.

.
.

lunedì 23 maggio 2016

Mostra «diffusa», la Chiesa racconta

La diocesi di Caltagirone sperimenta nuove strade per raccontare la propria storia, puntando sull’essere il più possibile coinvolgente. Quest’anno ricorre infatti il suo bicentenario e don Francesco Brancato, vicario episcopale per la cultura, ha ideato una 'doppia mostra' di cui metà è in cammino per la diocesi, e si arricchisce di pezzi a ogni tappa, l’altra metà, dal titolo «Un popolo peregrinante. La diocesi Calatina e la sua storia» sarà inaugurata sabato 28 maggio, alle 18.30, nel Museo diocesano. «I 200 anni di vita della diocesi – dice don Brancato – hanno visto succedersi vescovi, laici, don Sturzo, movimenti ecclesiali, lettere pastorali... Il racconto di tutto questo rischiava di ridurre la visione d’insieme alla sola vita diocesana. Abbiamo voluto, invece, inserire questi 200 anni nel contesto della storia della Chiesa e della storia universale. Per questo abbiamo scelto alcuni eventi rappresentativi della diocesi e li abbiamo raccontati in sinossi con i grandi eventi della Chiesa e della storia universale ». La mostra itinerante è costituita da una serie di banner, che rappresentano un nucleo originario, e che viene esposta nei comuni della diocesi. «In ogni comune – aggiunge don Brancato – le persone stanno realizzando una piccola raccolta di documenti sulla storia locale. Ad esempio a Grammichele sono stati realizzati dei pannelli. Alla fine, quando la mostra raggiungerà Caltagirone, sarà arricchita da documenti selezionati e provenienti da tutta la diocesi. Le diverse realtà parrocchiali personalizzano l’esposizione con la propria storia».
La video-mostra invece sarà fruibile solo nella cappella neogotica del Museo diocesano. Anch’essa è un racconto di 45 minuti, proiettato su tre pannelli indipendenti: uno sulla storia diocesana, un secondo sulla storia della Chiesa e un terzo sulla storia universale. Il tutto unito da una voce narrante e il visitatore può cogliere le tre storie in parallelo. «Abbiamo cercato di creare – aggiunge don Brancato – un linguaggio accessibile. Spesso quando si visitano le mostre i visitatori saltano le didascalie: in questo modo, invece, si è portati a leggere e ascoltare, a pensare ad ampio respiro e a non focalizzarsi solo sulla diocesi ma sentirsi Chiesa e partecipe di un cammino più ampio».
Maria Gabriella Leonardi

sabato 14 maggio 2016

Nullità matrimoniali, il vescovo di Acireale Raspanti presenta il Servizio di consulenza pastorale-giuridica per le coppie in crisi

La diocesi di Acireale ha istituito un Servizio diocesano di consulenza pastorale-giuridica per accompagnare i fedeli che intendono avviare la causa di nullità del loro matrimonio. Il nuovo servizio dà seguito al Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus di papa Francesco che ha riformato il processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio. Più che un ufficio è una rete di collaborazione tra persone: alcuni sacerdoti, il direttore e i membri dell’Ufficio diocesano per la pastorale familiare, il consultorio familiare, alcuni legali, la cancelleria della curia diocesana. Il nuovo servizio, tra l’altro, condurrà i fedeli a una migliore comprensione della loro situazione sul piano morale e canonico; cercherà di aiutarli a superare le crisi coniugali, se possibile, oalmeno a rappacificare gli animi; illustrerà il senso del procedimento canonico di nullità, consigliando come procedere; compirà l’indagine pregiudiziale o pastorale per raccogliere gli elementi utili per l’eventuale processo. Ieri il Servizio è stato presentato nella curia di Acireale. Come ha spiegato il vescovo Antonino Raspanti, «i parroci saranno i primi operatori: saranno loro a condurre le coppie al servizio, anche se le coppie hanno libero accesso. Abbiamo voluto che siano i parroci a seguire queste coppie senza mai lasciarle, comunque vada a finire. In tal modo questo servizio non si limiterà agli aspetti giuridico processuali ma aiuterà questi fedeli a riscoprire di appartenere ad una comunità».
Maria Gabriella Leonardi

domenica 8 maggio 2016

Dalla Chiesa di Enna cure mediche gratuite


È stato inaugurato ieri il poliambulatorio della parrocchia Sant'Anna di Enna, a disposizione delle famiglie meno abbienti della città siciliana. A guidare la cerimonia il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, che ha presieduto l'Eucarestia e benedetto i locali di questo nuovo servizio solidale. Si tratta del primo poliambulatorio gratuito per poveri sia della città di Enna sia dell'intera diocesi.
A fondarlo è stato il parroco, don Giuseppe Fausciana, insediatosi meno di un anno fa nella comunità parrocchiale ennese, insieme al medico Giuseppina Lo Manto, dell'associazione "Salvifici doloris", che si occuperà di garantire il servizio di cura a tutte le famiglie che ne faranno richiesta.
«Con un gruppo di dottori e di ministri straordinari dell'Eucarestia – spiega don Giuseppe – abbiamo pensato di offrire ai nostri fratelli bisognosi un servizio medico, oltre alla spesa che viene offerta settimanalmente. Desidero mettere al centro della pastorale parrocchiale l'attenzione ai deboli secondo il magistero del Vangelo, attraverso una concertazione di azioni concrete che possono riscattare la dignità di tanti nostri fratelli. Dobbiamo essere grati alla dottoressa Lo Manto e a tutti i medici che donano il loro tempo, gratuitamente, per garantire un qualificato servizio alla nostre famiglie. Ci è stato di sprone l'esempio di Papa Francesco, che esorta continuamente la Chiesa ad essere credibile nel sostegno concreto ai poveri».
MGL

