MGL
Questo blog raccoglie i miei articoli pubblicati sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire". Sono articoli in cui mi sforzo di raccontare cosa fanno tanti siciliani che si prodigano per gli altri e testimoniano tra gli uomini l'amore e la presenza di Dio. Questo blog vuole essere un omaggio e un grazie ai numerosi credenti siciliani che ho il piacere di conoscere e che con la loro testimonianza arricchiscono anche la mia vita e mi spronano ad essere migliore. MGL
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sabato 16 maggio 2020
Sicilia, Google dona al Banco Alimentare
Google ha donato 100mila euro alla Rete Banco Alimentare in Sicilia per sostenere i bisogni alimentari di chi ha bisogno. L'importo è stato equamente diviso tra le due realtà del Banco Alimentare nell'isola. Ogni anno Google è protagonista del Google Camp, meeting su temi di attualità che si tiene a Sciacca e nella Valle dei Templi. Quest'anno il Coronavirus ha bloccato la manifestazione ma non il desiderio del colosso di essere presente con azioni mirate ad affrontare l'emergenza. «Ringraziamo di cuore Google e i suoi dirigenti – dichiara Pietro Maugeri, presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus – . In questo momento la nostra priorità è dare risposte e viveri ai più poveri per soddisfare le richieste che continuiamo a ricevere e che il Covid-19 ha incrementato del 40%. Grazie ai 50mila euro ricevuti, il Banco Alimentare della Sicilia Onlus sosterrà costi per il personale, per il trasporto, servizi operativi, acquisto dei dispositivi anticovid». Santo Giordano, presidente del Banco Alimentare della Sicilia occidentale onlus, spiega: «Andremo a Sciacca a dare un segno tangibile della disponibilità del Banco alle strutture caritative convenzionate, alle quali spiegheremo l'iniziativa. E provvederemo a un piano per rendere più efficiente il magazzino di Cinisi».
martedì 5 maggio 2020
Caltagirone, il vescovo Peri guarito dal Covid-19
Il vescovo di Caltagirone, Calogero Per.i è guarito dal coronavirus: è stato dimesso dall’ospedale ed è tornato a casa. In una nota don Gianni Zavattieri, vicario generale, ha spiegato che si è trattato di «un tempo pieno di sofferenze, angosce e paure che lo hanno provato nel corpo e nell’anima lo hanno anche temprato nello spirito. La gioia di tutta la comunità è dono per noi». Il vescovo Peri ha espresso gratitudine a tutti, «a partire dagli operatori del 118 con cui sono arrivato in ospedale, alla dottoressa e agli infermieri del pronto soccorso, a chi ha eseguito la Tac e poi a ciascuno degli angeli in bianche vesti del reparto Covid-19 dell’ospedale Gravina di Caltagirone». E poi agli ausiliari, infermieri, operatori sanitari, medici e al direttore dottor Salvatore Bonfante.
Peri ha ringraziato la diocesi, quanti gli hanno manifestato affetto. E soprattutto Dio per questa malattia «che, sebbene dura e pesante, mi ha dato tanto». Il presule era stato ricoverato il 2 aprile scorso, dopo aver accusato sintomi influenzali ed essere stato sottoposto a tampone, risultato poi positivo al virus. Tra i suoi primi atti le disposizioni per i funerali, tra cui un foglio informativo da consegnare a un parente del defunto e contenente gli adempimenti in capo alla famiglia della persona scomparsa, tra cui quello di redigere l’elenco delle non oltre 15 persone che parteciperanno alla celebrazione, con copia del documento di riconoscimento, da riconsegnare al parroco in modo che possa predisporre i segna posto sui banchi.
