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mercoledì 22 novembre 2017

Acireale, una struttura per i dimenticati

In occasione della Giornata mondiale dei poveri, nella diocesi di Acireale, alle presenza del vicario generale monsignor Giovanni Mammino, è stato inaugurato il progetto “Casa” (Centro accoglienza sant’Antonio). Quella che era la casa dei giovani di via Umberto ad Aci Sant’Antonio è stata, infatti, adibita a centro diocesano di accoglienza notturna. Il progetto è finanziato con i fondi dell’8xmille. «Il centro è rivolto ai senzatetto – spiega don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana –. Sarà attivo dalle 19, offrirà un servizio mensa, un servizio docce e abbigliamento. Potremo assicurare una prima accoglienza a chi dorme fuori, specie ora che è inverno, o a qualcuno sfrattato perché non dorma in auto». La casa è situata in una zona più decentrata; per questo è prevista la possibilità di trasportare chi ne avesse bisogno. Da subito sono attivi dieci posti letto per uomini e altri cinque “femminili” saranno aperti a breve. «Il centro – spiega don Orazio – non intende essere una forma di assistenzialismo ma aiutare le persone a trovare una strada».
Maria G. Leonardi

martedì 14 novembre 2017

Acireale «Sotto le tende dell’ascolto ci guidano i santi di casa nostra»

Ad Acireale sono tante le tappe del cammino di preparazione al Sinodo dei giovani. La prima, nei giorni scorsi, è stato l’incontro con il responsabile del Servizio nazionale di pastorale giovanile, don Michele Falabretti, con le realtà diocesane che operano con i giovani e con i sacerdoti. Un altro momento forte saranno le tende «dell’ascolto». «Nella chiesa dello Spirito Santo di Acireale – spiega don Giuseppe Pavone, responsabile diocesano della pastorale giovanile – si terranno appuntamenti fissi, mensili o quindicinali. Vi saranno dei sacerdoti pronti all’ascolto dei giovani, per offrire consigli e direzione spirituale. Sarà un momento curato, di volta in volta, da una parrocchia diversa». Altro momento forte sarà la Quaresima, con le giornate del perdono e incontri zonali. Ma la novità sarà un pellegrinaggio di cinque giorni che si terrà a luglio, sulle orme di tre giovani santi martiri siciliani: Alfio, Cirino e Filadelfo, la cui devozione è molto sentita nella Sicilia orientale.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 4 novembre 2017

ACIREALE Un prete consacrato da Raspanti

Ieri nella chiesa 'San Mauro Abate' di Aci Castello, il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti ha conferito l’ordinazione presbiterale a Ludger Rakotonirina. Il prete novello originario del Madagascar (Paese nel quale ha iniziato la sua formazione verso il sacerdozio) è giunto ad Acireale nel 2013. Ha svolto il tirocinio pastorale nella parrocchia 'Santa Maria degli Angeli' di Acireale, poi per due anni nella parrocchia 'Santa Maria del Monte Carmelo' di Aci Platani, e infine nella parrocchia 'Sacro Cuore di Gesù' di Randazzo dove da qualche giorno ha esercitato il suo ministero diaconale. Questa mattina alle 10 presiederà la sua prima Messa nella chiesa parrocchiale di Aci Castello.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 2 novembre 2017

Conosci san Leonardo, concorso su Instagram L’iniziativa a Mascali nel Catanese per avvicinare i giovani alla devozione del patrono. Foto per raccontare la festa

A Mascali, nel Catanese, per avvicinare i giovanissimi alla festa del patrono, san Leonardo abate, l’oratorio ha organizzato l’Instagram photo contest #obiettivoleonardo. Si tratta di un concorso fotografico sul social network Instagram molto diffuso tra i ragazzi. Gli organizzatori hanno chiamato questo concorso “Obiettivo Leonardo” affinché gli utenti di questo social «vivano tutte le iniziative legate alla tradizione secolare di questa festa popolare in cui fede, pathos,commozione, arte culinaria, luminaria e pirotecnica si fondono in un tripudio di colori, odori ed emozioni tipici della Sicilia e del territorio mascalese legato alla storia di questo grande santo». «Abbiamo preso spunto dalla lettera del nostro vescovo Antonino Raspanti che ci ha inviato a trovare i luoghi in cui i giovani si ritrovano e sappiamo che i ragazzi sono tutti sui social – spiega Yari Gullotta, responsabile dell’oratorio parrocchiale Don Bosco – . Per partecipare devono riprendere dei momenti della festa, la corsa con le botti, le novene e tutto quanto racconti la festa, per testimoniare sia i momenti di fede che di svago e farla conoscere sui nuovi canali». Il concorso si svolgerà sino alle 24 del 7 novembre. Le foto vincitrici verranno premiate dal parroco, don Rosario Di Bella, il 13 novembre durante la Messa a chiusura dei festeggiamenti in Chiesa-madre.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 16 ottobre 2017

