Questo blog raccoglie i miei articoli pubblicati sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire". Sono articoli in cui mi sforzo di raccontare cosa fanno tanti siciliani che si prodigano per gli altri e testimoniano tra gli uomini l'amore e la presenza di Dio. Questo blog vuole essere un omaggio e un grazie ai numerosi credenti siciliani che ho il piacere di conoscere e che con la loro testimonianza arricchiscono anche la mia vita e mi spronano ad essere migliore. MGL
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giovedì 21 luglio 2016
Le fiamme devastano campo rom Migrantes: «Restiamo accanto alle famiglie»
Catania. Nei giorni scorsi un incendio probabilmente doloso ha distrutto l’accampamento di via Divino Amore nel quartiere Zia Lisa. Alcune famiglie rom sono rimaste e hanno tentato di ricostruire nuovi accampamenti di fortuna, nonostante i ripetuti inviti delle autorità a lasciare la zona per motivi di sicurezza. Ieri, in questo luogo desolato, sono arrivati i volontari della Migrantes di Catania, diretta dal diacono Giuseppe Cannizzo, che hanno distribuito beni di prima necessità, alimenti e vestiario.Lo stesso campo, nell’agosto scorso, era stato già colpito da un rogo che distrusse in parte la baraccopoli. Quest’anno invece le fiamme lo hanno raso al suolo. «Ancora una volta ci troviamo a commentare un episodio spiacevole - ha spiegato Cannizzo - il nostro pensiero è andato subito ai numerosi bambini che hanno vissuto attimi terribili. Continueremo la nostra pastorale accanto alle famiglie invitandole a scegliere un nuovo presidio più sicuro evitando ogni forma di ghettizzazione». (M.G.L.)
sabato 26 marzo 2016
Con i poveri di Catania per imparare a cucinare
Imparare l’arte della cucina, ma anche a servire i più bisognosi e combattere lo spreco alimentare. È il senso della collaborazione nata tra la mensa dell’Help Center della Caritas di Catania e l’Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e turistici 'Rocco Chinnici' di Nicolosi. Studenti e professori, infatti, hanno trascorso due pomeriggi tra i fornelli, allestito la sala della mensa, preparato i tavoli e servito la cena a più di trecento persone. Gli studenti hanno anche contribuito alla spesa con un colletta che ha coinvolto tutte le classi dell’istituto. «Nell’anno del Giubileo – ha spiegato la professoressa Anna Dolei, insegnante di religione – abbiamo pensato a un’opera di misericordia corporale che potesse avvicinarci ai più bisognosi. Subito ci siamo rivolti alla Caritas. I nostri ragazzi hanno potuto constatare che le persone in difficoltà sono tante ed apprezzare il fondamentale operato dei tanti volontari che sostengono le varie attività della Caritas stessa». Dalla Caritas contano su questa preziosa collaborazione con l’istituto alberghiero perché continui anche in altri periodi dell’anno, al fine di sensibilizzare gli studenti al volontariato e impegnare i futuri chef contro lo spreco alimentare. «Ringrazio la preside, gli insegnanti e tutti gli studenti – ha detto don Piero Galvano, direttore della Caritas catanese – che hanno partecipato a questa lodevole iniziativa di misericordia. Sono certo che questa collaborazione proseguirà per il bene di tanti fratelli bisognosi».
Maria Gabriella Leonardi
Maria Gabriella Leonardi
sabato 16 maggio 2015
Il sindaco Bianco consegna alla Caritas i nuovi locali per ingrandire l’Help center
La mensa dell’Help Center della Caritas di Catania da ieri dispone di nuovi locali consegnati dal sindaco Enzo Bianco e concessi dal comune in comodato gratuito. Può accogliere 60 persone e aumenterà la capienza sino a 150 per turno. Ampliata anche la cucina che sarà dotata di un piccolo deposito temporaneo per gli alimenti. Previsto l’ammodernamento del Centro di ascolto che ospiterà un ambulatorio composto dai medici volontari che hanno aderito alla 'Rete d’accoglienza sanitaria'. Sarà favorito l’accesso alle cure specialistiche. Tutto l’Help Center sarà ristrutturato nelle prossime settimane. Il Comune si farà carico di alcuni lavori, le altre spese saranno a carico della Caritas.
