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giovedì 17 dicembre 2020

Caltagirone, fotografia al Diocesano

 


Resterà aperta sino al 31 gennaio nel Museo diocesano di Caltagirone la XII edizione del Med Photo Fest organizzata dall’Associazione culturale Mediterraneum, che ha scelto la Cappella neogotica come sede principale del Festival. In un tempo di chiusure per via dell’emergenza covid, il Museo diocesano, con questa iniziativa vuole essere segno di speranza. Questa edizione si intitola “Fotografia e solidarietà” e raccoglie un progetto di Maurizio Galimberti dedicato alla bellezza femminile dal titolo “La carezza”. Le sale “argenti e paramenti” del museo ospitano la “Mediterraneum Collection” dell’Associazione catanese che mostra gli scatti di tanti fotografi che amano la Sicilia, protagonisti in una raccolta fondi a vantaggio delle famiglie e delle persone sole, in difficoltà a causa dell’emergenza Covid. (M.G.Leo.)

A Fiumefreddo il presepe accosta la nascita di Gesù e l’arrivo dei migranti

 Negli sbarchi la Natività di oggi

LA PARROCCHIA MARIA SANTISSIMA DEL ROSARIO È IN DIOCESI DI ACIREALE


È notte fonda, la luna si riflette sul mare agitato, solcato da un’imbarcazione precaria che porta migranti. Sulla riva ci sono Giuseppe e Maria, anche loro in difficoltà perché «non c’era posto per loro nell’albergo». In riva al mare nascerà Gesù. Con grande perizia i giovani della comunità parrocchiale Maria Santissima del Rosario di Fiumefreddo di Sicilia, nel catanese, hanno riprodotto la scena notturna di una natività affacciata sul mare, come si affaccia sul mare Fiumefreddo. Un mare mosso, in balia del quale c’è un’imbarcazione con migranti a bordo.

Il presepe è all’ingresso della chiesa e chi entra vi si imbatte. È stato realizzato accogliendo l’invito di don Lucio Cannavò, direttore dell’ufficio per la pastorale dei migranti della diocesi di Acireale. Quel mare di Sicilia che è bellezza, sinonimo di serenità e svago per migliaia di persone è invece sinonimo di morte. L’opera ha avuto ampia eco sui media. Il parroco, don Egidio Vecchio, spiega: «Questo presepe evidenzia che come cristiani noi siamo chiamati ad accogliere Cristo che viene in mezzo a noi, non solo nelle nostre vite, ma soprattutto nell’esistenza di coloro i quali per varie vicissitudini, sono costretti a lasciare la propria terra natìa».

Don Lucio Cannavò sottolinea l’accostamento tra le due scene: la natività e l’arrivo dei migranti. «C’è la precarietà di questi viaggi – dice –- e la precarietà della grotta di Betlemme. La storia di salvezza comincia così e ci auguriamo che ci sia salvezza per tanti uomini e donne, che possano trovare protezione e asilo, così come è stato protetto il Bambino Gesù».

La diocesi di Acireale in una nota accosta quest’opera con le parole di papa Francesco nella lettera enciclica Fratelli tutti, quando afferma che la pandemia ha suscitato a tutti noi «la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca». Viene riportata anche un’altra frase dell’enciclica: «Gli immigrati, se li si aiuta a integrarsi, sono una benedizione, una ricchezza e un nuovo dono che invita una società a crescere». Ogni anno l’Ufficio diocesano per la pastorale dei migranti espone un altro presepe dei migranti, che è itinerante. Quest’anno è esposto a Carrabba di Mascali, accanto alla strada statale, una collocazione di grande visibilità. È il terzo anno che questo presepe viene esposto. Il primo anno fu manomesso da qualcuno con finalità a sfondo politico. L’opera raffigura dei migranti agitati perché in pericolo. Non sono soli, sopra di loro c’è la natività.

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mercoledì 2 dicembre 2020

Botta e risposta con il vescovo Raspanti Dialoghi su amore e grandi domande

 

«Parla con me», canta Eros Ramazzotti. Un brano che è colonna sonora dello spot della Pastorale giovanile della diocesi di Acireale per lanciare 'DialoghiAmo', l’Avvento dei giovani che dialogano con il vescovo Antonino Raspanti. Un vero botta e risposta incentrato sulle domande di vita. Al tempo della pandemia tutto avviene in diretta sulla pagina facebook della pastorale giovanile diocesana. L’appuntamento è per ogni lunedì di Avvento alle 20,30. Dialogano col vescovo otto giovani, ogni settimana un ragazzo e una ragazza. Gli ultimi due giovani sono marito e moglie. «Le tematiche sono trattate tutte nella prospettiva dell’Avvento - spiega don Orazio Sciacca, responsabile della pastorale giovanile -. Nel primo lunedì si è parlato di come il giovane vive il presente, in relazione alla giovinezza di Gesù che illumina la giovinezza dei ragazzi. Nel secondo lunedì tema saranno i desideri per il futuro. Nel terzo, si parlerà dei progetti. Infine, il quarto lunedì sarà incentrato sull’incarnazione di questi progetti, con l’esempio di una giovane coppia che non ha solo vissuto il presente, non ha solo sognato e progettato ma incarna il progetto, ha creduto in questo cammino e può condividere la propria esperienza. Ognuno presenta la propria esperienza personale ma anche la condizione giovanile in generale». I giovani pongono a Raspanti delle domande, ma anche il vescovo, pone, a sua volta, delle domande. E da questo dialogo i giovani possono trovare le risposte per la loro vita.