(Maria Gabriella Leonardi)
domenica 19 aprile 2020
CALTAGIRONE Migliorano le condizioni del vescovo Calogero Peri
Ancora ricoverato, respira autonomamente ma «il decorso non sarà breve». L’affetto dei fedeli. Il presule ai sacerdoti: «Cercate di non ammalarvi, non è una passeggiata»
MARIA GABRIELLA
LEONARDI
Caltagirone
Sono migliorate le condizioni del vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ricoverato all’ospedale “Gravina e Santo Pietro” della città siciliana dopo essere risultato positivo al Covid-19. «Il presule è sereno – ha dichiarato il direttore dell’unità operativa di malattie infettive, Salvatore Bonfante – le sue condizioni cliniche sono buone. Anche il quadro radiologico e gli indici di flogosi indicano un chiaro miglioramento. Inoltre respira autonomamente senza apporto di ossigeno». Lo scorso 3 aprile era stato reso noto che Peri era stato infettato dal coronavirus. «Dall’iniziale apprensione per le sue condizioni – ha dichiarato il vicario generale don Gianni Zavattieri – la situazione complessiva si è rapidamente evoluta nella direzione di un lento ma costante miglioramento, che tuttavia richiede un’assidua vigilanza sul decorso che si prevede non breve. Occorre perciò continuare ad essergli vicini con l’affetto e la preghiera, che sono sempre “farmaci miracolosi” nei momenti di difficoltà. Molti come lui in questo
periodo stanno attraversando, insieme alle loro famiglie, sofferenze fisiche e morali drammatiche, e molti anche traumi luttuosi». Tra i tanti messaggi di affetto giunti a Peri anche un video dei bambini dell’Acr diocesana. Il vescovo ha scritto sulla chat del clero diocesano: «Carissimi, i miglioramenti ci sono ma bisogna avere pazienza e sapere aspettare che a poco a poco la salute ritorni. Grazie del vostro affetto e della vostra preghiera che ricambio ad ognuno personalmente. Vi abbraccio e continuiamo a pregare e sperare. Cercate di non ammalarvi, non è una passeggiata ». A tutti i fedeli Peri aveva inviato nei giorni scorsi un altro messaggio: «Lasciamo che quest’anno la Pasqua ce la consegni Dio così come l’ha pensata, preparata e confezionata, inedita e misteriosa, forse senza sconti e privilegi per nessuno. Ha pensato proprio a tutti e a tutto, senza distinzioni. Si è fatto un bel giro, per farci stare fermi e muoversi soltanto Lui».
martedì 14 aprile 2020
Ad Acireale la Chiesa «connette» i giovani
Creare bellezza al tempo del coronavirus. Ad Acireale la pastorale giovanile ha invitato i giovani a utilizzare il tempo delle restrizioni per realizzare un segno da condividere: come una poesia, una riflessione, una canzone, un disegno, un brano musicale. Il tutto deve essere registrato o fotografato o filmato e sarà poi condiviso, sulle pagine social della pastorale giovanile, Facebook e Instagram. L’iniziativa, denominata «#iorestoacasa giovani al tempo del coronavirus!», è stata accolta da tanti ragazzi al punto che sono già stati pubblicati decine di post. Si va dalle poesie alle esibizioni con musica elettronica, dalle vignette ai lavori all’uncinetto. Le pagine social della pastorale giovanile hanno visto crescere i «mi piace» e anche il vescovo Antonino Raspanti ha inviato un videomessaggio in cui
ha espresso apprezzamento per la creatività dei ragazzi.
Giunti anche i videomessaggi di due attori nazionali: Massimo Dapporto e Roberto Ciufoli, già membro della «Premiata ditta». Nel giorno in cui avrebbe dovuto tenersi la Festa del perdono diocesana la band della pastorale giovanile si è esibita via Skype: i componenti hanno cantato e suonato una canzone, ognuno da casa propria, e tutto è stato montato e sincronizzato in un unico video. Il direttore del servizio diocesano, don Orazio Sciacca, commenta: «Grazie a questa proposta si è creato un nuovo ponte con i ragazzi e sono emersi i loro talenti. Non ci siamo fermati:è vero che stiamo a casa ma vogliamo cogliere ciò che c’è di positivo in questo tempo». (Maria Gabriella Leonardi)
sabato 4 aprile 2020
LA DIOCESI IN PREGHIERA PER PERI Il vescovo di Caltagirone in ospedale: è positivo
La diocesi di Caltagirone si stringe in preghiera attorno al suo vescovo Calogero Peri risultato positivo al Covid-19. Giovedì sera il vicario generale, don Gianni Zavattieri, aveva reso noto che il vescovo, di fronte al «malessere che in questi giorni lo aveva provato, e accusando sintomi di tipo influenzale, aveva chiesto di essere ricoverato all’ospedale Gravina di Caltagirone per sottoporsi a controlli e accertamenti». Ieri mattina, in una nota congiunta della diocesi e dell’Azienda sanitaria provinciale, è stato comunicato l’esito del tampone. Le condizioni di Peri sono stabili.
