Questo blog raccoglie i miei articoli pubblicati sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire". Sono articoli in cui mi sforzo di raccontare cosa fanno tanti siciliani che si prodigano per gli altri e testimoniano tra gli uomini l'amore e la presenza di Dio. Questo blog vuole essere un omaggio e un grazie ai numerosi credenti siciliani che ho il piacere di conoscere e che con la loro testimonianza arricchiscono anche la mia vita e mi spronano ad essere migliore. MGL
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lunedì 19 dicembre 2011
Acireale scommette sui media - Avvenire
« L a nostra fede ha bisogno di essere 'reinculturata', ha bisogno dei nuovi linguaggi attraverso cui la civiltà si sta costruendo. Il Vangelo si ambienta anche nelle nuove modalità di comunicazione». Così monsignor Antonino Raspanti, novello vescovo di Acireale, spiega come vede il rapporto tra i nuovi media e il Vangelo, a partire dalla sua esperienza personale di «cittadino digitale». «Tra i media – racconta – faccio uso di alcuni quotidiani che leggo su carta e soprattutto online. Sull’iPad leggo principalmente Avvenire, l’Osservatore
Romano.
Di Avvenire online, in particolare, amo condividere su Facebook o Twitter gli articoli culturali. Solitamente tra i 30 e i 50 miei amici leggono la pagina di Avvenire che condivido sul mio profilo di Facebook. Mi sembra una modalità efficace di diffonderlo». La diocesi dispone di un sito, della rubrica «Informadiocesi» all’interno di una tv locale e della collaborazione col periodico «La voce dello Jonio». Monsignor Raspanti pensa ora a una sorta di laboratorio, di «redazione plurimediale» in cui possa circolare la consapevolezza che attraverso i media sta cambiando la percezione della realtà e quindi si fa strada un nuovo modo di essere e di pensare.
Maria Gabriella Leonardi
PortaParola
20 dicembre 2011
Messina, «passi nel giardino» verso il Natale - Avvenire
Nell’arcidiocesi siciliana l’8ª edizione di «Fede Arte Musica» La Piana: occorre ritrovare forti messaggi di fiducia e speranza
MESSINA. «In questi momenti in cui altre nostre comunità soffrono per le violenti calamità naturali, tutti abbiamo bisogno di ritrovare forti messaggi di fiducia e di speranza». Con queste parole monsignor Calogero La Piana, arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, presenta l’ottava edizione di «Fede Arte Musica Natale 2011», la rassegna, promossa dall’arcidiocesi siciliana che coniuga l’arte e la musica con il cammino di fede verso il Natale.
La rassegna quest’anno ha per tema «Passi nel giardino». «L’immagine del giardino – spiega monsignor La Piana –ci riporta al dialogo iniziale. Il Signore Dio chiamò l’uomo: 'Dove sei?'. Rispose: 'Ho udito i tuoi passi nelgiardino ed ho avuto paura perché sono nudo. Con il Natale del Signore – prosegue il presule – il 'giardino' non sarà più luogo della paura e l’uomo non fuggirà all’udire i passi di Dio».
L’arcivescovo aggiunge che nelle difficili circostanze di oggi, la metafora del giardino provoca anche la riflessione sul modo di pensare e di scegliere gli ambienti e le comunità, la disponibilità a rintracciare risorse e progettare, la capacità di responsabilità verso il presente e soprattutto verso il futuro. In questo contesto, la rassegna, ha preso il via nei giorni scorsi e prevede diversi appuntamenti; tra questi, domani alle 21, nella Cattedrale della città dello stretto si terrà il concerto «Sinfonia di mondi per dire pace»tenuto dall’orchestra multietnica giovanile «Ritmo live». Il giorno di Natale, invece, sempre in Cattedrale, l’organista Giovanni Lombardo terrà il concerto natalizio «Fruscio d’ali d’angeli e passi di pastori». Quindi mercoledì 28 dicembre in Cattedrale, nell’anniversario del tragico terremoto del 1908, l’organista Massimo Nosetti terrà il concerto intitolato «Messina è il suo futuro!». Giovedì 5 gennaio, alle ore 21, in Santa Maria all’Arcivescovado, è in programma il concerto dell’Epifania sul tema Fantasia, cromatismi e armonia tra i popoli con Chiara Sottile al flauto e Rosario Mangano al pianoforte.
Catholica
Maria Gabriella Leonardi
20 dicembre 2012
domenica 18 dicembre 2011
Caltagirone riflette sull’eredità di san Francesco - Avvenire
mercoledì 14 dicembre 2011
E per una notte Gela si svela ai bambini - Avvenire
Nelle classi elementari e materne sono stati distribuiti opuscoli con una lettera alle famiglie da parte della psicoterapeuta Nuccia Morselli.
