Trentatré minori ospiti della diocesi di Caltagirone, in prima linea nell’accoglienza degli immigrati provenienti da Lampedusa. La nuova casa di questi piccoli profughi eritrei non accompagnati è stata ricavata nella struttura Alì-Mantelli della parrocchia san Pietro, di solito usata per esercizi spirituali e campi estivi. Per questi bambini provenienti dal Centro di primo soccorso e accoglienza si sono mobilitati la Caritas, attraverso al Fondazione Migrantes, il Comune, l’Azienda sanitaria di Catania, la Regione, gli operatori, mediatori culturali e volontari della parrocchia. «Oggi si presenta a noi una nuova emergenza ha sottolineato il vescovo Calogero Peri - che è anche una nuova opportunità di impegno e di testimonianza di umanità e di fede. Quando abbiamo visto le tragedie del mare ci siamo un po’ impressionati per quanto accadeva.
Quando abbiamo capito che tutto questo era vicino a noi ci siamo sentiti coinvolti. Adesso che queste persone sono tra noi ci rendiamo conto che è un dramma vero, perché le cose diventano vere quando ci toccano personalmente.
Vogliamo vivere questo momento facendo del nostro meglio, non come un gesto di accondiscendenza, di bontà, di diritto internazionale, ma come un gesto sacramentale: questi ragazzi rappresentano tutti quegli altri che hanno vissuto, che vivono e che vivranno questo dramma».
Maria Gabriella Leonardi
Questo blog raccoglie i miei articoli pubblicati sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire". Sono articoli in cui mi sforzo di raccontare cosa fanno tanti siciliani che si prodigano per gli altri e testimoniano tra gli uomini l'amore e la presenza di Dio. Questo blog vuole essere un omaggio e un grazie ai numerosi credenti siciliani che ho il piacere di conoscere e che con la loro testimonianza arricchiscono anche la mia vita e mi spronano ad essere migliore. MGL
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domenica 13 ottobre 2013
sabato 12 ottobre 2013
Crociata: la pastorale, un laboratorio aperto
MESSINA. «La situazione pastorale della Chiesa italiana è paragonabile a quella di un cantiere. Questa immagine, però, può essere usata in due sensi: uno disfattista, che intende il cantiere solo come decostruzione e smobilitazione, uno invece positivo, che intravede nel trambusto e nella confusione i lineamenti di un progetto che vanno lentamente emergendo». È questo il paragone usato dal vescovo Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ieri a Messina nell’Istituto teologico San Tommaso per tenere la prolusione di inizio Anno accademico, incentrata su «La nuova evangelizzazione e la Chiesa in Italia». Di rilievo la presenza del segretario della Cei al San Tommaso, istituto che, come spiega il preside don Franco Di Natale «Vuole offrire il proprio contributo, anche scientifico, nell’approfondire la tematica». «La presenza di monsignor Crociata ci rafforza nel proposito di fedeltà al magistero della Chiesa» ha aggiunto don Giovanni Russo, direttore della Scuola superiore di specializzazione in bioetica e sessuologia. Ad accogliere Crociata ieri anche l’arcivescovo di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Calogero La Piana. Crociata, dopo avere ripercorso le indicazioni del magistero, si è soffermato sulla situazione italiana dove c’è uno zoccolo duro di almeno il 20% di cristiani vivaci nel contesto di un cristianesimo maggioritario 'per assonanza'.
Declinare qui la nuova evangelizzazione «significa – ha detto – prendere con decisione la via del primo annuncio, che di fatto in Italia assume la forma concreta del secondo (primo) annuncio. Il secondo annuncio ha a che fare con persone che sono nella post-cristianità non prive di una conoscenza - anche se sommaria e qualche volta pregiudiziale - del cristianesimo e soprattutto «parte dal punto in cui si trovano le persone, e non dal punto in cui ci troviamo noi», nello stile di papa Francesco. «La novità del Vangelo – ha concluso Crociata – come la fragranza del pane fresco e l’aroma del vino buono, si sente e non ha bisogno di etichette».
Maria Gabriella Leonardi
Declinare qui la nuova evangelizzazione «significa – ha detto – prendere con decisione la via del primo annuncio, che di fatto in Italia assume la forma concreta del secondo (primo) annuncio. Il secondo annuncio ha a che fare con persone che sono nella post-cristianità non prive di una conoscenza - anche se sommaria e qualche volta pregiudiziale - del cristianesimo e soprattutto «parte dal punto in cui si trovano le persone, e non dal punto in cui ci troviamo noi», nello stile di papa Francesco. «La novità del Vangelo – ha concluso Crociata – come la fragranza del pane fresco e l’aroma del vino buono, si sente e non ha bisogno di etichette».
Maria Gabriella Leonardi
lunedì 2 settembre 2013
Caritas e catechisti Convegno ad Acireale
ACIREALE. Oggi e domani, l’Ufficio catechistico e l’Ufficio Caritas della diocesi di Acireale organizzano il convegno diocesano dei catechisti e operatori Caritas, che ha come titolo «Annuncio e carità nel catechismo della Chiesa cattolica». I lavori si terranno dalle 16 alle 20, nella parrocchia «Cuore Immacolato di Maria» di Acireale. Relatori saranno don Giuseppe Alcamo, docente di Catechetica presso la Facoltà Teologica di Sicilia «San Giovanni Evangelista» che svolgerà una relazione su «La dimensione educativa nel Catechismo della Chiesa cattolica» e il professor Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto che interverrà su «La dimensione caritativa nel Catechismo della Chiesa cattolica».Venerdì 6 settembre alle 17, nel corso del pellegrinaggio al Santuario diocesano Santa Maria della Vena, saranno presentati i lavori conclusivi del convegno e, con una solenne concelebrazione eucaristica, il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, consegnerà il mandato ai catechisti e agli operatori Caritas di tutte le comunità parrocchiali della diocesi.
