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domenica 27 giugno 2021

Ai piedi dell’Etna un anno giubilare in onore di sant’Ignazio di Loyola

 


NELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE SANTA MARIA DEL ROSARIO DI PIEDIMONTE ETNEO NELLA DIOCESI DI ACIREALE

Piedimonte Etneo ( Catania)

Un anno straordinario dedicato a sant’Ignazio di Loyola, nel 500° anniversario della sua conversione. È quello che si tiene a partire da oggi fino al 31 luglio 2022 nella comunità parrocchiale Santa Maria del Rosario di Piedimonte Etneo, provincia di Catania e diocesi di Acireale, unica in Sicilia ad avere come patrono il fondatore dei gesuiti.

La devozione a sant’Ignazio di Loyola è stata portata in Sicilia dagli spagnoli, durante la dominazione dell’isola. Lo stesso Piedimonte Etneo fu fondato dagli spagnoli. In occasione di questo anno speciale la Penitenzieria Apostolica ha concesso la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria visitando la chiesa madre del paese. L’ingresso principale dell’edificio di culto sarà la Porta santa dell’Anno ignaziano, anno per il quale sono stati programmati pellegrinaggi, celebrazioni e momenti di approfondimento sulla figura e la spiritualità di sant’Ignazio.

Il parroco, don Mario Gullo spiega: «Realizzeremo un museo a cielo aperto in tutti i luoghi del paese legati al santo. Lo faremo in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale del turismo: non è un giubileo solamente celebrativo, ma vuole essere una riscoperta della santità nel quotidiano, a tutti i livelli». Sant’Ignazio si convertì a seguito di una ferita nella gamba riportata durante la battaglia di Pamplona. «Resta ferito – dice don Gullo – sembra che la sua vita si sia rovinata, ma proprio da questa ferita parte la sua rifioritura. Soprattutto in questo momento storico di pandemia, incertezza economica e sociale quest’anno santo vuole essere, per tutto il paese, un segno che si può rifiorire sempre nella vita». «Il tema della conversione è centrale» ha scritto il vescovo di Acireale Antonino Raspanti in un messaggio, «nel contesto della pandemia, possiamo vedere l’anno ignaziano come un’occasione per accelerare il nostro movimento sulla via della riconciliazione e della giustizia per tutta l’umanità, iniziando dalla nostra vita personale, dal rapporto di ciascuno di noi con Dio e con gli altri».

Oggi sarà sempre Raspanti ad aprire la Porta santa nella chiesa madre e l’Anno ignaziano. Il 25 luglio sarà inaugurata una mostra sulla vita del santo e inizieranno i solenni festeggiamenti. Tra agosto e settembre sarà indetto un concorso fotografico sulla devozione a sant’Ignazio di Loyola a Piedimonte Etneo.

MGL

mercoledì 12 maggio 2021

GIOVANI Ad Acireale un hashtag e un progetto per il pianeta



GIOVANI: Ad Acireale un hashtag e un progetto per il pianetaNella diocesi di Ac Nella diocesi di Acireale, per celebrare la Giornata della Terra 2021 e l’amore per il pianeta, il Progetto Policoro con gli uffici diocesani di Pastorale giovanile, Pastorale sociale e lavoro e Caritas promuovono il progetto 'Restore our earth - RinnoviAmo il volto della Terra' rivolto a bambini, ragazzi e giovani sino ai 35 anni della stessa diocesi. Entro il 28 maggio gli interessati potranno inviare all’indirizzo diocesi.acireale@progettopolicoro.it un elaborato: poesie, disegni, foto, video, brevi racconti o qualsiasi altra forma di libera espressione artistica. Gli elaborati verranno pubblicati sulla pagina Facebook 'Progetto Policoro - Diocesi di Acireale' e saranno valutati da una commissione. Agli autori degli elaborati ritenuti più meritevoli, uno per ogni fascia d’età (6-13, 14-18, 19-35), verrà donato un premio a sorpresa, in tema #restoreourearth. (Maria Gabriella Leonardi)

sabato 1 maggio 2021

SICILIA IN LUTTO La morte dell’arcivescovo Pio Vittorio Vigo, emerito di Acireale

   


