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giovedì 21 gennaio 2016

Festa di san Francesco di Sales, ad Acireale incontro con il vescovo Raspanti e Tarquinio

«Per un futuro di pace. Il contributo della comunicazione» è il titolo di un incontro che si terrà oggi, alle 17.30, nella sala teatro della parrocchia di San Paolo Apostolo di Acireale in occasione della festa di san Francesco di Sales. Relatore sarà il direttore diAvvenire, Marco Tarquinio. A promuovere questo momento di formazione il Meic di Acireale, l’Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali, l’Ucsi, l’Azione cattolica diocesana e l’Associazione della stampa jonico-etnea. L’incontro sarà presieduto da monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, amministratore apostolico di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela e presidente della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della Cei. Nell’occasione l’Associazione della stampa jonico-etnea assegnerà al direttore Tarquinio il “Premio Vito Finocchiaro” alla memoria di un illustre giornalista acese scomparso nel 1991.
Maria Gabriella Leonardi

lunedì 18 gennaio 2016

Nicosia. Settimana di festa tra parole, suoni e immagini

Non una giornata isolata, ma una settimana di eventi per parlare di comunicazioni sociali. È la 5ª Festa diocesana della comunicazione «Parola… parole, immagini e suoni. Comunicazione e Misericordia, un incontro fecondo» in corso a Nicosia. «Questa settimana nasce dal lavoro di tre uffici diocesani: comunicazioni sociali, turismo e tempo libero e cultura – spiega Michele Li Pira, responsabile dell’ufficio comunicazioni sociali –. L’idea di fondo è che in molto di quello che viviamo c’è la Parola generatrice: tutto può essere suo riflesso, ma bisogna avere occhi per capire».
Tra gli eventi, da domenica, nel Municipio di Nicosia, è esposta la mostra «Misericordia: bellezza che salva » con immagini di crocifissi custoditi nella diocesi. Giovedì alle 20, nella chiesa S. Filippo Neri di Nicosia, sarà proiettato il film «In Solitario». Domenica 24 alle 9,30, in vescovado, sarà presentato il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e il libro «Linkati alla Storia» di Claudio Saita e Vincenzo Grienti, a cura di Francesca Cipolloni, segretaria nazionale Fisc. «Attraverso giornali e web creiamo ponti - dice il vescovo di Nicosia, Salvatore Muratore -. Questa settimana mette in moto queste relazioni e aiuta a scoprire l’importanza delle comunicazioni sociali per evangelizzare».
Maria Gabriella Leonardi

giovedì 7 gennaio 2016

Un presepe oltre il disagio


A Caltagirone il presepe è anche segno dell'integrazione sociale degli ospiti della «Rems» – Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza –, le strutture nate dopo il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Gli ospiti della Rems di Caltagirone hanno realizzato e donato, infatti, un presepe in terracotta alla vicina comunità parrocchiale di Santo Pietro. Caltagirone è rinomata per la lavorazione della ceramica e per i suoi presepi. Tra le varie attività della Rems non poteva mancare, quindi, un laboratorio di ceramica. «All'inizio – spiega il responsabile della struttura Salvo Aprile – volevamo costruire un presepe dentro la Rems. Poi, visto che un gruppo di pazienti va a Messa nella chiesa di Santo Pietro, abbiamo coinvolto il parroco e chi si occupa della manutenzione della chiesa nella costruzione del presepe: loro hanno realizzato l'ambientazione, mentre i personaggi e tutto ciò che doveva essere fatto con l'argilla è stato preparato da dieci ospiti della Rems. Da questa attività è nato anche un coro che sta animando le celebrazioni durante le feste natalizie, formato da ospiti della Rems, operatori e parrocchiani».
Il vicario episcopale della diocesi di Caltagirone, don Gianni Zavattieri, sottolinea l'importanza dell'esperienza: «Questo è un presepe speciale perché realizzato e donato da una comunità che vuole fare la sua parte nel percorso di cura e riabilitazione. Oggi, come allora, i testimoni privilegiati della natività di Gesù sono i più poveri e i più fragili».
Maria Gabriella Leonardi

martedì 29 dicembre 2015

CALTAGIRONE Una Veglia di preghiera per il nuovo anno

Per il settimo anno consecutivo, nella diocesi di Caltagirone, dopo aver festeggiato l’arrivo di capodanno a partire dall’1.30, ci si ritroverà per una Veglia di preghiera nell’antico Santuario di Maria Santissima del Ponte. «Ogni anno la chiesa è strapiena», testimonia il parroco don Francesco Di Stefano, che è anche direttore del centro diocesano vocazioni. «La Veglia – aggiunge don Francesco – è un’adorazione eucaristica a sfondo vocazionale. Ogni anno si unisce alla preghiera anche il nostro vescovo, Calogero Peri». Tanti anche i giovani che partecipano per affidare il nuovo anno alla protezione della Madre di Dio. Tra loro anche tanti che poi dopo vanno a ballare, come tanti loro coetanei. Il Santuario è anche Porta della misericordia, quest’anno quindi il “passaggio” dentro il Santuario si arricchisce del dono giubilare.
Maria Gabriella Leonardi

