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martedì 24 novembre 2015

A Messina tutori volontari per i migranti bambini

Caritas diocesana, comunità di Sant’Egidio, Ufficio diocesano Migrantes e circolo Arci Thomas Sankara a Messina hanno dato vita ad una inedita alleanza a favore dei minori stranieri non accompagnati che giungono nella città dello Stretto. L’obiettivo è quello di creare un albo di tutori volontari capaci di accogliere i minorenni migranti che giungono a Messina. Questi tutori volontari saranno formati attraverso un corso e saranno indicati al giudice tutelare affinché li approvi. Saranno sempre affiancati da esperti e non saranno mai lasciati soli.
«Non una questione tecnica – commenta Andrea Nucita della comunità di S. Egidio – ma un fatto d’amore e di giustizia». «La questione dei minori migranti non accompagnati interroga le nostre coscienze – dice Santino Tornesi, dell’Ufficio diocesano Migrantes –. Nel 2014 in Italia ne sono arrivati 13mila e di 3.550 si sono perse le tracce». «Importante, anzi necessaria, collaborazione tra la Chiesa e la società civile – dice padre Giuseppe Brancato della Caritas diocesana – quando si tratta di quell’accoglienza cui continuamente ci sollecita Papa Francesco e ancor più quando questa accoglienza riguarda ragazzi o, addirittura, bambini». «Così la società civile – aggiunge Patrizia Maiorana del circolo Arci Thomas Sankara – si fa carico di un problema emergenziale e cerca, trova, soluzioni in grado di dare opportunità non solo ai ragazzi migranti ma anche agli stessi cittadini, che, in tanti, vogliono trovare un mododi dare aiuto».
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 20 novembre 2015

Messina, la festa diocesana della comunione

Oggi a Messina, nel teatro Collereale a partire dalle 20, si terrà la Festa diocesana della comunione, promossa da vari uffici e organismi dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela sul tema “Abitare la misericordia per costruire la comunione”. Durante la serata i presenti riceveranno il mandato di testimoniare l’amore misericordioso di Cristo. All’esterno verrà creato un «percorso» con alcuni tavoli espositivi. Il primo dedicato ai progetti della Caritas diocesana; il secondo con materiale informativo dalle varie realtà diocesane; il terzo presenterà le opere d’arte sul tema della misericordia; il quarto sarà dedicato alla Missione territoriale e illustrerà gli appuntamenti del progetto “Sentinelle nella notte”. Infine nel tavolo dei giovani la Pastorale giovanile diocesana fornirà informazioni sulla Gmg di Cracovia.
Maria Gabriella Leonardi

mercoledì 4 novembre 2015

Giarre. Oggi il vescovo di Acireale, Raspanti consacrerà un nuovo presbitero diocesano

Oggi alle 18, nella chiesa «Maria Santissima della Provvidenza » di Macchia di Giarre sarà ordinato presbitero il diacono don Gabriele Patanè. A presiedere il rito sarà il vescovo di Acireale Antonino Raspanti. Patanè, nato nel 1988, è originario della parrocchia di Macchia e ha svolto il tirocinio pastorale nelle parrocchie di San Martino Vescovo, in località Carruba frazione di Giarre Riposto e Santa Maria di Porto Salvo, a Mangano di Acireale. Il prete novello è stato nominato vicario parrocchiale di San Giacomo e Santa Maria della Consolazione di Aci Catena.
Maria Gabriella Leonardi

Un sabato sera in compagnia dei giovani santi

Sabato sera ad Acireale, oltre un centinaio di giovani hanno preferito, ritrovarsi insieme in chiesa, piuttosto che al pub, a pregare e riflettere sulla vita dei santi, per nulla intimoriti dal maltempo insistente. L’occasione è stata la veglia «Ancorati alla speranza», promossa dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile insieme a tutte le realtà giovanili diocesane.
Ma cosa ci può essere di accattivante per i giovani nella vita dei santi, al giorno d’oggi? «Ci sono figure giovani come Carlo Acutis - dice Simone Musmeci, della parrocchia Maria Santissima del Carmelo di Acireale che sono stati ragazzi come noi, per questo attirano e li sentiamo vicini: anche loro hanno avuto difetti, erano fragili come noi, ma ce l’hanno fatta, non sono irraggiungibili».
Durante l’incontro, guidato dal vicario generale della diocesi di Acireale, Guglielmo Giombanco, ci si è particolarmente soffermati nel ringraziare il Signore per il dono della santità 'giovane'. «In serate come questaaggiunge Andrea Romeo, della parrocchia Cattedrale di Acireale - l’obiettivo della pastorale giovanile è quello di mostrare i santi non come dei supereroi, come spesso forse vengono rappresentati dalla tradizione della nostra zona, ma come uomini e donne come noi, che nel loro tempo storico hanno incarnato il Vangelo, nella semplicità». Insomma, i santi come compagni di viaggio. «Come giovane di Azione cattolica - aggiunge Andrea - sento vicino Pier Giorgio Frassati. Mi piace la sua semplicità. Era di estrazione borghese e dedicò la sua vita agli ultimi, non abbandonando gli studi. Amava dire 'Vivere e non vivacchiare'. E poi, per la mia esperienza nell’oratorio salesiano, San Giovanni Bosco è stato per me un punto di riferimento, sin da piccolo».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 27 ottobre 2015