Acireale. Lutto nella Chiesa siciliana per la scomparsa, all’età di 85 anni, dell’arcivescovo Pio Vittorio Vigo, emerito di Acireale. Il pastore è deceduto in una clinica a Verona dove era ricoverato per problemi polmonari pregressi. La notizia è stata data «con l’animo profondamente addolorato» dall’attuale vescovo di Acireale e vice presidente della Cei, Antonino Raspanti. Vigo era nato proprio ad Acireale il 4 novembre 1935. Era stato ordinato sacerdote nel 1958, poi si era recato a Roma per approfondire gli studi come alunno dell’Almo Collegio Capranica, conseguendo il dottorato in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1963. Rientrato in Sicilia, aveva insegnato filosofia in Seminario e religione nei licei statali, ricoprendo numerosi incarichi in diocesi, fino ad arrivare a es- sere vicario generale. Aveva anche affiancato monsignor Michele Cosentino, sacerdote molto popolare, nella conduzione della casa del clero di Aci di Sant’Antonio, l’Oasi (Opera assistenza sacerdotale interdiocesana).

Nel 1981 era stato nominato vescovo ausiliare di Catania; nel 1984 era stato nominato prima amministratore apostolico di Nicosia e l’anno successivo vescovo della stessa diocesi. Nel 1997 era diventato arcivescovo di Monreale dove era rimasto fino al 2002, quando era stato inviato a guidare la sua diocesi di provenienza, Acireale appunto, incarico mantenuto fino al 2011, quando aveva offerto le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.

«Profondità di vita spirituale, bontà, mitezza e semplicità sono stati i tratti caratteristici della sua personalità», ricorda la diocesi di Acireale in un comunicato. Vigo era conosciuto anche come “vescovo poeta”, per le numerose liriche e preghiere composte. In una delle raccolte che aveva pubblicato, intitolata Oltre il silenzio, figura un messaggio che gli aveva inviato Benedetto XVI: «Della tua operosità pastorale si hanno testimonianze in ogni luogo dove hai sempre rivelato un cuore di padre e hai impiegato lodevolmente ogni sollecitudine episcopale a vantaggio del clero e dei fedeli, per condurre tutti alla piena comunione con te. Anche la tua familiarità con le composizioni poetiche su temi religiosi è segno e documento della nobiltà dei tuoi sentimenti. Sono dunque molteplici i motivi della lode che noi ora vogliamo raccogliere e attestare».

Durante il suo episcopato Vigo aveva curato con dedizione la formazione dei sacerdoti, aveva incrementato l’attività del Serra Club e aveva favorito la riscoperta degli oratori. Più volte si era recato in Brasile e in Africa a visitare le missioni sostenute dalla diocesi. Nei prossimi giorni si saprà quando la salma rientrerà da Verona e quando saranno celebrate le esequie.

mercoledì 7 aprile 2021

Caltagirone, dai tre incontri al nuovo inno: la gioia contagia

«Contagiamoci di gioia! Perché…insieme c’è più festa » è il tema della Giornata dei giovani 2021 della diocesi di Caltagirone che si terrà su Zoom e che sarà preceduta da tre incontri sulla stessa piattaforma che graviteranno sul tema dell’anno pastorale 'Ti costituisco testimone di quel che hai visto'. Domani alle 20,45, si terrà l’incontro dedicato ai giovani 'Testimoni di speranza'. Venerdì, sarà la volta dell’incontro giovanissimi 'I have a dream'. Sabato alle 17 l’incontro cresimandi '007 alla ricerca del dono perduto'. La giornata unitaria di domenica sarà condotta dai formatori Anspi, Alessio Perniola e Gloria Manca, e vedrà la presenza del vescovo Calogero Peri. Un rappresentante dei giovani, uno dei giovanissimi e un cresimando racconteranno l’esperienza del loro incontro e sarà presentato l’inno appositamente composto per la Pastorale giovanile diocesana. 

Maria Gabriella Leonardi

sabato 3 aprile 2021

L’INIZIATIVA PROMOSSA DAL VESCOVO RASPANTI Acireale, 50mila euro dai preti per gli ospedali



 

 I sacerdoti della diocesi di Acireale hanno donato 50mila euro agli ospedali di Acireale e Giarre. Lo ha reso noto il vescovo Antonino Raspanti. I sacerdoti della diocesi, personalmente, durante il tempo di emergenza, hanno partecipato alla costituzione del fondo di solidarietà che sarà utilizzato per acquistare dispositivi per la lotta al Covid-19 destinati agli ospedali di Acireale e Giarre, ricadenti nel territorio della diocesi. «Le nostre strutture sanitarie – ha detto in una nota il vescovo Raspanti – si sono trovate spiazzate nell’affrontare questa nuova emergenza. La nostra diocesi ha puntato sulla prevenzione attraverso l’adozione di misure di contenimento del contagio. Ringrazio di vero cuore i sacerdoti che hanno promosso l’iniziativa per l’aiuto concreto che hanno offerto alla comunità tutta. Mentre compiamo questi atti solidali per guarire il mondo dalle ferite provocate dalla pandemia dobbiamo tenere lo sguardo rivolto all’esempio di Gesù Cristo, ponendo particolare attenzione nei confronti dei più deboli al fine di lenire le sofferenze. Attraverso quest’iniziativa abbiamo intenzione di creare una rete di solidarietà

