanti vogliono affidare al Signore il nuovoanno. Don Francesco Di Stefano, rettore del Santuario e direttore del Centro diocesano vocazioni, spiega: «Riproponiamo la Veglia di preghiera per il nuovo anno non solo come occasione di incontro e di condivisione, ma anche come momento simbolico ed evocativo per la comunità credente. A Maria, arca della nuova alleanza e porta della fede, ci rivolgiamo, infatti, affinché ci guidi verso un nuovo tempo di grazia nella nostra vita che ci è donato nell’incontro con Gesù».
Maria Gabriella Leonardi

sabato 20 dicembre 2014

Messina, dalla Caritas un aiuto ai padri separati

La Caritas diocesana di Messina ha inaugurato il centro Osea, struttura voluta per dare sostegno alle famiglie ferite da separazioni e divorzi. Il Centro, inaugurato dall’arcivescovo Calogero La Piana, offrirà accompagnamento spirituale, si impegnerà a promuovere una genitorialità responsabile e darà anche ai papà separati la possibilità di un’accoglienza temporanea (fino a un anno) per aiutarli a raggiungere autonomia psicologica ed economica, necessaria per riorganizzare la loro esistenza. Dall’attività dei centri di ascolto, infatti, la Caritas ha rilevato come siano proprio i padri coloro che incontrano maggiori difficoltà, economiche e non solo, a seguito di una separazione. La Caritas è stata la regista del lavoro di rete che ha portato alla realizzazione del centro: in Quaresima ha lanciato il progetto e promosso una raccolta fondi. La responsabile della struttura è suor Vincenzina Raimondo, delle suore francescane dei poveri, religiose che da tempo si occupano di accompagnamento spirituale delle famiglie in crisi. Ma ci avvarrà anche di esperti volontari, tra cui avvocati, psicoterapeuti e mediatori familiari. Il centro ha preso il nome dal profeta Osea che nella Bibba narra della fedeltà di Dio in risposta all’infedeltà della sposa. «Ai progetti del Centro – precisa il direttore Caritas padre Gaetano Tripodo – collaborano anche papà separati».
Maria Gabriella Leonardi
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venerdì 19 dicembre 2014

«Missione donna» in Albania

CALTANISSETTA - 
Un progetto di sviluppo dell’artigianato locale e di promozione della donna nel nord dell’Albania. È l’iniziativa che porta avanti la Caritas diocesana di Caltanissetta durante l’Avvento. Acquistando un portasapone di ceramica si sostiene un gruppo di donne in un percorso di accompagnamento all’imprenditoria e l’avvio di una saponeria artigianale nella missione cattolica di Blinisht, nella diocesi di Sapa. Qualche giorno fa, da Caltanissetta alcuni volontari sono partiti a bordo di un pulmino della Caritas alla volta dell’Albania, per andare a ritirare i portasapone. Tra di loro c’era Donatella D’Anna che racconta: «La diocesi di Sapa è gemellata con la diocesi di Caltanissetta, un legame che nasce da un precedente rapporto di amicizia con la missione di Blinisht. Nella missione esiste già un’attività di produzione di ceramica. La nostra diocesi ha acquistato dei portasapone e, in tal modo, dà lavoro ai giovani del posto e finanzia l’avvio di una saponeria artigianale ove lavoreranno delle donne. Questa attività contribuirà all’emancipazione di queste donne e al loro inserimento lavorativo e si spera che questa iniziativa trovi poi un mercato insieme alle altre attività esistenti nella missione: la produzione di vino, olio, frutta. Si tratta di attività promosse dai missionari che, anche così, hanno voluto ridare dignità al lavoro della terra: dopo la caduta del regime, infatti, la popolazione aveva smesso di lavorare la terra perché le ricordava la costrizione del regime. Per l’Avvento non promuoviamo, quindi, solo una raccolta fondi ma il finanziamento di un progetto sostenibile. E questo è importante soprattutto per un Paese come l’Albania. Cerchiamo di fornire strumenti che aiutino gli abitanti a camminare da soli. Tutte le iniziative del gemellaggio vanno in questo senso. Neanche la nostra diocesi è ricca: incoraggiamo loro come incoraggiamo qui i nostri giovani con il progetto Policoro».
Maria Gabriella Leonardi
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martedì 16 dicembre 2014

