Questo blog raccoglie i miei articoli pubblicati sul quotidiano nazionale di ispirazione cattolica "Avvenire". Sono articoli in cui mi sforzo di raccontare cosa fanno tanti siciliani che si prodigano per gli altri e testimoniano tra gli uomini l'amore e la presenza di Dio. Questo blog vuole essere un omaggio e un grazie ai numerosi credenti siciliani che ho il piacere di conoscere e che con la loro testimonianza arricchiscono anche la mia vita e mi spronano ad essere migliore. MGL
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domenica 30 ottobre 2011
LE INIZIATIVE - Avvenire
venerdì 28 ottobre 2011
Caltagirone, verso i 200 anni della diocesi Peri presenta il nuovo Piano pastorale - Avvenire
Maria Gabriella Leonardi
martedì 25 ottobre 2011
L’abbraccio al nuovo vescovo
Acireale, l’abbraccio al nuovo vescovo
I giovani della diocesi di Acireale accolgono il nuovo vescovo con un incontro intitolato «Un grazie grande quanto un benvenuto», in programma venerdì alle 19.30 nella Cattedrale di Acireale. L’appuntamento è organizzato dal Servizio per la pastorale giovanile della diocesi acese, diretto da don Mario Gullo. Durante la serata, i giovani saluteranno e ringrazieranno il vescovo emerito, Pio Vittorio Vigo, e porgeranno un caloroso benvenuto al nuovo pastore, Antonino Raspanti, che ha già dimostrato particolare attenzione verso di loro.
Venerdì, dopo l’accoglienza, è prevista la celebrazione dell’Eucaristia presieduta dal nuovo vescovo durante la quale sarà conferito il mandato all’équipe diocesana di pastorale giovanile. La serata si concluderà con una fiaccolata mariana in piazza Duomo al termine della quale i giovani affideranno il nuovo vescovo alla Vergine. L’incontro è anche la terza Festa della gratitudine e segna l’inizio dell’anno pastorale diocesano dei giovani, dedicato alla missione, nell’ambito del progetto triennale «Che tutti siano uno».
Maria Gabriella Leonardi
sabato 22 ottobre 2011
Piazza Armerina si interroga: «Volontariato al tempo della crisi» - Avvenire
CATANIA. Il volontariato e la gratuità al tempo della crisi. Su questo tema il Vescovo di Piazza Armerina, Michele Pennisi, ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato diocesane per confrontarsi insieme sui limiti e le prospettive dell’associazionismo volontario. 'La Chiesa - ha detto il presule - si sente impegnata a promuovere i valori della gratuità e del volontariato. Il volontariato è come un segno e una espressione della carità evangelica, che è dono gratuito e disinteressato di se stesso al prossimo, particolarmente ai più poveri e più bisognosi. Dev’essere precisamente questa dimensione di fede a conferire un’impronta tutta speciale al progetto di vita e allo stile d’azione di volontari cristiani. Proprio perché il servizio volontario cristianoè una missione elevata, esso è anche difficile, esigente, esposto a rischi'.
All’incontro, tenutosi presso il Park Hotel, sono intervenuti Edoardo Patriarca, già coordinatore nazionale del Forum del Terzo Settore, don Fortunato Di Noto, presidente dell’Associazione Meter e Maria Grazia Turconi Loiacono, responsabile culturale Avulss per la Sicilia.
L’iniziativa è stata organizzata dagli uffici diocesani insieme alle associazioni di volontariato. Tra i promotori, il presidente del MoVI a Gela, Enzo Madonia: 'È questo il tempo - ha detto - della convergenza e della nuova coscienza politica del volontariato. Non significa questo mischiare la politica con il volontariato ma orientare le scelte a partire dai valori della Costituzione'.
Gabriella Leonardi
23 ottobre 2011
mercoledì 12 ottobre 2011
All’istituto San Tommaso Di Natale preside - Avvenire
sabato 1 ottobre 2011
Raspanti: Gesù Cristo l’unico buon pastore - Avvenire
Ieri mattina monsignor Antonino Raspanti ha voluto incontrare i giornalisti, in episcopio. Una scelta che si spiega con la grande attenzione che il presule attribuisce all’informazione. Tra l’altro Raspanti è assistente spirituale dell’Unione italiana degli editori cattolici e ha un profilo su Facebook, parla fluentemente inglese e francese.Viaggia spesso, ma non conosceva Acireale e la Sicilia orientale: «mi hanno detto che non conoscere prima un territorio è meglio – ha sorriso – perché si è così liberi di conoscerlo senza pregiudizi». Tra le priorità che intende darsi nella diocesi acese, un’attenzione particolare ai sacerdoti: «Non fraintendetemi – ha precisato però il nuovo vescovo di Acireale – non intendo sminuire il ruolo dei laici, ma credo che sia necessario essere padre del proprio presbiterio e questo richiede tempo. Mi devo accorgere se un sacerdote anziano è stanco o se è giovane e ha bisogno di incoraggiamento». (M.G.Leo.)
giovedì 29 settembre 2011
Suor Maria Messina, la «ranenj» d’Africa torna a casa - Avvenire
A 36 anni, suor Maria non ci pensò due volte a partire per il Madagascar, animata dalla voglia di «fare del bene». La presenza delle suore era stata chiesta da un sacerdote per aiutare la popolazione, curare i malati, aprire delle scuole. Il viaggio durò 22 giorni e loro non conoscevano neanche la lingua. La prima casa fu costruita ad Imady. Le religiose si dedicarono alla cura dei malati e costruirono un dispensario intitolato a «Madre Schininà». Hanno aperto delle scuole per istruire bambini e, vedendo la grave mancanza di lavoro, hanno realizzato scuole professionali per adulti, per insegnare alle ragazze a cucire e ai ragazzi a lavorare il legno. La loro azione si spinge tutt’oggi sino alle campagne, con la promozione rurale per aiutare gli agricoltori a migliorare le tecniche agricole.
In 50 anni le suore si sono moltiplicate, come pure le comunità, che adesso sono undici. E fondamentale è stato il ruolo di Ranenj in questi anni, che è stata fondatrice e superiora di alcune comunità e anche delegata per tutto il Madagascar a tenere i contatti diretti con la madre generale.
A maggio tutte le comunità malgasce delle suore del Sacro Cuore hanno festeggiato insieme i 50 anni di presenza nell’isola.
Se nel 1961 furono quattro suore italiane a portare la congregazione in Madagascar, adesso sono le suore malgasce che rafforzano gli istituti italiani: ben 35 provenienti dall’isola africana operano attualmente nelle comunità del Sacro Cuore nostrane.
Ranenj, in questi giorni è in Italia, nella sua città natale, Giarre, nel Catanese. Guarda oggi la sua Sicilia, dove secondo lei ci sono «pochi giovani e molti anziani», mentre in Madagascar è il contrario. Ai suoi connazionali suor Maria chiede gesti di solidarietà verso il Madagascar, incaricando l’istituto Sacro Cuore di Giarre, in via Alfieri 19, di raccogliere offerte per l’isola malgascia, nelle certezza che, un giorno, il Madagascar ricambierà, di nuovo, la solidarietà italiana.