.

.
.

martedì 27 ottobre 2015

Acireale. Oggi alle 18 ad Aci San Filippo il vescovo Raspanti ordinerà un sacerdote

U n nuovo sacerdote per la diocesi di Acireale.
Sarà ordinato oggi alle 18 nella basilica 'San Filippo d’Agira' di Aci San Filippo il vescovo di Acireale dal vescovo monsignor Antonino Raspanti. Orazio Tornabene, il prete novello ha 32 anni ed è originario della parrocchia in cui riceverà l’ordinazione presbiterale. Formatosi presso il Seminario di Acireale, ha compiuto la sua esperienza pastorale nella comunità parrocchiale 'San Mauro abate' di Aci Castello. Tornabene presiederà la sua prima Eucaristia domani alle 18.30 in ' San Filippo d’Agira'.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 19 ottobre 2015

Il cordoglio. Chiesa di Sicilia in lutto. È morto Ignazio Cannavò

C hiesa siciliana in lutto per la scomparsa di monsignor Ignazio Cannavò, arcivescovo emerito di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, morto domenica al 93 anni nella casa del clero di Acireale.
Cannavò era nato a Fiumefreddo di Sicilia il 12 dicembre 1921. Ordinato sacerdote il 5 novembre 1944, dopo il dottorato in filosofia all’Università Gregoriana a Roma, rientrò in diocesi ad Acireale dove fu docente di filosofia al Seminario, presso l’istituto Santonoceto e nei licei statali, nonché direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e canonico del capitolo della Cattedrale. Vicario generale dal 1965, il 31 ottobre 1970 fu nominato da Paolo VI vescovo ausiliare di Acireale ricevendo l’ordinazione episcopale il 13 dicembre successivo. Il 21 febbraio 1976 fu nominato coadiutore di Messina, il 20 dicembre 1976 prelato ordinario di Santa Lucia del Mela, il 3 giugno 1977 prese possesso come arcivescovo metropolita di Messina e dell’archimandritato del Santissimo Salvatore e il 10 dicembre 1977 divenne anche vescovo di Lipari. L’attuale configurazione dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela risale infatti al 30 dicembre 1986. Lasciata la guida pastorale per raggiunti limiti di età, il 17 maggio 1997, si ritirò nella casa del clero Oasi “Maria Santissima Assunta” di Aci Sant’Antonio. Nel suo messaggio di cordoglio il vescovo di Acireale e amministratore apostolico di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Antonino Raspanti, sottolinea «l’esemplare ministero sacerdotale ed episcopale esercitato dall’eccellentissimo monsignor Cannavò» e «gli esempi di umiltà, mitezza e profondità spirituale». La Messa esequiale sarà celebrata oggi alle 15.30 nella Cattedrale di Acireale. Poi la salma sarà traslata nella Cattedrale di Messina.
Maria Gabriella Leonardi (Ha collaborato Domenico Pantaleo)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 16 ottobre 2015

Naiwa e la sua piccola Salvate dalla Caritas

Najwa ha 25 anni, è tunisina e con la sua bimba di un quasi un anno ha trovato una famiglia nei 'Gruppi appartamento' della Caritas diocesana di Catania. Nell’isola è arrivata dal mare, avendo in mano solo un «pezzo di carta provvisorio» e una figlia in arrivo. Dopo lo sbarco nella città etnea si è dovuta allontanare dal marito, costretto per lavoro a lasciare la Sicilia per andare a Genova. Senza il centro di accoglienza della Caritas, Najwa sarebbe finita per strada. È stata seguita dall’assistente sociale Valentina Calì e la sua piccola dai pediatri che collaborano con la Caritas. Concluso l’iter burocratico per ottenere il passaporto, è stata facilitata nel ricongiungimento familiare avvenuto nelle settimane scorse. Il Centro di ascolto, lavorando in rete con i servizi sociali di Genova, ha anche ottenuto un posto in un nido per la figlia cosi da permettere a Najwa di iniziare lavorare e tornare a vivere con il marito. «Ringrazio la Caritas di Catania – ha detto la donna – per avermi fatto sentire in famiglia». L’accoglienza di questa giovane mamma è stata possibile grazie al 'Progetto Policlinico' realizzato con i fondi dell’8xMille e la disponibilità dell’Azienda ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania che ha concesso in comodato gratuito due appartamenti per ragazze madri e donne in condizioni di disagio con figli a carico. Le persone assistite sono aiutate a ricostruire la propria vita. «Soprattutto – spiega Valentina Calì – le aiutiamo nel recuperare la forza interiore indispensabile per rendersi autonome». Nell’ultimo anno sono state accolte 14 donne con 16 minori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 ottobre 2015

mercoledì 7 ottobre 2015

Oggi Raspanti ordina un nuovo sacerdote

Un nuovo sacerdote per la diocesi di Acireale. Oggi, alle 18.30, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Linguaglossa il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ordinerà presbitero il giovane Egidio Vecchio. Classe 1988, Egidio proviene dalla parrocchia di San Francesco di Paola di Linguaglossa, in provincia di Catania, e ha svolto il suo servizio pastorale nella parrocchia di Maria Santissima Annunziata di Calatabiano. Domenica, alle 10.30, il novello presbitero celebrerà la sua prima Messa a Linguaglossa nella parrocchia di San Francesco di Paola.
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 1 ottobre 2015

