.

.
.

martedì 18 febbraio 2020

La diocesi crea l’«ecomuseo»

L’INIZIATIVA TRA CHIESE E DEVOZIONI DEL TERRITORIO

Anche il progetto di Acireale «del Cielo e della Terra» tra gli 11 attivati in Sicilia

Tra gli 11 ecomusei istituiti questo mese dalla Regione Sicilia c’è l’«Ecomuseo del Cielo e della Terra» ideato e voluto dal vescovo di Acireale Antonino Raspanti e che abbraccia il territorio della diocesi. Un ecomuseo è un museo a cielo aperto, che, come spiegò l’inventore Hugues de Varine, rappresenta «ciò che un territorio è e ciò che sono i suoi abitanti, a dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrate ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli».

«La diocesi ha avuto la lungimiranza di vedere in questa iniziativa un percorso di crescita» dice Marta Ferrantelli, esperta di prochivio gettazione integrata europea che aggiunge come «l’ecomuseo si chiami 'Del cielo' perché si collega alla chiesa e al culto dei santi, e 'della terra' perché lo sviluppo di questa iniziativa è legata alla territorialità, alla costruzione di reti. L’ecomuseo prosegue attività già avviate collegate all’istruzione, alla cultura, all’arpartire e al museo diocesano, e anche alla valorizzazione dell’ambiente perché uno dei partner è un parco. Per la diocesi è un esempio di apertura al territorio». «Non ci sostituiamo agli enti pubblici – dice don Roberto Fucile, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale del turismo –: puntiamo a una valorizzazione del territorio esaltandone il patrimonio ecclesiale, materiale e immateriale, come le feste e le tradizioni, e lo trasformiamo in un messaggio: queste cose esistono perché parlano di Cristo». La Regione pare voglia assicurare risorse finanziarie agli ecomusei. Tra le peculiarità del progetto «Del Cielo e della Terra» ci sono le feste dei santi: «Ogni piccola comunità – sottolinea don Roberto – esprime la propria identità nella festa patronale, attorno a essa sono state costruite chiese e realizzate nei secoli cose meravigliose. L’ecomuseo sarà un valore aggiunto del nostro Parco culturale ecclesiale». «La nascita e il riconoscimento dell’Ecomuseo del Cielo e della Terra – ha detto il vescovo Antonino Raspanti – rappresenta la volontà di creare una proficua sinergia tra enti diversi per tutelare e recuperare, all’interno del segmento territoriale individuato, l’autentica identità dei luoghi e del loro patrimonio storico- artistico, nonché il recupero delle testimonianze del passato, e in esse il culto dei santi e delle feste patronali, vero e proprio cardine per la diffusione di saperi e tradizioni locali » .
MGL

sabato 15 febbraio 2020

La figura di Chiara Corbella Petrillo nel racconto di chi l’ha conosciuta


La figura di Chiara Corbella Petrillo sarà al centro di un incontro che si terrà domani alle 19.30 nella chiesa parrocchiale “Santa Maria del Rosario” di Piedimonte Etneo, provincia di Catania e diocesi di Acireale. Saranno presenti Elisa e Angelo Carfì, amica e medico di Chiara. L’incontro è organizzato dagli uffici per la pastorale delle famiglie, dei giovani e delle vocazioni della diocesi di Acireale, in collaborazione con la parrocchia ospitante e il patrocinio della sezione di Giarre-Riposto di “Scienza & Vita' e dell’Istituto diocesano di teologia 'Sant’Agostino”. L’obiettivo è arricchire, attraverso la figura di Chiara, scomparsa nel 2012 a 28 anni, la crescita spirituale di famiglie, giovani e di chi è in cerca di senso. Sulla giovane che in gravidanza
decise di non sottoporsi alle terapie anti cancro per evitare di danneggiare il figlio che stava per nascere, è stata aperta la causa di beatificazione. Le testimonianze saranno precedute alle 18 dalla Messa durante la quale saranno benedette le coppie di fidanzati.
Maria Gabriella Leonardi

sabato 1 febbraio 2020

Caltagirone, nasce l'«orto solidale»

