.

.
.

mercoledì 28 agosto 2013

Mineo, va in scena l’integrazione

DA CATANIA
MARIA GABRIELLA LEONARDI
« Teatro meditarraneo». È il titolo del progetto che domenica prende il via a Mineo, con la messa in scena de “I Meneni”, commedia a cui partecipano attori professionisti, residenti e anche migranti ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo. L’opera è stata scritta dal drammaturgo Massimiliano Perrotta ed è diretta dal regista Walter Manfrè. Tre consorzi organizzano la rappresentazione: il Sol.Calatino, il 'Cara Mineo' e il consorzio dei Comuni 'Calatino Terra d’Accoglienza'. Paolo Ragusa, presidente dei consorzi 'Cara Mineo' e Sol.Calatino spiega: «Il lavoro che stiamo facendo con gli enti locali del territorio vuole rendere questo comprensorio un luogo stabile di incontro tra le culture. Stiamo attivando alcuni strumenti, tra cui anche l’idea del 'Teatro Mediterraneo', in cui è previsto il coinvolgimento degli ospiti Cara».
Il territorio calatino, ormai da anni, sia con l’istituzione del Cara di Mineo, che con la presenza di numerosi Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) porta avanti l’idea dell’integrazione e del pluralismo, in particolare, come sottolinea Paolo Ragusa: «Il Cara non è un parcheggio, ma un luogo dove le persone si devono formare e acquisire competenze. Attualmente gli ospiti sono circa 3.300, questo vuol dire che il centro ha assunto una dimensione più ampia di quella prevista in origine. Da qui la necessità di creare momenti di socialità e di stimolare l’impegno degli ospiti».
La rappresentazione si svolgerà alle ore 21 nel Centro interculturale 'Giovanni Paolo II' di Mineo.

domenica 25 agosto 2013

Madonna dell’Elemosina, domani parla la figlia di santa Gianna Beretta Molla

CATANIA. Gianna Emanuela Molla, l’ultima figlia di santa Gianna Berretta Molla, nata pochi giorni prima della morte della mamma, porterà la sua testimonianza domani alle 20 nella Basilica collegiata Santuario di Biancavilla, nel catanese.
L’incontro si svolge nell’ambito delle celebrazioni in onore della Madonna dell’Elemosina, patrona di Biancavilla ed è promosso dall’associazione «Maria Santissima dell’Elemosina» per celebrare l’Anno della fede. Il tema della serata è «Solo l’amore è credibile».
Alessandro Scaccianoce, responsabile attività culturali dell’associazione spiega: «Gianna Berretta Molla ha fatto dell’amore il senso della sua vita, e questo è evidente nell’atto estremo della nascita dell’ultima figlia, quando preferì morire, a soli 39 anni,anziché sottoporsi a delle cure che avrebbero arrecato danno alla vita che portava in grembo. Ma tutta la vita di Gianna Berretta Molla è stata caratterizzata dall’amore donato». La famiglia e la vita sono i temi principali delle celebrazioni in corso in questi giorni nel Santuario di Biancavilla, meta di pellegrini provenienti anche da altre diocesi siciliane.Tra i momenti più significativi, la benedizione dei genitori in attesa di un figlio e dei bambini appena nati avvenuta ieri. Domenica prossima le celebrazioni culmineranno con la Messa presieduta dall’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina che proprio in questi mesi sta conducendo la visitapastorale a Biancavilla.
Maria Gabriella Leonardi
22 agosto 2013

mercoledì 7 agosto 2013

Sacerdote di Acireale sospeso dal vescovo Raspanti per abusi sessuali su giovane

ACIREALE. Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha annunciato ieri la conclusione del primo grado di giudizio, previsto dall’ordinamento canonico, nei confronti del sacerdote diocesano don Carlo Chiarenza – ex parroco di San Paolo ad Acireale e poi decano della basilica di San Sebastiano – accusato, lo scorso anno, di abusi sessuali dal giovane ricercatore Teodoro Pulvirenti.
Il vescovo ha spiegato che l’iter giudiziario, avviato dalla diocesi, prosegue ora a un livello superiore, secondo le indicazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede. Al primo grado di giudizio il sacerdote è stato ritenuto responsabile degli abusi denunciati; dovrà dimorare per alcuni anni fuori dalla diocesi, non potrà assumere incarichi ecclesiali e neppure svolgere il ministero in pubblico.
 (M.G.L.)

mercoledì 24 luglio 2013

Acireale, celebrazioni per la patrona Presentato l’ultimo libro del vescovo Raspanti «Il riposo nella fatica»

ACIREALE. «Il riposo nella fatica» è il titolo dell’ultimo libro di spiritualità scritto da Antonino Raspanti, vescovo della diocesi siciliana di Acireale. Il libro, edito dalla casa editrice Il Pozzo di Giacobbe, è stato presentato nella Cattedrale di Acireale ieri, nell’ambito delle celebrazioni in onore di santa Venera vergine e martire, patrona della città e della diocesi. Il volume, il cui titolo è tratto dalla sequenza di Pentecoste, raccoglie brevi riflessioni sul dialogo con Dio. «Sono meditazioni – spiega Raspanti – scaturite dalla frequentazione di “amici” che, pur lontani nei secoli, riescono a leggere e decifrare il vissuto attuale, a portare a parola quel che non è ancora chiaro, conferendogli così forma». I testi sono arricchiti da citazioni di maestri della fede. Il libretto, 160 pagine, si propone come un accompagnamento tra le fatiche quotidiane affinché il lettore si apra all’incontro con Cristo e in Lui trovi riposo. (M.Leo.) 

