CALTAGIRONE. Migliaia di persone hanno partecipato a Caltagirone alla Messa presieduta dal vescovo della diocesi siciliana, Calogero Peri, a conclusione della Terza peregrinazione diocesana della Madonna del Ponte. Il 15 agosto del 1572 la tradizione racconta che la Vergine col Bambino apparve a Caltagirone nel povero rione del Ponte: poteva vederla solo chi era in grazia di Dio o vi tornava confessandosi. Un pittore la dipinse su una tela ancora oggi conservata nel santuario costruito un anno dopo l’evento per custodirla. La «peregrinatio» era partita ad aprile dal Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo. Quindici i comuni che l’hanno ospitata; tra le tappespeciali anche la Casa circondariale e l’ospedale «Gravina» di Caltagirone.
«L’incontro con lei, prigioniera a volte dei nostri schemi – ha detto Peri – è stato per tutti un’esperienza di libertà e di amore. Questa peregrinatio ha donato ai nostri cuori, ai nostri comuni e alla diocesi una nuova apertura a Dio».
«La visita della Madonna del Ponte – afferma don Davide Paglia, rettore del santuario della Madonna del Ponte – ha segnato la vita delle nostre comunità e ha rinvigorito anche il tessuto ecclesiale e pastorale». Il saggio del mariologo don Francesco Di Stefano «Spargi Tu di grazie un fonte» ha accompagnato la peregrinatio.
(M.G.L.)
20 giugno 2012
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