Un orto che le famiglie meno abbienti possono coltivare e in cui le persone sole possono stringere amicizie. È l'obiettivo del progetto "La terra a piene mani" realizzato a Caltagirone dalla locale Società "San Vincenzo de' Paoli", con il contributo della Federazione nazionale della Società e in rete con enti e associazioni. Un terreno incolto di circa 3mila metri quadrati, concesso in comodato d'uso gratuito da un privato, sarà diviso in una quindicina di lotti che saranno assegnati a famiglie in difficoltà e associazioni per la coltivazione di ortaggi per uso domestico o destinati a mercati solidali. Il presidente del consiglio centrale di Caltagirone della Società di San Vincenzo de' Paoli, Mario Sortino, spiega: «Tutti i cittadini possono partecipare al bando, saranno favorite le famiglie in situazione di disagio. Dall'ascolto dei nuclei in difficoltà, degli anziani soli e della comunità abbiamo pensato di ripartire dalla terra per creare integrazione e combattere la solitudine. Questo deve diventare anche l'orto dell'amicizia, un luogo ricreativo e di crescita. Abbiamo pensato di realizzare in loco anche degli eventi enogastronomici con i prodotti che verranno coltivati». Vi sono già persone interessate a partecipare al futuro. Si tratta infatti di un progetto innovativo per Caltagirone, ma non solo.
mgl

mercoledì 22 gennaio 2020

Catania, sui pattini contro lo spreco

A Catania la solidarietà si muove anche sui pattini. Grazie al gruppo "Total roller Catania" i cibi che le attività alimentari non vendono vengono raccolti per essere donati a una associazione che li distribuisce ai bisognosi. «Il nostro – spiega Ciccio Piazza, uno dei promotori – è un gruppo spontaneo che si riunisce il mercoledì per una pattinata serale. Da novembre abbiamo aggiunto il venerdì sera una pattinata solidale in occasione della quale giriamo per panifici, bar e ristoranti per raccogliere il cibo invenduto. Facciamo da tramite tra l'associazione "Spendiamoci bene", che fa parte del circuito del Banco alimentare, e i gestori che alla chiusura non hanno tempo per portare gli alimenti. Finiamo all'1 di notte. L'indomani gli alimenti vengono distribuiti a oltre 500 famiglie bisognose». I roller, con pattini e zaino in spalla, arrivano a raccogliere sino a 200 chili alla volta, dando un contributo contro lo spreco alimentare. A loro si uniscono anche alcuni ciclisti. «Con gli amici Stefano Scuto e Marco Ferrera abbiamo condiviso l'idea di una pattinata solidale – aggiunge Ciccio Piazza – tutto il gruppo l'ha sposata. Raccogliamo una sola sera la settimana e ci rendiamo conto che tanto cibo viene gettato: altri volontari sono bene accetti. Su Facebook gli appuntamenti si trovano alla pagina "Total roller Catania"».
MGL

A Caltagirone incontri itineranti di adorazione con il vescovo

A Caltagirone quest’anno la Pastorale giovanile e vocazionale propone un itinerario di adorazione che si snoderà nei diversi paesi della diocesi in cui il vescovo monsignor Calogero Peri incontrerà i giovani. Gli incontri si tengono sempre alle 20. Questo mese il primo appuntamento si è svolto a Mirabella Imbaccari. Il 28 febbraio sarà la volta di Giumarra e l’incontro si terrà nella chiesa Santa Maria del Rosario. Il 12 marzo l’itinerario farà tappa nella chiesa San Domenico Savio di Scordia, il 24 aprile
sarà la volta della chiesa di San Francesco di Paola a Caltagirone e il 28 maggio l’adorazione con il vescovo si terrà nella chiesa Spirito Santo di Grammichele. Altro appuntamento il ritiro di Quaresima, il 22 marzo nella Città dei ragazzi di Caltagirone, e la marcia diocesana ad agosto. (Maria Gabriella Leonardi)

