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venerdì 27 giugno 2014

Catania. Da «bene mafioso» ad alloggio per ragazze madri

Nuova vita a Catania per un bene confiscato alla mafia che, insieme a un appartamento in comodato gratuito, diventeranno dormitori per donne e ragazze madri con figli, che vivono in stato d’indigenza. L’immobile confiscato si trova nel capoluogo etneo in via Damiano Chiesa; consta di 3 vani, più il bagno e la cucina. Il Comune di Catania lo ha affidato in comodato d’uso gratuito alla Caritas di Catania, dopo la richiesta inoltrata all’Agenzia nazionale per i beni confiscati e alla prefettura. In un comunicato, la Caritas diocesana di Catania ringrazia la direzione Patrimonio per la sensibilità dimostrata nell’iter burocratico per l’assegnazione della struttura. Il secondo appartamento in comodato d’uso gratuito non è un bene confiscato alla mafia. Si trova nel centro di Catania, in via Vittorio Emanuele, ed è stato concesso, invece, dall’Azienda ospedaliera 'Vittorio Emanuele - Policlinico'. L’appartamento dispone di 12 vani, 4 bagni, 2 cucine a cui vanno aggiunti un’ampia terrazza e un garage. La Caritas catanese annuncia che gli immobili verranno destinati a donne che versano in situazioni di disagio economico, morale e sociale, con figli a carico, lavoratrici a basso reddito o anche non lavoratrici. La permanenza minima sarà di 3 mesi. L’Help Center si occuperà della valutazione e dell’inserimento di donne con figli minori. Per ilbene confiscato alla mafia, la Cei, attraverso l’episcopato siciliano, ha approvato il progetto 'Housing First'. Mentre il secondo appartamento rientra nel progetto 'Policlinico'approvato da Caritas italiana.Tutte le spese ordinarie e straordinarie saranno a carico dei rispettivi progetti, compresi i costi per le utenze. Gli ospiti dovranno provvedere solo ai generi alimentari, ma la Caritas ha assicurato un aiuto supplementare. I lavori di ristrutturazione, acquisto di elettrodomestici e arredamentosi stanno ultimando. 
 Maria Gabriella Leonardi 
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