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mercoledì 18 marzo 2020

Acireale apre un «telefono amico» nella Curia


Il numero della Curia diventa una sorta di 'telefono amico'. È la nuova iniziativa della diocesi di Acireale per per stare vicina alle persone ed essere di aiuto, anche se a distanza. In un videocomunicato, il vescovo Antonino Raspanti ha annunciato l’avvio di un servizio di ascolto telefonico. «Un ascolto – ha detto – per conversare moralmente, spiritualmente, rivolto a chi, dovendo stare in grande restrizione può accusare solitudine. A volte basta una piccola conversazione per sfiatare una situazione di tensione o per dare sollievo.
Non solo potete parlare con i parroci al telefono, in più ci sarà anche questo servizio centralizzato in curia». Quattro sacerdoti, a turno, risponderanno alle telefonate e le smisteranno anche verso altri sacerdoti, suore e psicologi professionisti. Il servizio, partito ieri sarà attivo tutti i giorni, tranne la domenica, dalle
9 alle 12 e dalle 15 alle 21. Il numero telefonico è 095 601102.
L’iniziativa si aggiunge a quelle già in atto. Molti sacerdoti infatti stanno raggiungendo per telefono ammalati e anziani soli, cui, nel rispetto delle precauzioni sono disponibili a portare la Comunione e per confessare.
Disponibili anche i volontari delle Caritas per portare pacchi a casa di chi non può muoversi e ha gravi necessità. In questi giorni spesso il vescovo invia video messaggi sui social: «Vogliamo essere in tutti i modi vicini – spiega – vogliamo far sentire a tutti che ci mancate e che vorremmo al più presto abbracciarvi e ancora una volta solennemente lodare il Signore».
(Maria Gabriella Leonardi)

martedì 17 marzo 2020

Dulcis in fundo Il parroco manda inviti e musica


Utilizzando gli altoparlanti del campanile don Carmelo Di Costa manda messaggi di speranza ai suoi parrocchiani e canzoni per incoraggiarli. Accade a Nunziata, frazione collinare di Mascali, nel catanese. Don Carmelo è il parroco della chiesa madre Madonna dell’Itria. «Sabato – racconta – ho cominciato esponendo sulla facciata della chiesa il tricolore, per simboleggiare l’unione con tutta l’Italia. Poi, usando l’altoparlante, ho dato messaggi per ricordare le regole da rispettare: non uscire, stare attenti.
Poi, per sdrammatizzare, ho messo il brano 'La cura' di Battiato, perché anche se stiamo distanti dobbiamo prenderci cura
degli altri. In seguito, ho amplificato il brano 'E ti vengo a cercare', per ricordare l’importanza di cercare Dio. Domenica ho messo l’inno nazionale e, essendoci una bella giornata, ho messo 'O sole mio'. Come il sole riscaldava la nostra giornata, Gesù riscalda il nostro cuore». L’altoparlante copre tutto il paese che conta poco più di 2.000 abitanti, di cui molti anziani. Per strada un silenzio tombale. I messaggi di don Carmelo durano pochi minuti e il sacerdote non intende lanciarli tutti i giorni. Grazie agli altoparlanti don Carmelo ha trasmesso anche la Messa, che poteva essere seguita in diretta su YouTube. In tanti hanno gradito l’iniziativa e hanno ringraziato il parroco.
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sabato 14 marzo 2020

Il vescovo Raspanti igienizza sedie e panche in cattedrale


Il vescovo di Acireale, vicepresidente della Cei per il Sud, si è unito ai volontari per sanificare il duomo della sua diocesi in vista delle liturgie festive, che in Sicilia si svolgono regolarmente.

Il vescovo di Acireale monsignor Antonino Raspanti, vice presidente della Cei per il Sud Italia, ha deciso di partecipare in prima persona all'impegno responsabile al servizio degli altri in questo momento di preoccupazione per il diffondersi del coronavirus. L'ha fatto impegnandosi nella sanificazione dei banchi della cattedrale di Acireale.
MGL
7 marzo 2020

mercoledì 26 febbraio 2020

Donare gli organi vita oltre il dolore

Nel 1994 perse il figlio Luigi, di 15 anni, in un incidente stradale. Lui e la moglie acconsentirono all'espianto degli organi. Da allora cambiò la vita di Giuseppe Distefano, di Riposto, nel Catanese, dirigente scolastico ora in pensione. Da quella grande tragedia è scaturita in Giuseppe una sensibilità particolare per la donazione degli organi. Inizia a promuoverne la cultura sino a diventare, per un periodo, presidente siciliano dell'Associazione per la donazione di organi. "La sensibilità - racconta - l'ho sviluppata perché ho perso un figlio, abbiamo donato gli organi e lì è scattata la molla. Se non avessi avuto quel dolore, forse non mi sarei interessato a questo tema. La nostra è una semina continua, quando senti che c'è una donazione, significa che quello che fai è proficuo". La Sicilia, purtroppo, è al penultimo posto in Italia. Ma Distefano, quando è stato presidente regionale dell'Aido, ha constatato che molto dipende dal mancato funzionamento del sistema sanità-volontariato-politica. "Siamo generosi come piemontesi o umbri, solo che in quelle zone l'organizzazione è migliore", spiega. E programma incontri nelle scuole dove è invitato per sensibilizzare i giovani. Il presidente Mattarella gli ha appena consegnato l'onorificenza dell'Ordine al merito della Repubblica per il suo impegno instancabile.