Messina. Il saluto di La Piana all’arcidiocesi

U na Cattedrale stracolma di fedeli, ieri sera a Messina, si è stretta attorno all’arcivescovo Calogero La Piana. Il presule ha rinunciato al governo pastorale dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, richiesta accolta nei giorni scorsi dal Papa. Ieri il commiato alla comunità diocesana, durante una solenne e intensa celebrazione eucaristica. L’affetto e la gratitudine verso La Piana è stato evidente sin dall’ingresso in Cattedrale dei concelebranti e dal prolungato applauso che ha accolto lui. A nome di tutta la Chiesa messinese è toccato al vicario generale, monsignor Gaetano Tripodo, esprimergli riconoscenza. «Anche se sentiamo la sofferenza per il distacco – ha detto – rimaniamo molto sereni, perché il Santo Padre accogliendo la sua richiesta, le ha manifestato vicinanza, comprensione, cordialità, tenerezza e affetto paterno». La Piana, durante l’omelia, ha parlato con commozione della bellezza del ministero svolto a Messina per nove annii, della «fatica delcamminare» che a volte «porta a doversi fermare» e ha raccomandato quanto aveva scritto nell’ultima lettera pastorale, ovvero di «abitare la misericordia di Dio» nell’imminente Giubileo. All’assembela ha confidato che avrebbe voluto salutare tutti in silenzio, ma alla fine hanno prevalso altre ragioni, che da salesiano ha sintetizzato con parole di Don Bosco: «Siete i miei ragazzi, mi avete rubato il cuore».
Maria Gabriella Leonardi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

mercoledì 30 settembre 2015

Sartoria creativa per l’emporio Caritas

Ha aperto i battenti a Caltanissetta lo 'Scaldacuori', un originale emporio Caritas allestito in tutto e per tutto come un negozio. Qui le famiglie in difficoltà potranno trovare, gratuitamente, abiti e indumenti vari raccolti dai volontari delle parrocchie, e li potranno anche provare nei camerini. Accanto allo store 'Scaldacuori', e con affine significato, è stato realizzato un laboratorio di sartoria sociale e creativa, in cui alcune artigiane trasformeranno gli abiti inutilizzabili in oggetti solidali destinati alla vendita. Tutto quello che arriverà sarà riusato.
I locali del negozio, che si trova a Caltanissetta in via De Gasperi 89, sono stati benedetti dal vescovo, monsignor Mario Russotto, in occasione del XII anno di episcopato e nel I anniversario della fondazione 'San Giovanni Paolo II'. Lo store è stato affidato alla Caritas diocesana e sarà aperto tre giorni la settimana. I volontari riceveranno le famiglie per appuntamento e il ricavato della vendita degli oggetti creati verrà reinvestito in progetti di promozione sociale. L’iniziativa nasce dalla volontà di «tessere una nuova umanità» basata sulla logica del dono e dell’accoglienza.
«Con impegno e responsabilità – spiegano i responsabili della Caritas nissena – ciascuno può sentirsi parte di questo intreccio di fili che compongono la trama. E se un filo risulta debole bisogna rafforzarlo o annodarlo con altri fili. Questo il senso più profondo che fa da sfondo alle due iniziative improntate alla carità senza confini».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 22 settembre 2015

MESSINA Ludopatia, al via per il terzo anno 'Game over' Il vescovo La Piana chiede attenzione a vittime

È giunto al terzo e ultimo anno di attività 'Game over' il progetto della Caritas di Messina-Lipari-S.Lucia del Mela contro l’azzardo. Nella sede della Caritas di Messina, sono stati presentati i risultati di questa attività, alla presenza dei rappresentanti del gruppo messinese di 'Mettiamoci in gioco', delle associazioni partner 'Faro' e 'Lelat', del Comune di Messina, dell’Asp e del Sert. Da mesi è in corso un’indagine anonima sulle pratiche di gioco dei messinesi e sono stati organizzati eventi divulgativi in collaborazione con gli Ordini dei Giornalisti, dei Medici, degli Avvocati. Per un mese, la città dello Stretto sarà interessata da una massiccia campagna di comunicazione realizzata attorno allo slogan 'Più giochi, più perdi. È matematico'. In alcune zone di Messina, in posizioni di grande visibilità, campeggiano manifesti di 6x3 metri e altri, più piccoli saranno affissi altrove. «Il gioco d’azzardo patologico ha effetti immediati e a medio e lungo termine, incide pesantemente nelle famiglie, nelle relazioni sociali e sul tessuto economico – ha detto don Giuseppe Brancato, direttore della Caritas diocesana – in una nota pastorale che il vescovo Calogero La Piana consegnerà alla diocesi, tra gli ambiti cui viene indicato di prestare particolare attenzione, c’è proprio quello del sostegno ai soggetti vittime di gioco d’azzardo patologico e alle loro famiglie».
Maria Gabriella Leonardi