L’iniziativa è proposta dal MoVI di Gela, con il supporto del locale Centro servizi volontariato e il sostegno di diverse associazioni ed enti. Enzo Madonna, del Movi nazionale, spiega: «'Gela narra' è la risposta delle associazioni all’emergenza educativa. Notiamo nelle famiglie e nelle scuole un affanno nello svolgere il ruolo educativo. Questa prima edizione è l’occasione per sperimentare la città come luogo educativo. La risposta delle insegnanti e l’entusiasmo è veramente tanto e si pensa già a come realizzare la seconda edizione. È un modo per dire ai genitori che le richieste di tablet, smartphone o consolle nascondono la voglia di una relazione autentica ». La psicoterapeuta Nuccia Morselli aggiunge: «Questa iniziativa ha come destinatari di un messaggio importante le famiglie. Non è possibile delegare ad altri le responsabilità educative che ci appartengono. Tra contraddizioni, disorientamenti valoriali e molteplicità di proposte è necessaria un’azione di mediazione familiare che prepari il piccolo a districarsi su una base sicura che solo i genitori possono costruire di giorno in giorno per i loro figli».
domenica 11 dicembre 2011
Borse lavoro per ex carcerati. Servono nuove aziende disponibili - Avvenire
lunedì 21 novembre 2011
Umanizzare l’economia Al SanTommaso i valori animano un seminario - Avvenire
giovedì 10 novembre 2011
Messina: alle 17, con Staglianò, l’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Istituto teologico SanTommaso - Avvenire
Maria Gabriella Leonardi
giovedì 3 novembre 2011
Tutela della vita e democrazia, Catania fa il punto
«Scienza e cura della vita: educazione alla democrazia ». Il tema del manifesto associativo di Scienza & Vita sarà al centro del secondo convegno annuale dall’associazione «Angelo Cafaro» di Catania. L’incontro si terrà sabato alle 16 nel centro fieristico «Le Ciminiere » di Catania. Dopo i saluti del presidente Gino Passarello, del presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, e dell’arcivescovo Salvatore Gristina, interverranno Lucio Romano, presidente nazionale di Scienza & Vita, Luigi Arcidiacono, ordinario di diritto costituzionale all’università di Catania, Giuseppe Savagnone, filosofo e scrittore, e Luciano Sesta, bioeticista. Concluderà Antonino Leocata, primario di pediatria. incontro, moderato dal giornalista Orazio Vecchio, apre le attività dell’anno sociale. A Catania, Scienza & Vita è nata da un omonimo
L’comitato che nel 2005 si attivò per la campagna referendaria sulla legge 40. Tra le recenti attività vi sono i corsi di bioetica popolare organizzati nei vicariati di Paternò e di Mascalucia dell’arcidiocesi di Catania. L’associazione intende promuovere quest’anno altri corsi analoghi.
I soci sono una cinquantina a cui va aggiunto un gruppo di simpatizzanti, tra le 80 e le 100 persone. Il presidente Passarello spiega che cosa accomuna tutti i membri: «Ci rifacciamo all’antropologia personalista; sosteniamo che la scienza è al servizio della persona e non può essere autonoma dalle leggi morali e dallenormeetiche».
L’associazione organizza anche incontri di formazione periodici. Particolarmente approfondita la teoria del genere che sostiene che l’orientamento sessuale è una costruzione culturale. Un tema cui l’associazione pensa anche di dedicare un convegnol’anno prossimo.
Maria Gabriella Leonardi
E'Vita
3 novembre 2011
domenica 30 ottobre 2011
LE INIZIATIVE - Avvenire
venerdì 28 ottobre 2011
Caltagirone, verso i 200 anni della diocesi Peri presenta il nuovo Piano pastorale - Avvenire
Maria Gabriella Leonardi
martedì 25 ottobre 2011
L’abbraccio al nuovo vescovo
Acireale, l’abbraccio al nuovo vescovo
I giovani della diocesi di Acireale accolgono il nuovo vescovo con un incontro intitolato «Un grazie grande quanto un benvenuto», in programma venerdì alle 19.30 nella Cattedrale di Acireale. L’appuntamento è organizzato dal Servizio per la pastorale giovanile della diocesi acese, diretto da don Mario Gullo. Durante la serata, i giovani saluteranno e ringrazieranno il vescovo emerito, Pio Vittorio Vigo, e porgeranno un caloroso benvenuto al nuovo pastore, Antonino Raspanti, che ha già dimostrato particolare attenzione verso di loro.