Il presule ha già inviato un messaggio attraverso la chat del clero diocesano. «Vi ringrazio della vostra vicinanza, del vostro affetto e soprattutto della vostra preghiera – scrive Peri –. Vi chiedo anche la cortesia di farvi portavoce pres- so le vostre comunità del mio ringraziamento. Sono nella stanza e in attesa dei risultati hanno iniziato la terapia. Vi terrò informati per quello che saprò sull’evoluzione del decorso ospedaliero. Facendo la volontà di Dio teniamoci uniti nella preghiera». La direzione aziendale di Catania ha voluto aggiungere un proprio messaggio al vescovo «del quale apprezziamo la grande umanità e l’attenzione verso i più fragili e gli ammalati. Siamo sicuri che, anche in questa circostanza, monsignor Peri sarà un’affidabile guida spirituale per tutti gli operatori e per i pazienti». Il presule aveva avvertito i primi sintomi all’indomani della visita al cimitero
di Caltagirone. E domenica scorsa, a causa dei problemi di salute, aveva rinviato l’atto di affidamento a san Giacomo, patrono della città e della diocesi.
In tutto sono adesso tre i vescovi italiani ricoverati a causa del virus. Oltre a Peri, sono contagiati il cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis, e il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero
MGL
mercoledì 18 marzo 2020
Acireale apre un «telefono amico» nella Curia
Il numero della Curia diventa una sorta di 'telefono amico'. È la nuova iniziativa della diocesi di Acireale per per stare vicina alle persone ed essere di aiuto, anche se a distanza. In un videocomunicato, il vescovo Antonino Raspanti ha annunciato l’avvio di un servizio di ascolto telefonico. «Un ascolto – ha detto – per conversare moralmente, spiritualmente, rivolto a chi, dovendo stare in grande restrizione può accusare solitudine. A volte basta una piccola conversazione per sfiatare una situazione di tensione o per dare sollievo.
Non solo potete parlare con i parroci al telefono, in più ci sarà anche questo servizio centralizzato in curia». Quattro sacerdoti, a turno, risponderanno alle telefonate e le smisteranno anche verso altri sacerdoti, suore e psicologi professionisti. Il servizio, partito ieri sarà attivo tutti i giorni, tranne la domenica, dalle
9 alle 12 e dalle 15 alle 21. Il numero telefonico è 095 601102.
L’iniziativa si aggiunge a quelle già in atto. Molti sacerdoti infatti stanno raggiungendo per telefono ammalati e anziani soli, cui, nel rispetto delle precauzioni sono disponibili a portare la Comunione e per confessare.
Disponibili anche i volontari delle Caritas per portare pacchi a casa di chi non può muoversi e ha gravi necessità. In questi giorni spesso il vescovo invia video messaggi sui social: «Vogliamo essere in tutti i modi vicini – spiega – vogliamo far sentire a tutti che ci mancate e che vorremmo al più presto abbracciarvi e ancora una volta solennemente lodare il Signore».
(Maria Gabriella Leonardi)
martedì 17 marzo 2020
Dulcis in fundo Il parroco manda inviti e musica
Utilizzando gli altoparlanti del campanile don Carmelo Di Costa manda messaggi di speranza ai suoi parrocchiani e canzoni per incoraggiarli. Accade a Nunziata, frazione collinare di Mascali, nel catanese. Don Carmelo è il parroco della chiesa madre Madonna dell’Itria. «Sabato – racconta – ho cominciato esponendo sulla facciata della chiesa il tricolore, per simboleggiare l’unione con tutta l’Italia. Poi, usando l’altoparlante, ho dato messaggi per ricordare le regole da rispettare: non uscire, stare attenti.
Poi, per sdrammatizzare, ho messo il brano 'La cura' di Battiato, perché anche se stiamo distanti dobbiamo prenderci cura
degli altri. In seguito, ho amplificato il brano 'E ti vengo a cercare', per ricordare l’importanza di cercare Dio. Domenica ho messo l’inno nazionale e, essendoci una bella giornata, ho messo 'O sole mio'. Come il sole riscaldava la nostra giornata, Gesù riscalda il nostro cuore». L’altoparlante copre tutto il paese che conta poco più di 2.000 abitanti, di cui molti anziani. Per strada un silenzio tombale. I messaggi di don Carmelo durano pochi minuti e il sacerdote non intende lanciarli tutti i giorni. Grazie agli altoparlanti don Carmelo ha trasmesso anche la Messa, che poteva essere seguita in diretta su YouTube. In tanti hanno gradito l’iniziativa e hanno ringraziato il parroco.
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