giovedì 20 febbraio 2020

Domani Peri ordinerà un nuovo sacerdote

Domani alle 18.30 nella Cattedrale di San Giuliano il vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, ordinerà presbitero Paolo Politi, della parrocchia Matrice di Mirabella Imbaccari, e diacono don Antonio Zimbone, della parrocchia Sant’Agrippina di Mineo. «I nuovi ordinati – sottolinea monsignor Peri – entrano a far parte del presbiterio diocesano come collaboratori preziosi del mio ministero pastorale, ciascuno con la funzione propria, come espressione indispensabile della fecondità spirituale che continuamente edifica sacramentalmente il Corpo di Cristo, che è la Chiesa». Politi presiederà per la prima volta l’Eucaristia domenica 23 febbraio alle 10.30 nella Chiesa Matrice di Mirabella Imbaccari.
(Maria Gabriella Leonardi)

martedì 18 febbraio 2020

La diocesi crea l’«ecomuseo»

L’INIZIATIVA TRA CHIESE E DEVOZIONI DEL TERRITORIO

Anche il progetto di Acireale «del Cielo e della Terra» tra gli 11 attivati in Sicilia

Tra gli 11 ecomusei istituiti questo mese dalla Regione Sicilia c’è l’«Ecomuseo del Cielo e della Terra» ideato e voluto dal vescovo di Acireale Antonino Raspanti e che abbraccia il territorio della diocesi. Un ecomuseo è un museo a cielo aperto, che, come spiegò l’inventore Hugues de Varine, rappresenta «ciò che un territorio è e ciò che sono i suoi abitanti, a dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrate ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli».

«La diocesi ha avuto la lungimiranza di vedere in questa iniziativa un percorso di crescita» dice Marta Ferrantelli, esperta di prochivio gettazione integrata europea che aggiunge come «l’ecomuseo si chiami 'Del cielo' perché si collega alla chiesa e al culto dei santi, e 'della terra' perché lo sviluppo di questa iniziativa è legata alla territorialità, alla costruzione di reti. L’ecomuseo prosegue attività già avviate collegate all’istruzione, alla cultura, all’arpartire e al museo diocesano, e anche alla valorizzazione dell’ambiente perché uno dei partner è un parco. Per la diocesi è un esempio di apertura al territorio». «Non ci sostituiamo agli enti pubblici – dice don Roberto Fucile, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale del turismo –: puntiamo a una valorizzazione del territorio esaltandone il patrimonio ecclesiale, materiale e immateriale, come le feste e le tradizioni, e lo trasformiamo in un messaggio: queste cose esistono perché parlano di Cristo». La Regione pare voglia assicurare risorse finanziarie agli ecomusei. Tra le peculiarità del progetto «Del Cielo e della Terra» ci sono le feste dei santi: «Ogni piccola comunità – sottolinea don Roberto – esprime la propria identità nella festa patronale, attorno a essa sono state costruite chiese e realizzate nei secoli cose meravigliose. L’ecomuseo sarà un valore aggiunto del nostro Parco culturale ecclesiale». «La nascita e il riconoscimento dell’Ecomuseo del Cielo e della Terra – ha detto il vescovo Antonino Raspanti – rappresenta la volontà di creare una proficua sinergia tra enti diversi per tutelare e recuperare, all’interno del segmento territoriale individuato, l’autentica identità dei luoghi e del loro patrimonio storico- artistico, nonché il recupero delle testimonianze del passato, e in esse il culto dei santi e delle feste patronali, vero e proprio cardine per la diffusione di saperi e tradizioni locali » .
MGL

sabato 15 febbraio 2020

La figura di Chiara Corbella Petrillo nel racconto di chi l’ha conosciuta


La figura di Chiara Corbella Petrillo sarà al centro di un incontro che si terrà domani alle 19.30 nella chiesa parrocchiale “Santa Maria del Rosario” di Piedimonte Etneo, provincia di Catania e diocesi di Acireale. Saranno presenti Elisa e Angelo Carfì, amica e medico di Chiara. L’incontro è organizzato dagli uffici per la pastorale delle famiglie, dei giovani e delle vocazioni della diocesi di Acireale, in collaborazione con la parrocchia ospitante e il patrocinio della sezione di Giarre-Riposto di “Scienza & Vita' e dell’Istituto diocesano di teologia 'Sant’Agostino”. L’obiettivo è arricchire, attraverso la figura di Chiara, scomparsa nel 2012 a 28 anni, la crescita spirituale di famiglie, giovani e di chi è in cerca di senso. Sulla giovane che in gravidanza
decise di non sottoporsi alle terapie anti cancro per evitare di danneggiare il figlio che stava per nascere, è stata aperta la causa di beatificazione. Le testimonianze saranno precedute alle 18 dalla Messa durante la quale saranno benedette le coppie di fidanzati.
Maria Gabriella Leonardi