Venerdì, dopo l’accoglienza, è prevista la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal nuovo vescovo durante la quale sarà conferito il mandato all’équipe diocesana di pastorale giovanile. La serata si concluderà con una fiaccolata mariana in piazza Duomo al termine della quale i giovani affideranno il nuovo vescovo alla Vergine. L’incontro è anche la terza Festa della gratitudine e segna l’inizio dell’anno pastorale diocesano dei giovani, dedicato alla missione, nell’ambito del progetto triennale «Che tutti siano uno».
Maria Gabriella Leonardi
sabato 22 ottobre 2011
Piazza Armerina si interroga: «Volontariato al tempo della crisi» - Avvenire
CATANIA. Il volontariato e la gratuità al tempo della crisi. Su questo tema il Vescovo di Piazza Armerina, Michele Pennisi, ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato diocesane per confrontarsi insieme sui limiti e le prospettive dell’associazionismo volontario. 'La Chiesa - ha detto il presule - si sente impegnata a promuovere i valori della gratuità e del volontariato. Il volontariato è come un segno e una espressione della carità evangelica, che è dono gratuito e disinteressato di se stesso al prossimo, particolarmente ai più poveri e più bisognosi. Dev’essere precisamente questa dimensione di fede a conferire un’impronta tutta speciale al progetto di vita e allo stile d’azione di volontari cristiani. Proprio perché il servizio volontario cristianoè una missione elevata, esso è anche difficile, esigente, esposto a rischi'.
All’incontro, tenutosi presso il Park Hotel, sono intervenuti Edoardo Patriarca, già coordinatore nazionale del Forum del Terzo Settore, don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter e Maria Grazia Turconi Loiacono, responsabile culturale Avulss per la Sicilia.
L’iniziativa è stata organizzata dagli uffici diocesani insieme alle associazioni di volontariato. Tra i promotori, il presidente del MoVI a Gela, Enzo Madonia: 'È questo il tempo - ha detto - della convergenza e della nuova coscienza politica del volontariato. Non significa questo mischiare la politica con il volontariato ma orientare le scelte a partire dai valori della Costituzione'.
Gabriella Leonardi
23 ottobre 2011
mercoledì 12 ottobre 2011
All’istituto San Tommaso Di Natale preside - Avvenire
sabato 1 ottobre 2011
Raspanti: Gesù Cristo l’unico buon pastore - Avvenire
Ieri mattina monsignor Antonino Raspanti ha voluto incontrare i giornalisti, in episcopio. Una scelta che si spiega con la grande attenzione che il presule attribuisce all’informazione. Tra l’altro Raspanti è assistente spirituale dell’Unione italiana degli editori cattolici e ha un profilo su Facebook, parla fluentemente inglese e francese.Viaggia spesso, ma non conosceva Acireale e la Sicilia orientale: «mi hanno detto che non conoscere prima un territorio è meglio – ha sorriso – perché si è così liberi di conoscerlo senza pregiudizi». Tra le priorità che intende darsi nella diocesi acese, un’attenzione particolare ai sacerdoti: «Non fraintendetemi – ha precisato però il nuovo vescovo di Acireale – non intendo sminuire il ruolo dei laici, ma credo che sia necessario essere padre del proprio presbiterio e questo richiede tempo. Mi devo accorgere se un sacerdote anziano è stanco o se è giovane e ha bisogno di incoraggiamento». (M.G.Leo.)
giovedì 29 settembre 2011
Suor Maria Messina, la «ranenj» d’Africa torna a casa - Avvenire
A 36 anni, suor Maria non ci pensò due volte a partire per il Madagascar, animata dalla voglia di «fare del bene». La presenza delle suore era stata chiesta da un sacerdote per aiutare la popolazione, curare i malati, aprire delle scuole. Il viaggio durò 22 giorni e loro non conoscevano neanche la lingua. La prima casa fu costruita ad Imady. Le religiose si dedicarono alla cura dei malati e costruirono un dispensario intitolato a «Madre Schininà». Hanno aperto delle scuole per istruire bambini e, vedendo la grave mancanza di lavoro, hanno realizzato scuole professionali per adulti, per insegnare alle ragazze a cucire e ai ragazzi a lavorare il legno. La loro azione si spinge tutt’oggi sino alle campagne, con la promozione rurale per aiutare gli agricoltori a migliorare le tecniche agricole.
In 50 anni le suore si sono moltiplicate, come pure le comunità, che adesso sono undici. E fondamentale è stato il ruolo di Ranenj in questi anni, che è stata fondatrice e superiora di alcune comunità e anche delegata per tutto il Madagascar a tenere i contatti diretti con la madre generale.
A maggio tutte le comunità malgasce delle suore del Sacro Cuore hanno festeggiato insieme i 50 anni di presenza nell’isola.
