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mercoledì 6 giugno 2018

Acireale, scuola-lavoro in archivi delle chiese

chiesa Madonna dei Raccomandati
Si chiama "Chiese nascoste" un progetto di alternanza scuola-lavoro che, ad Acireale, ha visto gli studenti di due classi dell'Istituto d'istruzione superiore "F. Brunelleschi" approfondire la conoscenza di chiese poco conosciute, effettuando ricerche anche nell'archivio e nei musei della diocesi. Don Roberto Fucile, direttore a livello diocesano e regionale degli Uffici per la pastorale dello sport, turismo e tempo libero, spiega: «Anziché andare a studiare la storia delle chiese più conosciute i ragazzi hanno individuato alcune chiesette poco frequentate, hanno effettuato una ricerca nell'archivio diocesano, supervisionati dal personale, e hanno creato un itinerario di "chiese nascoste"». 
Due di queste si trovano lungo un sentiero naturalistico sulla Timpa di Acireale: visitandole è possibile affacciarsi ad un'altezza di 200 metri sul mare e godere una splendida visuale della costa. L'itinerario lega quindi la storia, l'arte e la natura. Le chiese studiate sono Madonna dell'Aiuto, Madonna delle Grazie e Santa Maria dei Raccomandati.
"Chiese nascoste" rientra in un progetto più ampio e l'attività svolta è stata presentata nel corso di un convegno alla presenza del vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Sono stati realizzati anche dei depliant delle "chiese nascoste" in cui si sono stati descritti la storia e l'arte delle chiese ed il paesaggio della Timpa che le domina. A ottobre si terrà una passeggiata lungo il sentiero con gli studenti che faranno da Ciceroni.

martedì 29 maggio 2018

Con la Madonna di Conadomini la città di Caltagirone in festa. La Messa di Per

A conclusione del mese di maggio, la città di Caltagirone si prepara a celebrare giovedì la solennità di Maria Santissima di Conadomini, patrona della città. La festa prenderà il via domani alle 20 con la recita dei primi Cespri, alla presenza delle autorità civili;alle 22 il Rosario con le famiglie. Giovedì, alle 20, il vescovo Calogero Peri presiederà nella basilica di Santa Maria del Monte la solenne Messa concelebrata con il clero cittadino. Particolarità di quest’anno è stata la restituzione alla basilica dell’icona restaurata della Madonna. Lo scorso 1° maggio in processione la preziosa icona è stata accompagnata nella sua chiesa in cima alla famosa scalinata di Caltagirone. Nell’occasione, Peri ha richiamato la profonda devozione del popolo calatino per la sua patrona «riconosciuta dalla fede del popolo come “Bedda Matri” e contemplata alla luce del mistero trinitario come “gran figlia, madre e sposa”». La Madonna di Conadomini è un’immagine sacra giunta a Caltagirone nel 1225. Raffigura la Madonna seduta con in braccio il Bambino Gesù e avvolta in un manto trapunto di stelle. L’immagine era un tempo esposta, soprattutto in occasione di grandi calamità, all’interno di una Cona che in genere ospitava l’immagine del Signore (Domini): da qui il titolo di Conadomini. Nel 1644 la Madonna di Conadomini è stata proclamata patrona di Caltagirone. Ogni anno, per tutto il mese di maggio, sono numerosi i pellegrinaggi alla Basilica di Santa Maria del Monte.
Maria Gabriella Leonardi

NICOSIA A piedi dalla Madonna

A Nicosia (En) è iniziato il conto alla rovescia per il pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Lavina di Cerami promosso dalla pastorale giovanile diocesana per domenica. L’appuntamento è alle ore 9 all’ingresso di Troina, nella sede scout di via Mattarella, da dove, zaino in spalla, si partirà. «Sarà un occasione di comunione tra i ragazzi – dice don Roberto Franco Coppa, direttore dell’Ufficio di pastorale giovanile –. La Chiesa manifesterà la sua vicinanza ai ragazzi che ha ascoltato in più modi, con incontri tenutisi nelle scuole e anche attraverso un questionario».

mercoledì 16 maggio 2018

A Catania il «Dado» che educa alla pace

Domani, nel parco Gioeni di Catania sarà installato un grande 'Dado della Pace' nell’ambito della manifestazione 'Costruiamo la Pace/Let’s Build Peace', promosso delle associazioni 'Living Peace International' e 'Elephants for Peace' e da diverse scuole di Catania, con il contributo di scuole nazionali, europee e di altri continenti. Viene proposto come metodo didattico un dado sulle cui facce sono riportate frasi corrispondenti a valori universali di pace, illustrate da due personaggi del fumetto creati da Walter Kostner Gibì e Doppiaw, che aiutano a comprenderne meglio il significato: amo per primo; amo tutti; amo l’altro; ascolto l’altro; ci perdoniamo l’un l’altro; ci amiamo l’un l’altro. Il percorso di educazione alla pace, che diverse scuole catanesi hanno accolto, è stato ideato dall’insegnante uruguaiano Carlos Palma, che ha vissuto in Medio Oriente per più di 25 anni il dramma delle continue guerre. Da questa esperienza è nato il progetto, che si sta diffondendo sempre più nel mondo. L’opera 'Il Dado della Pace', alta circa 2 metri, realizzata e donata da Emanuele Papa, sarà posta all’ingresso del parco Gioeni di via Del Bosco in modo da essere una testimonianza visibile dei tanti che ogni giorno curano l’educazione alla cittadinanza globale e alla pace: l’obiettivo ultimo della manifestazione è quello di promuovere la 'fraternità', cercando di vivere e di trasmettere, innanzitutto nei ragazzi, una cultura basata sul rispetto reciproco e sulla solidarietà.
MGL
7 maggio 2018