affinché le persone si sentano confortate in un contesto all’interno del quale creare una spirale di bene. Tutto questo può essere un’opportunità per noi tutti per volgere lo sguardo al futuro con più serenità e speranza. La carità non si ferma ma si moltiplica».

Gratitudine è stata espressa da Giovanni Rapisarda, direttore del presidio ospedaliero Catania. «Sento forte l’esigenza – ha detto – di rimarcare la valenza esemplarmente significativa dell’iniziativa del vescovo Raspanti, che ha inteso sancire ed impreziosire, non solo con la sua reiterata visita pastorale ai pazienti in degenza nei reparti Covid, ma offrendo una nobile, tangibile e rara testimonianza di solidale e premurosa vicinanza con la costituzione del fondo, dal pregnante significato umano e cristiano».

Maria Gabriella Leonardi

giovedì 25 marzo 2021

LETTERA ALLA DIOCESI Peri: invitati dalla Vergine a purificare il cuore

 

Caltagirone

«Che questa pandemia, che tutti vogliamo dimenticare per la scia di sofferenza e di morte che ha portato, possiamo, invece, ricordarla perché ci ha aiutato a purificare i nostri cuori, a rinsaldare l’unità, la comunione, a rendere bello e trasparente il nostro amore, la nostra carità, a fare brillare di verità e di decoro le nostre celebrazioni, a rinnovare il nostro culto spirituale mettendo in gioco tutto quello che siamo e che possiamo fare perché, attraverso le opere di misericordia, l’amore di Dio riversato nei nostri cuori possa raggiungere tutti e anche i più lontani». È un passaggio della Lettera pastorale

Ave Maria Fonte d’Amore e Ponte di Dio che il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ha scritto per l’Anno giubilare mariano straordinario indetto in occasione del 450° anniversario dell’apparizione della Beata Vergine Maria al Ponte. La Lettera è stata consegnata alla diocesi in occasione dell’11° anniversario dell’ordinazione episcopale di Peri mentre l’Anno mariano prenderà il via il prossimo 6 agosto e si concluderà il 22 agosto 2022.

Il popolo calatino è particolarmente legato alla Beata Vergine Maria del Ponte. Infatti 450 anni la Madonna apparve nello specchio d’acqua limpida di una fonte, presso la quale una bambina si era recata per attingere l’acqua. Era il 15 agosto 1572 e il tutto è avvenuto in un povero quartiere della città di Caltagirone.

«Questa ricorrenza non può passare sotto silenzio per i forti richiami e rimandi spirituali che contiene e per la profonda incidenza mariana che questa apparizione ha avuto nella storia della nostra Chiesa – sottolinea Peri –. Da quella data generazioni ininterrotte di cristiani, che ci hanno preceduto in questo pellegrinaggio della fede, hanno accolto l’invito della Madre di Dio a purificare il proprio cuore con il Sacramento della riconciliazione, perché i nostri occhi potessero ritornare a vedere e a contemplare Dio». Il vescovo cappuccino esorta a svegliarsi dal sonno per vivere un’era ed un’ora nuova. «Dobbiamo trovare, aiutati anche da questo, il significato più profondo del messaggio che la Vergine Maria ci ha voluto lasciare».

MGL

domenica 7 marzo 2021

Oggi Acireale ricorderà il vescovo Arista

 

Oggi Acireale celebra la giornata pro beatificazione al venerabile Giovanni Battista Arista (1862-1920), religioso oratoriano e secondo vescovo della diocesi siciliana (dal 1907 al 1920). Questa sera alle 18 è prevista una Messa presieduta dal vescovo emerito di Ragusa, Paolo D’Urso, nella chiesa della Congregazione dell’Oratorio dove risposano le spoglie mortali di Arista. A causa della pandemia non si terrà la tradizionale conferenza dedicata alla vita e all’impegno pastorale del vescovo oratoriano definito proprio in questi giorni dal suo attuale successore Antonino Raspanti come una persona la cui virtù maggiore fu «il desiderio di non morire alla speranza».

 (Maria Gabriella Leonardi)