Se nel 1961 furono quattro suore italiane a portare la congregazione in Madagascar, adesso sono le suore malgasce che rafforzano gli istituti italiani: ben 35 provenienti dall’isola africana operano attualmente nelle comunità del Sacro Cuore nostrane.
Ranenj, in questi giorni è in Italia, nella sua città natale, Giarre, nel Catanese. Guarda oggi la sua Sicilia, dove secondo lei ci sono «pochi giovani e molti anziani», mentre in Madagascar è il contrario. Ai suoi connazionali suor Maria chiede gesti di solidarietà verso il Madagascar, incaricando l’istituto Sacro Cuore di Giarre, in via Alfieri 19, di raccogliere offerte per l’isola malgascia, nelle certezza che, un giorno, il Madagascar ricambierà, di nuovo, la solidarietà italiana.
martedì 20 settembre 2011
Il saluto di Vigo: figlio della Chiesa di Acireale - Avvenire
ACIREALE. Dopo quasi nove anni di servizio pastorale, ieri pomeriggio il vescovo Pio Vittorio Vigo ha salutato la diocesi di Acireale, nel corso di una celebrazione eucaristica in Cattedrale. Un saluto coinciso con il 53° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del presule che nell’omelia ha ricordato come nella «nella prima lettera inviata a questa diocesi, il 15 ottobre 2002», avesse «scritto da Monreale: 'Sono partito da figlio' della Chiesa di Acireale; adesso ritorno da 'padre'. Ora, finito il mandato di guida pastorale della diocesi, per raggiunti limiti di età, essendo nato ad Acireale e avendo la casa paterna in questa città, ritornerò a essere 'figlio' e non più 'padre'; anche se rimarrà quel legame spirituale di paternità, acquisito per la trasmissione dellagrazia sacramentale e per la serena amicizia, maturata in questi anni di cammino insieme». Dopo aver ricordato la strada fatta e le scelte pastorali,Vigo, visibilmente commosso e più volte interrotto dagli applausi ha dedicato un pensiero al suo successore Antonino Raspanti. «Amate il vescovo che viene come avete amato me – ha detto –. Prestate a lui quella devota obbedienza che permetterà a lui di guidarvi con saggezza e serenità e a voi di crescere nell’amore di Dio, con gioia e speranza». Il vicario generale della diocesi monsignor Rosario Di Bella nel ringraziare Vigo ha sottolineato come chi l’abbia incontrato «anche per poco, anche per una stretta di mano» sia «rimasto conquistato dalla sua semplicità di cuore, dalla sua evidentecordialità e signorilità» continuando «a coltivare la gradevole e gratificante sensazione di un rapporto, non solo di conoscenza, ma di amicizia». In rappresentanza delle religiose della diocesi, suor Maria Verzì, ha sottolineato «la qualità pastorale» della proposta di Vigo «che ci ha invitato a vivere e a sognare una Chiesa sul modello del Concilio: appassionata alla causa del Signore Gesù, autenticamente missionaria». Dal canto suo parlando a nome del mondo laicale il presidente dell’Azione cattolica diocesana, Ninni Salerno ha definito monsignor Vigo «un vescovo che ha incarnato il Concilio Vaticano II.
Grazie – ha aggiunto –, perché ci ha dato la possibilità di esperire la corresponsabilità dentro la Chiesa».
Maria Gabriella Leonardi
Catholica, 21 settembre 2011
domenica 18 settembre 2011
Missionari bocconisti, oggi a Giarre Bertolone ordina un nuovo sacerdote - Avvenire
giovedì 1 settembre 2011
Acireale Da oggi a domenica diocesi a convegno per riflettere su divorzio e convivenza - Avvenire
«Le situazioni sempre più frequenti di separazione, di divorzio e di convivenza della coppia interpellano la Chiesa diocesana». Si intitola così il convegno estivo dell’Ufficio pastorale diocesano della famiglia della diocesi di Acireale, in programma dal oggi a domenica 4 alla casa Odar di Algerazzi, nel comune di Milo. «Da un po’ di anni ci occupiamo del problema educativo, dell’amore nella coppia e dell’educazione dei figli», afferma Maria Scapellato responsabile, insieme con il marito Giorgio, dell’Ufficio famiglia. «Viviamo problematiche esplose anche nel nostro territorio – aggiunge –; per questo, nella tavola rotonda in programma oggi, vogliamo capire come le persone che vivono queste situazioni si rapportano con la Chiesa e se noi, come Chiesa, riusciamoa cogliere questo disagio». La tavola rotonda prevede l’intervento di un parroco per ogni vicariato e di un rappresentante dei vari uffici pastorali. «L’intento principale del confronto – spiega ancora Scapellato – è quello di lavorare insieme».
