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venerdì 5 aprile 2019

Acireale, anche le favole dopo il terremoto

Un libro di favole per portare una carezza e un sorriso alle comunità sconvolte dal sisma dello scorso dicembre. Lo ha realizzato l’Azione Cattolica della diocesi di Acireale. Il volume s’intitola “La tenda delle favole”, a rievocare il luogo dove, subito dopo una calamità, vengono accolti gli sfollati. E’ edito da Carthago editore e conta tredici favole scritte da educatori, ragazzi, presidenti, amici dell’Azione Cattolica e pure dal parroco di una comunità terremotata. La presidente diocesana dell’Ac, Anna Maria Cutuli, racconta: «La prima idea di questo progetto risale al terremoto che colpì il centro Italia nel 2016; poi però finì nel cassetto. Ora che anche noi stiamo vivendo questa situazione nei nostri territori abbiamo capito che era giunto il momento di portarlo a compimento».
Le favole, una più fantasiosa dell’altra, vogliono aiutare i bambini ad affrontare e vincere le paure attraverso il racconto. I protagonisti sono gli umani, gli animali, le lettere dell’alfabeto. I temi variano dalla paura del terremoto, alla resilienza, la solidarietà, il darsi forza l’un l’altro, la protezione del territorio. L’iniziativa ha trovato una risposta corale e il libro è stato pubblicato grazie alle donazioni dei soci. «Vogliamo – conclude Anna Maria Cutuli - mantenere i riflettori accesi sulla situazione dei terremotati essere vicini alle persone e, se ci riusciamo, con i ricavi vorremmo anche finanziare qualche progetto concreto, a beneficio delle scuole delle zone terremotate».
MGL

mercoledì 20 marzo 2019

ACIREALE «La differenziata, gesto prezioso anche in parrocchia»

foto da facebook
Anche l’Azione cattolica diocesana ha partecipato, insieme ad altre associazioni, alla manifestazione organizzata ad Acireale in occasione del #FridayForFuture. La prima a essere presente è stata la presidente diocesana Anna Maria Cutuli. In tema formazione delle coscienze al rispetto dell’ambiente l’Azione Cattolica è attiva da tempo. Mariano Raciti, vice presidente diocesano del settore giovani racconta: «Da tre anni, in occasione della giornata per la cura del creato, ci rechiamo in un bosco nella zona di Sant’Alfio, o in altre zone della diocesi; preghiamo e ammiriamo la natura». Nell’occasione i partecipanti promettono di fare ogni piccolo gesto possibile per la salvaguardia e la cura del territorio.
Tra i giovanissimi di Ac che hanno partecipato allo sciopero per il clima c’è Morena Fisichella, della parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Maugeri. Prima di scendere per strada i ragazzi avevano approfondito l’argomento in un’assemblea di classe. «Mi piace parlare di questo problema e di come risolverlo – dice –. Mi piace che i ragazzi come me e più grandi di me siano contro i consumi esagerati e gli sprechi ». Morena ha poi portato, l’indomani, la sua esperienza nel suo gruppo di giovanissimi di Ac. «Abbiamo parlato – aggiunge – del contributo che possiamo portare nel nostro piccolo. In chiesa effettuiamo la raccolta differenziata. La facciamo tutti: giovani, giovanissimi, bambini, catechisti». La Sicilia è molto indietro, rispetto al resto d’Italia, nella raccolta differenziata e non è scontato che le parrocchie la effettuino a dovere. «Abbiamo tanti tipi di cestini per differenziare i rifiuti – aggiunge Morena – in cucina, nel corridoio, nelle stanze del catechismo; e il nostro parroco, don Claudio, vigila in modo che ogni cosa sia messa nel posto giusto».
MGL

LA BASILICA DI CALTAGIRONE Messa di Peri, pastore da 9 anni, in San Giacomo, restituita al culto

Doppia festa oggi a Caltagirone dove ricorre il nono anniversario della consacrazione episcopale e dell’inizio del ministero in diocesi del vescovo Calogero Peri e nel contempo viene restituita al culto, dopo i lavori di restauro, la Basilica di San Giacomo, patrono della città e della Chiesa particolare. Il simulacro del patrono, che è stato pure da poco restaurato, sarà accompagnato in processione nella Basilica. Alle 18 saranno celebrati i Vespri in Cattedrale e di seguito clero, fedeli e autorità civili muoveranno verso la Basilica parrocchiale dove, alle 18.30 sarà celebrata una solenne Eucaristia presieduta da Peri. «Nella logica dei segni che richiamano i contenuti della fede e riscaldano il cuore del vivere credente – dice il vicario generale don Gianni Zavattieri – è bello ritrovarsi, attorno al vescovo, come Chiesa rigenerata dalla grazia della Parola e dei sacramenti per celebrare la gioia di appartenere ad una concreta realtà di una comunità gioiosa e ordinata nell’armonia dei ministeri e sempre rinnovata dalla forza del Vangelo».
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 13 marzo 2019

«Dopo l’addio alla vita di un giovane amico i santi di casa nostra ci aiutano a fare luce»

