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venerdì 24 ottobre 2014

Confraternite e comitati: oggi Acireale riflette sul ruolo del laicato cattolico in Sicilia

Questo pomeriggio alle 17.30 nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale è in programma la conferenza sul tema «Il ruolo del laicato cattolico in Sicilia: confraternite e comitati». L’evento si inserisce tra gli eventi collegati alla mostra «Iconografia del Venerdì Santo ad Acireale, ieri e oggi», organizzata in Basilica dall’Arciconfraternita Santissimo Crocifisso in San Pietro e che espone statue, arredi, immagini ed altri oggetti, relativi alla tradizionale processione del «Cristo morto» di Acireale ed appartenenti alla stessa Arciconfraternita. L’incontro culturale sarà introdotto da don Salvatore Antonio Scalia, rettore della Basilica, e da Gaetano Arcidiacono, rettore dell’Arciconfraternita Santissimo Crocifisso in San Pietro, che parleranno della storia e dell’impegno della congregazione acese. Dal canto suo Luigi Culmone, giornalista cattolico, relazionerà sul tema «L’impegno laicale delle Confraternite in Sicilia». Seguiranno delle testimonianze riguardanti l’impegno dei laici cattolici in Sicilia.
Maria Gabriella Leonardi
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mercoledì 1 ottobre 2014

Caltagirone. Un ponte di preghiera verso il Sinodo

La diocesi di Caltagirone risponde con entusiasmo alla proposta della presidenza Cei di accompagnare nella preghiera e accendendo 'una luce in famiglia' la vigilia dell’apertura del Sinodo. Domani sera due pullman di pellegrini partiranno per Roma dove sabato pregheranno con il Papa. Un viaggio abbastanza pesante, senza sosta in albergo, spiega Enzo Ruggieri che con la moglie Fortuna e don Antonio Carcanella dirige l’Ufficio diocesano per la famiglia e la vita «Gli iscritti – dice – sono già 90. Per molti arrivare a Roma è una tappa del cammino spirituale. Tante famiglie porteranno anche i loro bimbi di 2-3 anni; ma verranno anche vedove, nonni e sacerdoti».
Tra i partecipanti c’è Rocco Privitera, presidente

martedì 16 settembre 2014

Messina, la birra della solidarietà

Messina solidarietà 'a tutta birra' per sostenere la rinascita del birrificio che produceva la storica 'Birra Messina'. Nella città dello stretto veniva, in­fatti, prodotta, a partire dagli anni ’20 del secolo scorso, una birra molto apprezzata nel meridione. Il birrificio, do­po alcuni passaggi di proprietà, un paio di anni fa ha chiu­so i battenti, a seguito di varie vicende, tra cui anche la spe­culazione edilizia. 16 coraggiosi ex lavoratori specializza­ti, dopo avere strenuamente lottato per salvare il loro po­sto di lavoro, hanno deciso di investire il loro Tfr per co­stituirsi in cooperativa e fondare il 'Birrificio Messina'.

La Regione Sicilia ha loro assegnato due capannoni in­dustriali ed è partita una raccolta

lunedì 15 settembre 2014

Monreale, per i bimbi nuovo spazio gioco

I  bambini dai 18 mesi ai 3 anni di Monreale, nel pa­lermitano, entro settembre avranno uno 'Spazio Gioco' tutto per loro. Un nuovo servizio che nasce dalla collaborazione fra l’associazione di volontariato 'Benedetto Balsamo' e l’arcidiocesi di Monreale, col partenariato della Caritas diocesana, di Arciragazzi Si­cilia e dell’amministrazione comunale.

Nella cittadina siciliana, infatti, i servizi per i più pic­coli scarseggiano. Lo 'Spazio Gioco' nasce nella co­siddetta Badiella, un antico e ampio edificio di pro­prietà della curia che si trova alle porte di Monreale e che nel 1548 era un 'conservatorio delle orfane vergi­ni'. Il progetto 'I bambini della Badiella' è stato sele­zionato nella quarta annualità del bando 'Un asilo per ogni bambino-Area del Mezzogiorno' promosso dal­la fondazione 'Aiutare i bambini' e dalla Fondazione con il sud. Un’attenzione particolare sarà dedicata ai bambini provenienti da situazioni di fragilità. Le fami­glie troveranno per i loro piccoli un ambiente adatto ad agevolare le prime esperienze di socializzazione fuori casa. Sarà possibile iscriversi a diversi atelier: labora­tori di lettura, musica e ritmo, multimedialità. 'Spazio Gioco' si propone infatti come centro di attività edu­cative, un microcosmo di comunità educante, coin­volgendo le famiglie, le agenzie educative (istituziona­li, religiose, del terzo settore), le componenti intellet­tuali e del mondo del lavoro in un impegno e una ri­flessione comune sulla infanzia e, dunque, sul futuro.
 