Durante la tre giorni aiuterà la riflessione don Antonio Domenico Santoro, della Congregazione dei Missionari oblati di Maria Immacolata, fondatore dell’Oasi Cana onlus e dei Missionari della famiglia. Domani, alle ore 10, don Santoro terrà una riflessione su 'Famiglie in situazioni difficili o irregolari'. Alle 12, seguirà la Messa presieduta dal vescovo di Acireale, monsignor Pio Vittorio Vigo. Domenica, don Santoro tratterà il tema 'Ipotesi di un percorso pastorale in diocesi sui temi trattati'.
Maria Gabriella Leonardi
E'Famiglia
2 settembre 2011
domenica 7 agosto 2011
Catania Niente mensa? «Si fa da soli»
A Catania i poveri aiutano i poveri. È il senso di quanto sta accadendo nel capoluogo etneo dove in questo mese sono i senza dimora a preparare i pasti per la mensa dei poveri. L’iniziativa prende le mosse da un grave problema: l’unica mensa della città attiva ad agosto, quella della Casa Dono di Gioia della suore Missionarie della Carità, è stata chiusa per tutto il mese a causa di un atto di violenza accaduto nello spazio prospiciente. In contemporanea è chiusa, per la pausa estiva, anche la mensa della Caritas diocesana, allestita presso l’Help Center. Le due mense insieme assicurano, ogni giorno, un pasto a centinaia di persone che, con questa duplice chiusura, rischiavano di vivere un mese di ulteriori pene.
A ovviare a questa grave difficoltà sono intervenute le persone senza dimora, ospiti della Locanda del Samaritano, la casa di accoglienza H24 della Caritas diocesana di Catania. Gli ospiti della Locanda, infatti, si sono riuniti e hanno deciso insieme di mettersi a disposizione per attivare il servizio di mensa della Caritas diocesana di Catania. Da lunedì 8 agosto, quindi, alle ore 17, nei locali dell’Help Center, sito nei pressi della stazione di Catania, sono accolti tutti quanto avranno bisogno di un pasto. È una mensa per i poveri gestita da poveri con mezzi umili e con un menu essenziale «È vero: i poveri aiutano i poveri – dichiarano non senza emozione dalla Caritas di Catania –. Questo è uno degli splendidi risultati dell’accoglienza delle persone 'scartate' che riscoprono il valore della vita, del donarsi, della fraternità e dell’amore gratuito ».Per non restare esclusi da questa esperienza di vera solidarietà chiunque può donare del cibo recandosi alla Locanda del Samaritano, in via Monte Vergine, 3 angolo via Santa Maddalena 17, dove avverrà parte della preparazione dei pasti.
martedì 2 agosto 2011
Caltagirone, apre la casa per i parenti dei detenuti - Avvenire
Rudere ristrutturato dalla diocesi accoglie chi va al colloquio
DA CALTAGIRONE
MARIA GABRIELLA LEONARDI
N on dovranno più rimanere ore e ore chiusi in macchina, in aperta campagna, sotto il solleone o sotto l’acqua torrenziale, in attesa che si aprano le porte del carcere per essere ammessi al colloquio con il familiare detenuto. Da oggi possono contare sull’ospitalità della casa d’accoglienza voluta dalla diocesi per rendere più accettabile l’attesa dei parenti che vengono da lontano. Inaugurata ieri dal vescovo Calogero Peri, alla presenza di numerose autorità civili e militari, la struttura è già pienamente operativa ed è la prima del genere in Sicilia. L’idea di realizzare questa palazzina risale a quattro anni fa, quando fu deciso di trovare un modo per alleviare attesa e fatiche ai tanti familiari ammassati davanti alla casa circondariale, una delle più grandidella zona, che si trova in contrada Noce, in un’area disabitata tra Caltagirone - che dista sei chilometri ed è la città più vicina - e Niscemi.
Individuato un vecchio rudere non lontano dall’istituto di pena, la diocesi, grazie anche all’impegnodel direttore della Caritas, don Nuccio Caniglia, decise di ristrutturarlo utilizzando le offerte raccolte nelle parrocchie durante le celebrazioni del Giovedì Santo.
Anche una quota dell’8 per mille èstata destinata a questo progetto cui ha contribuito la Provincia di Catania.
I lavori sono durati circa tre anni.
La struttura ha cinque stanze doppie, per un totale di dieci posti letto, poi ci sono la cucina e i servizi in comune. Per volontà del vescovo Peri, a gestirla saranno le suore dell’Annunciazione ma, proprio al fine di creare un’atmosfera il più familiare possibile, agli ospiti sarà data la possibilità di utilizzare la cucina e prepararsi da mangiare.