Maria Gabriella Leonardi
martedì 3 febbraio 2015
Una mensa nel cuore del disagio
Catania
Realizzare una mensa per i poveri nel quartiere periferico di Librino a Catania. È il progetto che porta avanti la Caritas diocesana di Catania e per cui è in corso una gara di solidarietà che culminerà, giovedì, in occasione della festa patronale di Sant’Agata. La mensa sarà intitolata al beato cardinale Dusmet, sorgerà nella parrocchia 'Resurrezione del Signore' e potrà ospitare oltre 200 persone; i lavori inizieranno in estate.
Conosce bene Librino il direttore della Caritas diocesana, don Piero Galvano, da dieci anni parroco nel quartiere San Giorgio, al confine con Librino: «Nelle periferie della città – spiega – la crisi, la sofferenza materiale e spirituale, è più avvertita e diventa spesso drammatica. Soprattutto in tempi di disoccupazione è la mafia che dà lavoro con lo spaccio di droga e i furti». La mensa nasce per venire incontro alle famiglie del posto. Per la sua realizzazione saranno devoluti la colletta per il pontificale di Sant’Agata, il ricavato dalla cassetta delle offerte in Cattedrale durante i giorni della festa e i proventi di un sorteggio promosso dagli 'Amici del Rosario' e dalle 'Associazioni Agatine' per la Missione Sant’Agata. Un’altra raccolta è promossa nella libreria San Paolo di via Vittorio Emanuele. Sacerdoti e diaconi stanno donando un piccolo contributo mensile in favore di un’opera che mobilita tutta la Chiesa catanese, a partire dall’arcivescovo Salvatore Gristina. Altre donazioni anche dal Lions club di Misterbianco e da un istituto religioso di suore, che, nel nascondimento, ha deciso, a livello nazionale, di donare 35mila euro. La prima offerta per la mensa, di 10mila euro, è arrivata l’anno scorso dal premio nazionale alla solidarietà, istituito dalla Caritas carmelitana italiana in memoria del 'Beato Dusmet'.
Maria Gabriella Leonardi
lunedì 21 luglio 2014
La Caritas di Catania «Da noi migranti in abbandono Meritano dignità»
CATANIA
Una delle foto inviate dalla Caritas Catania |
Vivono in uno stato di abbandono i migranti ospitati in questi giorni a Catania, nella struttura sportiva 'Palaspedini'. Una situazione denunciata dalla Caritas diocesana di Catania che, attraverso un comunicato e grazie anche all’ausilio di fotografie, testimonia le condizioni assurde in cui si trovano queste persone. All’interno dell’angusto palazzetto dello sport, ormai dismesso, un centinaio di migranti staziona lungo i gradoni sopra mucchi di materassini maleodoranti, in condizioni igienico-sanitarie precarie, con transenne che fungono da box improvvisati in spazi ristretti e angusti.
La Caritas continua a richiamare l’attenzione sul fatto che tutte queste persone restano in balìa di se stessi e che, in assenza di adeguati controlli di sicurezza, transitano, poi, negli spazi antistanti. Non potendo essere trattenuti, molti di questi migranti poi si disperdono nella città; non pochi gravitano attorno alla stazione, ove spesso si rivolgono all’HelpCenter gestito dalla stessa Caritas. Ma sono anche molti coloro che decidono di lasciare la città per raggiungere altre località del Nord oppure Paesi nordeuropei dove spesso sono attesi da parenti o amici.
Il caldo ha ulteriormente peggiorato la già delicata situazione e si sono registrati anche momenti di nervosismo tra migranti e abitanti del quartiere che ospita la struttura sportiva. Sabato scorso, infatti, i volontari della Caritas che erano giunti per portare dei vestiti e generi di prima necessità a questi ospiti, hanno assistito, increduli, ad una rissa tra migranti e italiani. Forse la notevole presenza di immigrati nella piazza, in evidente stato di abbandono, crea fastidio. La Caritas riferisce che solo il pronto intervento delle forze dell’ordine ha ripristinato la calma.
Il direttore della Caritas catanese, don Piero Galvano, ha dichiarato: «I migranti meritano maggiore dignità e rispetto. L’accoglienza è segno di grande civiltà. Ogni persona bisognosa ha diritto di essere aiutata. Se ciascuno di noi si trovasse a vivere nelle condizioni in cui soggiornano gli immigrati – ha aggiunto il sacerdote –, non pretenderebbe dagli altri aiuto, rispetto e accoglienza? Motivo per il quale, come ribadito più volte, occorre rinsaldare la rete di collaborazione tra associazioni e istituzioni attraverso una proficua comunicazione che rimetta al centro l’immigrato come persona e non come oggetto».