Maria Gabriella Leonardi
mercoledì 28 agosto 2013
Mineo, va in scena l’integrazione
DA CATANIA
MARIA GABRIELLA LEONARDI
« Teatro meditarraneo». È il titolo del progetto che domenica prende il via a Mineo, con la messa in scena de “I Meneni”, commedia a cui partecipano attori professionisti, residenti e anche migranti ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo. L’opera è stata scritta dal drammaturgo Massimiliano Perrotta ed è diretta dal regista Walter Manfrè. Tre consorzi organizzano la rappresentazione: il Sol.Calatino, il 'Cara Mineo' e il consorzio dei Comuni 'Calatino Terra d’Accoglienza'. Paolo Ragusa, presidente dei consorzi 'Cara Mineo' e Sol.Calatino spiega: «Il lavoro che stiamo facendo con gli enti locali del territorio vuole rendere questo comprensorio un luogo stabile di incontro tra le culture. Stiamo attivando alcuni strumenti, tra cui anche l’idea del 'Teatro Mediterraneo', in cui è previsto il coinvolgimento degli ospiti Cara».
Il territorio calatino, ormai da anni, sia con l’istituzione del Cara di Mineo, che con la presenza di numerosi Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) porta avanti l’idea dell’integrazione e del pluralismo, in particolare, come sottolinea Paolo Ragusa: «Il Cara non è un parcheggio, ma un luogo dove le persone si devono formare e acquisire competenze. Attualmente gli ospiti sono circa 3.300, questo vuol dire che il centro ha assunto una dimensione più ampia di quella prevista in origine. Da qui la necessità di creare momenti di socialità e di stimolare l’impegno degli ospiti».
La rappresentazione si svolgerà alle ore 21 nel Centro interculturale 'Giovanni Paolo II' di Mineo.
domenica 25 agosto 2013
Madonna dell’Elemosina, domani parla la figlia di santa Gianna Beretta Molla
CATANIA. Gianna Emanuela Molla, l’ultima figlia di santa Gianna Berretta Molla, nata pochi giorni prima della morte della mamma, porterà la sua testimonianza domani alle 20 nella Basilica collegiata Santuario di Biancavilla, nel catanese.
L’incontro si svolge nell’ambito delle celebrazioni in onore della Madonna dell’Elemosina, patrona di Biancavilla ed è promosso dall’associazione «Maria Santissima dell’Elemosina» per celebrare l’Anno della fede. Il tema della serata è «Solo l’amore è credibile».
Alessandro Scaccianoce, responsabile attività culturali dell’associazione spiega: «Gianna Berretta Molla ha fatto dell’amore il senso della sua vita, e questo è evidente nell’atto estremo della nascita dell’ultima figlia, quando preferì morire, a soli 39 anni,anziché sottoporsi a delle cure che avrebbero arrecato danno alla vita che portava in grembo. Ma tutta la vita di Gianna Berretta Molla è stata caratterizzata dall’amore donato». La famiglia e la vita sono i temi principali delle celebrazioni in corso in questi giorni nel Santuario di Biancavilla, meta di pellegrini provenienti anche da altre diocesi siciliane.Tra i momenti più significativi, la benedizione dei genitori in attesa di un figlio e dei bambini appena nati avvenuta ieri. Domenica prossima le celebrazioni culmineranno con la Messa presieduta dall’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina che proprio in questi mesi sta conducendo la visitapastorale a Biancavilla.
Maria Gabriella Leonardi
22 agosto 2013
mercoledì 7 agosto 2013
Sacerdote di Acireale sospeso dal vescovo Raspanti per abusi sessuali su giovane
ACIREALE. Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha annunciato ieri la conclusione del primo grado di giudizio, previsto dall’ordinamento canonico, nei confronti del sacerdote diocesano don Carlo Chiarenza – ex parroco di San Paolo ad Acireale e poi decano della basilica di San Sebastiano – accusato, lo scorso anno, di abusi sessuali dal giovane ricercatore Teodoro Pulvirenti.
Il vescovo ha spiegato che l’iter giudiziario, avviato dalla diocesi, prosegue ora a un livello superiore, secondo le indicazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede. Al primo grado di giudizio il sacerdote è stato ritenuto responsabile degli abusi denunciati; dovrà dimorare per alcuni anni fuori dalla diocesi, non potrà assumere incarichi ecclesiali e neppure svolgere il ministero in pubblico.
(M.G.L.)
mercoledì 24 luglio 2013
Acireale, celebrazioni per la patrona Presentato l’ultimo libro del vescovo Raspanti «Il riposo nella fatica»
ACIREALE. «Il riposo nella fatica» è il titolo dell’ultimo libro di spiritualità scritto da Antonino Raspanti, vescovo della diocesi siciliana di Acireale. Il libro, edito dalla casa editrice Il Pozzo di Giacobbe, è stato presentato nella Cattedrale di Acireale ieri, nell’ambito delle celebrazioni in onore di santa Venera vergine e martire, patrona della città e della diocesi. Il volume, il cui titolo è tratto dalla sequenza di Pentecoste, raccoglie brevi riflessioni sul dialogo con Dio. «Sono meditazioni – spiega Raspanti – scaturite dalla frequentazione di “amici” che, pur lontani nei secoli, riescono a leggere e decifrare il vissuto attuale, a portare a parola quel che non è ancora chiaro, conferendogli così forma». I testi sono arricchiti da citazioni di maestri della fede. Il libretto, 160 pagine, si propone come un accompagnamento tra le fatiche quotidiane affinché il lettore si apra all’incontro con Cristo e in Lui trovi riposo. (M.Leo.)
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