martedì 19 aprile 2016

Acicatena. «Orat-Orto»: la marmellata è solidale

Ad Acicatena, nel catanese, la partecipazione alla Gmg sarà il frutto di mesi di lavoro, non solo metaforicamente. Nella parrocchia San Nicolò, infatti, grazie a padre Stefano Panebianco, parroco-contadino, membro della congregazione dell’oratorio di San Filippo Neri e diplomato in agraria, i ragazzi stanno raccogliendo i soldi necessari per il viaggio a Cracovia vendendo agrumi e marmellate da loro prodotti.
«Abbiamo chiesto in comodato d’uso alla nostra diocesi di Acireale – spiega padre Stefano – un terreno di 6.400 metri quadrati semi abbandonato. Vi stiamo realizzando il progetto 'Orat Orto', un nome che unisce l’oratorio e l’orto. Coltiviamo e vendiamo arance, mandarini e limoni con cui produciamo anche marmellate e bucce candite. Con il ricavato delle vendite da gennaio a ora abbiamo già raccolto oltre 2000 euro e, soprattutto, i ragazzi si sentono responsabilizzati al lavoro».
Con l’incasso delle vendite vengono pagate le quote di partecipazione alla Gmg di chi non può permettersi il viaggio e si contribuisce alle quote di chi, invece, può pagarlo. In tal modo, per tutti i ragazzi, i viaggio a Cracovia sarà una conquista. Sono infatti 26 i giovani della parrocchia che partiranno e che lavorano la terra nel tempo libero.
Alcuni esperti li aiutano nella preparazione delle marmellate e delle bucce candite, poi vendute con la frutta nei mercati, nelle fiere e, in futuro, anche nei gruppi d’acquisto solidale. I ragazzi, grazie a un progetto di formazione al lavoro per la gestione di un centro stampe digitali, stampano anche le etichette delle marmellate e le locandine che pubblicizzano l’iniziativa. A giugno raccoglieranno albicocche, fichi e pesche, mentre si stanno attrezzando per produrre il limoncello. Il progetto andrà avanti anche dopo la Gmg.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 12 aprile 2016

CALTAGIRONE La diocesi calatina festeggia il bicentenario

A Caltagirone proseguono i pellegrinaggi giubilari zonali in Cattedrale, avviati l’11 gennaio per il patrocinio di San Giacomo. La diocesi, infatti, quest’anno celebra oltre all’Anno Santo della misericordia, anche il giubileo diocesano per i 200 anni di fondazione. I pellegrinaggi sono una risposta grata alla visita pastorale che il vescovo Calogero Peri ha di recente compiuto. Oggi il primo giubileo zonale sarà da Licodia Eubea, con la reliquia di santa Margherita. Sabato 16 da Vizzini, con la reliquia di san Gregorio. La chiesa calatina, inoltre, si repara alla festa di domenica in onore di san Francesco di Paola la cui devozione è molto sentita a Caltagirone. La festa è sottolineata dalla presenza della reliquia del santo. Il 17 aprile nella chiesa San Francesco di Paola, dopo la Messa delle 17.30 seguirà la processione cittadina.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 26 marzo 2016

Con i poveri di Catania per imparare a cucinare

Imparare l’arte della cucina, ma anche a servire i più bisognosi e combattere lo spreco alimentare. È il senso della collaborazione nata tra la mensa dell’Help Center della Caritas di Catania e l’Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e turistici 'Rocco Chinnici' di Nicolosi. Studenti e professori, infatti, hanno trascorso due pomeriggi tra i fornelli, allestito la sala della mensa, preparato i tavoli e servito la cena a più di trecento persone. Gli studenti hanno anche contribuito alla spesa con un colletta che ha coinvolto tutte le classi dell’istituto. «Nell’anno del Giubileo – ha spiegato la professoressa Anna Dolei, insegnante di religione – abbiamo pensato a un’opera di misericordia corporale che potesse avvicinarci ai più bisognosi. Subito ci siamo rivolti alla Caritas. I nostri ragazzi hanno potuto constatare che le persone in difficoltà sono tante ed apprezzare il fondamentale operato dei tanti volontari che sostengono le varie attività della Caritas stessa». Dalla Caritas contano su questa preziosa collaborazione con l’istituto alberghiero perché continui anche in altri periodi dell’anno, al fine di sensibilizzare gli studenti al volontariato e impegnare i futuri chef contro lo spreco alimentare. «Ringrazio la preside, gli insegnanti e tutti gli studenti – ha detto don Piero Galvano, direttore della Caritas catanese – che hanno partecipato a questa lodevole iniziativa di misericordia. Sono certo che questa collaborazione proseguirà per il bene di tanti fratelli bisognosi».
Maria Gabriella Leonardi

domenica 20 marzo 2016

Acireale. Oggi il pranzo di Pasqua per i bisognosi che vivono in città

P er la terza volta, ad Acireale, nella Domenica delle Palme, viene organizzato il pranzo di Pasqua a favore delle persone della città che vivono gravi disagi economici e sociali. Il pranzo viene servito nel Centro di accoglienza 'San Camillo', in via Genuardi, al civico 42. L’iniziativa è fortemente voluta dal vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ed è coordinata dalla Caritas diocesana, in collaborazione con i padri camilliani, la Società di San Vincenzo De Paoli, le volontarie vincenziane e i volontari dell’Ordine francescano secolare. Il pranzo sarà servito grazie anche ad una raccolta di generi alimentari, promossa, nei giorni scorsi, in tutte le parrocchie di Acireale. L’appuntamento è per le 13. Raspanti ha esortato affinchè questo momento sia espressione di un’intera comunità che non volta le spalle a chi si trova nel bisogno.
Maria Gabriella Leonardi