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sabato 17 gennaio 2015

Messina. I primi 40 anni della Caritas Don Soddu: «Verifica è fondamentale

Messina. Si intitola 'Quarant’anni fatti di Caritas' il volume, a cura di don Gaetano Tripodo e Iria Cogliani, sulla vita della Caritas diocesana di Messina, tra cronologia, testimonianze e storie emblematiche presentato ieri nell’aula magna dell’Università di Messina durante un convegno sui 40 anni della Caritas diocesana. I lavori sono stati tenuti dall’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela Calogero La Piana, da don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, e da don Gaetano Tripodo, direttore della Caritas diocesana. «Considero la realizzazione del libro e del convegno - ha detto don Soddu - momenti fondamentali nei quali, oltre a restituire all’opinione pubblica quanto prodotto, la Caritas diocesana si interroga e verifica se stessa, la propria capacità di essere all’altezza della propria missione di organismo pastorale e non di semplice 'erogatore’ di servizi' ».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 13 gennaio 2015

CALTANISSETTA Lettera di Russotto, guida per la Caritas

La Caritas di Caltanissetta si inserisce nel cammino diocesano con l’approfondimento della Lettera pastorale scritta dal vescovo Mario Russotto e intitolata «Giona, nella conversione di Dio la conversione dell’uomo». L’approfondimento mira a tradurne, nello specifico, le intuizioni degli orientamenti pastorali. Sono stati organizzati tre incontri, destinati a volontari delle Caritas parrocchiali, che si terranno nel salone del museo diocesano 'Mons. Giovanni Speciale', presso il Seminario vescovile. Si inizia oggi, alle 16, con un incontro sul tema 'Caritas parrocchiale: natura, finalità, esperienze'. Il secondo appuntamento è il 21 gennaio, alle 16, e tratterà l’argomento 'Nuove frontiere di carità: dipendenza dal gioco'. Il 28 gennaio, alle 16, il vescovo Russotto concluderà il percorso formativo tenendo una relazione dal titolo 'Conversione: follia di carità'.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 8 gennaio 2015

"Ho Voglia di Vivere", un film sulla storia di Salvatore Crisafulli.

Si intitola “Ho voglia di vivere” il film che racconterà la vita di Salvatore Crisafulli,  il quarantasettenne catanese scomparso il 21 febbraio del 2013  che, risvegliatosi dal coma dopo un incidente stradale avvenuto nel 2003, ha rivelato che, durante lo stato vegetativo, sentiva e vedeva tutto. La storia è stata raccontata nel libro “Con gli occhi sbarrati”,  scritto anche grazie all’aiuto del fratello Pietro e della giornalista Tamara Ferrari. Salvatore Crisafulli ha descritto lo stato vegetativo come una condizione di immobilità ma di piena coscienza, come fosse “imprigionato nel suo corpo”. Nel libro,  Salvatore racconta anche della sua lotta per risvegliarsi. Il film, che in parte si ispira anche al libro, racconta la vita di Crisafulli, che,  seppur costretto sempre a letto dalla sindrome di “locked in”, si è sempre battuto contro ogni forma di eutanasia e si è schierato anche a favore del “metodo Stamina”.  “Ho voglia di vivere” sarà prodotto da “Sicilia Risvegli Onlus”, associazione fondata da Salvatore e Pietro Crisafulli. Tra i protagonisti del film, gli attori Alfredo Li Bassi, Luigi Maria Burruano, Tony Sperandeo, Costantino Comito, Gianni Franco e Andrea Spadoni.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 30 dicembre 2014

Alla Madonna del Ponte di Caltagirone atteso il nuovo anno nella preghiera

N on solo botti e cenone. Al nuovo anno c’è chi sceglie di dare il benvenuto anche con la preghiera. È il caso del Santuario diocesano Maria Santissima del Ponte e del Centro diocesano vocazioni di Caltagirone che alle 1.30 del 1° gennaio organizza la veglia di preghiera «Con Maria per contemplare la bellezza del Tuo volto». Da sei anni ormai l’antico Santuario della Madonna del Ponte apre le sue porte, nella notte fra il 31 dicembre e l’1 gennaio, per accogliere quanti vogliono affidare al Signore il nuovoanno. Don Francesco Di Stefano, rettore del Santuario e direttore del Centro diocesano vocazioni, spiega: «Riproponiamo la Veglia di preghiera per il nuovo anno non solo come occasione di incontro e di condivisione, ma anche come momento simbolico ed evocativo per la comunità credente. A Maria, arca della nuova alleanza e porta della fede, ci rivolgiamo, infatti, affinché ci guidi verso un nuovo tempo di grazia nella nostra vita che ci è donato nell’incontro con Gesù».
Maria Gabriella Leonardi