mercoledì 18 aprile 2018

«Rimanete in Sicilia» Per frenare l’esodo si mobilita la Chiesa

CALTANISSETTA
Sembra un esodo senza fine quello dei giovani che lasciano la Sicilia: un fenomeno che nel centro dell’isola, a Caltanissetta si avverte con più forza. Gli ultimi dati in possesso della Caritas diocesana nissena, forniti anche all’ultima Settimana sociale dei cattolici, parlano di un tasso di disoccupazione giovanile maschile del 57% e femminile del 56,9%. Le donne sono più penalizzate degli uomini del 23,8% nel trovare un lavoro e i ragazzi che non arrivano a diplomarsi sonoil 41,7%.
Per capire com’è realmente la situazione oggi sul territorio, il direttore della Caritas diocesana di Caltanissetta, Giuseppe Paruzzo, racconta un aneddoto: «Avevo chiesto al direttore Caritas di un Comune di 3mila abitanti di fare il punto sulla questione, ma lui mi ha risposto che non c’erano più giovani dalle sue parti».
L’emergenza qui si chiama lavoro, non solo bisogno di denaro. «Stiamo aiutando una signora con un progetto sul reddito minimo di inserimento, ha una situazione familiare complicata, un figlio con una grave disabilità per cui volevamo sostenerla pagandole la retta del centro dove deve andare il bambino – racconta il direttore Caritas –. Ma lei ci ha detto: 'Invece di darmi dei soldi per la retta per il bambino, la stessa cifra non la potete dare a mio marito per un lavoro?'. Era per lei più dignitoso guadagnare quei soldi per suo figlio».
La diocesi è scesa in campo, con un convegno apertosi ieri e che si chiude oggi, dal titolo 'Costruiamo il la-voro, il diritto di rimanere nella propria terra', promosso dalla Caritas, dall’ufficio diocesano di pastorale sociale e dalla Consulta per le aggregazioni laicali. «Non parliamo di 'problema lavoro', il lavoro non è un problema e non vogliamo parlarne negativamente – precisa Paruzzo –. Parliamo di lavoro come opportunità e lo facciamo con coloro che pensiamo siano gli attori principali: l’agricoltura e l’artigianato. Ad esempio, non si trovano persone che si occupino di marketing agricolo, non ne esistono. Mi spiegavano che è complicato fare nascere una mela su un albero, ma più complicato è raccoglierla per venderla. La bellezza sta nelle attività lavorative che si possono creare».
La diocesi di Caltanissetta vuole anche promuovere l’idea delle cooperative di comunità, dove i cittadini sono produttori e fruitori di beni e servizi, un’esperienza che ha avuto successo nel nord Italia. «Abbiamo delle belle comunità unite e forti – aggiunge il direttore della Caritas – e abbiamo pensato di far nascere delle cooperative da queste comunità. Abbiamo invitato il referente di Confcooperative nazionale per le cooperative di comunità per capire cosa sono, cosa fanno e che non sono realtà che possono nascere solo a Reggio Emilia, ma anche a Caltanissetta, a San Cataldo, ovunque può nascere un’idea di cooperativa di comunità». La diocesi sta lanciando un bando per assegnare piccoli finanziamenti volti alla nascita di cooperative di comunità. «Vogliamo lanciare la speranza che anche qui le cose si possono fare – conclude Paruzzo –. È in gioco il diritto di rimanere nella nostra terra».

martedì 10 aprile 2018

Giovani in Consiglio: a Catania «si cambia»

Farà tappa domani a Catania la manifestazione nazionale #Conibambini- Tutta un'altra storia. Alle ore 10 nell'aula consiliare del Comune si terrà "Con i bambini a palazzo di città", un consiglio comunale autogestito dagli studenti catanesi per parlare di tre parole chiave: periferie, povertà educativa e comunità educante. Racconteranno come vedono le periferie, come la povertà educativa incide nella crescita e nel futuro dei minori, l'importanza di una comunità educante a Catania e nell'hinterland e cosa si può fare, insieme, per contrastare il crescente fenomeno della povertà anche nel capoluogo etneo. Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, e il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore, porteranno i saluti ai ragazzi, che verranno ascoltati da Giuseppe Schena, consigliere di amministrazione di "Con i Bambini" e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
La manifestazione sta attraversando l'Italia per incontrare comunità educanti e ragazzi, condividere idee e buone pratiche di contrasto alla povertà educativa minorile e offrire opportunità ai giovani. È già stata a Torino, Reggio Emilia, Milano, Napoli e Brindisi e si concluderà a Roma. L'iniziativa è promossa dall'impresa sociale "Con i Bambini", soggetto attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un'intesa tra fondazioni bancarie, il Forum nazionale del terzo settore e il Governo. In Sicilia, già diversi progetti sono stati finanziati da "Con i bambini".
MGL

sabato 24 marzo 2018

ACIREALE Una cena di solidarietà per chi è in difficoltà

La diocesi di Acireale organizza una cena per le persone che vivono situazioni di povertà. L’appuntamento è per domani, Domenica delle Palme, a partire dalle 18.30 nella chiesa di San Rocco ad Acireale. Con il coordinamento della Caritas diocesana, la cena sarà preparata e servita insieme da padri Camilliani, Società di San Vincenzo de’ Paoli, volontarie Vincenziane, volontari dell’Ordine francescano secolare, Fraternità Misericordia, pastorale della salute, pastorale giovanile, Movimento adulti scout cattolici italiani, Gruppo scout Acireale 6. L’incontro, sollecita il vescovo Antonino Raspanti, è l’occasione per sensibilizzarsi sull’importanza di mettersi a servizio di quanti, sul territorio, vivono gravi disagi economici, sociali e drammi di solitudine.
Maria Gabriella Leonardi