Non rinunciare mai a combattere, piuttosto imparare a perdere e ad accettare le delusioni che si sperimentano nella vita, come una relazione che finisce. ACaltagirone, nel ritiro di Quaresima, più che proporre rinunce con i ragazzi si parlerà di qualcosa a cui non devono rinunciare mai: l’amore per la vita. La comunità calatina, lo scorso febbraio, è stata scossa dal suicidio di un giovane di 22 anni e per questo don JonathanAstuto, direttore della pastorale giovanile e vocazionale della diocesi, ha pensato di incentrare sulla speranza la riflessione del ritiro diocesano quaresimale dei giovani. Don Jonathan conosceva il ragazzo che si è suicidato. «Qualche messaggio – spiega – lo mandano sempre i ragazzi, ma non si pensava arrivasse sino a questo punto». Nella sua parrocchia don Jonathan ha parlato della vicenda con i ragazzi che sono stati toccati nel profondo. «Bisogna parlare – dice il sacerdote – lasciarsi aiutare, avere coraggio, rinunciare alla paura di essere giudicati, all’orgoglio, alla chiusura, al'basto a me stesso', abbiamo bisogno di essere sostenuti».
Il ritiro dei giovani si terrà a Caltagirone, nella Città dei ragazzi, domenica 31 marzo, che è la domenica della gioia, quella in cui la liturgia sospende l’austerità della Quaresima per ricordare che la vita cristiana è letizia e la penitenza è uno stato di preparazione verso la gioia del cielo. Don Jonathan sa che i ragazzi seguono l’esempio degli adulti più che le loro parole. Per questo proporrà loro l’esempio di alcuni testimoni che hanno affrontato, o tuttora affrontano, enormi difficoltà, ma non mollano. Si parlerà del modicano Nino Baglieri, della romana Chiara Corbella, entrambi con una causa di beatificazione in corso. Ma anche di Nick Vujicich, uomo che a causa di una rara malattia è senza braccia e senza gambe e tiene incontri in tutto il mondo per infondere speranza. «Rifletteremo insieme – aggiunge don Jonathan – sul fatto che nella vita ci possono essere momenti di difficoltà, ma non bisogna rinunciare a lottare e sperare. Come dice il Signore, chi sa perdere la propria vita la ritroverà».
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 4 marzo 2019

Siracusa, impegno Caritas per il lavoro

La Caritas diocesana di Siracusa e l’Ordine provinciale dei consulenti del lavoro hanno firmato un accordo di collaborazione per attivare processi di accompagnamento al lavoro a favore di disoccupati, inoccupati o neet.
Lunedì, nella sede Caritas di Ronco Capobianco, aprirà uno 'Sportello lavoro', attivo la mattina ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Lo sportello nasce all’interno del progetto 'Labor Ergo Sum', gestito dalla Caritas e dall’associazione 'Padre Massimiliano Maria Kolbe onlus'. Allo sportello, saranno effettuati colloqui di orientamento, verrà offerta assistenza nella redazione di documenti e nelle tecniche di ricerca del lavoro, saranno organizzate giornate di formazione e creato un database con le posizioni lavorative sul territorio e le opportunità di finanziamento. Confindustria, a dicembre, ha stimato nella provincia il tasso di disoccupati al 21,4%, che sale al 43% per i giovani. «È uno dei progetti dell’arcidiocesi finanziati dall’8x1000 tramite Caritas italiana», spiega don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana. «Il problema principale – aggiunge – sono coloro che hanno perso il lavoro dopo i 45 anni. Poi ci sono tantissimi sulla soglia dell’analfabetismo quando, in un terra come la nostra dove il turismo la fa da padrone, viene chiesta almeno la conoscenza di una lingua straniera».
MGL

mercoledì 27 febbraio 2019

Caltanissetta, i ragazzi siciliani in «missione» camminano con il vescovo

A Caltanissetta, su iniziativa del vescovo Mario Russotto, è in corso da ottobre la missione diocesana per i giovani «Lo sguardo della speranza». La missione è strutturata in due parti: la prima si è tenuta in Avvento. Il vescovo, insieme a 30 missionari giovani, ha visitato gli istituti superiori della diocesi, incontrando circa 10mila studenti. A dicembre si è tenuta in Seminario la festa conclusiva. Da marzo inizia dunque la seconda parte della «Missione» che prevede sette fine settimana, in vari comuni della diocesi, in cui il vescovo incontra i ragazzi maggiorenni, sia nelle parrocchie che in altri luoghi di aggregazione. Al centro l’esperienza dell’incontrarsi e ragionare insieme, partendo dalla condivisione di alcuni video. L’incontro conclusivo si terrà il 12 maggio, a Resuttano, nell’ambito del consueto appuntamento diocesano«Igf», ovvero «Insieme giovani e famiglie».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 12 febbraio 2019

A Catania il muro della gentilezza

Anche Catania ha il suo "muro della gentilezza", un cubo attaccapanni dove chi vuole può lasciare un cappotto per chi ne ha bisogno. L'iniziativa esiste in varie città e proprio in queste settimane è circolata sul web la notizia di un "wall of kindness" svedese. Notizia che ha attirato l'attenzione della giornalista e imprenditrice Assia La Rosa che a Catania ha creato l'agenzia I Press e Laboriusa, una piattaforma di crowdfunding solidale. Grazie alla collaborazione di altre aziende, e all'autorizzazione concessa dal Comune di Catania, è stata realizzata una struttura in ferro e pvc, rivestita di un telo fucsia, collocata sotto i portici del centralissimo corso Sicilia, dove la notte i senza tetto cercano riparo. «È un progetto solidale – dice Assia La Rosa – che colora le vie metropolitane, sensibilizzando i cittadini e cercando di rimodulare il concept di "charity", riempiendolo di parole quali "dignità", "civiltà", "responsabilità" e "partecipazione". Un servizio che parte dal basso, seguendo le logiche più innovative di mutuo-aiuto. Poche regole da seguire: cappotti, coperte e indumenti caldi in buone condizioni per chi ha bisogno di calore». Il "muro", per ora, è autorizzato per un mese. Sulla pagina di Laboriusa il senso dell'iniziativa è stato così sintetizzato: «Ci sono muri che dividono. Ci sono muri che uniscono. Questo è il nostro, oltre ogni barriera».
MGL