Finalità del progetto è anche quella di dare una testimonianza di amore oblativo e perciò i parenti dei detenuti potranno usufruire della casa d’accoglienza, frutto della generosità di tutta la Chiesa calatina, del tutto gratuitamente.
Per gli ospiti sarà anche un’opportunità di condivisione, ma avranno soprattutto la garanzia di poter aspettare il momento del colloquio in modo più umano e decoroso.
Il progetto, unico in
Sicilia, serve ad alleviare l’attesa dei familiari che abitano lontano e passano ore in auto in aperta campagna. Dieci i posti letto. E gratuiti
«È sinergia tra Caritas e parrocchie»
E' tanta la soddisfazione nella città natale di don Luigi Sturzo per l’inaugurazione di questa casa di accoglienza per le famiglie dei detenuti. Il vescovo di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, spiega così il senso di questa iniziativa: «Siamo dinanzi ad un’esperienza di sinergia tra la Caritas e le parrocchie che esprime quell’impegno di donazione all’altro. Questa iniziaÈ tiva – aggiunge il presule – si inserisce nella Quaresima di Carità dove tutte le comunità sono state coinvolte a partecipare». La presenza in questa struttura «di una comunità di religiose, le Piccole Sorelle dell’Annunciazione, arricchirà la nostra vita diocesana con grandi doni. Le Suore dell’Annunciazione – soggiunge monsignor Peri – colgono in pieno l’espressione dell’Incarnazione, ovvero del passaggio dalle parole ai fatti; quest’esperienza diventa cioè la concretizzazione di tutte quelle discussioni fatte durante le nostre assemblee diocesane come concretezza dell’amore. Il Vangelo di domenica scorsa, infatti, ci diceva: “date voi stessi da mangiare”. In una lettura connotativa capiamo che gli uomini non hanno solo bisogno di cibo materiale, ma soprattutto di accoglienza e di condivisione dei drammi della vita».
Oltre ad un’iniziativa di solidarietà la Casa d’accoglienza per i familiari dei carcerati sarà anche una scuola di carità che aiuti a crescere nell’esperienza del volontariato, soprattutto i giovani. «Adesso si tratta però – auspica, infatti, monsignor Peri – di trovare una formula perchè questa iniziativa, questa casa di accoglienza trovi un’espressione concreta nel vissuto odierno. Questo servizio della Casa di accoglienza deve diventare luogo di condivisone e di esperienza per i giovani ». Felice anche il direttore della Caritas diocesana, nonché economo diocesano, don Nuccio Caniglia, che afferma: «Dopo quattro anni di intenso lavoro si inaugura quest’opera segno che permette ancora di più di incarnare il Vangelo in una realtà tanto difficile come quella dei detenuti e dei loro parenti ». ( M.G.L.)
martedì 26 luglio 2011
Acireale festeggia la patrona e il nuovo vescovo Raspanti
C on un applauso e un festoso scampanio, a mezzogiorno, nella Cattedrale «Maria Santissima Annunziata» di Acireale è stata accolta la notizia della nomina di monsignor Antonino Raspanti a nuovo pastore della diocesi. L’annuncio è stato dato ieri nella solennità di Santa Venera, patrona della città e della diocesi di Acireale. A mezzogiorno, in contemporanea con la Sala Stampa vaticana si era appena concluso il solenne Pontificale celebrato in occasione della festa e presieduto dall’arcivescovo monsignor Pio Vittorio Vigo, dal 2002 vescovo di Acireale, di cui Benedetto XVI ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti d’età. Per l’occasione, in Cattedrale erano presenti le massime autorità cittadine e i sindaci dei vari comuni presenti nel territorio diocesano. A conclusione della celebrazione, il cancelliere della Curia, monsignor Gugliemo Giombanco, ha dato lettura della missiva inviata dal nunzio apostolico in Italia, monsignor Giuseppe Bertello, con l’annuncio della nomina decisa dal Papa del nuovo pastore di Acireale e la contestuale nomina di monsignor Pio Vigo ad amministratore apostolico della diocesi. Poco prima, il parroco della Cattedrale, canonico Roberto Strano, aveva ringraziato monsignor Vigo per i trent’anni di episcopato (14 febbraio 1981) vissuti in maniera esemplare. E a suggello di questa gratitudine gli ha donato un’immagine di santa Venera.
Nella sua omelia monsignor Vigo ha sottolineato come «l’annuncio della lieta notizia» sia «stata la caratteristica fondamentale della santa vergine e martire che con la parola e con il dono della vita, ha trasmesso e suggellato quell’annuncio che trova in Gesù Cristo, il fondamento di ogni umano agire. Non sciupiamo – ha aggiunto – l’occasione offerta oggi di confrontare la nostra vita con l’esempio della santa patrona.