martedì 25 giugno 2013

Messina, centro per malati d’autismo

MESSINA. Sostegno delle disabilità al centro dell’impegno della comunità e delle associazioni siciliane. Oggi pomeriggio a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) l’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana, inaugura un Centro dedicato alle persone affette da sindrome autistica. La nuova struttura è stata realizzata grazie allo sforzo congiunto di numerose realtà associative. Sono coinvolte a vario titolo la cooperativa 'Progetto dopo di noi' che costituirà, insieme con l’Angsa Messina e la Fondazione Siciliana per l’Autismo, l’Associazione temporanea di scopo che gestirà la struttura. Poi c’è la parrocchia 'Santa Maria Assunta' di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha concesso la sede in comodato gratuito per sette anni, mentre la Caritas della diocesi di Messina ha dedicato a questo obiettivo la raccolta fondi della Quaresima di carità di quest’anno, Infine un aiuto significativo è arrivato dal locale Lions club. Padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas di Messina commenta: «Costante è l’impegno della Caritas per le persone affetteda autismo. E il fatto che l’attenzione verso l’autismo si faccia sempre più concreta e si diffonda non può che renderci particolarmente soddisfatti».
Con i fondi raccolti è stato ristrutturato il pianoterra dello stabile che, insieme con il primo piano ancora in fase di ristrutturazione, ospiterà le attività.
Una decina di operatori (tra neuropsichiatra, psicologi, educatori, operatori socioassistenzialiemusico-terapeuta)lavoreranno nel centro che accoglierà da subito dieci persone, ragazzi e giovani. Altre dieci saranno accolte non appena possibile, in conformità a quanto disposto dalle Linee guida regionali sull’autismo.
M. G. L.

domenica 23 giugno 2013

«No a esequie ecclesiastiche per i mafiosi»

ACIREALE (CATANIA). Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha promulgato ieri un decreto con cui priva delle esequie ecclesiastiche chi è stato condannato penalmente, con sentenza definitiva, per reati di mafia, e che prima della morte non ha dato alcun segno di pentimento. Come spiega lo stesso decreto: «La privazione delle esequie ecclesiastiche comporta anche la negazione di qualsiasi Messa esequiale, (art.
1.185 del Codice di Diritto Canonico)». Tuttavia, «per questi defunti cui si negano le esequie ecclesiastiche non è esclusa la possibilità di pregare e di celebrare Messe di suffragio, se ciò non causi pubblico scandalo nei fedeli». Il decreto si inserisceall’interno di una serie di documenti e di provvedimenti dell’episcopato siciliano e che lo stesso decreto menziona. «In più occasioni la Chiesa ha definito con chiarezza cosa pensa dell’organizzazione mafiosa – spiega monsignor Raspanti –: l’appartenenza a questa organizzazione è incompatibile con il Vangelo e con l’appartenenza alla Chiesa. Ne ho tirato le conseguenze estreme su un caso: le esequie. Questa decisione non è una nostra condanna terrena, mira a salvare l’anima, è un ulteriore ultimo scuotimento per far riflettere le persone che si trovano in questa situazione. La misericordia di Dio è sempre disponibile, ma bisogna accoglierla». Il presule hapromulgato il decreto durante la presentazione di un libro, dedicato alla cultura della legalità, tenutasi nella chiesa di San Rocco ad Acireale e a cui hanno partecipato anche il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, ed il procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi. Proprio il ministro Cancellieri, quando guidava il dicastero dell’Interno, ha sciolto per mafia il comune di Mascali, che rientra nella diocesi di Acireale. Il ministro ha elogiato il coraggio del vescovo e ha detto: «È un segno importante, in certe occasioni anche i simboli hanno un significato e un fenomeno come la mafia si combatte anche con i simboli».
Maria Gabriella Leonardi

domenica 16 giugno 2013

Il vescovo Peri sul caso del Muos: «Informazioni sui rischi per la salute»

CALTAGIRONE. Garantire un’informazione completa sui rischi alla salute e all’ambiente del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari che si sta costruendo in Sicilia, vicino Niscemi. Lo ha chiesto il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, al convegno “Questione Muos” organizzato dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro. Il Mobile user objective system (Muos, appunto) è un sistema di comunicazioni composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra del Dipartimento della Difesa degli Usa. Da mesi la popolazione locale manifesta contro queste antenne, temendo danni alla salute.

Gli esperti si contraddicono nella valutazione dei rischi e per questo ieri Peri ha dichiarato: «Credo che dopo tanti mesi di dibattiti, di proteste e di rassicurazioni, di interventi istituzionali sia arrivato il momento per fare un passo avanti nella discussione, nel senso di garantire ampi e documentati livelli di
 informazione alla cittadinanza». Il Muos non riguarda solo le popolazioni di Niscemi e del Calatino, «ma almeno di tutta la Sicilia – ha ammonito Peri –. Parlando di informazione intendo anche conoscenza dei rischi, prima di tutto sulla salute e sull’ambiente, che potrebbe produrre questo sistema. Io credo che non possano esserci pareri totalmente contrastanti e che sia necessario accertare autorevolmente la questione anche ricorrendo ad una forte presa di posizione delle istituzioni, alle quale faccio appello nel pieno rispetto delle funzioni, delle responsabilità e delle competenze di ciascuno». Alessandra Foti, attivista “Mamme No-Muos” ha portato la sua testimonianza: «Da tanti anni ci sono 46 antenne nello stesso sito: 15 giorni fa a Niscemi sono morti una donna, con un tumore all’utero, e un bimbo per una leucemia».

Maria Gabriella Leonardi