Acireale. Oggi alle 18 ad Aci San Filippo il vescovo Raspanti ordinerà un sacerdote

U n nuovo sacerdote per la diocesi di Acireale.
Sarà ordinato oggi alle 18 nella basilica 'San Filippo d’Agira' di Aci San Filippo il vescovo di Acireale dal vescovo monsignor Antonino Raspanti. Orazio Tornabene, il prete novello ha 32 anni ed è originario della parrocchia in cui riceverà l’ordinazione presbiterale. Formatosi presso il Seminario di Acireale, ha compiuto la sua esperienza pastorale nella comunità parrocchiale 'San Mauro abate' di Aci Castello. Tornabene presiederà la sua prima Eucaristia domani alle 18.30 in ' San Filippo d’Agira'.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 19 ottobre 2015

Il cordoglio. Chiesa di Sicilia in lutto. È morto Ignazio Cannavò

C hiesa siciliana in lutto per la scomparsa di monsignor Ignazio Cannavò, arcivescovo emerito di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, morto domenica al 93 anni nella casa del clero di Acireale.
Cannavò era nato a Fiumefreddo di Sicilia il 12 dicembre 1921. Ordinato sacerdote il 5 novembre 1944, dopo il dottorato in filosofia all’Università Gregoriana a Roma, rientrò in diocesi ad Acireale dove fu docente di filosofia al Seminario, presso l’istituto Santonoceto e nei licei statali, nonché direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e canonico del capitolo della Cattedrale. Vicario generale dal 1965, il 31 ottobre 1970 fu nominato da Paolo VI vescovo ausiliare di Acireale ricevendo l’ordinazione episcopale il 13 dicembre successivo. Il 21 febbraio 1976 fu nominato coadiutore di Messina, il 20 dicembre 1976 prelato ordinario di Santa Lucia del Mela, il 3 giugno 1977 prese possesso come arcivescovo metropolita di Messina e dell’archimandritato del Santissimo Salvatore e il 10 dicembre 1977 divenne anche vescovo di Lipari. L’attuale configurazione dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela risale infatti al 30 dicembre 1986. Lasciata la guida pastorale per raggiunti limiti di età, il 17 maggio 1997, si ritirò nella casa del clero Oasi “Maria Santissima Assunta” di Aci Sant’Antonio. Nel suo messaggio di cordoglio il vescovo di Acireale e amministratore apostolico di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Antonino Raspanti, sottolinea «l’esemplare ministero sacerdotale ed episcopale esercitato dall’eccellentissimo monsignor Cannavò» e «gli esempi di umiltà, mitezza e profondità spirituale». La Messa esequiale sarà celebrata oggi alle 15.30 nella Cattedrale di Acireale. Poi la salma sarà traslata nella Cattedrale di Messina.
Maria Gabriella Leonardi (Ha collaborato Domenico Pantaleo)
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venerdì 16 ottobre 2015

Naiwa e la sua piccola Salvate dalla Caritas

Najwa ha 25 anni, è tunisina e con la sua bimba di un quasi un anno ha trovato una famiglia nei 'Gruppi appartamento' della Caritas diocesana di Catania. Nell’isola è arrivata dal mare, avendo in mano solo un «pezzo di carta provvisorio» e una figlia in arrivo. Dopo lo sbarco nella città etnea si è dovuta allontanare dal marito, costretto per lavoro a lasciare la Sicilia per andare a Genova. Senza il centro di accoglienza della Caritas, Najwa sarebbe finita per strada. È stata seguita dall’assistente sociale Valentina Calì e la sua piccola dai pediatri che collaborano con la Caritas. Concluso l’iter burocratico per ottenere il passaporto, è stata facilitata nel ricongiungimento familiare avvenuto nelle settimane scorse. Il Centro di ascolto, lavorando in rete con i servizi sociali di Genova, ha anche ottenuto un posto in un nido per la figlia cosi da permettere a Najwa di iniziare lavorare e tornare a vivere con il marito. «Ringrazio la Caritas di Catania – ha detto la donna – per avermi fatto sentire in famiglia». L’accoglienza di questa giovane mamma è stata possibile grazie al 'Progetto Policlinico' realizzato con i fondi dell’8xMille e la disponibilità dell’Azienda ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania che ha concesso in comodato gratuito due appartamenti per ragazze madri e donne in condizioni di disagio con figli a carico. Le persone assistite sono aiutate a ricostruire la propria vita. «Soprattutto – spiega Valentina Calì – le aiutiamo nel recuperare la forza interiore indispensabile per rendersi autonome». Nell’ultimo anno sono state accolte 14 donne con 16 minori.
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10 ottobre 2015