La sentiamo nostra sorella, patrona, a difesa della nostra città. Camminiamo alla scuola di santa Venera, abbiamo sempre bisogno di crescere nella verità».
Non poteva esservi giorno migliore per annunciare la nomina del nuovo vescovo che il giorno della festa patronale, una data particolarmente sentita ad Acireale. Le celebrazioni si tengono, infatti, lungo tutto il mese di luglio e prevedono l’uscita in processione delle artistiche candelore delle antiche corporazioni artigiane.
Ieri il momento culminante della festa con la processione del fercolo argenteo del 1659.
domenica 10 luglio 2011
Messina scrigno di «Fede Arte Musica» - Avvenire
MESSINA. Per il settimo anno consecutivo d’estate a Messina cultura e religiosità si sposano grazie alla rassegna «Fede Arte Musica», programma di eventi che vanno dalle visite guidate, ai concerti, dalle letture agli incontri culturali notturni. Ieri sera il via in Cattedrale con l’appuntamento dedicato alla Manta d’argento della Madonna della Lettera, patrona di Messina e al paliotto dell’altare centrale. Due i momenti dedicati ai dipinti della cripta del Duomo: venerdì 15 luglio, alle 21 e domenica 17, alle 10 nella cripta saranno esposte riproduzioni fotografiche dei dipinti a suo tempo realizzati per questo ipogeo, prima del terremoto del 1908 che distrusse la città. Martedì 19 luglio il maestro Massimo Nosetti terrà il concerto inaugurale del 7° corso d’interpretazione organistica che siterrà sino al 23 luglio.
Come spiega in un messaggio l’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana, la rassegna è organizzata in sintonia con le «finalità pastorali animate dal nostro programma pastorale e dal messaggio del XXV Congresso eucaristico».
Diversi appuntamenti sono, infatti, programmati in armonia con il Congresso eucaristico, a partire dalla serata in Cripta, prevista per giovedì 28 luglio, con l’esposizione della tela con il «Melchisedech» dipinta, nel XVII secolo, da Rodriguez. Seguirà la presentazione del ciclo dei dipinti della Cripta e un concerto per due arpe.
Altri appuntamenti: domenica 4 settembre il concerto di mezzogiorno in Cattedrale intitolato «Pange Lingua gloriosi»; venerdì 9 settembre un notturno in Cattedrale con lapresentazione delle formelle in marmo con le cene e l’ostensorio con smalti; domenica 11 settembre il concerto di mezzogiorno «Quia major omni laude nec laudáre súfficis».Venerdì 19 agosto un notturno in Cattedrale sarà dedicato a «Giovanni Paolo II a Messina per santa Eustochia» con proiezione d’immagini. Domenica 21 agosto, alle 22, visita al campanile del Duomo con l’orologio meccanico e astronomico più grande e complesso del mondo. «Una via per costruire il futuro – afferma La Piana – consiste nell’offrire turismo di qualità il quale esige elementari condizioni di vivibilità, semplici e funzionali servizi, variegate ed proposte capaci di valorizzare le innumerevoli risorse offerte dalla natura, dalla storia, dall’arte, dalla cultura e dalla spiritualità».
Maria Gabriella Leonardi
Catholica, 10 luglio 2011
mercoledì 29 giugno 2011
duplice anniversario a Messina Annibale Maria di Francia, l’Eucaristia trova «casa» fra gli ultimi della città - Avvenire
E ra l’1 luglio 1886 quando Gesù Eucaristia iniziò ad essere stabilmente presente nel quartiere Avignone di Messina, dove Annibale Maria di Francia aveva iniziato la sua opera a favore dei poveri. La sua «casa», la cappellina voluta dal santo accanto all’oratorio che egli aveva avviato inquel quartiere disagiato della città. Una data cara a tutta la famiglia rogazionista che, oltre a questo 125° anniversario, si appresta a festeggiare anche il 125° di fondazione delle Suore Figlie del Divino Zelo, il 19 marzo 1877. Per la duplice ricorrenza le due congregazioni hanno organizzato un ciclo di iniziative culturali e religiose che si protrarranno per un anno. Si comincia oggi alle 17 nel salone delle bandiere di palazzo Zanca, il municipio di Messina, dove si inaugura la mostra fotografica Annibale Maria di Francia. La fede che cambia il mondo. Segue il convegno Annibale Maria Di Francia: una storia che continua.
L’Eucaristia fondamento e via verso una nuova società :studiosi ed esperti metteranno a fuoco l’opera di promozione umana, sociale e religiosa del santo.