Catania Emergenza sbarchi, l’aiuto degli studenti

D ue settimane fa, al porto di Catania, sbarcano quasi 300 migranti. Comune e Prefettura chiedono alla Caritas diocesana di provvedere a un pasto che telefona alla parrocchia Santissimo Crocifisso dei miracoli. Lì c’è un’aula studio che accoglie gratuitamente gli universitari. Quel sabato sono una ventina nell’aula. All’improvviso uno chiede: «Ragazzi, scusate, abbiamo un’emergenza. C’è qualcuno che ci può aiutare a fare 400 panini?». I ragazzi si alzano. Un tranquillo pomeriggio di studio diventa per caso un intenso pomeriggio per gli altri. Ma nessuno si tira indietro. Il parroco, padre Gianni Notari, gesuita, commenta: «L’aiuto offerto da questi ragazzi è stata una sorta di restituzione del gesto di gratuità che la parrocchia ha nei loro riguardi con questo spazio di accoglienza che è l’aula studi». Accanto all’aula vi sono delle stanze dove la comunità accoglie i senza dimora e l’aiuto dei ragazzi non è mancato neanche durante l’emergenza freddo. Di fronte all’emergenza sbarchi non è mancato l’aiuto degli studenti delle facoltà nei confronti dei migranti.
Maria Gabriella Leonardi

Carcere. Caltagirone, 100 Bibbie ai detenuti

Caltagirone. Domani oltre un centinaio di Bibbie verrà donato ai detenuti del carcere di Caltagirone. L’iniziativa è dell’associazione culturale Cassiodoro che, insieme alla diocesi calatina, promuove una giornata di riflessione sulle fragilità dell’uomo e sulle sue possibilità di riscatto. Alle 9.30, all’interno del penitenziario, il vescovo Calogero Peri presiederà la Messa. Al termine, monsignor Peri e il vicario episcopale per la cultura, don Francesco Brancato, in rappresentanza della Cassiodoro, consegneranno il testo sacro. «Questa iniziativa – spiega monsignor Peri – si colloca, per la nostra Chiesa diocesana, nel cammino in preparazione al convegno ecclesiale di Firenze. Dopo la mensa del Pane, vogliamo offrire anche la mensa della Parola per il riscatto e la redenzione dell’uomo». La diocesi, negli scorsi anni, accanto alla casa circondariale ha realizzato anche una casa di accoglienza per i parenti dei detenuti. «Consegnare simbolicamente una copia della Sacra Scrittura ai detenuti – conclude don Brancato – vuole essere espressione del desiderio che ha la Chiesa non solo di rendersi presente in questa particolarissima condizione di sofferenza e di solitudine, ma soprattutto di rendere presente lì Cristo e il suo Vangelo di speranza».
Maria Gabriella Leonardi
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venerdì 12 dicembre 2014

Messina, l’Avvento per i cristiani in Iraq

Dalla Caritas della diocesi siciliana un progetto di vicinanza concreta. Stasera un incontro di preghiera
L a Caritas di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela dedica l’Avvento alla sensibilizzazione sul dramma che vivono i cristiani in Iraq. «Abbiamo pensato – dichiara in una nota padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas diocesana – di sostenere un progetto che vada oltre i nostri confini per dare sostegno ai cristiani perseguitati in Iraq e costretti a fuggire nel vicino Kurdistan». Con l’iniziativa denominata 'Un grido dall’Iraq', la Caritas sosterrà il 'Progetto Casa' già lanciato su scala nazionale. L’obiettivo è garantire l’acquisto di 150 container per l’alloggio di altrettante famiglie irachene. Costo previsto: 3.140 euro a container. «Siamo certi – afferma padre Tripodo – che l’intera comunità messinese ci aiuterà ad alleviare le terribili condizioni vissute dalle famiglie irachene». Oggi alle 19 nella Chiesa di San Nicolò all’arcivescovado, Caritas e Comunità di Sant’Egidio promuovono un incontro di preghiera dedicato ai cristiani perseguitati nel mondo, e in particolare alle popolazioni irachene. Alla raccolta fondi è possibile aderire recandosi nella sede Caritas in via Emilia 19 a Messina, da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 oppure tramite bollettino postale o ancora attraverso il conto corrente aperto presso la Banca di Credito Cooperativo 'Antonello da Messina'.
Maria Gabriella Leonardi
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