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sabato 19 marzo 2016

Caltagirone. Riapre il Museo diocesano con una nuova sezione sulle acquasantiere

È stato riaperto al pubblico il Museo diocesano di Caltagirone, dopo lavori di allestimento di una nuova sezione e di adeguamento del piano di sicurezza. La nuova sezione è dedicata alle acquasantiere: oltre 530 pezzi in maiolica e terraglia provenienti da tutto il mondo, donata nel 2015 al museo da un collezionista, Luigi Colaleo. L’esposizione viene presentata attraverso un’ampia selezione, suddivisa per ambiti iconografici e corredata da un apparato scientifico che accompagna il visitatore.
Il nuovo allestimento arricchisce la già vasta selezione di dipinti, statue, argenti e maioliche presenti nelle sei sale espositive. Presente anche una sala didattica, con percorsi dedicati alle scolaresche. Ma non finisce qui. Spiega infatti don Fabio Raimondi, direttore del museo: «Conoscere la storia della fede del popolo cristiano attraverso l’arte è uno dei principali compiti del museo diocesano. In un tempo storico di grazia come quello del bicentenario della diocesi, tra i vari eventi che vedendo la comunità ecclesiale impegnata a vari livelli, il Museo si prepara ad aprire una sezione archivistica, che esporrà preziose testimonianze documentarie della nascita e della storia secolare della Chiesa calatina». Il museo ha anche iniziato una collaborazione con la Settimana Santa di Enna, grazie alla sinergia fra Comune, museo regionale della ceramica, servizio turistico regionale e diocesi di Caltagirone per favorire positivi risvolti culturali e turistici per le due città siciliane.
Maria Gabriella Leonardi

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