Domani alle 9,30 nella basilica-santuario di sant’Antonio, l’arcivescovo di Messina-Lipari- Santa Lucia del Mela Calogero La Piana presiederà una solenne concelebrazione eucaristica. Per tutta la giornata è prevista nel santuario l’adorazione eucaristica. Sabato alle 9,30 in via Panoramica, a Messina, al bivio per Faro Superiore, si terrà l’intitolazione della rotatoria stradale a sant’Annibale «ambasciatore di Messina nel mondo». Alle 10,30 in località Guardia sarà intitolata l’Oasi a Madre M. Nazarena. Seguirà la Messa presieduta dal superiore generale dei Rogazionisti, padre Angelo A. Mezzari. Alle 18,30 nell’Istituto Sant’Antonio i superiori maggiori dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo serviranno la cena con i poveri; alle 21 al Palacultura il Gran coro lirico siciliano terrà un concerto omaggio al santo.
Maria Gabriella Leonardi
Avvenire Catholica
30 giugno 2011
venerdì 17 giugno 2011
Lidl assume in Sicilia giovani laureati o universitari
Requisiti richiesti: ottime capacità di pianificazione e organizzazione, flessibilità e orientamento agli obiettivi, predisposizione al lavoro in team e al problem solving, preferibili esperienze in ruoli di coordinamento/responsabilità.
Maggiori informazioni sul sito: www.lidl.it nella sezione “lavoro”. Per candidarsi inviare il cv a job.ateneo@unict.it entro il27 giugno indicando nell’oggetto “selezione LIDL”. (M.G.Leo.)
mercoledì 15 giugno 2011
giovedì 9 giugno 2011
Il libro Sposi e genitori, don Sturzo insegna - Avvenire
Cercare le nostre radici attraverso quelle di don Luigi Sturzo. È lo spirito del volume 'Amato figlio…frammenti di vita quotidiana della famiglia di Felice e Caterina Sturzo' edito da Effatà Editore.
Gli autori sono i coniugi Lorena e Pino Busacca, di Caltagirone come don Sturzo, responsabili dell’Ufficio diocesano e dell’Ufficio regionale per la pastorale familiare della Sicilia. «L’idea di scrivere sui coniugi Sturzo – spiegano i Busacca – nasce dal desiderio di far conoscere la loro dignità di modelli della fede familiare, mostrando che molti sono i legami tra gli sposi di oggi e questa famiglia del passato, vissuta a cavallo tra Ottocento e Novecento». Perché, così come esiste una genealogia fisica che introduce ogni uomo in un albero genealogico, allo stesso modo «c’è una genealogia spirituale che ci trasmette la fede di chi ci ha preceduto». 'Amato figlio' sono le prime parole di due lettere scritte da Felice Sturzo al figlio. (M. G. Leo.)
E'Famiglia
10 giugno 2011
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La «fragilità» sta a cuore ai credenti
sabato 14 maggio 2011
mercoledì 11 maggio 2011
venerdì 15 aprile 2011
Caltagirone, raccontate in un testo le tradizioni religiose a Licodia Eubea
S i intitola «L’eccesso dell’amore» il libro scritto da don Fabio Randello e che raccoglie le manifestazioni della pietà popolare e le tradizioni religiose legate alla Quaresima e alla Settimana Santa a Licodia Eubea, nella diocesi di Caltagirone. Il volume è stato presentato nella Basilica matrice di Licodia durante un incontro a cui sono intervenuti il vescovo di Caltagirone Calogero Peri, don Corrado Lorefice, docente allo Studio Teologico di Catania e il professor Antonio Barone.
«Sono sette i dolori di Maria – spiega don Randello – quelli delle spade della Sittina; per ogni spada c’è un canto, il sesto celebra il forte dolore di Maria provato per l’eccesso dell’amore, da qui il titolo di questo libro che raccoglie riflessioni sulla preparazione al triduo pasquale, i canti e i pentagrammi delle musiche che accompagnano i momenti di culto, la documentazione fotografiche e persino le ricette dei cibi tradizionali. Ho raccontato la pietà popolare del comune vivere e sentire che arricchisce il cuore degli uomini. Come dice anche Benedetto XVI, credo che sia importante recuperare e tramandare lo spirito di questi momenti di culto per ritrovare la fede che vi è alla base». Il volume inaugura la collana di saggi su fede, arte e tradizione nella Chiesa calatina intitolata «Radix et fructus», ha ricevuto il patrocinio del progetto cultura della diocesi di Caltagirone ed è stata effigiato del logo del Progetto culturale della Conferenza episcopale.
Maria Gabriella Leonardi
15 aprile 2011