MARIA GABRIELLA LEONARDI
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venerdì 27 giugno 2014
Catania. Da «bene mafioso» ad alloggio per ragazze madri
Nuova vita a Catania per un bene confiscato alla mafia che, insieme a un appartamento in comodato gratuito, diventeranno dormitori per donne e ragazze madri con figli, che vivono in stato d’indigenza. L’immobile confiscato si trova nel capoluogo etneo in via Damiano Chiesa; consta di 3 vani, più il bagno e la cucina. Il Comune di Catania lo ha affidato in comodato d’uso gratuito alla Caritas di Catania, dopo la richiesta inoltrata all’Agenzia nazionale per i beni confiscati e alla prefettura. In un comunicato, la Caritas diocesana di Catania ringrazia la direzione Patrimonio per la sensibilità dimostrata nell’iter burocratico per l’assegnazione della struttura.
Il secondo appartamento in comodato d’uso gratuito non è un bene confiscato alla mafia. Si trova nel centro di Catania, in via Vittorio Emanuele, ed è stato concesso, invece, dall’Azienda ospedaliera 'Vittorio Emanuele - Policlinico'. L’appartamento dispone di 12 vani, 4 bagni, 2 cucine a cui vanno aggiunti un’ampia terrazza e un garage. La Caritas catanese annuncia che gli immobili verranno destinati a donne che versano in situazioni di disagio economico, morale e sociale, con figli a carico, lavoratrici a basso reddito o anche non lavoratrici. La permanenza minima sarà di 3 mesi. L’Help Center si occuperà della valutazione e dell’inserimento di donne con figli minori. Per ilbene confiscato alla mafia, la Cei, attraverso l’episcopato siciliano, ha approvato il progetto 'Housing First'. Mentre il secondo appartamento rientra nel progetto 'Policlinico'approvato da Caritas italiana.Tutte le spese ordinarie e straordinarie saranno a carico dei rispettivi progetti, compresi i costi per le utenze. Gli ospiti dovranno provvedere solo ai generi alimentari, ma la Caritas ha assicurato un aiuto supplementare. I lavori di ristrutturazione, acquisto di elettrodomestici e arredamentosi stanno ultimando.
Maria Gabriella Leonardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria Gabriella Leonardi
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martedì 10 giugno 2014
Catania. Ladri alla Caritas Rubato il cibo per i poveri
Catania. Nella notte tra domenica e ieri ignoti si sono introdotti nei locali dell’Help Center di Catania gestito dalla Caritas diocesana. Sono state rubate due buste di spesa contenenti pasta, conserve e pomodori pelati che sarebbero serviti per la mensa serale. Forzati anche armadietti e cassetti all’interno delle stanze del centro di ascolto, dove c’erano solo documenti. Il direttore di Caritas Catania, don Piero Galvano, ha lanciato un appello: «La Caritas non negherà mai a nessuno un aiuto, chi ha bisogno può rivolgersi all’Help Center o al Centro di ascolto. Noi come Chiesa accogliamo indistintamente tutti, stranieri e italiani».
Maria Gabriella Leonardi
lunedì 6 febbraio 2012
Ricoveri notturni, a Catania la Caritas aumenta gli sforzi - Avvenire
Ricoveri notturni, a Catania la Caritas aumenta gli sforzi - Avvenire
Anche a Catania le richieste di ricovero notturno da parte dei senza dimora, in questi giorni, sono aumentate sensibilmente, anche se le temperature non sono ai livelli del CentronordItalia. Lo riferisce la Caritas diocesana di Catania. Per venire incontro a questo incremento di richieste di aiuti, attivando la rete del volontariato sociale, nel capoluogo etneo sono stati predisposti ulteriori trenta posti letto per i senza dimora della città che si aggiungono a quelli esistenti. Sono stati quindi sistemati dieci posti letto nella “Locanda del Samaritano”, il centro di accoglienza aperto 24 su 24 della Caritas; altri dieci posti letto nel dormitorio “Il Faro” di Via Acquicella Porto e, infine, ulteriori dieci posti letto nella parrocchia “Crocifisso dei Miracoli”, di padre Gianni Notari. La Caritas diocesana di Catania, inoltre, in sintonia con un presidio leggero messo in campo insieme al Comune di Catania, ha predisposto un’unità di crisi presso l’Help Center, una sorta di pronto soccorso sociale sito nei pressi della stazione ferroviaria centrale di Catania. Qui vengono accolte le richieste di ricovero notturno da parte dei senza tetto e da qui parte anche un’unità di strada che è stata potenziata per far fronte alle crescenti richieste di assistenza in strada.
Maria Gabriella Leonardi
Maria Gabriella Leonardi
7 febbraio 2012
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