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giovedì 24 ottobre 2019

NEL SEMINARIO Acireale, incontri sulla santità in Sicilia

Acireale
La santità non è una meta impossibile ma un traguardo a portata di mano. Partendo da questa certezza il Seminario di Acireale ha deciso di dedicare gli incontri mensili di preghiera che organizza nella propria cappella maggiore, ai santi siciliani più vicini ai nostri giorni. Non tutte le figure scelte sono state agli onori degli altari, ma per tutte è in corso il processo. È così ad esempio per Rosario Livatino, il giudice «ragazzino » ucciso dalla mafia, a cui è dedicato oggi il primo degli incontri alle 19.
Il 21 novembre sarà dedicato alla venerabile Lucia Mangano, sostituta-superiora delle Orsoline di San Giovanni La Punta. Il 12 dicembre si mediterà sul beato don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia. Il 16 gennaio sarà la volta del beato Gabriele Maria Allegra, il frate francescano, originario di San Giovanni La Punta, che per primo tradusse la Bibbia in cinese. Il 13 febbraio sarà la volta della beata Pina Suriano, giovane nota soprattutto per il supporto dato alla comunità diocesana del suo paese,
Partinico, da catechista e guida all’interno dell’Azione cattolica. Il 12 marzo protagonista della meditazione sarà sant’Annibale Maria di Francia, messinese, fondatore delle congregazioni dei rogazionisti del Cuore di Gesù e delle figlie del Divino Zelo. Il 23 aprile sarà dedicato al beato cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, distintosi a Catania, nell’800 per essere stato testimone della carità evangelica e aver fatto rifiorire l’attività pastorale e spirituale della chiesa locale. L’ultimo incontro è dedicato al venerabile Giovanni Battista Arista che fu vescovo proprio nella diocesi di Acireale e caratterizzò il suo episcopato per la volontà di realizzare in ogni parrocchia l’oratorio festivo, quale centro di aggregazione per i ragazzi e cattedra di insegnamento religioso.
In ogni incontro la meditazione sarà tenuta dal rettore, don Marco Catalano, che spiega: «Evidenzieremo i tratti salienti di ogni figura e il messaggio, il carisma che porta». La santità «non va pensata come appannaggio di alcuni prescelti e lontani, le figure di santi che proporremo sono tutte legate alla nostra terra».
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