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sabato 27 aprile 2013

Caltagirone, Peri inaugura 6 sale del Museo diocesano

Domani, alle 18, nella cappella neogotica del complesso monumentale dei Frati Minori Conventuali sarà inaugurato il nuovo allestimento del Museo diocesano di Caltagirone. Il vescovo della diocesi calatina, Calogero Peri, taglierà il nastro inaugurale, alla presenza delle autorità. Sei le nuove sale che saranno aperte al pubblico, per una superficie di oltre 1200 mq. I lavori di rifunzionalizzazione del complesso Episcopio-Seminario, per un importo di oltre 1 milione di euro, sono stati finanziati dall’assessorato regionale dei Beni culturali, dall’8xmille della Chiesa cattolica e dalla diocesi. Il Museo è diviso in tre sezioni: argenti, paramenti e quadreria; le scultore sono collocate lungo tutto il percorso. Fra le opere esposte, una pisside ovale di rame dorato del 1580 della parrocchia San Giacomo di Caltagirone e l’ostensorio in argento, detto «ostensorio della vendemmia e della mietitura», usato da Giovanni Paolo II nell’adorazione della Gmg di Denver.

Maria G. Leonardi
 

Mutuo aiuto tra genitori che hanno perso un figlio

Da domani a domenica si tiene a Messina il primo convegno regionale dell’associazione “Figli in paradiso”. Interverranno la presidente Virginia Campanile, padre Arnaldo Pangrazzi, camilliano, docente di formazione pastorale clinica che relazionerà su “Vissuti luttuosi e variabili nell’elaborazione del cordoglio” e don Luigi Corciulo, iniziatore di programmi locali per il lutto a Siracusa. Il convegno mira a far conoscere i gruppi di auto-mutuo-aiuto. La referente locale dei gruppi, Maria Ciuna, spiega: «Il nostro è un percorso di fede, per dare un senso alla vita e alla sofferenza. Per vivere e non per sopravvivere». (M.G.L.) 
26 aprile 2013

martedì 16 aprile 2013

Messina, un sostegno ai detenuti senza casa - Avvenire

Messina, un sostegno ai detenuti senza casa - Avvenire



MESSINA. Inaugurata ieri pomeriggio a Graniti, nel Messinese, la casa di accoglienza «Madre Veronica Briguglio», una struttura dedicata a coloro che, ai sensi della legge 199/2010, potrebbero usufruire di pene alternative alla detenzione ma rischiano di rimanere in carcere perché non hanno una famiglia e una casa. La Caritas dell’arcidiocesi di Messina ha dato un concreto sostegno a questa casa di accoglienza che nasce in uno stabile messo a disposizione dalle suore cappuccine del Sacro Cuore. Il direttore della Caritas messinese, padre Gaetano Tripodo, sottolinea: «Ringraziamo le suore cappuccine del Sacro Cuore che hanno messo a disposizione lo stabile: tanti istituti religiosi chiudono, queste suore hanno avuto il coraggio di mettere a disposizione della collettività la loro struttura».
La casa, che ieri è stata benedetta dall’arcivescovo di Messina Lipari S. Lucia del Mela, monsignor Calogero La Piana, accoglierà soprattutto stranieri. A gestirla sarà l’associazione di volontariato e cooperativa sociale «Santa Maria della Strada», realtà con una storia trentennale che opera a Messina e provincia con 10 case di accoglienza e 4 mini appartamenti. Il suo fondatore e direttore, padre Francesco Pati, afferma: «Il nostro intento non è fare delle 'piccole carceri'.
Tendiamo anzi a creare per gli ospiti una situazione familiare e, quindi, pur tenendo in debito conto le diverse, specifiche condizioni, cerchiamo di accogliere in queste case anche persone che non provengono dal sistema carcerario».
All’interno della struttura gli ospiti potranno occuparsi di restauro mobili, lavorare all’apiario o nella campagna. «Questa casa di Graniti – aggiunge padre Pati – integra e amplia la rete delle comunità dedicate a chi usufruisce di pene alternative alla detenzione. Altre tre, infatti, sono già attive: a Galati la casa per adulti, uomini e donne, a Giampilieri, la casa per le donne con bambini, a Mili la casa per giovani adulti. In tutto circa 50 i posti-letto dislocati nelle 4 strutture».
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 15 aprile 2013

CATANIA - Avvenire CRISTIANI E MUSULMANI DIALOGO SU VALORI COMUNI

CATANIA - Avvenire

È iniziato ieri, nella moschea di piazza Cutelli a Catania, un doposcuola per i bambini delle medie e i ragazzi delle superiori tenuto da membri del movimento dei Focolari, l’ultima di una serie di iniziative di collaborazione che i Focolari intrattengono con la comunità islamica di Sicilia. Domenica sempre a Catania l’associazione focolarina Azione per famiglie nuove di Sicilia con la comunità islamica hanno organizzato un convegno su “La famiglia musulmana, la famiglia cristiana: sfide e speranze”. Giuseppina Brogna, incaricata per il dialogo interreligioso Sicilia Calabria Malta del movimento dei Focolari spiega: «In Sicilia è iniziata un’amicizia e lavoriamo insieme per il dialogo e per dare un segno forte alla società catanese». «Abbiamo lavorato per mesi perché crediamo in questo rapporto – dice Keith Abdelhafid, imam etneo e presidente delle comunità islamiche in Sicilia – condividiamo la maggior parte dei nostri valori». «Come la solidarietà, il rispetto per i genitori, per gli anziani, la sacralità del matrimonio, l’apertura alla società, la spiritualità dentro la famiglia – dice Giuseppina Brogna – rimanendo ognuno nella propria identità e fede» (M.G.L.)