sabato 20 dicembre 2014

Messina, dalla Caritas un aiuto ai padri separati

La Caritas diocesana di Messina ha inaugurato il centro Osea, struttura voluta per dare sostegno alle famiglie ferite da separazioni e divorzi. Il Centro, inaugurato dall’arcivescovo Calogero La Piana, offrirà accompagnamento spirituale, si impegnerà a promuovere una genitorialità responsabile e darà anche ai papà separati la possibilità di un’accoglienza temporanea (fino a un anno) per aiutarli a raggiungere autonomia psicologica ed economica, necessaria per riorganizzare la loro esistenza. Dall’attività dei centri di ascolto, infatti, la Caritas ha rilevato come siano proprio i padri coloro che incontrano maggiori difficoltà, economiche e non solo, a seguito di una separazione. La Caritas è stata la regista del lavoro di rete che ha portato alla realizzazione del centro: in Quaresima ha lanciato il progetto e promosso una raccolta fondi. La responsabile della struttura è suor Vincenzina Raimondo, delle suore francescane dei poveri, religiose che da tempo si occupano di accompagnamento spirituale delle famiglie in crisi. Ma ci avvarrà anche di esperti volontari, tra cui avvocati, psicoterapeuti e mediatori familiari. Il centro ha preso il nome dal profeta Osea che nella Bibba narra della fedeltà di Dio in risposta all’infedeltà della sposa. «Ai progetti del Centro – precisa il direttore Caritas padre Gaetano Tripodo – collaborano anche papà separati».
Maria Gabriella Leonardi
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venerdì 19 dicembre 2014

«Missione donna» in Albania

CALTANISSETTA - 
Un progetto di sviluppo dell’artigianato locale e di promozione della donna nel nord dell’Albania. È l’iniziativa che porta avanti la Caritas diocesana di Caltanissetta durante l’Avvento. Acquistando un portasapone di ceramica si sostiene un gruppo di donne in un percorso di accompagnamento all’imprenditoria e l’avvio di una saponeria artigianale nella missione cattolica di Blinisht, nella diocesi di Sapa. Qualche giorno fa, da Caltanissetta alcuni volontari sono partiti a bordo di un pulmino della Caritas alla volta dell’Albania, per andare a ritirare i portasapone. Tra di loro c’era Donatella D’Anna che racconta: «La diocesi di Sapa è gemellata con la diocesi di Caltanissetta, un legame che nasce da un precedente rapporto di amicizia con la missione di Blinisht. Nella missione esiste già un’attività di produzione di ceramica. La nostra diocesi ha acquistato dei portasapone e, in tal modo, dà lavoro ai giovani del posto e finanzia l’avvio di una saponeria artigianale ove lavoreranno delle donne. Questa attività contribuirà all’emancipazione di queste donne e al loro inserimento lavorativo e si spera che questa iniziativa trovi poi un mercato insieme alle altre attività esistenti nella missione: la produzione di vino, olio, frutta. Si tratta di attività promosse dai missionari che, anche così, hanno voluto ridare dignità al lavoro della terra: dopo la caduta del regime, infatti, la popolazione aveva smesso di lavorare la terra perché le ricordava la costrizione del regime. Per l’Avvento non promuoviamo, quindi, solo una raccolta fondi ma il finanziamento di un progetto sostenibile. E questo è importante soprattutto per un Paese come l’Albania. Cerchiamo di fornire strumenti che aiutino gli abitanti a camminare da soli. Tutte le iniziative del gemellaggio vanno in questo senso. Neanche la nostra diocesi è ricca: incoraggiamo loro come incoraggiamo qui i nostri giovani con il progetto Policoro».
Maria Gabriella Leonardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

martedì 16 dicembre 2014

Catania Emergenza sbarchi, l’aiuto degli studenti

D ue settimane fa, al porto di Catania, sbarcano quasi 300 migranti. Comune e Prefettura chiedono alla Caritas diocesana di provvedere a un pasto che telefona alla parrocchia Santissimo Crocifisso dei miracoli. Lì c’è un’aula studio che accoglie gratuitamente gli universitari. Quel sabato sono una ventina nell’aula. All’improvviso uno chiede: «Ragazzi, scusate, abbiamo un’emergenza. C’è qualcuno che ci può aiutare a fare 400 panini?». I ragazzi si alzano. Un tranquillo pomeriggio di studio diventa per caso un intenso pomeriggio per gli altri. Ma nessuno si tira indietro. Il parroco, padre Gianni Notari, gesuita, commenta: «L’aiuto offerto da questi ragazzi è stata una sorta di restituzione del gesto di gratuità che la parrocchia ha nei loro riguardi con questo spazio di accoglienza che è l’aula studi». Accanto all’aula vi sono delle stanze dove la comunità accoglie i senza dimora e l’aiuto dei ragazzi non è mancato neanche durante l’emergenza freddo. Di fronte all’emergenza sbarchi non è mancato l’aiuto degli studenti delle facoltà nei confronti dei migranti.
Maria Gabriella Leonardi