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domenica 21 gennaio 2024

La storia. I cattolici cinesi salvano la casa di padre Allegra (e il Papa li aiuta)

 


Anche papa Francesco sostiene la ristrutturazione della casa natale del beato Gabriele Allegra, a San Giovanni La Punta, provincia di Catania e diocesi di Acireale, e ha aderito all’iniziativa “Una mattonella per il beato”Il francescano siciliano è noto per avere tradotto in cinese la Bibbia, pubblicata a Hong Kong nel 1968 e ancora oggi largamente usata. Un testimone da riscoprire oggi, Domenica della Parola di Dio.

Nato nel 1907, Giovanni Stefano Allegra, il suo nome al secolo, primogenito di otto figli, fin dalla più tenera età mostrò un’intelligenza e una memoria non comuni. A 11 anni entrò a far parte dell’Ordine dei frati minori nel convento di San Biagio ad Acireale. Completò i suoi studi a Roma e venne ordinato sacerdote il 20 luglio 1930. Nella Città eterna i colloqui con fra Cipriano Silvestri, ex missionario in Cina e direttore della rivista “Le Missioni Francescane”, insieme alla lettera di Pio XI in occasione del sesto centenario della morte del beato Giovanni da Montecorvino, lo confermano nel suo desiderio di recarsi in Cina come missionario. E gli ispirarono l’idea di tradurre la Bibbia in cinese, avendo saputo che ancora non esisteva una traduzione cattolica integrale di Antico e Nuovo Testamento.

Fra Gabriele partì nel 1931, a 24 anni. Nel Paese di mezzo si dedicò allo studio dell’idioma che apprese con sorprendente velocità il che gli permise di poter iniziare presto il suo apostolato fra la gente. Alla fine del 1932 divenne rettore del Seminario minore di Heng Yang. Nel 1935 iniziò quindi la traduzione della Bibbia, che completò, nella prima stesura, in poco meno di dieci anni. Lavorava nelle ore notturne e nei ritagli di tempo. Lavorò anche sotto i bombardamenti giapponesi nel corso della guerra scoppiata nel luglio del ’37. Nel 1945 fondò a Pechino uno Studio Biblico, con la partecipazione di sacerdoti cinesi chiamati ad aiutarlo a rivedere la traduzione. Nel 1963 creò a Singapore anche uno Studio sociologico. Si consumò nello studio e nell’apostolato. All’estero si diffuse la sua fama di studioso, in Cina la sua fama di santità, manifestata anche nel suo amore per i lebbrosi. Morì a Hong Kong il 26 gennaio 1976. Ed è stato beatificato nel 2012.

Nel 2017 una suora cinese, giunta con altri connazionali cattolici a San Giovanni La Punta, trovò la casa dove il beato Allegra era nato diroccata, con vicine alcune costruzioni abusive. Da tempo, infatti, l’edificio non apparteneva più alla famiglia del francescano. I pellegrini decisero di salvare la casa e organizzarono in Cina una raccolta fondi. La casa fu così acquistata e poi donata ai frati minori di Sicilia.

Il nipote di padre Allegra, Rosario, ha seguito da vicino i lavori di ristrutturazione. Come racconta la nipote di padre Allegra, Chiara, si è pensato in seguito di continuare a raccogliere offerte per la manutenzione dell’abitazione, prendendo a modello la “strada mattonata” da Assisi a Santa Maria degli Angeli. È partita così l’iniziativa di “una mattonella per la casa del beato”, dove chiunque può acquistarne una, su cui viene inciso il suo nome, con un’offerta minima di 50 euro. Finora sono stati così lastricati il vialetto e il cortile e l’intenzione dei promotori dell’iniziativa è di rendere la casa un centro di accoglienza e di spiritualità.

In occasione di un convegno organizzato da una comunità parrocchiale di Roma, è venuto a conoscenza del progetto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, che ne ha parlato con il Papa. Francesco ha voluto contribuire con un’offerta per una mattonella e lo stesso ha fatto Parolin. Lo scorso 22 ottobre, Giornata missionaria mondiale, la mattonella con il nome del Pontefice è stata benedetta dal vescovo ausiliare di Hong Kong, Joseph Ha Chi-Shing.

Sono numerosi i pellegrini cinesi che giungono a San Giovanni La Punta. I parenti di padre Allegra si sono recati in passato in Cina, ricevendo un’accoglienza calorosa e sperimentando direttamente come sia vivo il ricordo e la devozione nei confronti del francescano.

La sua casa si trova per la precisione in via soldato Salvatore Torrisi 16 a San Giovanni la Punta. Per visitarla ci si può rivolgere all’associazione “Gabriele fra le genti onlus”.

MGL

sabato 16 novembre 2019

Aperta la casa del beato Allegra

A San Giovanni La Punta. La storia del frate che tradusse la Bibbia in cinese

San Giovanni La Punta ( Catania)
stata inaugurata, a San Giovanni La Punta, nel Catanese, la casa natale del beato Frate Gabriele Allegra, religioso che ha tradotto la Bibbia in cinese. La famiglia di fra’ Gabriele da tempo desiderava recuperare l’immobile. A rendere possibile l’acquisto e la ristrutturazione sono state, soprattutto, le offerte dei fedeli cinesi di Hong Kong. In particolare, sister Mary Lucy Chung Osf dell’Istituto Suore Francescane Missionarie di nostra Signora Addolorata, che aveva conosciuto padre Gabriele in vita, dopo aver visitato la casa, decise di raccogliere i fondi per il progetto di recupero e, insieme a fra’ Matthias, girò le 13 parrocchie di Hong Kong. L’immobile è stato acquistato dai Frati minori di Sicilia grazie a queste donazioni e affidato in comodato d’uso gratuito al-È l’associazione “Fra Gabriele tra le genti”. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, Fra Antonino Catalfamo, ministro provinciale dei frati minori di Sicilia e 32 pellegrini da Hong Kong.
Chiara Allegra, pro nipote del beato racconta: «Ci hanno detto che grazie a nostro zio possono leggere la Parola di Dio, che è stato un ponte tra Sicilia e Cina e che questa casa è abitata da entrambi i popoli». I familiari di frate Allegra, a 40 anni dalla sua morte, si recarono in Cina e sentirono un ricordo ancora molto viva del beato. «Dopo 4 mesi in Cina – racconta Chiara – mio zio già pronunciava le omelie in cinese. A mano a mano che traduceva i singoli libri della Bibbia venivano pubblicati; negli ultimi anni fu pubblicata la versione integrale. Tradusse tutta la Bibbia da solo in 4 anni, poi
chiese al suo ordine di fondare lo studio biblico per la revisione dei testi».
Nei giorni dell’inaugurazione la presenza di tanti frati ha fatto respirare profumo di san Francesco a San Giovanni La Punta. «In questa casa – aggiunge Chiara Allegra – vogliamo realizzare attività sociali e spirituali in collaborazione con i frati. Vogliamo che sia una casa di catechesi, di accoglienza per le povertà, materiali, spirituali e culturali».
Nato il 26 dicembre 1907 frate minore, sacerdote dal 1930, il futuro beato arrivò in Cina nel 1931. Alla traduzione della Bibbia lavorò insieme al vescovo Raffaelangelo Palazzi. Dal 1939 al 1944 si focalizzò sull’Antico Testamento che completò una volta trasferitosi definitivamente, era il 1950, ad Hong Kong, dove con l’ausilio di alcuni collaboratori si dedicò principalmente al Nuovo Testamento. La traduzione completa fu ultimata nel 1961. Morì ad Honk Kong il 26 gennaio 1976. È stato proclamato beato il 29 settembre 2012.
MGL