Q uesta sera, le famiglie di Gela, ognuna nella propria casa, alla stessa ora, sono invitate a raccogliersi con i figli, a spegnere televisore, computer e cellulari per leggere, narrare e ascoltare favole su leggende e tradizioni locali. Circa tremila nuclei familiari saranno coinvolte in questa iniziativa denominata «Gela narra. La notte dei racconti», rivolta ai bambini della città che frequentano le scuole elementari e materne. I bambini appenderanno alla propria porta di casa la locandina di 'Gela Narra' per segnalare la partecipazione all’iniziativa e sceglieranno con i genitori la storia da farsi raccontare. Nelle case dovrà essere creata l’atmosfera giusta con luci e candele. Il narratore dovrà avere una sedia speciale. Chi lo vorrà, potrà immortale questo momento con una foto e - se lo vorrà - condividerla sulla pagina di Facebook 'Gela Narra'.
Nelle classi elementari e materne sono stati distribuiti opuscoli con una lettera alle famiglie da parte della psicoterapeuta Nuccia Morselli.
L’iniziativa è proposta dal MoVI di Gela, con il supporto del locale Centro servizi volontariato e il sostegno di diverse associazioni ed enti. Enzo Madonna, del Movi nazionale, spiega: «'Gela narra' è la risposta delle associazioni all’emergenza educativa. Notiamo nelle famiglie e nelle scuole un affanno nello svolgere il ruolo educativo. Questa prima edizione è l’occasione per sperimentare la città come luogo educativo. La risposta delle insegnanti e l’entusiasmo è veramente tanto e si pensa già a come realizzare la seconda edizione. È un modo per dire ai genitori che le richieste di tablet, smartphone o consolle nascondono la voglia di una relazione autentica ». La psicoterapeuta Nuccia Morselli aggiunge: «Questa iniziativa ha come destinatari di un messaggio importante le famiglie. Non è possibile delegare ad altri le responsabilità educative che ci appartengono. Tra contraddizioni, disorientamenti valoriali e molteplicità di proposte è necessaria un’azione di mediazione familiare che prepari il piccolo a districarsi su una base sicura che solo i genitori possono costruire di giorno in giorno per i loro figli».
Nelle classi elementari e materne sono stati distribuiti opuscoli con una lettera alle famiglie da parte della psicoterapeuta Nuccia Morselli.
L’iniziativa è proposta dal MoVI di Gela, con il supporto del locale Centro servizi volontariato e il sostegno di diverse associazioni ed enti. Enzo Madonna, del Movi nazionale, spiega: «'Gela narra' è la risposta delle associazioni all’emergenza educativa. Notiamo nelle famiglie e nelle scuole un affanno nello svolgere il ruolo educativo. Questa prima edizione è l’occasione per sperimentare la città come luogo educativo. La risposta delle insegnanti e l’entusiasmo è veramente tanto e si pensa già a come realizzare la seconda edizione. È un modo per dire ai genitori che le richieste di tablet, smartphone o consolle nascondono la voglia di una relazione autentica ». La psicoterapeuta Nuccia Morselli aggiunge: «Questa iniziativa ha come destinatari di un messaggio importante le famiglie. Non è possibile delegare ad altri le responsabilità educative che ci appartengono. Tra contraddizioni, disorientamenti valoriali e molteplicità di proposte è necessaria un’azione di mediazione familiare che prepari il piccolo a districarsi su una base sicura che solo i genitori possono costruire di giorno in giorno per i loro figli».
Maria Gabriella Leonardi
15 dicembre 2011
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