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martedì 2 giugno 2015

Agrigento Un 'pasto sospeso' per i poveri

Ad Agrigento parte l’iniziativa del 'pasto sospeso' grazie alla collaborazione tra la cooperativa sociale 'Al Kharub' e la Caritas diocesana. La cooperativa gestisce, da un anno, una gastronomia di cucina etnica africana denominata 'Ginger-people& food', nel comune di Favara, nei Sette cortili, presso il Farm Cultural Park.
Carmelo Roccaro, della cooperativa, spiega: «Non abbiamo inventato nulla di nuovo. Abbiamo preso spunto dall’iniziativa 'caffè sospeso' di Napoli che permette a un cliente di offrire un caffè ad un’altra persona. Con l’iniziativa del 'pasto sospeso' vogliamo dare, anche ad Agrigento, la possibilità a una persona meno abbiente di consumare un pasto caldo pagato da un’altra. Collaboriamo con la Caritas diocesana da molto tempo. Ogni cliente che viene a mangiare da noi può pagare un pasto, o una parte di un pasto, a chi non può permetterselo. Raccoglieremo tutte le offerte in una cassetta. Quando la Caritas avrà necessità di qualche pasto e ci chiamerà noi le indicheremo la nostra disponibilità di pasti e sarà la stessa Caritas che ci manderà le persone che dovranno mangiare: in tal modo la Caritas farà da filtro e si eviterà che qualcuno ne approfitti».
L’iniziativa rientra nella Campagna mondiale 'One Human Family, Food for All', per il sostegno alimentare dei più poveri e l’affermazione del diritto al cibo. Cinque euro raccolte equivarranno ad un pasto al quale la gastronomia Ginger aggiungerà gratuitamente una bottiglia di acqua minerale.
«Ci auguriamo – continua Roccaro – che anche altri esercizi sposino l’iniziativa: in tal modo, sul territorio, si creerà un’offerta più ampia». Dopo alcuni giorni di preparazione già a partire dal prossimo venerdì sarà possibile pagare i primi 'pasti sospesi'.
Maria Gabriella Leonardi
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