martedì 24 novembre 2015

Caltagirone. Con gesti concreti, pensando alla Gmg

L’ Avvento a Caltagirone sarà un tempo propizio anche per raccogliere offerte per sostenere la partecipazione dei giovani calatini alla Gmg di Cracovia. Per questo sono in programma fiere del dolce. A invogliare i ragazzi a partire c’è la testimonianza entusiasta di chi è già stato ad una Gmg. «È talmente coinvolgente – dice Daniele Gulinello – che quando incontro qualcuno che l’ha vissuta come me è inevitabile non parlarne. Spesso abbiamo portato la nostra testimonianza nelle parrocchie o nei raduni diocesani dei giovani ». Diaciannove i giovani che partiranno per Cracovia e che stanno seguendo incontri mensili tenuti da don Luciano Di Silvestro, responsabile diocesano della pastorale giovanile. Tra loro c’è Samuele Gulizia, 25 anni e già tre Gmg alle spalle: Colonia, Sydney e Madrid. Andrà a Cracovia, per la prima volta, con la sua fidanzata Cristina. «Lei ancora non era stata a una Gmg – racconta Samuele –. Quest’anno Cristina si laurea ma ha deciso di non fare lista regali: chiederà un contributo per partecipare alla Gmg. Per il nostro anniversario ci siamo regalati un salvadanaio: raccoglierà i risparmi per il viaggio a Cracovia». Per le famiglie calatine è dura sobbarcarsi le spese del viaggio. «Il nostro vescovo Calogero Peri – dice don Di Silvestro – ha sollecitato i parroci a sostenere, con un contributo parrocchiale, i ragazzi meritevoli che non riescono a pagare la quota».
Maria Gabriella Leonardi

A Messina tutori volontari per i migranti bambini

Caritas diocesana, comunità di Sant’Egidio, Ufficio diocesano Migrantes e circolo Arci Thomas Sankara a Messina hanno dato vita ad una inedita alleanza a favore dei minori stranieri non accompagnati che giungono nella città dello Stretto. L’obiettivo è quello di creare un albo di tutori volontari capaci di accogliere i minorenni migranti che giungono a Messina. Questi tutori volontari saranno formati attraverso un corso e saranno indicati al giudice tutelare affinché li approvi. Saranno sempre affiancati da esperti e non saranno mai lasciati soli.
«Non una questione tecnica – commenta Andrea Nucita della comunità di S. Egidio – ma un fatto d’amore e di giustizia». «La questione dei minori migranti non accompagnati interroga le nostre coscienze – dice Santino Tornesi, dell’Ufficio diocesano Migrantes –. Nel 2014 in Italia ne sono arrivati 13mila e di 3.550 si sono perse le tracce». «Importante, anzi necessaria, collaborazione tra la Chiesa e la società civile – dice padre Giuseppe Brancato della Caritas diocesana – quando si tratta di quell’accoglienza cui continuamente ci sollecita Papa Francesco e ancor più quando questa accoglienza riguarda ragazzi o, addirittura, bambini». «Così la società civile – aggiunge Patrizia Maiorana del circolo Arci Thomas Sankara – si fa carico di un problema emergenziale e cerca, trova, soluzioni in grado di dare opportunità non solo ai ragazzi migranti ma anche agli stessi cittadini, che, in tanti, vogliono trovare un mododi dare aiuto».
Maria Gabriella Leonardi

venerdì 20 novembre 2015

Messina, la festa diocesana della comunione

Oggi a Messina, nel teatro Collereale a partire dalle 20, si terrà la Festa diocesana della comunione, promossa da vari uffici e organismi dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela sul tema “Abitare la misericordia per costruire la comunione”. Durante la serata i presenti riceveranno il mandato di testimoniare l’amore misericordioso di Cristo. All’esterno verrà creato un «percorso» con alcuni tavoli espositivi. Il primo dedicato ai progetti della Caritas diocesana; il secondo con materiale informativo dalle varie realtà diocesane; il terzo presenterà le opere d’arte sul tema della misericordia; il quarto sarà dedicato alla Missione territoriale e illustrerà gli appuntamenti del progetto “Sentinelle nella notte”. Infine nel tavolo dei giovani la Pastorale giovanile diocesana fornirà informazioni sulla Gmg di Cracovia.
Maria Gabriella Leonardi