domenica 19 gennaio 2020

Peri: nella Chiesa e in politica una nuova stagione di presenza

LA LETTERA DEL VESCOVO DI CALTAGIRONE AL TERMINE DELLE CELEBRAZIONI STURZIANE


«L’appello ai liberi e forti e la nascita del Partito popolare italiano, che è al centro di questo anno centenario, non è che il richiamo alla assunzione di responsabilità della cristianità e di questa nostra Chiesa, anche nella specifica dimensione locale, a non estraniarsi mai dall’ascolto della domanda di senso della vita e della storia che sale - oggi come non mai - dal cuore sempre inquieto dell’uomo». Lo ha scritto il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, in una lettera indirizzata alla diocesi in occasione della chiusura dell’Anno sturziano che la diocesi calatina ha avviato nella ricorrenza dei cento anni dall’appello “Ai liberi e forti” formulato da don Luigi Sturzo. Per le celebrazioni di chiusura è presente a Caltagirone, il cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. E Peri ha evidenziato che questa presenza conferma e testimonia la specificità dell’impegno della diocesi calatina di volere «non solo fare memoria della eminente personalità sociale e culturale di questo suo grande figlio, ma di volere sottolineare lo spessore esemplare della sua testimonianza
di santità, che è la ragione prima per la quale la Chiesa calatina lo propone alla venerazione come modello di carità politica».
Il vescovo ha assicurato che «l’occasione dell’Anno sturziano non è che l’avvio di una stagione di rinnovata sensibilità e impegno della nostra comunità credente, abbondantemente nutrita a sorgenti spirituali e pastorali di rara profondità, come quelle che ci vengono proposte dal servo di Dio Luigi Sturzo». A queste radici profonde «che il Signore ha affidato alla nostra Chiesa diocesana quasi come vocazione propria di questo territorio – ha continuato monsignor Peri – siamo chiamati a riferirci per un annuncio nuovo e di fresca originalità. Questo il segno e lo stile pastorale nel quale ritengo di voler collocare ogni iniziativa e programmazione nell’orizzonte futuro della nostra storia ecclesiale». Il vescovo di Caltagirone ha spiegato che, mentre altri continueranno a sottolineare gli aspetti culturali, sociali, di intelligenza e l’altissimo spessore anche umano di Sturzo, «a noi, nel segno della fede, il compito di coniugare, insieme alle altre qualità, quella prevalente e decisiva della santità che, nella prospettiva del Regno di Dio, è criterio primo e ultimo, compito e responsabilità della Chiesa di Cristo, che siamo chiamati ad amare e servire con cuore sincero e dedizione piena della vita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

giovedì 16 gennaio 2020

Caltagirone. Spirituale e profetica: la politica secondo Sturzo

In occasione della conclusione delle celebrazioni per il centenario dell’“Appello ai liberi e forti” domani alle ore 18 nel mausoleo del servo di Dio don Luigi Sturzo, nella chiesa del SS. Salvatore di Caltagirone, sarà presentato il libro La vera rivoluzione è spirituale. La straordinaria attualità dell’umanesimo cristiano in don Luigi Sturzo (Rubbettino Editore) di Salvatore Martinez, presidente del Polo di eccellenza della promozione umana e della solidarietà Mario e Luigi Sturzo e della Fondazione Casa Museo Sturzo. Il testo recupera la profondità spirituale del pensiero del sacerdote di Caltagirone, posta a fondamento della sua “Azione- animazione” culturale, sociale e politica. Arricchita da un’antologia, l’opera offre al lettore un’occasione anche per riconsiderare la crisi spirituale del nostro tempo e riaffermare l’attualità di un impegno nuovo dei laici cristiani.
La prefazione è di Angelo Bagnasco, che definisce il volume «un servizio alla memoria, perché dimenticare i giganti che hanno costruito la democrazia nel nostro Paese è ingrato verso di loro e stolto verso di noi. L’attenta lettura di questo saggio sia un motivo in più che accende o rinnova la voglia di partecipare a quest’ora in Italia e in Europa, nel desiderio di essere anche noi, come lui diceva, “liberi e forti”».
Martinez, nel saggio introduttivo, scrive: «Dodici sono i punti del Programma che esplicitano l’Appello; uno dopo l’altro mostrano ancora oggi lungimiranza politica e spirito profetico, una compiuta visione dello Stato e della società, un rimando concreto alla vita della gente e ai bisogni primari di una comunità civile. Non di
meno colpisce la decisione dei firmatari dell’Appello di dare risalto al Magistero spirituale della Chiesa nel programma di un partito politico. Di più: fare della coscienza cristiana il presupposto del progresso sociale del Paese, di un’Italia, quella a cui Sturzo di rivolge, che aveva bisogno di ricostruzione materiale e di rigenerazione spirituale e morale dopo la Prima guerra mondiale e nel bel mezzo di profonde agitazione sociali. Guardando ai nostri giorni, come non sentirne ancora tutto e il medesimo valore, in un tempo che aggiunge crisi a crisi e che continua a generare povertà spirituali, morale e materiali?».
A proposito della testimonianza dei laici cristiani, Martinez ricorda che «don Luigi Sturzo aggettivava “cristiana” la democrazia nel senso che la delineava in nome di principi saldi, eticamente validi, spiritualmente stringenti, al fine di contenere il dilagare dell’immoralità pubblica; dunque, dell’individualismo, dell’elitarismo, della dimenticanza dei poveri, in definitiva di tutto ciò che poteva discendere dall’esercizio del “potere” in luogo del “servizio”, con tutte le ingiustizie sociali che ne conseguono».
Alla presentazione del volume interverranno Agostino Giovagnoli, ordinario di Storia contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano, e Rocco Buttiglione, accademico, già ministro e segretario del Partito popolare italiano. Concluderà Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi. L’incontro sarà moderato dal vescovo di Caltagirone Calogero Peri; l’attore Sebastiano Lo Monaco leggerà alcuni brani di Sturzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA