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domenica 5 marzo 2017

CALTAGIRONE Quaresima di carità a sostegno del lavoro

Il lavoro è al centro della Quaresima di carità della diocesi di Caltagirone. Per questo, il ricavato delle offerte che saranno consegnate al vescovo Calogero Peri durante la Messa crismale del Giovedì Santo servirà a finanziare, attraverso un progetto denominato “I cantieri della reciprocità”, borse lavoro a sostegno non solo ai bisogni personali ma per promuovere processi di partecipazione e cittadinanza attiva. «Papa Francesco – afferma don Luciano Di Silvestro, direttore della Caritas diocesana – partendo dall’ascolto e dalla meditazione assidua della parola, ci ricorda che l’altro è un dono». «La Quaresima – sottolinea monsignor Peri – è un evento di grazia, viene incontro ancora una volta come dono del Padre, che ama la nostra vita e aspetta pazientemente che i suoi “prodighi figli” decidano di alzarsi ed avviarsi finalmente fiduciosi 'incontro al Padre'».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 28 febbraio 2017

Acireale. Quaresima, un hashtag «guida» il cammino

Un itinerario in tre serate per i ragazzi della diocesi siciliana sui passi di Kolbe, Puglisi e Bakhita
Un hastag fa da tema alla tappa quaresimale del cammino diocesano dei giovani della diocesi di Acireale: #conteosenzatenonèlastessacosa, una frase tratta dalla «Evangelii gaudium».
«Vogliamo condurre gli adolescenti e i giovani della diocesi alla consapevolezza che il perdono fa la differenza della proposta cristiana nel mondo», spiega don Mario Gullo, responsabile del Servizio di pastorale giovanile di Acireale, che aggiunge: «Il perdono è 'l’amore più' di Cristo che si trasforma in una vita riconciliata e in gesti concreti di riconciliazione anche con i propri nemici e persecutori».
Testimoni del cammino saranno san Massimiliano Kolbe, il beato Giuseppe Puglisi e santa Giuseppina Bakhita. L’itinerario si svolgerà in tre zone pastorali della diocesi, sempre il giovedì alle 20, con un percorso di riflessione, la preghiera e la celebrazione del sacramento della Riconciliazione. Giovedì 9 marzo la prima «Festa del perdono» si terrà nella chiesa di San Domenico ad Acireale per il I e II vicariato. Il 16 marzo il ritrovo sarà nella chiesa Gesù Lavoratore di Giarre per il III, IV e V vicariato, e infine il 23 marzo, l’ultimo appuntamento si svolgerà nella basilica di Santa Maria a Randazzo per il VI vicariato.
A tutti i giovani sarà consegnato un piccolo sussidio intitolato «Tu sei un prodigio» per aiutarli nel percorso di crescita e nel cammino vocazionale.
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 10 febbraio 2017

Un caffè in parrocchia per i lavori della chiesa

Un 'buon caffè' da prendere in parrocchia per raccogliere fondi per la ristrutturazione della chiesa. È la singolare iniziativa del parroco di Santa Maria La Scala, borgo marinaro acese, don Franco Mazzoli e che partirà domenica. Da molti anni nella chiesa non vengono eseguiti lavori di manutenzione, adesso sono necessari tra i 25 e i 30mila euro per le riparazioni ed eliminare le infiltrazioni e per i 450 abitanti del borgo la cifra non è alla portata.
Santa Maria la Scala è un incantevole frazione a mare di Acireale che attira, specie d’estate, turisti e villeggianti ed è un luogo che si presta anche alla preghiera e al raccoglimento. Un giorno, dopo la Messa, alcuni turisti chiesero a don Franco di visitare i locali della parrocchia che dispone di un bel terrazzo con vista mare. Don Franco li accolse offrendo loro un caffè; da lì nacque l’idea di offrire un caffè ai visitatori per raccogliere libere offerte per i lavori. Il tutto in orari che non interferiscano con quelli delle attività commerciali della frazione.
«Il caffè – spiega don Franco – lo preparerò io ma anche i parrocchiani per essere io sempre disponibile per la confessione o la direzione spirituale». Il caffè è anche un pretesto per far conoscere e familiarizzare con i locali della parrocchia. «Gli spazi della parrocchia sono aperti – dice don Franco – si può ammirare oltre al paesaggio anche la stele della Madonna e le barche storiche di proprietà della parrocchia, memoria storica del borgo marinaro».
MGL

sabato 4 febbraio 2017

Messina. Campagna Caritas 'Più giochi, più perdi'

La Caritas diocesana di Messina ha realizzato contro il gioco d’azzardo patologico la più grande campagna di comunicazione sociale lanciata nella città dello Stretto tappezzata di manifesti, soprattutto nei quartieri popolari. Il messaggio è semplice 'Più giochi, più perdi. È matematico!'.
Vengono pubblicizzati i contatti telefonici a cui rivolgersi: la stessa Caritas diocesana, la comunità 'Faro' e la comunità 'Lelat'. «Già diverse persone si sono rivolte ai nostri sportelli per informazioni, soprattutto per i familiari», spiega Enrico Pistorino, responsabile osservatorio Caritas delle povertà.
«Collaboriamo con due comunità, la Faro e la Lelat, che si occupano di tossicodipendenti e dipendenza da gioco. Le persone affette da ludopatia sono prima orientate a colloqui e poi a far parte di un gruppo di aiuto». La campagna rientra in un progetto dell’8x1000.
«Negli anni della crisi – aggiunge Pistorino – la disperazione ha portato la gente a tentare la fortuna indebitandosi ancor più.
Spesso i centri di ascolto ci segnalavano situazioni economiche difficili. Dietro c’era una patologia». (G. Leo.)

giovedì 2 febbraio 2017

Caltagirone. Domani Peri ordina prete un frate minore

Grande festa per la Provincia del Santissimo Nome di Gesù dei frati minori di Sicilia. Domani alle 17 nella Cattedrale di Caltagirone il vescovo Calogero Peri ordinerà sacerdote fra’ Giuseppe Simone Bennici, originario di Palermo, con alle spalle una formazione scolastica e un’attività lavorativa nell’ambito della sanità. «Da questa radice di totale gratuità di grazia – commenta Peri – si nutre il corpo di Cristo che è la Chiesa, visibile strumento della sacramentalità che offre al mondo presente, mediante la testimonianza delle persone concrete, le vie infinite dell’Amore col quale Dio dà forza alla sua volontà di amore».
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 25 gennaio 2017

Acireale. Incontro e cura dell’altro Convegno con Raspanti

Ad Acireale l`Ufficio diocesano della pastorale della salute organizza domani alle 16,15, nei locali della parrocchia 'Santi Cosma e Damiano', il convegno «I gesti della cura e l`incontro con l’altro». Interverranno il vescovo di Acireale Antonino Raspanti con una lezione magistrale sul tema «Un incontro che guarisce. Il cieco nato». Seguiranno gli interventi del dottor Angelo Gambera («I gesti di cura tra human caring e competenze avanzate») e del dottor Pietro Banna («I gesti di cura per una medicina dell`uomo per l`uomo tra medici e pazienti»). L`incontro è destinato a chi opera accanto ai malati: medici, infermieri, ministri straordinari dell`Eucaristia, semplici fedeli. È il secondo dei sei incontri di formazione per l`anno 20162017 sui temi della pastorale della salute. Il prossimo sarà l’11 febbraio, Giornata mondiale del malato, con la Messa celebrata da Raspanti nell’ospedale di Acireale.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 10 gennaio 2017

Messina. Gli «artisti dei fiori» sbocciati grazie al microcredito

La loro storia l’hanno raccontata tante volte Giovanni e Rossana Rizzo, due fratelli di Villafranca Tirrenica, nel messinese, che qualche anno fa hanno ottenuto un prestito dal microcredito della diocesi di Messina e l’accompagnamento del progetto Policoro. Mentre, purtroppo, altre iniziative imprenditoriali giovanili non hanno superato la prova del tempo, «Il giardino delle pomelie » dei fratelli Rizzo invece è ancora attivo, anche perché ha avuto l’elasticità di adeguarsi alle esigenze dei clienti. Giovanni aveva lavorato nel turismo e Rossana è ingegnere elettronico: sono diventati 'artisti dei fiori'. In un loro terreno hanno avviato, con capitale proprio, un’attività di fioristi che ora assomiglia più a un wedding planner. «È stato importantissimo l’aiuto del microcredito – dice Giovanni – non abbiamo mai pensato che la Chiesa ci dovesse sempre aiutare a lavorare: a un certo punto abbiamo iniziato a camminare con le nostre gambe. Non guadagniamo chissà quanto e investiamo moltissimo in corsi di formazione e nella qualità dei prodotti. Adesso arriviamo a lavorare per una trentina di matrimoni l’anno e abbiamo una clientela fidelizzata».
Da lavoratori autonomi i Rizzo non hanno giorno di riposo, anche l’incoraggiamento di alcuni sacerdoti è stato d’aiuto ai due fratelli. «Vedo molta rassegnazione intorno – aggiunge Giovanni – tanti ragazzi si sono stancati di cercare ma anche di capire che strada prendere. Poi Messina offre veramente poco e le menti migliori vanno via». Altro segreto del loro successo è il sostegno dei familiari, dai genitori ai cugini, tutti pronti a dare una mano nelle necessità.
Maria Gabriella Leonardi