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martedì 23 febbraio 2016

Acireale. Wake up, la «sveglia» della Risurrezione

Sta visitando, in questi giorni, tutte le zone pastorali della diocesi di Acireale l’icona dell’amore, realizzata per la Chiesa acese da un iconografo di Assisi e raffigurante Gesù crocifisso con la Madonna e san Giovanni ai piedi della croce, dentro una cornice ove sono raffigurati i santi protettori dei centri giovanili della diocesi. L’annuale festa del perdono diocesana, infatti, quest’anno si è moltiplicata in varie feste zonali. «In ogni appuntamento – dice don Mario Gullo, responsabile della pastorale giovanile acese – si tiene una veglia di preghiera durante la quale si aiutano i ragazzi a compiere un cammino di preghiera sull’icona biblica della resurrezione di Lazzaro». Domani ad Aci Sant’Antonio il secondo incontro del percorso. Il pellegrinaggio dell’icona è la prima tappa del progetto «Wake up» preparato dalla diocesi per risvegliare la pastorale giovanile. I prossimi step saranno la missione dei frati minori di Assisi (dal 7 al 16 ottobre) e il Giubileo diocesano dei giovani (il 15 ottobre).
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 18 febbraio 2016

Caltagirone. La Messa di Peri con le famiglie

U n’opportunità di riflessione in una giornata che ormai ha un sapore prevalentemente commerciale. È il senso della festa degli innamorati celebrata ogni anno per san Valentino dalla diocesi di Caltagirone. Quest’anno, sul tema “Dove c’è amore c’è misericordia”, si è tenuta nella chiesa di San Giuseppe di Palagonia (Catania) e ha visto la partecipazione di quasi 500 persone. «Abbiamo trattato il tema del conflitto all’interno della coppia», spiega Enzo Ruggieri che insieme alla moglie Fortuna dirige l’ufficio diocesano Famiglia e vita. «Il luogo naturale dell’amore è la famiglia – aggiunge – abbiamo cercato di far emergere bellezza della famiglia anche nel conflitto, se dopo il conflitto c’è il perdono. Non sempre dal conflitto si arriva al perdono. Ma la parola conflitto significa “pericolo” e “opportunità”: va quindi visto come un’opportunità di fare chiarezza». Il tema è stato affrontato in una relazione iniziale a cui sono seguiti dei laboratori. «È stato bello vedere – testimonia Enzo Ruggieri – coniugi con tanti anni di matrimonio alle spalle dare consigli alle giovani coppie». Il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ha presieduto la Messa e nell’omelia ha sottolineato come solo nell’incontro con Gesù la coppia si completi. All’offertorio ogni coppia ha portato all’altare un cuore, segno di un amore che non è fine a se stesso.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 6 febbraio 2016

Si sposano e donano Poi vita con gli ultimi

Si sposeranno due giorni prima di San Valentino donando tutto ai poveri. Sono Riccardo Rossi e la futura sposa Barbara Occhipinti che venerdì 12 celebreranno il loro matrimonio nella chiesa di Maria Immacolata a Pedara, alle pendici dell’Etna. Regaleranno la lista nozze alla casa famiglia 'Oasi della Divina Provvidenza' di Pedara, ove hanno scelto di vivere assistendo senza dimora, disabili psichici e fisici, senza lavoro, persone agli arresti domiciliari e donne e uomini che nessuno vuole accogliere. La loro scelta ha suscitato una gara di solidarietà tra chi conosce la loro storia anche solo per averla letta sulla pagina Facebook 'La gioia', gestita da Riccardo. Tra i tanti regali, gli abiti di nozze, la torta nuziale e i cuochi che si sono offerti volontari per preparare il banchetto. La parrocchia li ha adottati e diverse coppie del corso prematrimoniale sono diventate volontari della casa famiglia, tra l’altro, legata da una collaborazione alla missione di Fratel Biagio Conte. I due promessi sposi sperano, con il loro matrimonio, di sostenere alcuni progetti dell’associazione 'Insieme Onlus' (www.insieme.ct.it) che gestisce la casa famiglia. Tra questi progetti, la coltivazione di zafferano biologico a cura di persone con ritardo psichico medio-grave; un impianto di lumache per la raccolta di bava biologica eseguita da persone con lesione midollare; la coltivazione di spirulina ad opera soggetti svantaggiati con provvedimento di affido. Riccardo e Barbara il 24 saranno in udienza dal Papa.
Maria Gabriella Leonardi

Qui Sicilia. Quei 200 «sì»

 Caltagirone. Una serie di coincidenze caratterizza, quest’anno, la celebrazione della giornata della vita a Caltagirone: oltre ad essere l’anno del Giubileo della misericordia e l’anno del bicentenario di fondazione della diocesi, ricorrono anche i 30 anni del locale Centro di aiuto alla vita.
«Il nostro Centro è nato nel 1986 per la lungimiranza del fondatore, don Michele Cannizzo – racconta la presidente, Alba Turco –. L’idea era quella di aiutare le donne in difficoltà e allora c’erano molte ragazze-madri in difficoltà perché rifiutate dalle famiglie ». Alba Turco è presidente da 15 anni: «In questi tre lustri – ricorda – abbiamo avuto la gioia di aiutare a far nascere oltre 200 bambini. L’anno scorso abbiamo seguito 80 donne di cui 30 in gravidanza. Nel 2015 abbiamo seguito la gravidanza e la nascitadi 25 bambini; altri due sono nati agli inizi di quest’anno». La triplice ricorrenza sarà ricordata stamane alle ore 11 in un’eucaristia che il vescovo Calogero Peri celebrerà nella cattedrale di Caltagirone e che sarà trasmessa in diretta da Raiuno. Come ogni anno, il Cav-Movimento per la vita, insieme all’Ufficio diocesano per la famiglia e la vita e il Centro per i metodi naturali di regolazione della fertilità 'Maria Regina della famiglia' saranno impegnati a diffondere il messaggio della Cei per la giornata per la vita. Saranno offerte primule alle neo mamme e alle mamme in attesa ricoverate in ospedale e dinanzi alle parrocchie per raccogliere fondi per l’aiuto alle mamme seguitedal Cav.
Maria Gabriella Leonardi