Caltagirone. Un sito, tante persone

Un sito Internet per stare insieme.
È la sfida del nuovo portale della diocesi di Caltagirone. L’obiettivo, come spiega don Gianni Zavattieri, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, è di renderlo «una grande 'banca dati' in cui è possibile conservare, custodire e fare circolare rapidamente tutto quanto concerne la storia, la vita, l’azione pastorale, le iniziative e gli aspetti sociali e culturali, di ogni comunità locale e dell’intero territorio diocesano». Il sito offre l’archivio dei dati, i documenti importanti e le comunicazioni di ciò che a ogni livello accade nella comunità, il raccordo col calendario pastorale e l’annuario. Ogni parrocchia, gruppo, soggetto pastorale è stato invitato a individuare una o più persone che tengano i contatti con l’ufficio diocesano, punto di raccordo.
«Abbiamo agganciato il nostro sito al servizio informatico della Cei per metterci in rete con le altre diocesi ed essere agevolati dall’uso di alcuni programmi in rete – spiega Irene Fiorentino, referente dell’Ufficio –. Stiamo ampliando il sito, cercando di non renderlo solo uno strumento di comunicazione unidirezionale da parte della diocesi ma anche spazio dove le parrocchie si raccontano. Per questo ogni comunità è chiamata ad individuare un responsabile della comunicazione che si interfacci con noi». Primo input è un seminario di studi che l’Ufficio, con altri diocesani, ha organizzato per domenica 22 invitando il massmediologo Bruno Mastroianni, col vescovo Calogero Peri. Lo scopo, spiega don Gianni, è di «entrare adeguatamente responsabilizzati in questo mondo complesso, delicato ma prezioso, che coinvolge da vicino la
funzione evangelizzatrice della Chiesa».
MGL

giovedì 12 ottobre 2017

Raspanti: in ascolto delle attese dei giovani

Nella Lettera di avvio dell’Anno pastorale il presule evidenzia la necessità d’incontrare i ragazzi dove vivono
P rende le mosse dal documento preparatorio del Sinodo dei vescovi “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, la Lettera di inizio anno pastorale che il vescovo Antonino Raspanti ha inviato alla diocesi di Acireale. In essa monsignor Raspanti sottolinea l’esigenza «di ascoltare il mondo giovanile invece di parlare “su di esso”». Il vescovo ricorda anche che «trasmettere il Vangelo ed educare alla fede sono dinamismi relazionali» e invita a incontrare i giovani adeguandosi ai loro tempi, ritmi, linguaggi e strumenti. Quattro le tappe che la diocesi è chiamata a percorrere. Innanzitutto la prima quella di «Incontrare i giovani nei luoghi in cui vivono». La seconda tappa, «Nutrirci per nutrire», racchiude l’invito a favorire in tutti i modi la formazione spirituale e teologica. Terza tappa, «accompagnare e discernere»: sia i sacerdoti che i laici sono chiamati a dedicare del tempo nell’essere accompagnatorispirituali, «educatori pazienti disponibili e preparati per formare le coscienze». L’ultima tappa è l’esortazione a tessere legami con la scuola, ma anche a facilitare il contatto dei giovani con aziende ed imprenditori, promuovere corsi di formazione e incoraggiare i giovani al coinvolgimento nelle Caritas parrocchiali e nelle reti di volontariato.

Maria Gabriella Leonardi

lunedì 9 ottobre 2017

Caltagirone. Alla Caritas terreno confiscato Vince gara d’appalto per riattivare fattoria

Caltagirone. La Caritas diocesana di Caltagirone si è aggiudicata la gara d’appalto del Comune per la gestione di un terreno confiscato alla mafia in contrada Renelle-Bongiovanni. Si tratta di un’area di 32 ettari con annessi fabbricati rurali che comprende uliveti, vigneti, mandorleti e altre tipologie produttive da riattivare con progetti di recupero. La Caritas investirà 1.116.000,00 euro da acquisire con finanziamenti pubblici ed entrate riconducibili alla ripresa dell’azienda agricola e un investimento proprio di circa 200 mila euro. Il che consentirà l’impiego di decine di operai. «Che beni come questi vengano restituiti alla comunità civile – ha detto il vescovo Calogero Peri – perché siano trasformati in opportunità di servizi e attività 'pulite' da ogni sospetto di utilizzo improprio o criminoso, e orientati alla promozione sociale, è una vocazione che discende dal mandato del Signore». Il progetto è in collaborazione con la coop sociale EcosMed di Messina, Libera, la Fondazione INCONTROcorrente. (M. G.L)