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domenica 31 agosto 2014

La crisi ha aumentato il gioco patologico: con le slot si vuole dimenticare i problemi quotidiani

Indagine della Caritas di Messina traccia l’identikit di chi si rovina con le macchinette

Messina. Il volere risolvere i problemi economici e dimenticare le preoccupazioni quotidiane. Sono questi i principali motivi che spingono a giocare, secondo quanto emerge da un questionario somministrato dalla Caritas di Messina nell’ambito del progetto “Game Over”. Oltre 50 persone hanno risposto al questionario, nel corso del primo anno del progetto. Il 47% ha dichiarato di aver frequentato, almeno una volta una sala Bingo o slot, il 22,64% di averla frequentata nell’ultimo anno. Di questi ultimi, il 66,67% per più di cinque volte in un anno, il 25% più di 10 volte, l’8,33 non ha quantificato. Si gioca soprattutto per risolvere i problemi economici: 34% delle risposte. E, infatti, la dipendenza da gioco colpisce di più le famiglie più povere e più vulnerabili nei valori di riferimento. Il 22% degli intervistati gioca per dimenticare i problemi quotidiani. Nonsapendo di crearsene di nuovi.
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 27 agosto 2014

L’elenco di don Palmiro «Ogni morto è una storia che non dimentichiamo»


Tutti i mesi, il 28, nella messa in suffragio vengono letti i nomi delle 500 persone decedute a causa di un tumore, la gran parte lavoratori del Petrolchimico



MARIA GABRIELLA LEONARDI

AUGUSTA (SIRACUSA)

S
uccede il 28 di ogni mese, succe­derà anche stasera: nella chiesa madre di Augusta – nel corso del­la messa in suffragio – saranno letti i no­mi di tutte le persone morte di tumore. Un lungo elenco che ne conta 500, decedu­te negli ultimi 20 anni, scandito parten­do dai nomi dei più giovani e concluso con quelli dei più anziani. Il mese scorso – sempre il giorno 28 – sono stati letti, in­vece,
per patologia.

A portare avanti con determinazione questa iniziativa è il parroco, don Palmiro Prisutto, che ha iniziato a cele­brare queste messe mensili a febbraio. «Ci siamo accorti – raccon­ta – che di recente il nu­mero di morti di can­cro aveva superato o­gni limite. Ho fatto un appello annunciando che ogni mese avrei ce­lebrato una messa in suffragio di coloro che
erano deceduti di tumore. I parenti ci han­no segnalato i nomi dei congiunti che a­vevano perso. Esiste un registro dei tu­mori – aggiunge don Palmiro – ma non è aggiornato, né pubblico: per questo stia­mo facendo un registro dei tumori paral­lelo. Per ogni defunto indichiamo nome, cognome, l’attività lavorativa, la patolo­gia per cui è morto e la data del decesso. Ci siamo fermati solo ai morti di Augusta ma se estendessimo l’invito pure a Melil­li e Priolo arriveremmo al triplo delle se­gnalazioni ». Come riferisce il 
sacerdote, buona parte dei nomi dell’elenco appartiene a lavo­ratori del petrolchimico, molte a lavora­tori dell’indotto e ai residenti. Ma ci sono anche i nomi di persone che non hanno avuto niente a che fare con il petrolchi­mico. Il cancro ai polmoni è la prima pa­tologia ad Augusta. L’iniziativa raccoglie adesioni ma, come conferma lo stesso sacerdote, la comu­nità è divisa: «Dobbiamo superare la pau­ra del ricatto occupazionale, la gente è terrorizzata, ha paura di perdere il lavoro visto il periodo di crisi. Lavoro e salute so­no due diritti che, purtroppo, qui cozza­no l’uno contro l’altro. Per questo dico ai lavoratori di chiedere le condizioni per lavorare in sicurezza. Ma queste cose co­stano e per un’industria è più facile andare all’estero».

sabato 23 agosto 2014

Migranti italiani riuniti in convegno Martedì ad Acireale «Argentissimo»

A rgentinissimo è il titolo del convegno dei migranti italiani, promosso dall’Ufficio diocesano Migrantes della diocesi di Acireale e che si terrà martedì 26 alle 21 ad Acitrezza, nel Catanese. Il direttore dell’Ufficio, don Marcello Zappalà, offrirà il resoconto della sua missione in Argentina nei mesi di febbraio e marzo. Il tutto sarà arricchito da una videoconferenza con alcuni migranti di Acitrezza e della vi-cina Santa Maria la Scala che vivono in Argentina nella diocesi di Mar del Plata. Al convegno parteciperanno padre Stefano Messina, direttore Migrantes dell’arcidiocesi di Firenze, don Michele Caciutto, direttore Migrantes della diocesi di Mar del Plata e padre Franco Ferrante, referente del migrate italiano nella diocesi di Buenos Aires (AvellanedaLanus).
Maria Gabriella Leonardi