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venerdì 27 novembre 2020

Milazzo, speranza da un hotel chiuso

 


A seguito dell'ultimo Dpcm anche l'hotel Ngonia bay di Milazzo, nel messinese, ha dovuto per ora chiudere. Il titolare, Marco Calabrese, e lo chef, Dario Pandolfo, si sono chiesti come poter dare il loro contributo in questa fase difficile. E hanno pensato a ciò che sanno fare meglio: cucinare. «Abbiamo preparato i primi 150 pasti per la mensa del povero di Cristo Re di Messina – racconta Calabrese –. Poi preso abbiamo contatti con la Caritas di Barcellona Pozzo di Gotto e a loro abbiamo mandato 200 pasti. Dopodiché abbiamo chiesto ai fornitori se potevano farci donazioni». Sono stati così cucinati ulteriori pasti per i bisognosi di Milazzo e dei comuni vicini. Gli ideatori per tutto il periodo della pandemia intendono continuare l'iniziativa e anche dopo, perché tanti prodotti in cucina vengono scartati e invece sono ancora ottimi, soprattutto con la bravura di uno chef. «Cucinare – dice Dario Pandolfo – è un gesto d'amore». Nasce in questo modo "Hope", progetto non profit rivolta a tutti i ristoratori, allevatori, pescatori, contadini, imprenditori del food & beverage e volontari che credono nel valore del cibo. Hope si pone l'obiettivo della lotta a fame e spreco alimentare e ha già varato una pagina Facebook da cui raccoglie nuove adesioni: https://www.facebook.com/HOPEcookingisanactoflove/

sabato 14 novembre 2020

Recuperate le olive dalla finta antimafia

 


Sequestrati definitivamente alla mafia ma di fatto ancora nelle disponibilità dei vecchi proprietari mafiosi. È quanto accaduto a un casolare con un agrumeto e un oliveto di Palagonia, nel catanese. Lo racconta la rivista "I Siciliani". Alcune associazioni hanno effettuato un sopralluogo per denunciare la finta antimafia. Trovano l'utenza della luce attiva, i terreni coltivati e pure 25 casse di olive appena raccolte, pronte per essere portate al frantoio. Il ritrovamento è stato segnalato alle autorità competenti e le associazioni Arci Sicilia, I Siciliani giovani, Asaec Antiestorsione di Catania, Aiab Agricoltura biologica e Arcivik Palagonia hanno ottenuto dall'Agenzia nazionale per i beni confiscati (Anbsc) di avere affidate le olive per la molitura e la distribuzione in circuiti solidali. E così 461 chili di olive sono state portate all'Azienda agricola produttrice di olio di Francesco Costanzo, imprenditore vittima di usura ed estorsione che ha denunciato i suoi auguzzini. Sono stati ricavati 55 litri di olio distribuito ad associazioni di volontariato che forniscono la spesa a chi vive nel disagio. L'olio arriverà anche sulle tavole di alcune famiglie dei quartieri più difficili di Catania, Librino e San Cristoforo. Buona parte sarà distribuito a Palagonia a chi ha più bisogno. A gennaio tocca alle arance.

MGL

mercoledì 11 novembre 2020

A Caltagirone «Contempliamo cielo e stelle» in streaming


 La comunità del Seminario di Caltagirone propone incontri di ascolto della parola di Dio guidati dal rettore don Giuseppe Federico. Il programma di appuntamenti è intitolato 'Contempla il cielo e conta le stelle' e, dato il periodo eccezionale, gli incontri si tengono in streaming su meet al link https:// meet.google.com/srs-ytir-tfo. Gli incontri, hanno già preso il via e si tengono a cadenza mensile sempre alle 21. Il prossimo si terrà il 15 dicembre ed è dedicato alla figura di Giacobbe, il 12 gennaio al popolo d’Israele, il 2 febbraio a Giuditta, il 16 marzo ai Re Magi, il 13 aprile a san Pietro e l’11 maggio a 'Una donna coronata di 12 stelle (Ap 12)'. Domenica 22 la diocesi calatina celebra la giornata del seminario 'Chiamati e mandati per servire' e alle 9, sempre in streaming, si terrà il primo incontro di orientamento vocazionale, per ragazzi e ragazze dai 15 anni in su. 

Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 4 novembre 2020

Enna, rinascono quattro chiese

 A Piazza Armerina ed Enna quattro chiese saranno riqualificate grazie a finanziamenti europei, per 2,2 milioni di euro, nell'ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-20 della Regione siciliana. Le chiese interessate sono il Gran priorato di Sant'Andrea, Santo Stefano e Sacro Cuore di Gesù, a Piazza Armerina, e la chiesa San Francesco d'Assisi e Santa Caterina nel borgo Cascino, ad Enna, dove sorgerà anche un museo della civiltà contadina. I progetti, già cantierabili, sono stati realizzati dall'Agenzia di sviluppo del mezzogiorno, presieduta da Giuseppe Sciarabba, d'intesa con il Dipartimento arte sacra e beni culturali della diocesi di Piazza Armerina, diretto da don Giuseppe Paci. L'obiettivo è quello di collegare le 4 chiese alle tantissime altre disseminate nel comprensorio per intercettare i flussi turistici della vicina Villa romana del casale. In particolare, è la prima volta che fondi del Psr Sicilia vengono destinati a progetti per edifici di culto. «Per attenuare i fenomeni di declino socio-economico delle aree interne dell'isola – dice Dario Cartabellotta, dirigente generale dell'assessorato regionale all'Agricoltura – è necessario creare nuova occupazione e sviluppo ma soprattutto riequilibrare il rapporto tra città e campagna attraverso l'imprenditorialità rurale».

MGL