giovedì 4 aprile 2013

Il bimbo che ascolta favole cresce meglio

di 
Maria Gabriella Leonardi

Leggere ai neonati favole o storielle sin dai primi mesi di vita produce nei bambini benefici nello sviluppo psicofisico, a livello delle connessioni neuronali. Lo ha riconosciuto anche l’Organizzazione mondiale della sanità che ha adottato un progetto denominato «Nati per leggere».
Ne sono consapevoli a Messina ove in questi giorni si allestiscono due spazi dedicati alla lettura a voce alta nelle parrocchie di Camaro S. Paolo e Camaro S. Luigi. Un altro spazio, in precedenza, era già stato realizzato nella zona di Bisconte.
La lettura precoce a voce alta è uno dei comportamenti virtuosi promossi, dal 2012, nella città dello stretto dal programma «Primi spassi», realizzato dalla «Fondazione di Comunità » di Messina con il sostegno economico della Caritas Italiana (fondi Cei 8Xmille Italia) ed il partenariato di cinque parrocchie,della Caritas diocesana, della sezione messinese dell’Associazione culturale pediatri, delle associazioni musicali della città e la collaborazione del Comune di Messina.
Il programma si tiene a Camaro, un quartiere messinese periferico di 25mila abitanti e promuove alcuni comportamenti virtuosi nelle figure che accudiscono il bambino, soprattutto nelle madre: l’allattamento al seno, l’educazione all’ascolto della musica, la promozione della lettura precoce a voce alta oltre accanto a pratiche di adozione sociale di nuclei familiari a rischio. Salvatore Rizzo, socio fondatore della cooperativa sociale Ecos-Med e presidente del Consorzio Sol.E (enti che rientrano nella Fondazione di Comunità) spiega: «Forniamo queste informazioni alle famiglie di ogni nuovo nato e sollecitiamo le figure che accudiscono i bambini ad adottare questo piano, sin dai primi mesi di vita del bambino».
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 A Messina viene promossa la lettura precoce a voce alta in locali di due parrocchie Il programma «Primi spassi» dedica anche molto spazio all’educazione musicale

domenica 24 marzo 2013

«L’infinito nel cuore»: ad Acireale presentazione del libro di Raspanti - Avvenire

«L’infinito nel cuore»: ad Acireale presentazione del libro di Raspanti - Avvenire

D omani alle 19 nella Catte­drale di Acireale si terrà la presentazione del libro «L’infinito nel cuore» di cui è auto­re il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti.

Il volume, a cura di Baldo Carollo, è scritto sotto forma di intervista. Ra­spanti vi illustra la propria autobiogra­fia spirituale e intel­lettuale, come scri­ve Massimo Naro nella prefazione. Ri­spondendo alle do­mande
 di Baldo Carollo, il presule riflette su vari temi tra cui il dialo­go interreligioso, la fede, la spiri­tualità dei giovani e la santità. In questi dialoghi si evince l’incontro con Dio che per Raspanti è avve­nuto nel silenzio. Alla presentazione saranno pre­senti lo stesso vescovo Raspanti, il giornalista Baldo Carollo e Pietro Bar­cellona, docente e­merito di Filosofia del diritto all’Uni­versità di Catania. Modererà l’incontro Marinella Sciuto, presidente del Meic di Acireale.

La serata sarà allie­tata da intermezzi musicali dei maestri Giuseppe Bel­la
 e Rosanna Furnari.

Maria Gabriella Leonardi
 

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martedì 19 marzo 2013

LA CARITAS IN CAMPO CONTRO LE NUOVE POVERTÀ

La crisi economica mette in ginocchio Messina. Allarmanti i dati resi noti nella città dello stretto nell’ambito del convegno della Caritas diocesana “Ritrovare la speranza Protagonisti di resurrezione - Lavoro, Casa, Salute, Istruzione. Quali strategie? Chiesa e Istituzioni a confronto”. Per la prima volta sono stati integrati i dati statistici degli enti che offrono in città i principali servizi ai poveri: Caritas, Opera Don Orione, Comunità di S.Egidio, cooperativa “S.Maria della Strada”. Dati poi analizzati, in un lavoro di rete, con l’azienda sanitaria provinciale, il servizio tossicodipendenze, i sindacati e altri enti. Il quadro è desolante: dei 2317 casi analizzati nel biennio 2011-12, ben 1543 (il 66%) sono di età compresa tra i 36 e i 64 anni. Pesanti i licenziamenti che hanno dovuto compiere grossi pilastri industriali messinesi. Molte famiglie che potevano contare su un normale bilancio mensile, improvvisamente, non hanno potuto più far fronte alle spese ordinarie e per questo si sono trovate impossibilitate a pagare mutui, affitti, utenze, rate di finanziamenti. Sono di conseguenza aumentate le depressioni, le tensioni fra i coniugi, la dipendenze da gioco di azzardo con effetti e reazioni a catena. Padre Gaetano Tripodo, direttore Caritas diocesana “Messina Lipari S. Lucia del Mela” spiega: «Nel nostro territorio diventa ogni giorno più grave l’emergenza sociale, che ha ragioni economiche alla base ma che ha riflessi gravi anche sotto il profilo dell’impatto psicologico sui cittadini». La Caritas di Messina si mette a disposizione per supportare quattro tavoli permanenti dai quali discenderanno proposte concrete e puntuali da tutti condivise. «Tavoli permanenti – continua don Tripodo – dedicati a quei quattro diritti fondamentali che sono il lavoro, la casa, la salute e l’istruzione». La Caritas, insomma, continuerà oltre che nella sua opera concreta a fianco dei più poveri anche nella sua opera di sensibilizzazione della comunità messinese su problemi, sempre più gravi ed urgenti.
(M.G. L.)