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mercoledì 4 novembre 2015

Un sabato sera in compagnia dei giovani santi

Sabato sera ad Acireale, oltre un centinaio di giovani hanno preferito, ritrovarsi insieme in chiesa, piuttosto che al pub, a pregare e riflettere sulla vita dei santi, per nulla intimoriti dal maltempo insistente. L’occasione è stata la veglia «Ancorati alla speranza», promossa dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile insieme a tutte le realtà giovanili diocesane.
Ma cosa ci può essere di accattivante per i giovani nella vita dei santi, al giorno d’oggi? «Ci sono figure giovani come Carlo Acutis - dice Simone Musmeci, della parrocchia Maria Santissima del Carmelo di Acireale che sono stati ragazzi come noi, per questo attirano e li sentiamo vicini: anche loro hanno avuto difetti, erano fragili come noi, ma ce l’hanno fatta, non sono irraggiungibili».
Durante l’incontro, guidato dal vicario generale della diocesi di Acireale, Guglielmo Giombanco, ci si è particolarmente soffermati nel ringraziare il Signore per il dono della santità 'giovane'. «In serate come questaaggiunge Andrea Romeo, della parrocchia Cattedrale di Acireale - l’obiettivo della pastorale giovanile è quello di mostrare i santi non come dei supereroi, come spesso forse vengono rappresentati dalla tradizione della nostra zona, ma come uomini e donne come noi, che nel loro tempo storico hanno incarnato il Vangelo, nella semplicità». Insomma, i santi come compagni di viaggio. «Come giovane di Azione cattolica - aggiunge Andrea - sento vicino Pier Giorgio Frassati. Mi piace la sua semplicità. Era di estrazione borghese e dedicò la sua vita agli ultimi, non abbandonando gli studi. Amava dire 'Vivere e non vivacchiare'. E poi, per la mia esperienza nell’oratorio salesiano, San Giovanni Bosco è stato per me un punto di riferimento, sin da piccolo».
Maria Gabriella Leonardi

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